Dalla torta del “5 x Mille”
soprattutto briciole
per il No Profit maceratese

Tra le poche onlus che dalle scelte dei contribuenti del 2013 hanno ricavato somme superiori alla media nazionale figurano la Fondazione Matteo Ricci, l’Anfass, le due università. Pochi hanno scelto il loro Comune, ma fa eccezione San Severino
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di Alessandro Feliziani

San Severino è il comune del maceratese più “amato” dai propri cittadini-contribuenti, mentre a livello di Onlus del territorio provinciale la più seguita è la Fondazione padre Matteo Ricci e, tra le associazioni sportive, quella maggiormente benvoluta è l’Anthropos di Civitanova Marche. Questo è il “responso” delle scelte effettuate lo scorso anno dai contribuenti in sede di destinazione del “5 x mille”, cioè quella piccola quota (il cinque per mille, appunto) dell’imposta sul reddito delle persone fisiche che ogni contribuente ha la facoltà di destinare a enti non profit, quali associazioni di volontariato sociale, enti onlus, fondazioni e associazioni riconosciute che non abbiano scopo di lucro, enti di ricerca scientifica e università,enti di ricerca sanitaria, soggetti che svolgono attività di tutela o promozione di beni culturali e paesaggistici, associazioni sportive dilettantistiche e Comuni.

Tutti noi ci siamo accorti come da alcuni anni, durante i mesi di aprile e maggio in cui i cittadini sono chiamati a dichiarare al fisco i propri redditi, arrivino nelle nostre cassette delle lettere brochure con le quali le maggiori associazioni onlus italiane chiedono di fare a loro favore la scelta del “5 x mille”. Sono proprio questi entino-profit molto conosciuti a livello nazionale che, grazie alla loro imponente struttura organizzativa, riescono ad ottenere ogni anno la fetta più rilevante della “torta” di circa 400 milioni di euro che il Governo mette a disposizione del “5 x mille”. A dimostrazione che sono le grandi Onlus nazionali a ripartirsi la quota maggiore del plafond basta consultare il riparto effettuato lo scorso mese di aprile dall’Agenzia delle Entrata sulla base delle dichiarazione dei redditi presentate nel 2013.

Lo scorso anno, infatti, ben un milione e seicentomila contribuenti italiani hanno scelto l’Associazione per la ricerca sul cancro, la quale ha potuto così ottenere quasi 56 milioni di euro. Nella graduatoria – citando le sole onlus più note – seguono, ma a grande distanza: Emergency (346 mila scelte e più di 10 milioni di euro), Medici senza frontiere (237 mila – 8 milioni), l’Unicef (193 mila – 5 milioni), l’Associazione italiana contro le leucemie (193 mila e 5 milioni), la Fondazione Umberto Veronesi (112 mila – 4 milioni e 600 mila), la Fondazione italiana contro la sclerosi multipla (124 mila – 4 milioni e 600 mila), le Acli (216 mila scelte e 3 milioni e 800mila euro). L’unica onlus marchigianapresente tra le maggiori beneficiarie del “5 x mille” è la Lega del Filo d’Oro di Osimo che è stata scelta da 119.332 contribuenti e ha potuto così ottenere un contributo complessivo di 3 milioni  e 489 mila euro.

la brochure dell’Anfass di Macerata per la campagna di raccolta fondi, di cui è testimonial l’attore Cesare Bocci

La brochure dell’Anfass di Macerata per la campagna di raccolta fondi, di cui è testimonial l’attore Cesare Bocci

E le onlus del maceratese? Tra le 34.581 di tutta Italia ammesse al beneficio, ne abbiamo trovate 170. Quella che nel 2013 ha ricevuto il maggior numero di scelte da parte dei contribuenti (6.033) è la Fondazione Padre Matteo Ricci di Macerata che ha ottenuto 158 mila euro del fondo nazionale “5xmille”. Seguono, piuttosto distanziate nella graduatoria generale, l’Anfass di Macerata (scelta da 1.864 contribuenti e assegnataria di 42.668 euro, la Cooperativa sociale La Ragnatela di Recanati (1.453 scelte – 28.750 euro), Anteas – Associazione terza età attiva per la solidarietà di Macerata (2.017 – 25.543), Associazione sindrome Wolf Hirschhon di Montecosaro (955 – 24.709), Associazione Raffaello di Camerino (997 – 23.600), Associazione Oncologica Maceratese (711 – 21.958), Anfass di Civitanova (687 – 17.415), Pars di Civitanova (569 – 17.365), Associazione AMMA di Matelica (595 – 15.699), Cooperativa sociale Terra e Vita di Recanati (562 – 13.299), Croce Verde di Monte San Giusto (791 – 12.840). Tutte le altre hanno ricevuto meno dei diecimila euro, cioè meno della quota media nazionale. Hanno ricevuto circa novemila euro la Croce Verde di Morrovalle, Ser.Mig di Macerata, Associazione Amici del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, Associazione Macerata Radioterapia, Croce Bianca di San Severino, La Goccia di Macerata. Cifre sempre più modeste per tutte le altre, tra le quali – solo per citare le associazioni più conosciute – Sermit di Tolentino, Sermirr di Recanati, Associazione Piombini-Sensini di Macerata, Associazione Famiglie Alzaheimer di Macerata, Croce Azzurra di Porto Recanati, Avis di Cingoli, Associazione Rio de Oro di Macerata, Unione italiana ciechi di Macerata, Piros di Apiro, L’Anello della Vita di San Severino, La Talea di Treia. Circa duemila euro ciascuna hanno avuto le sezioni Avulss di Macerata, Tolentino, Recanati, Loro Piceno.Meno di mille euro per il GUS di Macerata, Nuova Salvambiente di Pollenza, Centro culturale Colsalvatico di Tolentino. Alle ultime in graduatoria sono toccati addirittura pochi spiccioli, come ad esempio le Cooperativesociali “CoccoBill” di Potenza Picena (4 scelte e 38 euro) e “Il Nodo” di Civitanova Marche che, scelta da un solo contribuente, ha ottenuto appena 11 euro.

Le due università maceratesi, quella di Camerino (scelta da 1.194 contribuenti) e quella di Macerata (550) sono presenti nelriparto della quota generale destinata agli istituti di ricerca ed hanno ottenuto, rispettivamente, 57mila e 28 mila euro. Nelle centinaia di pagine del dossier “5xmille” sono presenti anche più di trenta società sportive dilettantistiche che operano nella provincia di Macerata. L’Associazione sportiva Anthropos, fondata nel 1989 a Civitanova Marche per promuovere e incentivare la pratica di attività sportive da parte delle persone diversamente abili, è quella che ha ottenuto di più: 7.366 euro a fronte di 217 contribuenti che l’hanno scelta. Seguono, nell’ordine, la Robur di Macerata con 5.908 euro (131 preferenze), la ASD Real Marche di Civitanova con 4.375 euro (163 scelte) e Ginnastica Sambucheto con 3.151 euro (165)

La graduatoria degli 8.092 Comuni italiani, che si apre con tre grandi città, Roma, Milano e Torino, vede quasi inaspettatamente al 279° posto (quinta tra le città marchigiane) San Severino. Ben 454 contribuenti – una fetta percentualmente alta in rapporto alla popolazione residente – hanno destinato il loro “5 x mille” al comune settempedano, per un valore complessivo di 7.309 euro. Scorrendo la lista, alla 320^ posizione troviamo Macerata (6.877 euro a fronte della scelta di 258 contribuenti), alla 619^ Civitanova  (4.336 euro e 164 preferenze). Tra i primi mille Comuni italiani sono presenti anche Tolentino (3.193 euro) e Appignano (3.963 euro). Tutti gli altri Comuni della provincia di Macerata hanno ottenuto una quota del “5 x mille” inferiore ai tremila euro. Si passa dai 2.994 euro di Camerino fino ai pochi spiccioli di Sefro e Montecavallo dei quali, al momento di fare la dichiarazione dei redditi, si è “ricordato” un solo contribuente per ciascuno. Nessuno, invece, ha scelto Bolognola. Il piccolo centro dei Sibillini figura, infatti, nella lista dei 174 Comuni italiani che non hanno avuto nemmeno un centesimo dal fondo nazionale del “5 x mille”.



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