Dopo il sì del Consiglio di Stato all’impianto eolico nel territorio di Camerino, tra Marche ed Umbria, Cai, Wwf Marche, Pro Natura Marche, Italia Nostra Marche, Associazione Altura e Mountain Wilderness hanno deciso di manifestare contro la realizzazione dell’opera e questo pomeriggio si sono dati appuntamento proprio nei luoghi in cui l’impianto dovrebbe sorgere:
«Eravamo qui nel 2008 e ora come allora diciamo no alle 25 torri eoliche di 110 mt della Regione Marche a Monte Tolagna e Monte Cavallo. Il progetto comporta una delle più profonde trasformazioni antropiche che abbiano mai interessato il nostro Appennino umbro-marchigiano. Le torri saranno alte ciascuna più di un palazzo di 40 piani e ben visibili da ogni parte dell’Appennino Centrale. I plinti di cemento saranno grandi quanto un campo di calcio e profondi fino ad intaccare le falde acquifere. La viabilità montana completamente stravolta con carreggiate di almeno 5 metri in rettilineo e 7 in curva, per permettere il passaggio dei tronconi. I corridoi migratori interrotti, la fauna terrestre scacciata dal rumore, l’ecosistema completamente alterato. Con buona pace dei diritti delle popolazioni e della democrazia partecipata, nel caso del progetto della Comunità Montana di Camerino, la Regione ha addirittura portato avanti una battaglia contro la Soprintendenza che in fase di Via aveva espresso motivato dissenso alla realizzazione del progetto, fino ad avvalersi del Consiglio dei Ministri per superare tale “ostacolo”. La sentenza del Consiglio di Stato costituisce la prova, se mai ce ne fosse bisogno, che la Regione Marche ha ritenuto preminente l’interesse economico su quello naturalistico, paesaggistico e sui diritti delle popolazioni a non veder alterato il proprio ambiente di vita realizzando impianti eolici incompatibili con tutto ciò. In barba a quanto sbandierato pubblicamente e demagogicamente: uno sviluppo dell’eolico compatibile con la salvaguardia del paesaggio e della fauna-; un rispetto dei vincoli previsti nel proprio Piano Paesistico Ambientale Regionale, e dei pareri forniti dalle massime Autorità in materia di tutel a del paesaggi(Soprintendenza) e della fauna di interesse comunitario (Servizio ambiente della stessa Regione),.la Regione ha provveduto ad estendere a tutti i progetti di energia eolica, in maniera giuridicamente discutibile, le deroghe nelle aree vincolate paesaggisticamente. La Regione Marche non ha applicato alcun “criterio di precauzionalità” come previsto dalla normativa europea 2011/92 Eu, né la Convenzione di Århus. – in vigore dal 30 ottobre 2001- (firmata dalla Comunità europea e dai suoi Stati membri nel 1998, approvata a nome della Comunità). Siamo qui ora come allora e non lasceremo che il nostro comune ambiente di vita sia devastato dalla cattiva e falsa politica, dagli interessi industriali e dal profitto di pochi».
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no all’eolico no al solare no al biogas no all’idroelettrico…. con le cadele vi dovete illuminare!!
allora facciamo il nucleare!!!
Plinti di cemento grandi quanto un campo di calcio? Non conosco campi di calcio di soli 100 mq. Intaccano addirittura le falde acquifere! Ma a voi risultano falde acquifere situate pochi metri al di sotto del suolo in cima ad una montagna? Viabilità stravolta! Il progetto prevede l’utilizzo della viabilità esistente con allargamenti in soli alcuni tratti, perdipiù tutte le opere sono reversibili, persino le pale eoliche, in linea teorica anche i plinti ma quelli stanno sotto terra. Democrazia partecipata non la fanno venti persone, la fanno i cittadini di tre comuni che hanno dato massima fiducia a tre amministrazioni di tre differenti comuni che in totale contano circa 2.500 abitanti, tutte favorevoli al progetto ed impegnate nella sua realizzazione. E se vogliamo dirla tutta il progetto è dell’intera comunità montana, che di abitanti ne conta circa 13.000!!! Eolico no, fotovoltaico no, biogas no, idroelettrico no, allora tenetevi il nucleare o peggio il carbone, vorrei vedere tutti questi signori se in casa usufruiscono di energia elettrica e se talvolta si domandano quanto inquinamento stanno producendo nel tenere accesi i loro elettrodomestici. In realtà a loro poco importa della gente della montagna ed i sacrifici che questi affrontano per tenersi servizi fondamentali e che nelle città tutti danno per scontati, come la scuola ed i trasporti pubblici, loro vorrebbero una bella riserva dove poter trascorre in relax le ore di evasione dal caos cittadino ma chissà chi è che fino ad oggi ha mantenuto in questo stato i paradisi montani del maceratese, sono stati forse loro con le associazioni oppure i contadini e gli allevatori residenti in quelle zone? Gli stessi che oggi rischiano di perdere un’opera fondamentale per l’economia locale grazie a chi vuol renderli dei semplici indiani dentro ad una riserva.
é l unica cosa pulita che cè
L’unica cosa pulita è con la forza dell’acqua
Stessa storia, diverso paragrafo. Ma possibile che competitività, sviluppo economico e energia non possano andare di pari passo con la sostenibilità ambientale? Solo noi italioti siamo capaci di realizzare un simile scempio in una area protetta….
e allora andiamo avanti ad inquinare con gli idrocarburi ma sìììììììììììì poi ci lamentiamo se siamo indietro anni luce rispetto ad altri bravo nostop non ci metti la faccia e parli pure. ma illuminatici tu e quei 6 con le candele ma vedi te!
le regioni confinanti hanno permesso l’installazione dei medesimi impianti e allora la domanda sorge spontanea: le nostre montagne sono diverse o sono diversi i cervelli di alcune persone? ragazzi è energia pulita.
Però tutti volete che la sera quando toccate l’interruttore la luce si accenda…vero?
Pedaleremo…
@@@Luca Sparapani mi scusi io non mi definisco un Italiota…lavoro pago le tasse e sono rispettoso delle regole..ecc….io uso lo smarphon computer aria condizionata televisione luce….e come facciamo ad avere tutto questo senza un approvvigionamento energetico ? no al nucleare no al biogas noi al fotovoltaico no alle pale eoliche ….però compriamo l’energia dalla francia con un centrale nucleare vicina al confine italiano la compriamo anche dalla svizzera vicina al confine italiano……allora si ha eagione Luca Sparapani siamo veramente ITALIOTI
Qua si dice no a tutto!! Le discariche no, gli impianti di recupero no, i termovalorizzatori
Visto che tutti usiamo l’energia nei modi più svariati dal telefonino alla tv dai mezzi di trasporto alla gestione della casa , prima di tutto sarebbe il caso di riparmiare il più possibile e poi bisogna cominciare a essere realisti no al carbone , no al nucleare , no al biogas ,no alle biomasse , i pannelli fotovoltaici e l’eleolico hanno un forte impatto ambientale e visivo , ma scusate con cosa dovremmo produrre l’energia elettrica ?
Seguitiamo a fare ridere i nostri cugini d’oltralpe che da anni ci vendono energia elettrica con le loro centrali nucleari poste sul loro versante delle alpi a pochi chilometri dal nostro territorio e noi facciamo gli scrupolosi anche ingigantendo il problema….. plinti in cemento grossi come un campo da calcio , forse vale la pena ricordare che un campo da calcio è grande circa 110 mt x 75 , ma chi scrive le notizie o chi le pubblica controlla il contenuto …….
No, l’eolico no, il solare no.
Cioè un po di elasticità sociale… la raccolta differenziata c’è chi non la fa xche è una scocciatura..
Boh…
Impressionante il numero dei partecipanti alla contestazione (20 persone). Con molta probabilità hanno fatto fatto una piacevole scampagnata (montagnata) fra amici di merende muniti sicuramente di sofisticati cellulari, alla faccia dell’incontaminazione della natura. E come diceva quel comico: oh come mi sono divertito, come mi sono divertito!……..
ha partecipato un sacco di gente mi sembra…… soprattutto abitanti del posto……
possibile che solo in Italia c’è sempre qualcuno che non permette di fare niente scommetto che tutti questi che protestano però anno il cellulare aria condizionata internet ecc come pensano che funzionano queste cose? meglio allora prendere l’energia dalla Francia o dalla Russia pagarla un botto di soldi .tanto gli italiani sono (ricchi) per questo che il nostro paese va male.
I “Verdi”, sempre loro!!!
Non vogliono il nucleare in Italia, ma non capiscono che se saltano le centrali appena oltre le Alpi saremmo comunque investiti!!!
Adesso non va bene neanche l’eolico.
A questo punto vi metterei a pedalare tutto il giorno almeno produrreste energia pulita!!!
Piena solidarietà a chi protesta per eviatare uno scempio paesaggistico.
E’ ovvio che l’energia va trovata da qualche parte ma forse questi signori (soprattutto i politici, emeriti imbecilli di turno) non sanno che esiste anche l’eolico verticale che a parità di struttura rende molto di più. Quindi basterebbe quello per fare pali molto meno alti e meno possenti, evitando di distruggere la bellezza delle nostre montagne. Ma ovviamente bisogna far arricchire l’impresa di turno che vende torri eoliche stratosferiche che rendono pure poco.
Grande rispetto per chi non vuole l’eolico. Purché sia coerente e quindi vada a vivere nelle caverne, senza energia elettrica.
Ritorniamo alla natura economia agreste e alla riscoperta dei valli della vita rinunciando a un po’ di comodità che ne dite?
Candele per la luce, bue e asinello per il riscaldamento. Così va bene?
PREMETTENDO CHE SONO ASSOLUTAMENTE PRO EOLICO!
c’è un piccolo problemino di fondo… nessuno ha fatto caso che il sito in questione nella carta dei venti della Regione Marche rimane al di sotto dei 4 m/s, velocità minima per l’autorizzazione e quindi l’istallazione di un parco eolico? e non lo dico per questioni di campanilismo ecologico o politico, ma solo per onesto buonsenso.
il fatto è che ci sono interessi politici ed economici tali da passar sopra anche a questi piccoli particolari. Il mega parco non darebbe quanto sperato, le torri sono troppo grosse e pesanti per la ventosità dell’area.
e fidatevi che parlo con cognizione di causa.
Non sono contro le pale eoliche ma sono contro la speculazione, proprio oggi ho visto l’impianto a Torre Beregna e nonostante il vento non mi sembra che stessero girando…..
Considerando che sono diversi anni tra fermi, sospensioni, ricorsi ecc ecc..vale ancora la pena costruire questo mostro considerando che nel frattempo magari saranno cambiati materiali, o tipologie di impianti come ad esempio eliche/pale verticali? comunque da altri articoli ho letto che le torri sono 17 e non 20 o 25 belle o brutte che siano. E chi auspica energia dalla forza dell’acqua volevo ricordare che per fare questa occorrono centraline lungo i nostri già martoriati disastrati fiumi, non pensa che anche li ci saranno comitati Contro le centraline? L’unica soluzione è consumare di meno. E’ banale ma è così, il che non significa andare a vivere nelle caverne, ma darci tutti una regolata ad esempio fare a meno dell’aria condizionata. Oggi pare che non si vive più se non si ha l’aria condizionata. Oppure sprecare di meno e di esempi se ne potrebbero fare a decine, concetto di spreco che si potrebbe allargare alla produzione di rifiuti, ma si va fuori tema.
Io non ho parole, lavorando nel settore delle energie rinnovabili dico solo che l’eolico è la fonte più pulita di energia.. se non vogliamo neanche quella allora bisogna tornare all’età della pietra..senza microonde, senza telefonini, senza digitale terrestre, senza aria condizionata, senza e-commerce….etc…
Grandi plinti grossi come campi da calcio… hahaha… cosa devono sostenere, un grattacielo?
Grandi strade larghe fino a 7 metri..e certo.. con che le portano su, a spalla??
Poi.. il folto numero di partecipanti con le bandiere del CAI per giunta, si vorrebbero forse arrampicare sulle torri? ma di quel foltissimo numero…nessuno ha mai visto un parco eolico da veramente vicino, quanto rumore fa, etc…?? Io si, ci ho lavorato per fortuna… chiedetelo a chi li ha visti davvero, non sulla carta!
Buona giornata a tutti.
@michele. Se li metti a pedalare tutto il giorno producono di sicuro energia ma con lo sforzo c’è la possibilità di emissioni inquinanti……di metano.
L’unico problema dell’energia eolica è che produce talmente tanta energia( gratis ) che i cavi della rete elettrica non riescono a supportarla come accade negli impianti del sud Italia dove molte pale sono ferme per il suddetto motivo.Svezia Danimarca, Finlandia hanno detto no al nucleare e alle fonti di energia fossile e stanno producendo energia con le maree, e l’eolico (pale installate nel mare) dovrebbe essere di esempio. In Italia ci lamentiamo di tutto e siamo bravissimi in questo…..
Il discorso è che mentre nel nord europa, in particolare nella fascia del nord della Francia, Paesi Bassi, Germania, Svezia e Inghilterra siamo nella ‘fascia del vento’, dove c’è una ventosità elevata e costante (non a caso erano le zone dei mulini a vento), in Italia una ventosità elevata c’è solo in zone limitate e paesaggisticamente sensibili, e non è nemmeno costante, per cui per l’eolico non si può minimamente paragonare l’Italia a quelle nazioni e dire di prenderle d’esempio, perchè non si può (viceversa noi, che eravamo famosi per i mulini ad acqua, abbiamo l’idroelettrico più sviluppato di tutti, e grazie a quello siamo già avanti quasi a tutti in Europa nell’utilizzo di energia pulita, checchè se ne dica). L’eolico al di fuori di queste zone è altamente inefficiente, e non a caso gli impianti che sono stati costruiti al sud sono totalmente inattivi e fonte di speculazione (spesso mafiosa) sugli incentivi. Sul nostro appennino c’è invece una situazione di break even (che per la verità, al di là degli incentivi è molto limitata, considerando il tempo di vita dell’impianto di soli 20 anni). Ora la domanda è, ne vale la pena? L’impatto c’è tutto, perchè tra l’altro devono essere costruite strade larghissime (basta vedere in Abruzzo, o quanto recentemente fatto a Monte Aria qui nelle Marche per vedere il risultato). La produzione di energia di 40MW è quella di picco, la produzione media è molto più bassa. E dopo 20 anni si butta via tutto: ma non sarebbe molto più sensato investire nel mini idroelettrico, che ha una produzione di energia molto più costante, un impatto ambientale infinitamente minore ed una durata superiore?
Peraltro qui non è che si tratta dell’opposizione di 20 invasati, in 10 anni si sono espresse contro il progetto tutte le istituzioni preposte alla valutazione dell’impatto ambientale di governi nazionali di colori diversi, ed alla fine è stato sbloccato solo con una manovra di forza (che a questo punto dovrebbe rendere necessaria la cancellazione di tutte le istituzioni e procedure di analisi dell’impatto ambientale, a che servono più?)
se vogliamo sviluppo e sostenibilità la scelta dell’eolico è un male minore necessario, rispetto al carbone, al nucleare e perfino allo scempio di terreni agricoli fatto con pannelli solari a km quadrati. Mi sembra una protesta tanto ideologica e sentimentale questa: perché non si protesta quando l’inquinamento da idrocarburi e da carbone produce morte quotidiana? Capisco tutte le ragioni naturalistiche e faunistiche, ma mi sembra tanto una protesta da esteti del paesaggio! Altre nazioni ci vivono e ci prosperano di eolico e di solare (adeguatamente collocati, ma da qualche parte devono pur stare)
Plinti di cemento grossi come campi da calcio…intaccamento delle falde acquifere…io aggiungerei anche SPOSTAMENTO DELL’ASSE TERRESTRE!!! ahahahah incredibile sta gente! se vede proprio che nn c’avete niente da fa!!!
Spero fortemente che questa opera venga fatta, e anche in fretta!! 🙂
Semplicemente indecente che questo impianto speculativo sia stato “approvato”.
Invece di impegnare le poche risorse economiche esistenti per promuore l’efficienza energetica, il risparmio e le rinnovabili non speculative si continuano a realizzare impianti che servono solo a far arricchire gli speculatori.
Semplicemente indecente che la regione Marche abbia consentito e protetto questo scempio e sperpero di denaro dei cittadini (sono i cittadini che pagano gli incentivi per questi impianti).
Non ce ne dimeticheremo, statene certi.
Per la verità la manifestazione non è stata organizzata da Italia Nostra Marche o WWF Marche ma da gruppi ambientalisti dell’Umbria. Ciò non toglie la validità delle motivazioni alla base dell’iniziativa. Paolo Grifantini ha riassunto splendidamente tali motivazioni
Una possibilità di reddito per la montagna, poter creare una azienda a partecipazione pubblica che gestisca risorse e creare servizi e’ indispensabile. Come poter vivere se i tagli sono in continuo crescendo, trasporti, sanità’ ecc. Se c’è una possibilità di lenire i disagi alla popolazione montana e senza chiedere soldi allo stato, bisogna perseguirla o istituire una riserva, la popolazione scompare.
Ho visto grandi impianti in Germania, Olanda e Spagna e non mi sembrano così nefasti, comunque sempre meglio degli impianti fotovoltaici a terra.
Viva le pale eoliche, ne andrebbero piazzate di enormi anche nelle piazze di paesi e paesotti per sfruttare finalmente oltre al vento atmosferico anche quello delle vuote chiacchiere che vi si fanno.
Il discorso non è tra eolico si ed eolico no ma quale eolico. E’ possibile realizzare impianti meno invasivi, ma questi danno meno profitti agli speculatori che campano sulla rendita a scapito della società.
Ma quelli che si schierano a favore di questo tipo di eolico si sono mai recati nelle zone dove dovrebbe essere installato l’impianto? Secondo voi c’è un vento paragonabile a quello dei paesi del Nord Europa? Come mai loro hanno sempre avuto i mulini a vento e noi no?
Un gruppetto sparuto di persone che la domenica si trova per passare del tempo insieme che riesce a mettere bocca su argomenti di cui capisce poco o nulla. Mi dispiace che un giornale giovane come Cronache Maceratesi che si è sempre battuto contro i malaffari e i piccoli gruppi di potere delle nostra provincia gli dia dello spazio. Nel 2010 uno studio su questo progetto ha vinto un premio come miglior tesi di dottorato di tutto il bacino adriatico sul tema “Energie rinnovabili e tutela ambientale” ma questo forse fa meno notizia di 10 pellegrini che si mettono a sparare sentenze dopo che si sono mangiati una pentola di cinghiale e bevuto una damigiana di vino.
Forse non tutti ricordano che circa 10..15 anni fà si presentò lo stesso problema.
Se non erro le stesse persone che oggi si sono fatti promotori dell’iniziativa allora la bocciarono con la motivazione che delle centrali eoliche nei monti sibillini deturpavano l’ambiente.
Non capisco….
Chi mi aiuta a capire?