Azzerata la Tasi a Camporotondo e bloccate le altre tasse comunali

Il sindaco Emanuele Tondi: "Sono state ridotte le spese stando comunque attenti a non penalizzare i servizi per i cittadini, abbiamo anche utilizzato l’indennità del sindaco, degli assessori e dei consiglieri a cui avevano rinunciato"

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Emanuele Tondi

Emanuele Tondi

di Marco Cencioni

A Camporotondo non si pagherà la Tasi, il tributo sui servizi indivisibili che viene pagato da chi possiede o detiene immobili, e non saranno aumentate neanche le altre tasse comunali. Lo comunica il sindaco Emanuele Tondi che, dopo aver illustrato le decisioni prese dall’amministrazione, spiega i motivi che hanno portato a questa scelta, affrontando alcuni temi molto importanti e sentiti dalla comunità del piccolo centro dell’entroterra maceratese. “L’Imu sulla seconda casa è all’8.60 per mille e l’irpef allo 0,5 per mille. La Tari non l’abbiamo ancora definita ma possiamo anticipare che la spesa complessiva per i rifiuti non è aumentata. Lo scorso anno il nostro Comune non ha applicato la Tares ma ha mantenuto il regime Tarsu, questo per non penalizzare le famiglie numerose e le attività commerciali ed artigianali – afferma Tondi – Sono quattro i motivi che ci hanno portato a prendere questa decisione. Prima di tutto non è accettabile che la politica nazionale, dopo aver tolto la tassa sulla prima casa con discussioni infinite per più di due anni, decida in maniera bipartisan di farla reintrodurre ai sindaci e alle amministrazioni comunali cambiandogli semplicemente il nome. Secondo, le tasse sulla casa colpiscono indiscriminatamente tutti, anche chi ha perso il lavoro o è in difficoltà economica, pensionati e giovani in cerca di occupazione, e questo non ci sembra giusto. Terzo, anche per un piccolo comune come il nostro il mercato immobiliare rappresenta un volano economico importante e solo togliendo o abbassando le tasse sugli immobili crediamo ci sia qualche speranza che riprenda vigore, con un beneficio sia per le casse del Comune (mediante la vendita di immobili e gli oneri di urbanizzazione) che dei privati (acquisto e vendita di immobili, lavori di ristrutturazione, etc.). Per finire, in molti sembrano aver trovato la soluzione a tutti i mali dell’Italia nell’eliminazione dei piccoli Comuni. Il nostro è al di sotto dei 1000 abitanti, in questo momento siamo 600 e circa 250 nuclei familiari e una decina di attività commerciali ed artigianali beneficeranno di questa scelta – sottolinea il primo cittadino di Camporotondo di Fiastrone – Ci accusano di essere inutili e la causa prima degli sprechi della pubblica amministrazione, costringendoci ad improvvisate e male definite convenzioni, unioni e/o fusioni. Con i fatti stiamo dimostrando che si sbagliano, il nostro “piccolo” Comune, così come molti altri nella provincia di Macerata, la realtà che conosco meglio, oltre ad avere una tassazione contenuta è anche ai primi posti nella percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti. Sono state ridotte le spese stando comunque attenti a non penalizzare i servizi per i cittadini – conclude Emanuele Tondi – abbiamo avuto una riduzione delle rate dei mutui che negli ultimi anni non sono stati rinnovati, abbiamo applicato alle spese correnti parte degli oneri di urbanizzazione e per finire abbiamo anche utilizzato l’indennità del sindaco, degli assessori e dei consiglieri a cui, sin dal loro insediamento, avevano rinunciato”.



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