di Filippo Ciccarelli
E’ morto ieri sera stroncato da un malore – forse un infarto – a 42 anni l’ingegner Maurizio Bisconti, nativo di Macerata. L’uomo, che aveva lavorato per un’azienda maceratese e una di Cesena, si era trasferito in Sardegna da circa un anno per motivi di lavoro e di famiglia ed era insieme ai suoi familiari quando si è sentito male.
Viveva ad Usini, un paesino in provincia di Sassari, insieme alla compagna Marina Mandras, nativa della zona, e al figlio. Era dirigente del Cipnes (Consorzio industriale provinciale Nord Est Sardegna). Oltre alla compagna e al figlio, lascia il papà Luigi, la mamma Annamaria, che vivono a Macerata, la sorella Federica e il cognato Roberto. Tra le sue passioni la fotografia ed il football.
“La morte di Maurizio? E’ una coltellata, ho appreso la notizia da Facebook questa mattina” dice al telefono Leonardo Lombardi, presidente degli Ancona Dolphins ed amico dell’ingegner Bisconti, che con i Dolphins aveva giocato negli anni ’90. Dopo gli studi all’Itis di Recanati, si era infatti trasferito nel capoluogo dorico per studiare ingegneria meccanica, laureandosi nel 2000. Ogni volta che poteva, si faceva risentire con gli amici del football: “Non è potuto venire per la festa del trentennale, ma a novembre, visto che era in zona, si è fermato a vedere alcune partite delle giovanili – ricorda Lombardi – lui è stato il mio primo centro, come giocatore. Quando ho iniziato nel 1992, lui era già in squadra. Abbiamo fatto un anno di giovanili insieme e ci siamo ritrovati in prima squadra. Entrambi fuori sede, io di Foggia e lui di Macerata, abbiamo legato subito, vivendo diversi episodi anche goliardici insieme. Ne ricordo ancora uno molto particolare: era inverno e rimasi bloccato a causa della neve nel campo dove ci allenavamo. Lui mi ha riportato a casa con la Vespa, io gli sedevo dietro tenendo in testa il casco da football. Era una persona – conclude Lombardi – davvero buona e generosa. Ti dava una mano anche quando non poteva”.
Sono tantissimi gli amici che stanno ricordando “Biscottò”, com’era soprannominato, su Facebook:
“Maurizio Bisconti, le parole non vengono. Vengono i ricordi, del ragazzone che arrivava agli allenamenti sfinito e ancora sporco di polvere appena uscito dal suo primo lavoro di marmista, ma felice di buttarsi dentro un’altra fatica e un’altra polvere, quella del campo. E noi studenti non potevamo fare altro che ammirarne la forza e lo spirito. Dell’atleta vero capace di giocare attacco e difesa e di correre veloce per tutta la partita nonostante la stazza. Del giocatore duro dentro il campo e buono fuori dal campo. Del compagno che nei momenti difficili della partita diceva: “non c’è problema, viemme dietro!” e tutti dietro a lui a spianarti la strada…. Un abbraccio forte” scrive Sergio sulla pagina virtuale del popolare social network, dove i tanti amici marchigiani hanno appreso la tragica notizia della sua scomparsa. I funerali non sono ancora stati fissati, in attesa dei risultati della ricognizione cadaverica per accertare le cause della morte, avvenuta così improvvisa, per un uomo di appena 42 anni.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
….anche se non lo conoscevo mi spiace…sopratutto x la giovane eta’!
Che grande tristezza. Una persona splendida.
Voglio ricordare che Maurizio debuttò con le maglie arancioni dei Brothers Macerata e, con Andrea Zanconi è il secondo di quella storia che se ne va giovanissimo in pochi giorni.
NON CI POSSO CREDERE!
UN AMICO DI LAVORO DI MOLTI ANNI FA’, TOSTO, DURO MA SEMPRE COL SORRISO STAMPATO IN FACCIA. ERA QUALCHE ANNO CHE NON TI VEDEVO………….CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA
Mi era stato presentato (nemmeno mi ricordo da chi) tanti anni fa, quando era ancora un giovane universitario e, talvolta, passava le serate al cazzeggio in quel di Macerata.
Era impossibile non andarci subito d’accordo: allegro, solare, disponibile….
Vedere questo armadio a 3 ante sconquassarsi dalle risate e sempre pronto a divertirsi è uno dei ricordi più vivii che ho di quel (ormai) lontano periodo
Insomma era un ragazzo con cui era sempre una festa uscire a mangiare una pizza, bersi una birra (anche due, forse tre, sicuramente quattro, talvolta cinque!!), fare le solite 4 chiacchiere, tirando a fare tardi, parlando di tutto e di niente.
Non potevi non diventargli amico.
Poi ci siamo persi di vista e, quelle rarissime occasioni in cui ci ci ribeccava in giro per Macerata, era sempre un piacere scambiare una battuta, farsi 2 risate magari prendendo un caffè: guardarsi negli occhi e vedere sempre quella luce accesa dell’essere giovani dentro sebbene, fuori, gli anni passavano e le strade si erano separate….
Oggi, quando mi hanno telefonato, per dirmi che se ne era andato ci sono rimasto di me..@
Un abbraccio alla famiglia
Non ci sono parole per una perdita tanto grande e ingiusta. Ciao Mauri <3
Che la terra ti sia lieve Mauri!!!!!!!!!
un abbraccio forte alla mamma , un abbraccio a Gigetto , uno a Federica e Roberto e un altro ancora a Marina e Riccardino.
per te Maurì , che sia vicino o lontano non lo sò , ma ti dico “arrivederci”!!!
Non ho parole…. Condoglianze a tutta la famiglia