Sarà ordinato vescovo domenica, 13 luglio, nella sua Città di Castello, monsignor Nazzareno Marconi designato a capo della diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia da Papa Francesco, lo scorso 3 giugno e recentemente intervistato da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo). La cerimonia di ordinazione si terrà nella cattedrale dei SS. Florido e Amanzio dalle 18, presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. Consacranti all’altare saranno il monsignor Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, e monsignor Claudio Giuliodori attuale amministratore apostolico e precedente vescovo della Diocesi di Macerata. Non solo la comunità ecclesiastica umbra, ma anche quella marchigiana si stanno preparando per condividere questo momento di festa, dopo un’attesa durata quindici mesi a seguito della nomina di monsignor Giuliodori, come assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Assieme ai parrocchiani di Citerna, comune in provincia di Perugia dove monsignor Marconi ha vissuto e operato finora, saranno presenti circa duecento fedeli provenienti dalle cinque vicarie della Diocesi maceratese, iscritti per raggiungere Città di Castello con i pullman organizzati dalla Curia, oltre ai tanti che si sposteranno autonomamente. Sarà possibile seguire in diretta streaming la celebrazione nel sito diocesano www.diocesimacerata.it. Nel frattempo il nuovo Pastore ha inviato alla Chiesa di Macerata un testo di meditazione per prepararsi a questo momento così importante: «È importante conoscere lo stile di Gesù – si legge nell’originale riflessione -, perché la nostra fede non è una religione come le altre, il Cristianesimo è prima di tutto una sequela, un camminare dietro a Gesù, un regolare il passo della nostra vita sul Suo passo. Non a caso ci chiamano Cristiani, perché cerchiamo in ogni modo di assomigliare a Lui». In diverse parrocchie, inoltre, sono state predisposte delle veglie di preghiera in vista del rito di domenica prossima. Il vescovo farà il suo ingresso in Diocesi, domenica 27 luglio, presiedendo la celebrazione eucaristica, alle 18,nella cattedrale di San Giuliano a Macerata.
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Intanto benvenuto eccellenza perchè una presenza come la sua è indispensabile in un tempo di grave crisi come questa. Devi darsi da fare per fare dare lavoro ai suoi fedeli disoccupati e far avere loro una casa che non hanno.
In realtà, il compito del Vescovo è un po’ differente… Alle cose sacrosante cui lei fa riferimento, sig. Marchigiano Europeo, dovrebbe pensarci l’Amministrazione…
Il vescovo a differenza dell’amministrazione non discrimina nessuno, basti pensare ai don Milani, don Di Liegro, don Mazzi, mons Oscar Romero e tanti altri. Queste persone si davano da fare per i meno abbienti e passavano direttamente ai fatti a differenza delle amministrazioni comunali, Filippo Davoli l’aiutare i poveri è un dovere assoluto per ognuno di noi, primi in assoluto i ministri di culto e politici.
Continua a spiacermi, Marchigiano Europeo, ma mi tocca smentirla di nuovo. L’aiutare i poveri e i meno abbienti è un ufficio che ha iniziato la Chiesa cattolica, con gli ospedali, gli orfanotrofi, i brefotrofi, gli ospizi, le mense, etc. Se fosse stato per l’Impero Romano (la civiltà del diritto) col cacchio che li avremmo aiutati (e in questo le do ragione: lo Stato laico ha culturalmente fatto propria la lezione del Cristianesimo, Historia docet). Tuttavia, la missione di un Vescovo non è quella lì: un Vescovo è tenuto a evangelizzare discernendo, illuminando il senso dell’annuncio cristiano e confermando e incoraggiando i carismi (tra cui quello che ci sta tanto a cuore, ma che ovviamente non è l’unico).
Il vescovo ha il potere di farlo se vuole anzi sono sicuro che lo farà anche perchè è un suo dovere pastorale, nel 99% dei casi persone come don milani, don di liegro, don ciotti e mons oscar romero hanno dimostrato di saperci fare meglio della politica e delle istituzioni, la fede senza le opere è morta diceva san giacomo. Un vescovo non è buono se si basa solo sulle belle parole dell’annuncio cristiano quindi cominciasse a informarsi sulle persone che hanno bisogno di casa e lavoro perchè gli obiettivi di oggi sono questi sig.Davoli mi spiace contraddirla ma è così.
Gli obiettivi di oggi sono quelli di sempre, in termini di Cristianesimo. Quelli a lei tanto cari ne fanno parte, ma non li esauriscono. Come dice sempre Papa Francesco, “la Chiesa non è una onlus”.