Caso farmacie, parla Mariotti:
“Costamagna vuole liberarsi di me”

CIVITANOVA - Il segretario comunale ricostruisce l'iter della controversa delibera e replica al presidente del Consiglio: "Nessun blitz". Poi ventila l'ipotesi di un suo abbandono dall'Ente

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Il segretario Piergiuseppe Mariotti nel giorno dell'insediamento con il sindaco Corvatta

Il segretario Piergiuseppe Mariotti nel giorno dell’insediamento con il sindaco Corvatta

di Laura Boccanera

«Il presidente del Consiglio comunale dà un’immagine di me come di una persona non corretta e ciò che mi preme anzitutto è tutelare la mia credibilità e professionalità. Che queste vengano minate non lo consento a nessuno, nemmeno a Costamagna, si vuole solo liberare di me». Parole misurate, ma non per questo meno dure quelle che provengono dal segretario generale del comune di Civitanova Piergiuseppe Mariotti che oggi fornisce la sua versione dei fatti rispetto alla ricostruzione data ieri da Costamagna (leggi l’articolo) in merito alla delibera di giunta che prevede il riassetto delle partecipate e la vendita di due farmacie. Mariotti oggi è un fiume in piena e, se da un lato ricostruisce l’iter della delibera, dall’altro, spende parole anche sulla condotta della politica, ipotizzando sue possibili dimissioni: «Mi preme anzitutto rettificare a delle imprecisioni gravi dette da Costamagna – sottolinea il segretario – in primo luogo non è mia abitudine rincorrere il sindaco per il corridoio per far firmare le delibere come si è cercato di far credere. Nei fatti invece la proposta di delibera – spiega Mariotti –, riguarda il riassetto delle partecipate e non solo le farmacie ed è una proposta datata 30 maggio, presentata dal dirigente alle finanze Marco Passarelli e da me pienamente condivisa e risponde tra l’altro a obblighi di legge previsti dall’articolo 32 della legge 112/2010 che impone a tutti i comuni come Civitanova di detenere un’unica società». Mariotti spiega poi che la delibera presentata alla riunione di giunta di giovedì scorso «è stata approvata all’unanimità dai presenti, ma essendo il sindaco in ferie non è stata né stampata, né tanto meno pubblicata. Ovviamente ne era a conoscenza, non c’è stato nessun blitz da parte mia, a fine seduta si è redatto il verbale». L’atto contiene l’approvazione del piano di riorganizzazione delle partecipate, tra cui anche la farmacie e prevedeva il passaggio in consiglio comunale della proposta deliberata dalla giunta. Ma il segretario va giù duro sulle valutazioni di Costamagna che aveva parlato di una situazione “ai limiti dell’abuso di potere”: «Le valutazioni su questa vicenda le farà il sindaco per quanto di sua competenza, così come io farò le mie. Certamente il modo in cui Costamagna si esprime nei miei confronti non è lusinghiero, e allo stato attuale sto pensando di lasciare il Comune di Civitanova. Costamagna si vuole liberare di me, peccato che non sia lui a decidere».  



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