di Carmen Russo
(Foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
Come ogni estate, insieme all’agognata vacanza si manifestano i problemi per gli amici a quattro zampe. Dall’aspetto logistico a quello come l’affido temporaneo o l’eventuale villeggiatura con i propri cani, a quello regolamentare. Ancora tanti sono i posti in cui Fido non è ammesso e di conseguenza, in alcuni, riaffiora il gesto dell’abbandono mentre in altri – i più ‘fedeli’ – persino la rinuncia alle vacanze.
Un’arma a doppio taglio che diventa un problema sociale e turistico, come ci dice la responsabile dello stabilimento balneare il Solero di Porto Potenza, Veronica Carboni: “Sono sei o sette anni che combattiamo perché ci siano accortezze da parte del Comune per questo problema. Alcuni turisti, per questo motivo, addirittura rinunciano a venire qui in città”. Infatti, come segnala un cartello: nell’area pedonale, nelle spiagge e sul lungomare, vi è il divieto assoluto di accesso ai cani, anche al guinzaglio. “Multe salate anche a chi li porta in bicicletta – continua la signora Carboni – mentre basterebbero delle norme più rigide per chi sporca davvero: l’impegno sarebbe lo stesso”.
Inoltre, norme particolari arrivano anche da Appignano, dove il sindaco Osvaldo Messi ha inserito – in un’ordinanza sulla conduzione e la detenzione dei cani – il seguente articolo: “E’ fatto altresì obbligo di adottare ogni utile accorgimento per impedire l’abbaiamento che rechi disturbo al vicinato, in particolar modo nelle fasce orarie 13 – 16 e 21 – 7 e provvedere, se la misura si dovesse rendere necessaria soprattutto nei centri abitati, a detenere i cani all’interno dell’abitazione o altro luogo ritenuto idoneo e comunque diverso dai balconi o corti private pur se recintate». Un provvedimento che fa infuriare le associazioni animaliste, in particolare il Circolo Legambiente Sibilla Aleramo di Civitanova e l’associazione Pluto Progetto Fauna di Ponzano di Fermo, le quali si appellano alle regolamentazioni che prevedono l’obbligo morale dell’uomo di rispettare tutte le creature. E replicano alla disposione del primo cittadino: “riteniamo infondato l’obbligo di divieto di abbaiare imposto dal sindaco di Appignano ai cani. Le precisazioni riguardano sia la legge sia il regolamento regionale che in nessun articolo predispongono quanto deliberato dalla giunta in causa, né tanto meno tale divieto è stato mai accolto dalla Corte di Cassazione la quale, nelle varie sentenze che si alternano da anni, non ha mai imposto tale metodo coercitivo adducendo addirittura per l’abbaio del cane un diritto esistenziale. Oggi ancor più rafforzato dalla necessità di difendere la proprietà da intrusioni poco raccomandabili”.
Nonostante divieti e norme che ostacolano o limitano la sicurezza e la facilità nel tenere un animale, dal canile municipale di Macerata “Gli amici del cane”, si vedono code scodinzolare. Pochi gli abbandoni registrati dall’inizio dell’estate, sebbene non si possa ancora cantare vittoria. “Solo una nuova ospite, Pippi, una meticcia che non arriva a due anni, è arrivata due settettimane fa” ci racconta Anna Casella, dipendente del canile. Eppure le buone notizie non sembrano finire, più recente dell’ultimo abbandono, risulta l’ultima adozione: “Il sesto di sette cuccioli nati qui da una cagnolina abbandonata incinta è stato portato via il 2 agosto, ma ha lasciato suo fratello Ryan simpatico ed esuberante”.
Ryan, come tutti gli altri ospiti del canile, di cui è responsabile Mariella Di Piero, è stato vaccinato, sverminato e dotato di microchip. La sua gabbietta viene pulita e disinfettata quotidianamente e cambiati ogni giorno anche cibo e acqua. Ha uno spazio tutto suo dove giocare e uscire e spera in un dolce finale.
“Ancora ricordiamo la storia di Rocco (leggi l’articolo) – continua la signora Casella – e ci auguriamo per gli altri lo stesso finale”. Di tutte le razze e di tutte le taglie, i cani hanno la cura e l’aiuto dell’associazione La Meridiana che si occupa dei rapporti con il Comune e il rifornimento di crocchette e medicinali, anche se – come ci spiega la dipendente di “Gli amici del Cane”- spesso anche i privati contribuiscono all’aspetto materiale. L’aiuto, inoltre, giunge anche dall’associazione Onlus Argo e gli amici a quattro zampe sono curati costantemente da un veterinario privato.
Ma c’è di più di cui gioire: il numero degli ospiti del canile di Acquesalate è diminuito. Gli ultimi dati riportavano circa 260 cani, ora scesi a 220. “Le adozioni sono aumentate e calati gli abbandoni, anche se la stagione non è ancora finita. In più ci stiamo attrezzando anche per dare spazio ai gatti”.
Sta nascendo, infatti, anche il ‘gattile’ voluto fortemente dalla direttrice Barbara Vittori. Come ci spiegano gli adetti ai lavori, ci saranno quattro box per i felini malati, divisi a seconda della gravità della patologia, mentre tanto altro spazio all’aperto sarà a disposizione per quelli sani. Quasi finito anche un rifugio al riparo dal freddo per le notti più rigide.
Aspettando l’apertura del gattile, Anna Casella dà qualche consiglio ai padroni per affrontrare serenamente la calura estiva, pericolosa per i propri animali da compagnia: “Tenere i cani riparati per scongiurare botte di calore, preferire i recinti chiusi e far avere a loro disposizione sempre acqua fresca”, queste le precauzioni principali per evitare malori e nel caso il luogo scelto per trascorrere le ferie non disponesse spazio per le bestiole: “è possibile portare temporaneamente gli animali anche qui, li accogliamo volentieri se ci sono spazi liberi”, conclude la dipendente de ‘Gli amici del cane’.
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Apriamo le spiagge agli animali!!!! Creiamone apposite x i politici invece…
Portare il cane in spiaggia non è igienico.
Però abbandonare i rifiuti, fare pipì in acqua , mangiare e lasciare cadere i residui senza raccoglierli, è permesso.
Chi è la vera bestia ?
Apriamo le spiagge si nostri amici a 4 zampe e cerchiamo di non comportarci da animali.
Ne approfitto per ricordare che nei luoghi pubblici il guinzaglio è obbligatorio (senza distinzione di taglia) e che la lunghezza massima non può eccedere i 150 cm.
Da tempo assisto alla battaglia pro animalista di chi avendo un animale di piccola taglia come un cane intende dimenticare i diritti di chi non sente il bisogno di averne vicino uno.
Leggo addirittura che le associazioni animaliste sono infuriate se il latrare delle simpatiche bestiole nelle ore dedicate al riposo viene in qualche modo limitato o impedito.
Come dire loro possono abbaiare ma io non posso cantare a squarciagola sotto la casa di un proprietario (si può usare ancora questa definizione ?) di un cane pena essere denunciato per disturbo della quiete pubblica.Certo chiunque di noi può orinare in spiaggia o in mare allora apriamo le porte non solo ai cani ma anche e senza alcuna discriminazione ai maiali intelligentissimi animali da compagnia come alle mucche e perché no a tutto il creato, infatti, se si parla di diritti, degli animali, quest’ultimi come me fanno parte della specie…… oppure no, perché li macelliamo e mangiamo?Ricordo ai molti che in america dire di aver mangiato un coniglio fà lo stesso effetto che sentire da noi un orientale confessare di aver pasteggiato con la razza canina. Le statistiche ci dicono che la principale causa di liti condominiali risulta essere il fastidio tra vicini dovuti ai cani, saremo in molti abominevoli ma qualcosa dovrà pur significare ……..
@ Massimo
Si calmi, si rassereni. Se poi è davvero convinto che la causa maggiore dei deliri condominiali risieda nella presenza nel palazzo degli animali domestici (e non magari nella suddivisione delle spese o nelle caratterialità degli abitanti), si prenda qualche giorno di vacanza fuori città. Vedrà che al ritorno le risulterà tutto meno tragico di come si è convinto che sia.
Piuttosto: quando posso venire a vedere Pippi?
@ Davoli,, Le assicuro che nel commentare l’articolo non sono stato mosso dalla necessità di abbassare la pressione arteriosa .
Ho solo riportato un articolo di stampa ieri letto proprio nella località da Lei auspicata per il rilassamento mentale.
Lo stesso articolo che potrà trovare in un quotidiano a tiratura nazionale di ieri , indicava come descritto il gran lavoro che assicuriamo alla categoria forense , nel mancare di sensibilità verso i nostri consimili pur di assicurare piena libertà ai nostri domestici compagni.
Sono però d’accordo con Lei che il mondo potrebbe risultare agli occhi miei e di chi la pensa come me meno tragico se potessimo pensare un pò meno alla nostra quotidiana soddisfazione valutando come andiamo ad interagire con chi è intorno a noi, e questo in generale.
Consapevole di attirarmi molta antipatie, premetto che ho in casa un gatto (ed un acquario)..quindi non sono “contro gli animali”.Ma spero mi sia permesso espsrimere una opinione.
Il cane, il gatto o altro animale, seppure simpatici “amici dell’uomo”, sono sempre animali pertanto devono avere la cura e gli spazi che gli competono. Pertanto Sono MOLTO d’accordo sui divieti. Chi decide di farsi un amico a quattro zampe, deve sapere “sin dal principio” che può avere delle limitazioni. E poi diciamolo chiaro e senza “peli sulla lingua” i propretari dei cani assumono un’aria arrogante e presuntuosa, particolarmente quando passeggiano e lasciano lo sporco in giro riducendo le strade, i giardini ecc. in vere “cloache”. In spiaggia o al mare..poi! dove sta scritto che il proprietario di un cane deve giocare con il proprio animale facendolo correre in acqua o sulla battigia il cui fine è solo quello di dare bella mostra di sè come “allenatore!”(o peggio per mostrare che c’è qualcuno che li ascolta e fà quello che lui “vuole!”!). Massimo rispetto per chi ama gli animali, ma ne esigo altrettanto per chi ritiene che non tutti i luoghi siano opportuni per la “promiscuità” uomo/animale.
A Porto Potenza Picena, contrariamente ai comuni limitrofi Civitanova Marche e Portorecanati (beati loro) per i proprietari dei cani vige il divieto assoluto di qualsiasi cosa: Divieto di introdurli nelle piazze, divieto di poter fare una passeggiata nel lungomare, divieto di potarli al mare, mancanza di qualsiasi area attrezzata (o meno) dove poterli portare. Se il problema è la sporcizia questa non si combatte con la proibizione ma con l’educazione dei proprietari dei cani (e con le relative multe). A tale proposito basta leggere il nuovo regolamento approvato dall’ANCI e dall’associazione animalisti per rendersi conto che è questa è la strada da percorrerre. Purtroppo a Porto Potenza sul tema in questione l’insensibiltà e l’arretratezza culturale fino ad oggi hanno avuto la meglio; speriamo nel futuro ma… la vedo dura,
Insomma questa Porto Potenza non pare l’ auspicata città per le famiglie come scrivete in altro articolo: la zona nord è notoriamente frequentata da esuberanti frikkettoni con i decadenti attributi al vento, nell’ altra parte se ti strusci chiamano la benemerita… però dappertutto è vietato ai cani. Bella gestione per una giunta proletar-chic!!!
Purtroppo la colpa, molto spesso, non è dei cani, ma dei proprietari.
Ci sono proprietari imbecilli che lasciano defecare il cane sui marciapiedi o in spiaggia e non rccolgono la popò…
E proprietari stupidi che acquistano grossi cani e li usano, metaforicamente, come prolungamento del loro (presumibilmente misero) pene: più sono aggressivi e più abbaiano e più i proprietari si sentono Alain Delon.
In mano ad un cretino (e ce ne sono moltissimi) anche un chihuahua diventa un cane aggressivo: non a caso (e nemmeno tanto per scherzo) da più parti si è proposto di vietare l’acquisto di cani da difesa a tutti coloro che hanno denunce per comportamenti violenti, aggressioni, danni alla proprietà…
Questo perchè essendo un attaccabrighe il proprietario addestrerà probabilmente il cane ad essere iperaggressivo…
Per ovviare all’imbevcillità dei proprietari si potrebbe, come avviene in altri Paesi, portare il cane a spasso solo al guinzaglio (cotissimo), oppure solo con la museruola e far pagare multe salatissime ai proprietari che lasciano che il cane defechi ovunque senza raccogliere
Massimo +1 Davoli -1
e dire che in molte occasioni apprezzo Davoli.
Complimenti ai volontari del canile in questione per la loro passione e dedizione con cui prestano la loro azione quotidiana. Pienamente daccordo con il sig. Davoli e con il sig. Torres. Se prima frequentavo P.P.Picena saltuariamente ora non andrò più in questa localita, anzi, invito tutti coloro che amano gli animali a disertare questa località balneare e spendere i loro soldi in zone limitrofe dove gli animali sono ben accetti, ed i commercianti più elastici mentalmente. Questa è una protesta pacifica, cosi accontentiamo tutti. Nessuna riflessione verso quei commenti anti animalisti e a stastistiche da novella 2000 (liti condominiali maggiori dovute a danni cagionati da animali? E Gesù Cristo è morto di freddo? Mah!!! I dubbi rimangono….
DOMANDA:Se si abbandonano politici per strada si può incorrere in una multa???
Brevssimamente! A ferragosto sono andato con la famiglia all’Abbadia di Fiastra. Ci siamo ‘appratati’… Vicino a noi alcuni giovani con due cani senza guinzaglio, che giocavano e correvano nel prato. Niente di male, anche perchè i nostri figli piccoli ci giocavano… Però al momento del pranzo abbiamo chiesto se potevano essere messi al guinzaglio. Non lo hanno fatto, con il risultato che per tre volte i cani sono passati sul nostro cibo ed ogni volta i proprietari facevano spallucce, tantochè mi sono arrabbiato ed ho dovuto chiamare i volontari che sorvegliavano la zona. Posso concordare con l’articolo… ma una riflessione: perchè se un figlio piccolo corre nei prati oppure rumoreggia oppure fa la pipi, subito c’è chi si leva alla condanna, ed invece agli animali tutto è permesso? perchè i divieti valgono solo per i bambini? Perchè in luogo pubblico certi animali non devono portare le museruole, che è anche una tutela all’incolumità dei bambini? Quindi ben vengano le multe ed i divieti finchè non si avrà gente più responsabile verso il bene comune: prima i figli eppoi gli animali!
io ho trovato la soluzione in modo moooolto semplice:
da anni passo le ferie in Austria, Francia, Germania ecc…… paesi moooolto più civili rispetto a noi con un’attenzione particolare per i nostri amici a 4 zampe!!! In Italia avere un cane è solo un problema… a che serve la campagna contro l’abbandono se poi non me lo posso portare nei luoghi pubblici? il mare e le spiagge sono l’esempio emblematico!!
ciao ciao Italia!!!!
@liubavand:
Sono le nazioni citate ad essere più civili, o i loro abitanti (propietari di animali domestici compesi )?
Saluti.
@Massimo: entrambe!!!
in linea di massima nelle nazioni da me citate un cane che sporca è come un umano che butta una cartaccia…in entrambe i casi si viene sanzionati!!
da noi se il tuo cane fa il bisognino e lo raccogli vieni comunque guardato male…se lanci immondizia a destra e a manca nessuno ci fa caso (o quasi!!!)
mi è capitato a MC che non mi hanno permesso di prendere il bus urbano nonostante il guinzaglio e tutto il resto…che tristezza!!!
ovvio che gli incivili sono dappertutto anche in altre paesi ci mancherebbe!!!