Centro commerciale
al posto dell’asilo Green
Petizione per stoppare l’operazione

TOLENTINO - Continuano le proteste sulla delibera che dovrà essere approvata dalla Giunta Pezzanesi. Alcuni cittadini raccolgono le firme. Il movimento civico "Voce della città" boccia l'operazione: "L'amministrazione vuole creare un'area commerciale 'rottamando' un'opera già recuperata coi soldi pubblici"

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L'avvocato Marco Romagnoli

L’avvocato Marco Romagnoli

di Marco Cencioni

“Siamo contrari alla demolizione dell’asilo nido Green, alla realizzazione in luogo dello stesso di una struttura ad uso commerciale, alla cementificazione o l’utilizzo quale pertinenza della struttura commerciale dello spazio verde adiacente l’asilo Green e alla cementificazione dello spazio del parco della Pace adiacente il complesso Rodari-King”.
E’ il testo-motivazione della petizione, promossa da alcuni cittadini, indirizzata al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. Non accennano, inoltre, a placarsi le polemiche sollevate dalla sezione tolentinate del Pd sulla  recente delibera della giunta che prevede l’abbattimento dell’asilo Nicolas Green di piazzale La Malfa e la sua ricollocazione in altro sito, con successiva destinazione commerciale dell’area (leggi l’articolo). La petizione sta facendo il giro non solo dei genitori interessati dalla vicenda, ma anche dei cittadini che hanno espresso il loro disappunto per la decisione dell’amministrazione comunale. “Pezzanesi, a riprova di quanto da noi denunciato, ha confermato la propria volontà di demolire il Green, sebbene oggetto di un corposo intervento di ristrutturazione terminato nel 2010, per realizzare al posto dello stesso, giardino compreso, una struttura commerciale la cui superficie di ingombro non sarà inferiore ai 2.500 metri quadri – sostiene il consigliere comunale di minoranza Marco Romagnoli – Il nuovo asilo verrà realizzato, se il piano della Giunta andrà in porto, proprio dove avevano annunciato i nostri consiglieri, ovvero nell’altro spazio verde a servizio del quartiere ovvero all’interno del Parco della Pace. Il Pd considera questa operazione una insana e dannosa speculazione edilizia. Oltre a cementificare due spazi diversi, si gettano al vento i 300mila euro spesi qualche anno fa e 150mila euro dovranno essere restituiti alla Regione che li aveva concessi alla precedente amministrazione come contributo per i lavori con vincolo decennale di destinazione ad asilo. Il Pd esprime massima solidarietà ai residenti della zona – conclude Romagnoli – ed apprezzamento verso coloro i quali, come il presidente del comitato, si sono mobilitati in piena autonomia da politica e partiti”.

L'asilo Green sarà demolito e lascerà la zona libera

L’asilo Green sarà demolito e lascerà la zona libera

Anche il movimento civico “Voce alla città” ha espresso nei giorni scorsi, tramite un comunicato stampa, la sua analisi davvero critica in merito alla vicenda. “Innanzitutto ricordiamo che l’asilo Green di via La Malfa è stato oggetto di interventi di manutenzione straordinaria deliberati già nell’agosto 2008 e realizzati per stralci negli anni successivi per un importo di circa 300mila euro. Facciamo rilevare che tutto l’intervento, progettazione, direzione lavori e collaudo delle opere, è stato eseguito da tecnici interni comunali tuttora vivi e vegeti ed alle dipendenze del Comune. Ebbene “improvvisamente” con la nobile motivazione di “dare attuazione alle finalità perseguite dall’amministrazione comunale di dotare la città di Tolentino di adeguate strutture scolastiche” la Giunta afferma che “è prevedibile che dalla verifica dell’asilo Nicolas Green alle nuove norme tecniche di sicurezza antisismiche risulti necessario provvedere all’adeguamento della struttura tramite la realizzazione di ingenti opere edilizie” – afferma la Voce – . Di fronte al timore di una tale “fosca” previsione un amministratore di buon senso, e soprattutto rispettoso dei soldi di tutti recentemente spesi, avrebbe dovuto convocare tutti i dipendenti comunali che avevano partecipato al progetto ed avrebbe commissionato loro la paventata verifica dell’asilo Green alle nuove norme tecniche di sicurezza antisismiche per averne subito un attendibile responso. Ed invece ci si accorge che l’asilo Green è tanto distante dalla scuola dell’infanzia ed elementare Rodari-King e se ne ipotizza la sua ricostruzione nei pressi del complesso Rodari-King “al fine di offrire all’utenza un servizio più unitario e compatto”.

Si dà il caso, però, che attualmente tra asilo Green e scuola dell’infanzia Rodari ci siano di mezzo solamente un parcheggio ed una strada e che già sono talmente “unitari e compatti” che nelle ore di entrata ed uscita dalle scuole è necessario regolare appositamente la circolazione e la sosta delle auto e dei mezzi pubblici – sottolineano gli esponenti del movimento civico – . L‘intendimento dell’Amministrazione è creare una nuova area commerciale e per realizzarla si “rottama” un asilo su cui si sono spesi soldi pubblici, si “compatta” il nuovo asilo agli edifici scolastici esistenti, e per fare in modo che nei pressi del polo scolastico l’aria sia più salubre vi si insedia un polo commerciale ed il relativo traffico veicolare! Ma c’è di più: i lavori di manutenzione furono finanziati con 33mila euro per 117mila euro con mutuo da chiedersi alla Cassa depositi e prestiti e con un contributo regionale di 150mila euro subordinato e vincolato al mantenimento dell’uso scolastico della struttura per almeno dieci anni. Forse si sta pensando di “gabbare” la Regione o di ricavare dalla “valorizzazione dell’area” anche i denari per restituire il contributo ? Inoltre – conclude la Voce – il nuovo asilo verrebbe edificato nei pressi della scuola King proprio nella porzione di area che a suo tempo non era stata edificata per lasciare un adeguato spazio alla futura palestra del complesso scolastico.



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