I grillini si dimettono dalle commissioni di indagine: “Ci negano l’accesso agli atti”

Il Movimento 5 Stelle fa dietrofront dopo il diniego del segretario comunale: "Cosa nasconde la maggioranza?"

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Il consiglio comunale di Civitanova

Il consiglio comunale di Civitanova

di Laura Boccanera

Il Movimento 5 Stelle non siederà al tavolo per le commissioni di indagine nominate nel corso di uno degli ultimi consigli comunali e che avrebbero dovuto far luce sulla proliferazione di centri commerciali e sulle presunte assunzioni anomale all’interno delle aziende partecipate (leggi l’articolo). Le commissioni nominate in consiglio erano costituite da esponenti della maggioranza e del movimento 5 stelle (l’opposizione di centrodestra si è rifiutata di partecipare). Ma oggi arriva la notizia del dietrofront: a provocarlo il diniego di accesso agli atti dal parte del segretario comunale. “C’è qualcosa che si vuole nascondere? – tuonano i grillini – dopo quanto accaduto se l’attuale maggioranza intende ancora avvalersi delle commissioni di indagine richieste da essa stessa per verificare eventuali irregolarità accadute quando era opposizione nella precedente amministrazione e non rilevate a suo tempo riteniamo che eventuali responsabilità connesse alla continuità amministrativa debbano ricadere interamente su questa amministrazione e su questa maggioranza. Per questo i consiglieri del Movimento 5 Stelle presentano immediatamente le loro dimissioni dalle commissioni segnalando a questo punto la non regolarità delle delibere consiliari”.
Le commissioni sono state deliberate lo scorso 15 marzo in consiglio comunale e gli atti sono stati richiesti dai consiglieri del Movimento venerdì scorso, il 22 marzo con urgenza: “Nonostante l’art 37 del regolamento ponga il limite massimo di tre giorni per l’accesso agli atti da parte dei consiglieri, per scrivere un no il Segretario ha impiegato una settimana per giunta senza specificare in dettaglio quali sono le richieste che lui definisce non pertinenti nella lettera di diniego consegnataci. La richiesta si respinge perché abbiamo presentato le richieste su carta intestata M5S, perché non sono contenute nei limiti dell’ambito d’indagine senza però specificare in cosa avremmo ecceduto. Se alcune cose vogliono essere tenute all’ oscuro non era necessario convocare queste commissioni per poi delegittimarle immediatamente.
Ci sorprende poi come il nostro esperto Segretario comunale sulla querelle della Commissione Bilancio, che si trascina fin da metà dicembre, non abbia scritto finora una riga”.



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