di Carmen Russo
(foto di Lucrezia Benfatto)
Anche a Macerata la raccolta differenziata fa passi avanti. La realtà dei sacchetti dotati di microchip, già presente in 9 comuni della provincia, sarà attivata nel capoluogo dal prossimo 24 marzo. Un lavoro di preparazione che ha coinvolto l’Amministrazione Comunale e il Cosmari. Quest’ultimo, dopo aver siglato l’accordo con la Smea, si è subito prefisso l’obiettivo di dotare la città di Macerata del sistema dei sacchetti con il microchip e di ultimare la nuova discarica.
Il microchip porta a porta ha portato, nei comuni in cui è attiva, un sostanziale aumento della raccolta differenziata e una reale sensibilizzazione alla cura dell’ambiente e della città. “Dopo aver buttato nella spazzatura tutte le inutili parole, ecco che si è concretizzato il programma che avevamo in mente – ha affermato il sindaco Romano Carancini in conferenza stampa – Il percorso sarà diviso in tre momenti sostanziali: il primo è quello di attuare questo tipo di raccolta con microchip nel centro storico, il secondo sarà quello di estenderlo nelle zone che ad ora non sono raggiunte con la prossimità e il terzo e ultimo sarà quello di racchiudere nel programma definitivamente tutte le zone della città”.
E proprio dal primo punto si partirà il prossimo 24 marzo, con un iter di preparazione sia tecnico che di formazione per la cittadinanza. A tal fine sono già previsti due incontri in assemblea il 13 marzo nella Sala Castiglioni della Biblioteca Comunale e il 14 marzo all’Asilo Ricci. Dal 17 marzo saranno attivi i punti di consegna dei nuovi sacchetti. Saranno, per ora, dotati di microchip le buste blu e quelle gialle, rispettivamente il multimateriale e i rifiuti solidi urbani. Per la raccolta della carta, dell’organico e del vetro sarà mantenuta l’attuale predisposizione. A cambiare però, non saranno solo i sacchetti, ma anche gli orari di raccolta e di conseguenza anche le abitudini per i cittadini: si potrà esporre i sacchi fuori dalle abitazioni dalle 7 alle 9, i rifiuti indifferenziati nei giorni lunedì e venerdì, il multimateriale il martedì e il sabato. Rimangono invariati gli orari per i restanti rifiuti.
“Stiamo cercando di andare incontro a tutte le esigenze della popolazione – ha detto il direttore del Cosmari Giuseppe Giampaoli – Per questo attueremo particolari accorgimenti per i locali commerciali, per quelli pubblici e per gli studenti universitari”.
Per questi ultimi saranno, infatti, predisposti appositi cassonetti video sorvegliati in cui poter smaltire i rifiuti anche in orari differenti da quelli indicati.
Un particolare trattamento sarà riservato anche a quei rifiuti quali pannolini, pannoloni e assorbenti igienici. Previa richiesta all’ufficio comunale, si potrà richiedere il sacchetto “rosso” profumato, da smaltire ogni martedì, giovedì e sabato sempre dalle 7 alle 9.
Ad ogni famiglia corrisponderà una tessera – la Riciclocard – che sarà consegnata con il primo ritiro dei sacchetti dotati di microchip. Questa servirà per i successivi ritiri e servirà da identificazione per il proprio codice-utenza, anche per coloro che affittano case a studenti universitari. “La raccolta differenziata con microchip sarà un primo utile strumento per far crescere la differenziazione anche nel capoluogo – ha detto il presidente del Cosmari, Daniele Sparvoli – Ma siamo già all’opera per altre iniziative. Presto sarà inaugurato un nuovo sistema di differenziazione del multimateriale e stiamo investendo anche sui centri di raccolta e riuso. Uno verrà presto aperto a Tolentino”.
Il ritiro dei sacchetti sarà gratuito all’ufficio comunale di via Lido Bastianelli (di fronte alla farmacia Petracci), nell’occasione si potranno restituire quelli senza microchip. “Potenzieremo il servizio ai cittadini e il ritiro non sarà più solo il sabato. A tutte le famiglie e le attività commerciali interessate sarà inviata una lettera con i propri dati e i codici a barre necessario per poter prendere i sacchetti”, ha detto l’assessore all’Ambiente Enzo Valentini.
L’attuazione di questa nuova pratica di raccolta differenziata sarà controllata, appunto, tramite i microchip e qualora dovessero presentarsi irregolarità, questa saranno sanzionate secondo la normativa vigente sui rifiuti in seguito all’intervento della Polizia Urbana. “Inizialmente – ha continuato Valentini – le infrazioni verranno solo segnalate per poter permettere una progressiva presa di coscienza da parte della popolazione”.
Macerata si aggiunge ai vicini comuni di Civitanova, Porto Recanati, Castelraimondo, San Severino, Urbisaglia, Loro Piceno, Monte San Giusto, Camerino, Recanati oltre alla recente sperimentazione a Petriolo. Notevole è stato in questi luoghi l’incremento del riciclo dei rifiuti in seguito all’aggiunta del microchip identificativo.
Per ulteriori chiarimenti, oltre a poter partecipare agli incontri organizzati per la cittadinanza, si può contattare il numero verde del Cosmari 800.640.323 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14 e il sabato dalle 8 alle 13).
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Povera gente, che pena! Avevano promesso che con la raccolta differenziata avremmo risparmiato soldi. Invece, peggio. Adesso, col microchip le cose non andranno meglio. Siamo al sistema poliziesco di controllo sempre più stretto, con conseguenti multe pecuniarie. E’ l’idiozia che colpisce soprattuttto la Sinistra, quando non sa più che pesci pigliare per giustificare la propria inutilità.
Perchè non fa la proposta di mettere un microchip addosso a politici e amministratori per controllare ogni loro mossa, respiro, sguardo, conto corrente, proprietà immobiliari. E, non appena il microchip registra un crimine, campo di concentramento riabilitativo!
No, i tartassati devono essere sempre i cittadini, poveri idioti.
C’è da augurarsi che, a breve, quando la raccolta sarà per tutta la città e tutti diventeremo per microchip virtuosi le tariffe, finalmente, scenderanno…
Abito nel centro storico e per curiosità vorrei solo sapere una cosa: quelli che nella notte lasciano i rifiuti con i sacchetti dei supermercati come verranno controllati? E quelli che li lanciano dalla finestra? Questa attività avviene sistematicamente e non solo di notte.
Qualcuno mi spieghi se il microchip serve per “identificare” il cittadino che si serve del servizio rifiuti e se mette i rifiuti stabiliti nel sacchetto dovuto… Gia l’elenco di ciò che si deve mettere nel sacchetto “giallo” e “azzurro” è mastodontico e c’è la possibilità per gli stranieri che conoscono poco l’Italiano e per gli slerotici come me di sbagliare sacchetto.
Ma, come già scritto da qualcuno in passato, potrebbe avvenire che un tuo “nemico” metta “per dispetto” un preservativo – che dovrebbe andare nel sacchetto “giallo” – nel TUO sacchetto “azzurro”, onde farti beccare una multa…
Dopo che si comincerà a sbagliare e a ricevere le multe a seguito dei controlli. Potrebbe accadere che il cittadini nauseati e tartassati comincino a mettere la “monnezza” in sacchetti anonimi di plastica, lasciandoli per le strade…
Quando non c’era la raccolta differenziata lo smaltimento della “monnezza” ci costava di meno. Adesso ci costa di più e col microchip magari ancora di più.
Il motivo è che siamo in regime di monopolio. Quindi, i padroni dello smaltimento della “monnezza” ci fanno pagare ciò che vogliono, in quanto immuni da concorrenza.
….a Civitanova ,da quando hanno messo il microcip, è in voga il lancio del sacchetto anonimo lungo le strade cittadine, specie quelle che portano alla zona industriale. …i bordi delle strade sono da “terzo mondo”. …..altro che Napoli, voi marchigiani state molto PEGGIO!!!!!
Io propongo di mettere collari e microcip anche a certi politici locali…
Un avvenimento!!!!!
a recanati dal luglio 2013 è attivo il comitato antimicrochip, chi vuole saperne di più su questo sistema può contattarlo tramite la pagine facebook CORADIR, o tramite i suoi componenti:
Dr. Marco Buccetti presidente; Francesca Agostinelli, Ramona Palazzini, Avv. Marco Cingolani, Antonio Cecapolli, Monica Malizia
Ricordate l’unione fa la forza e permette di togliere le mani dei politici dalle nostre tasche
fateci un rinfresco
E noi marchigiani saremmo peggio in base a cosa?Stai paragonando la seta con gli stracci è sotto gli occhi di tutti quello che succede a Napoli.
Con quello che paghiamo di Tarsu,non dubitavo che i sacchetti fossero gratuiti !
L’argomento è troppo importante per lasciar passare senza contraddittorio alcuni dei commenti qui sopra, frutto della non conoscenza dei problemi o di una “cronica” contrapposizione alla gestione pubblica che corre il rischio di buttare il bambino con l’acqua sporca. Non conosco le ragioni del comitato di Recanati (ho visto su Facebook dove si può trovare solo un volantino che per la verità non esprime una contrapposizione di principio ma parla di differenziata intelligente) ma cerchiamo di capire come siamo a questo punto . Innanzitutto la gestione dei rifiuti . Affermare che si stava meglio quando non si faceva la differenziata significa non avere consapevolezza dei problemi ambientali ed economici connessi al ciclo di produzione – utilizzo – smaltimento e recupero dei materiali. Non si tratta soltanto infatti dei problemi determinati dalla individuazione degli spazi per le discariche o dall’inquinamento determinato dalle stesse o dagli inceneritori . Le risorse naturali che l’ambiente in cui viviamo ci mette a disposizione non sono ASSOLUTAMENTE in grado di garantire un sistema di produzione e di consumo come quello attuale. Non ce ne è abbastanza . Per cui bisogna assolutamente produrre meno scarti e quelli che si producono devono essere differenziati , riciclati e riutilizzati. Questa non è una scelta politica o ideologica è una necessita di qualsiasi sistema economico e sociale . Per farlo c’è bisogno della collaborazione di tutti . Delle aziende che devono progettare beni composti da materiali che possono essere differenziati e recuperati , dei consumatori che imparino a consumare ciò di cui hanno strettamente bisogno, delle organizzazioni pubbliche che creino le condizioni per cui i comportamenti virtuosi delle aziende e dei consumatori siano premiati. Da questo quadro generale viene il principio “chi inquina paga” , il cui scopo è facilmente comprensibile e che deve essere applicato alla grande aziende che non si dota delle tecnologie all’avanguardia per ridurre le emissioni di Co2 e al singolo cittadino che non fa attenzione a ridurre il suo consumo di bottiglie di plastica o a smaltirle correttamente. Non una tassa quindi uguale per tutti o basata su parametri che non hanno a che fare con la produzione dei rifiuti (vedi i metri quadri) ma un sistema di incentivo/disincentivo che spinga ciascuno a produrre meno rifiuti e soprattutto meno rifiuti indifferenziati. Possiamo considerare tutto questo sbagliato ? Difficile rispondere di si . C’è un problema di privacy ? Approfondiamo , vigiliamo , chiediamo modifiche eventualmente. Per quel che so comunque l’utilizzo del microchip rappresenta una scelta ormai molta diffusa che viene considerata necessaria per realizzare nella gestione del ciclo di smaltimento e riciclo il sacrosanto concetto di “chi inquina paga”.
@ mario iesari.
la poagina facebook serve a mettersi in contatto con il comitato i cui componenti sono sempre disponibili a rispondere ai dubbi dei cittadini.
per quanto riguarda il microchip il problema privacy non è di minor importanzaa visto che anche la commissione se ne è occupata dando parere contrario, così come è provato che dove è stato applicato la % di differenziata è diminuita, mentre è aumentato l’abbandono di rifiuti in siti non idonei.
L’uso del microchip pone molte problematiche in primis quella della non punibilità dei cittadini, che però per far valere i prorpi diritti debbono ricorrere al giudice di pace.
il comitato anche per questo ha istituito un servizio di tutela legale gratuito fatte salve le spese vive come i bolli.
un consiglio prova a lasciare il tuo recapito sulla pagina facebook per farti richiamare, ti assicuro non rimarrai deluso, a Recanati hanno fatto e stanno facendo un ottimo lavoro.
conosco francesca agostinelli mi farò dire
…il mio precedente commento sembra sparito… mah !
Comunque il microchip và abbinato alla tariffazione puntuale (meno immondizia produci, meno paghi) sennò è solo fuffa.