di Carmen Russo
Don Nazzareno Marconi, il nuovo vescovo di Macerata, si è autodefinito “capitano” durante l’annuncio di monsignor Claudio Giuliodori, ed è stato accolto ieri, nella cattedrale cittadina, con un fragoroso applauso (leggi l’articolo). «Una figura di riferimento, un pastore, uno che stia tra la gente e che aiuti i più bisognosi, come anche quelli colpiti dalla crisi». Questo, in sintesi, quello che pensano i maceratesi interrogati sull’argomento e che hanno espresso ciò che si aspettano dal nuovo vescovo . Considerazioni, a priori, che però esprimono molto chiaramente quello che i fedeli si aspettano da don Nazzareno Marconi.
C’è chi vorrebbe una presenza simile a quella di Papa Francesco «Uno di noi». Un pastore, ma anche un moderatore, che non si occupi di politica ma che cerchi di trovare un equilibrio tra tutti, unendo quello che a volte la vita attiva della città, divide. I maceratesi danno così il benvenuto al vescovo Nazzareno Marconi che viene dall’Umbria, la terra di San Francesco.
GUARDA IL VIDEO CON LE INTERVISTE AI CITTADINI
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Auguro al nuovo Vescovo di ricevere dall’alto il cuore missionario e l’enorme umanità di Mons. Tarcisio Carboni.
Sarebbe più corretto “un Pastore tra le pecore”,considerata la mentalità dei Maceratesi. Al nuovo Vescovo , l’augurio di buon lavoro, con il compito di aprire tali menti ad un nuovo orizzonte trasparente e condiviso con la Società Civile di buona volontà, avente come unico obbiettivo il Bene Comune di Tutti Noi.Di nuovo Buon Lavoro, Monsignore.
HO GUARDATO ATTENTAMENTE TUTTO IL VIDEO DELLE INTERVISTE, MA NON MI PARE CHE CI SIANO COMMENTI NEGATIVI SU MONS. GIULIODORI.
GLI UNICI CHE SI SONO “ALLARGATI ” AD ESPRIMERE QUALCHE CRITICA SONO PERSONAGGI CHE NOTORIAMENTE IN CHIESA NON CI METTONO MAI PIEDE.
COME FANNO DUNQUE A SAPERE SE MONS GIULIODORI SA DARE UN CONFORTO SPIRITUALE A CHI SOFFRE. VADANO PRIMA AD ASCOLTARLO E POI PARLINO.!!!!
PER QUANTO POI CONCERNE IL SOLITO PARAGONE CON PAPA FRANCESCO …..QUALCUNO MI DEVE DIRE A CHI HA DATO LAVORO PAPA FRANCESCO…I PROBLEMI DI QUALI POVERI HA RISOLTO…….. LE DIFFICOLTA’ DI QUALI EXTRACOMUNITARI HA AFFRONTATO….. A DIRE BUONE PAROLE SONO TUTTI BUONI…………….. E A FARSI VOLER BENE ABBRACCIANDO E SALUTANDO PER STRADA PER RENDERSI SIMPATICI NON E’ CHE CI VOGLIA MOLTO. E IO NON MI FACCIO INCANTARE DA QUESTO CHE E’ TROPPO FACILE. VOGLIO VEDERE ANCHE ALTRO…..
E NON E’ DETTO CHE A TUTTI I CRISTIANI PIACCIA SOLO CHE UN PRETE” PUZZI DI PECORA”, A MOLTI PIACE LA IERATICITA’ DI UN PASTORE E DI UN SACERDOTE , LA SUA CAPACITA’ DI ISPIRARE PER LA SAPIENZA CHE HA. PER LA PROFONDITA’ DI PENSIERO CHE HA. E QUESTE ED ALTRE DOTI ECCELSE A MONS GIULIODORI NON SONO MAI MANCATE…. E VI ASSICURO CHE POCHI CE L’HANNO . PERCHE’ NON SIAMO CAPACI DI APPREZZARLE? PERCHE’ PREFERIRE TANTI ALTRI PERSONAGGI MOLTO IPOCRITI CHE ABBIAMO VISTO IN GIRO…NELLA CHIESA E FUORI…………..A ME L’IPOCRISIA NON PIACE…. GIULIODORI NON E’ UN IPOCRITA ….E PER QUESTO L’HO SEMPRE AMMIRATO MOLTO.
Caro Carlo Moreno,
mi spiace doverle ricordare che la Chiesa non è né un sindacato né un’agenzia per il lavoro. Non è una Onlus e nemmeno un partito politico (purtroppo, i partiti politici che dovevano occuparsi dei precari si sono messi a discettare di filosofia e teologia…). Non è più nemmeno un Regno (Deo gratias), se non in riferimento a quello ultramondano.
Quanto al Vescovo, ogni Vescovo, per un cristiano, è IL Vescovo. Che poi si incarna in una persona concreta, coi suoi pregi e i suoi difetti, con la sua propria umanità. Ecco: in obbedienza al Vescovo, chiunque egli sia, auguro una volta ancora al nuovo Vescovo di ricevere da Dio in dono le qualità umane e spirituali del santo Vescovo Tarcisio Carboni.
Moreno e che te strilli !!!!!!!!!!!
Avete già salutato ampiamente il nuovo vescovo senza neppure conoscerlo. Non è che Mons Giuliodori e’stato qui in vacanza anzi mi risulta che abbia lavorato in modo instancabile nella nostra diocesi. Ammesso che non abbia un carattere sudamericano e pecorino (e meno male che non siamo tutti uguali) scusate , ma neppure un saluto di Addio si è meritato? Mi sembra veramente troppo!
Tranquilli, i profumieri della Chiesa non fanno mai mancare né le essenze ieratiche né quelle pastorali, che sanno dosare con millenaria sapienza.
Carissimi lettori ……e simpatizzanti …..dal signor filippo davoli che proprio in questo giornale cronache maceratesi dirige una Altisonante rubrica culturale dal nome LATINO QUID CULTURAE non ci saremmo aspettati un apprezzamento della vasta cultura di mons Giuliodori ,al quale avrebbe potuto fare delle interessanti ed approfondite interviste di grande spessore culturale? No ….ora non gli interessa piu la “CULTURAE “……. ma solo la SANTITA’ …… cambi rubrica allora” quid sanctitatae”……..ll
a me sembra che la testata stia dando alla carica di vescovo una importanza che ,francamente,non ha…..