Pantana: “Basta con il business
del rifugiato politico”

MACERATA - L'attacco del consigliere di Forza Italia all'amministrazione: "Non possiamo permetterci di ospitare nessuno. Gli immigrati sono persone, non materie prime"

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Deborah Pantana

Deborah Pantana

 

Prosegue il botta e risposta tra opposizione e amministrazione sul problema immigrazione e sulla gestione dei rifugiati politici. Nei giorni scorsi la questione era stata sollevata dal consigliere Riccardo Sacchi di Forza Italia, immediata la risposta dell’amministrazione (leggi l’articolo). Oggi sul tema interviene Deborah Pantana, vice presidente del Consiglio e consigliere di Forza Italia. 

«La questione dei fondi ai rifugiati politici  – scrive in una nota – non può essere liquidata dal vice sindaco Curzi con una semplice replica in cui evidenzia delle cifre parziali e qualche appello delle Nazioni Unite. Innanzitutto nella sua risposta il vice sindaco fa un’affermazione gravissima, dice che:” l’accoglienza ai rifugiati fa entrare nell’economia del nostro territorio 1.900.000 euro” come se gli immigrati prima di essere considerati delle persone umane sono delle materie prime, utilizzabili in tutti i processi produttivi: economici, politici e sociali. Poi se vogliamo proprio parlare di soldi così come fa la Curzi, sappiamo tutti che tale ritorno economico non c’è per Macerata in quanto come sta succedendo da qualche settimana a questa parte, stanno arrivando ogni 4 o 5 giorni 20 o 30 rifugiati politici, siamo già a quasi 150 presenze, i quali vengono prelevati dal Gus, perchè appunto a fronte di questa convenzione con il Ministero prendono un compenso a giorno per ogni immigrato ospitato, e vengono portati in alcune case di accoglienza e lì restano insieme a tanti ragazzi, senza sapere che tipo di orientamento ricevono li vediamo purtroppo vagare senza meta ogni giorno, chi per le vie provinciali ( vedi Loro Piceno) chi verso strutture sportive, senza fare nulla, in attesa di poter fuggire in un altro Stato dell’Unione Europea.
Siamo di fronte ad una situazione non dignitosa per nessuno, né per Macerata che li ospita e né per loro, ormai dietro al buonismo di facciata di questa sinistra si nasconde un vero e proprio business dei rifugiati politici con i soldi dell’Unione Europea. Questa è ciò che succede ai rifugiati politici, poi ci sono i tanti immigrati che stazionano nella nostra città.
Macerata non può permettersi di ospitare più nessuno, abbiamo interi quartieri invasi dagli immigrati, come il centro storico, Borgo San Giuliano, via Zorli,una parte della Pace, corso Cairoli, via Severini, Santa Croce, siamo al default generale, bisogna avere il coraggio di dire basta. E’ da folli sottovalutare l’impatto che l’invasione degli immigrati ha sulle deboli strutture di Paesi come il nostro, anche per i pericoli dell’apertura indiscriminata delle porte di un Paese a clandestini e pretesi ‘rifugiati’”.
Il Sindaco quando dice siamo la città con il maggior numero di immigrati non ci fa certamente una bella figura, non è un motivo di vanto semmai è indice che Macerata sta diventando non più appetibile per nessuno, solo da parte di organizzazioni che sfruttano tale fenomeno. Non qualifica una città come Macerata avere in giro tanti immigrati che non sanno cosa fare tutto il giorno e si mettono di fronte alle scuole, alle chiese, a chiedere “ la carità” con un’insistenza a limite dell’invadenza, se veramente si vuol fare qualcosa di serio per loro bisogna dire basta all’ingresso della nostra città per non illuderli e per indirizzare le nostre forze affinchè lo Stato Italiano sappia aiutarli nel loro Paese di origine»



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