di Filippo Davoli
Primo introito – Trent’anni dopo, il Pozzo di Macerata non ha perso la voglia di mettersi in gioco. Come sempre, però, in maniera originale, senza concessioni a cadute di stile. Lo fa – quando si tratta di momenti musicali dal vivo – con il ricorso al jazz. Nelle sue sale, come ricordavamo qualche settimana fa – si sono avvicendati nomi tra i più grandi di questo genere, da Chet Baker a Massimo Urbani, a Massimo Manzi.
Secondo introito – Nella Quaresima – il tempo penitenziale che prelude alla Pasqua – la Chiesa ha introdotto una domenica, più o meno a metà dei quaranta giorni, che ha chiamato “in laetare”, e che presenta letture destinate a rinfrancare i penitenti, o comunque a cominciare ad alzare lo sguardo in previsione della Pasqua che si avvicina.
Svolgimento – Il Pozzo ha ideato, per la Quaresima 2014, un inedito “venerdì in laetare” (non è il titolo della serata: è una piccola concessione che ci siamo presi per commentare l’evento in cantiere per stasera): il “Jo’s Friends Jazz Quintet” nasconde – dietro il suo titolone altisonante – alcune tra le più belle figure del jazz maceratese. Il concertone è previsto per questo venerdì, 11 aprile, alle ore 21:30.
Capofila del gruppo, il sassofonista Stefano Conforti: scatenato, inarrivabile e instancabile animatore, qualcuno se lo ricorderà ospite a “Doc”, la fortunata trasmissione di Renzo Arbore, insieme alla “Gang”. Del suo talento, del resto, si sono accorti altri personaggi di spicco, come ad esempio Bruno Tommaso che l’ha voluto nella “Marche Jazz Orchestra”. Ha inoltre collaborato con musicisti come Romano Mussolini, Paolo Fresu, Rossana Casale, Steve Grossman e un altro geniaccio incontenibile come Andrea Braido.
Il quintetto di Conforti è quindi composto da Sandro Dall’Omo (pianista bolognese, conosciuto per la lunga collaborazione con gli Skiantos, oltre che come accompagnatore di jazzisti del calibro di Ellade Bandini, Samuele Garofoli e numerosi altri, tra cui l’amico Gabriele Pesaresi, con cui anni fa demmo vita a un’indimenticabile “jazz in poetry jem session”); un altro Dall’Omo in formazione: si tratta di Massimo Dall’Omo, fratello di Sandro, batterista attivo tanto nel mondo del jazz quanto in quello della musica pop (si ricordano le collaborazioni con Jimmy Coob, Bobby Durham, Tony Scott, Massimo Faraò, Gianni Basso, etc.); al basso Giordano Pietroni, un inesausto e felice curioso, cui va ascritto il merito di immergersi sempre come la prima volta in repertori anche distanti da quello originario (soprattutto memorabili le incursioni nella musica afro-americana e le improvvisazioni in senso lato). Tra i musicisti con cui ha lavorato, vale la pena citare Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Tiziana Ghiglioni, Ada Montellanico, Betty Carter, Lee Konitz, Kenny Barrell, ma anche Amii Stewart e Mario Biondi.
Chiude la formazione un maceratesissimo: Fabrizio Caraceni, sassofonista fin dalla prima adolescenza (o dalla tarda infanzia, decida il lettore). Nonostante gli esordi classici, gli è stato inevitabile il risucchio da parte del jazz, arrivando – nel 2007 – a partecipare alla realizzazione del musical “The Blues Brothers”. Membro nel 2009 della “Tolentino Jazz Orchestra”, nel 2010 ha fatto parte attiva nel sestetto “in tribute” di Fred Buscaglione. Attualmente si sta occupando di un omaggio a Burt Bacharach, continuando a suonare in varie formazioni come sassofonista baritono.
Sì: sarà un venerdì in laetare. Un imperdibile venerdì in laetare.
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Sono stupendi cinzia!!!! Ma come si fa…..io so una frana con il giardinaggio:(