di Andrea Busiello
Dopo tante chiacchiere finalmente qualcosa di concreto. Il Tolentino potrebbe aver trovato una nuova vita sportiva grazie alla voglia di una serie di imprenditori del posto che si sono messi insieme e tramite l’avvocato Gattari hanno formulato una proposta concreta al curatore fallimentare Massimo Bertola per rilevare il titolo societario. Adesso la “palla” passa in mano al tribunale e al curatore fallimentare per vedere se la proposta avanzata può essere accettata per l’acquisto del titolo sportivo e di conseguenza ripartire dall’Eccellenza con una società nuova di zecca e vogliosa di riportare entusiasmo nella città cremisi. Già nei prossimi giorni se ne saprà di più in merito perché il tempo stringe e la voglia di fare calcio di questo pool di imprenditori della zona è elevata a tal punto di non voler perdere alcun tempo per la costruzione dello staff e della squadra che sarà ai nastri di partenza del prossimo campionato. Logicamente la speranza di tutti i tifosi cremisi è quella di vedere il Tolentino ripartire dall’Eccellenza ma questa non è una certezza perchè ci sono diversi nodi da sciogliere anche in caso positivo della situazione quindi il primo passo adesso sarà quello di rilevare la società e successivamente si penserà a tutto il resto.
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Pensiamo al pallone? Allora non è vero che in Italia c’è la crisi!
Questi “mecenati” perché non sono intervenuti prima?
Naturalmente il gruppo di imprenditori va benissimo, purché come al solito poi dietro non hanno i soliti
bracalonne politici, ed in modo particolare, quelli che fino a ieri im ponevano delle scelte suicide.
Va anche detto che questi imprenditori, debbano pensare prima all’andamento della propria azienda
ed all’occupazione. Del pallone si può fare meno, in modo particolare di questi tempi.
vorrei rispondere a PIERRE, forse lei non si è accorto che intervendo prima, sarebbe stato necessario
accollarsi tutti i debiti, fatti da chi ha gestito prima, e tra questi anche i politici. Vorrei anche dire che nessuno
obbliga questi imprenditori, e forse qualcuno li dovrebbe anche ringraziare. Non è obbligatorio avere un
giocattolo, di questi tempi, e forse è più urgente pensare al pane che molti non hanno.
@nico Sono anch’io convinto (più di Lei) che prima bisogna pensare al “mezzogiorno” (leggi pane) poi viene il resto, però se ci si sente “mecenati” bisogna farlo anche con i soldi, poi verrà anche la “gloria”.