di Redo Fusari *
Molte persone ci hanno interpellato per avere qualche spiegazione sulla particolare inclemenza del tempo del recente periodo come pure di qualche anno a questa parte. Le notizie attuali hanno infatti riportato spiacevoli informazioni sui danni ambientali e non solo, causati dal così denominato ciclone “Thor”, che ha interessato gran parte dell’Europa. Le nevicate avutesi dalla Gran Bretagna alla Russia hanno sorpreso un po’ tutti soprattutto per la loro consistenza, quando invece a fine marzo tali fenomeni sono solitamente sporadici o meno consistenti. Anche in Italia, soprattutto sulle regioni centrosettentrionali, sono stati segnalati danni all’agricoltura, all’ambiente e ripercussioni economiche negative in molti altri comparti produttivi. Da aggiungere poi che le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni della Pasqua e oltre, ancora indicano tempo instabile associato a piogge.
Solitamente ognuno di noi ricorda particolari episodi accaduti nel passato, ma non riesce con certezza ad avere un quadro statisticamente veritiero di quanto sia avvenuto nel passato e quindi di come possano essere giudicati i fenomeni del momento in rapporto a quanto già accaduto. Prolungamenti del maltempo invernale verso i mesi iniziali della primavera ci sono sempre stati, come pure viceversa le anticipazioni della buona stagione. Il clima, ben si sa, è sempre stato mutevole. In particolare, l’aumento medio delle temperature nella bassa atmosfera ( il così detto “global warming” o riscaldamento planetario) ha provocato una evidente, seppur lenta, variazione del caratteristico andamento stagionale dovuto al concomitante incremento dell’energia dell’atmosfera e dei mari, che a sua volta ha favorito la “estremizzazione” dei fenomeni meteorologici (vedasi le sempre più frequenti alluvioni, le forti tempeste, i prolungati periodi siccitosi). Dagli anni “ottanta” in poi si sono avute prevalentemente stagioni invernali più miti e periodi estivi abbastanza caldi (a Macerata in media + 0.4°C in inverno e in media + 1.4°C nelle stagioni estive, rispetto al trentennio precedente 1950/80, con il culmine toccato nell’estate del 2003 in cui la temperatura media stagionale ha raggiunto a Macerata i 27.4°C e un valore assoluto di 40.6°C, mai toccato dal 1950 ad oggi). Inoltre i totali annui delle precipitazioni, dagli anni ottanta in poi, si sono attestati su livelli generalmente più bassi rispetto alle medie consuete (eccezion fatta per le annate dal 1995 al 1999), confermando che il riscaldamento del pianeta ha implicato una certa carenza di piogge sull’area mediterranea.
Ma dal 2008 ad oggi i quantitativi annuali delle precipitazioni hanno invece ripreso a salire specialmente nei mesi autunno-invernali, e parallelamente le temperature invernali hanno arrestato la loro lenta crescita o sono addirittura leggermente diminuite. Dovremmo pertanto dedurre che si abbia a che fare con un comportamento climatico antitetico rispetto a quello preconizzato. Ma tutto ciò ha invece una valida motivazione scientifica, che fa sempre riferimento ai fenomeni connessi al global warming. A causa di esso, negli ultimi 20 anni, durante i periodi estivi l’estensione della superficie dei ghiacci della zona artica si è ridotta di oltre la metà, con conseguenti maggiori difficoltà di un suo ripristino nell’inverno successivo, tanto da fa sì che le acque oceaniche e le superfici terrestri dell’area, non più ricoperte dai ghiacci, assorbano maggiori quantità di calore solare. Come conseguenza cresce la pressione atmosferica locale e si indebolisce il “vortice polare”, che racchiude in una circolazione zonale la gelida aria artica. In tali condizioni, l’aria artica con più facilità riesce a riversarsi verso latitudini minori, accentuano il dinamismo dalla North Atlantic Oscillation e quindi le irruzioni fredde, che alimentano poi la nascita delle perturbazioni che successivamente investono anche l’Italia. Tutti noi amiamo il bel tempo e ci rattristiamo, vedendo il cielo coperto o percependo qualche brivido di freddo. Purtroppo nulla possiamo di fronte ai grandi fenomeni della Natura; forse un maggiore rispetto nei suoi confronti e un po’ più di umiltà, potrebbe invece migliorarci la vita.
* Redo Fusari, meteorologo dell’Osservatorio Geofisico di Macerata
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma sarà che stanno modificando il clima.. no? Con il tempo non ci si capisce più nulla… ma se avete il tempo, guardate il cielo che non è più azzurro ma sporco e non si vedono più le stelle come il sole, senza questi elementi l’uomo sta male…….. e avete le nuvole a scacchi dopo il passaggio di aeri che lasciano scie bianche cambia il tempo…. Guardatevi questo link
Vanno di moda le STRISCE BIANCHE……….anche in cielo!…….per poi ricadere in TERRA!
Non si pretende il rigore scientifico in un articolo ad “ampia” diffusione, ma, proprio perche’ puo’ essere letto anche da chi e’ a digiuno di meteorologia, sarebbe piu’ prudente evitare di dare certezze che certezze non sono. Mi riferisco al punto in cui si da’ per assodato che con il “global warming” sono aumentati gli eventi estremi.
2. la statistica non ci dice che gli eventi estremi siano ultimamente aumentati. Anzi, le compagnie assicurative, che su queste cose ci campano, non hanno aumentato i premi, visto che i dati in loro possesso non giustificherebbero tali aumenti.
3. la teoria dice esattamente l’opposto, cioe’ un aumento medio delle temperature riduce il gradiente termico tra le varie latitudini, riducendo il carico energetico delle perturbazioni, quindi il verificarsi degli eventi estremi.
per errore nel precedente post manca il punto 1.
1. il riscaldamento terrestre, secondo gli ultimi dati registrati, non puo’ piu’ essere definito “globale”, ma interessa solo l’emisfero settentrionale. In quello meridionale si osserva una diminuzione delle temperature medie. Mentre i ghiacci artici si riducono, quelli antartici si espandono, come se il sistema atmosferico dinamicamente tendesse ad una situazione di equilibrio interno. In piu’ si sta assistendo ad aumenti di temperatura (per l’emisfero boreale) assai limitati rispetto alle previsioni catastrofiche di qualche anno fa. Gli ultimi anni registrano praticamente un periodo di stasi, rispetto all’impennata dell’inizio millennio.
Infatti il tempo è sempre lo stesso, c’è la primavera l’estate l’autunno e l’inverno, quando piovve e come sempre dolcemente bagna la terra e aiuta la natura a crescere, e quando nevica nevica dolcemente per ridare acqua alle falde e ricaricarsi, l’estate e c’è sempre il dolce calore dell’estate… se tu dici che questo c’è? i fatti sono diversi dopo se sono le scie o altro non lo so il fatto è che tutto sta cambiando ma non per il meglio sembra che ogni volta che piova ci inondi se nevica o fa freddo si va all’estremo.. tutto normale? Mi dispiace io credo ai miei occhi non ad altro i fatti sono sufficienti a capire che c’è qualcosa che non va.
Ognuno è libero di credere quello che vuole. Le nostre vite sono battiti di ciglia se paragonate alle ere geologiche che si sono succedute. Tu ti ricordi che da piccolo la primavera era la primavera, l’estate era l’estate, etc., oppure questi “eventi estremi” che dici di vedere solo oggi c’erano anche allora, solo che la TV era meno diffusa di adesso e le notizie arrivavano con minore efficacia? La storia è costellata di catastrofi naturali che hanno addirittura distrutto intere civiltà. Per esempio la civiltà Maia si estinse per la persistenza di un periodo di forte siccità che ridusse i raccolti, oppure dobbiamo tirare in ballo gli effetti di un UFO che ha diffuso sui cieli del centro America una fitta rete di scie chimiche? Cerchiamo di essere seri….
@cavecanem
le nostre vite sono battiti di ciglia e’ vero . Per questo i cambiamenti climatici che stiamo provocando in pochi decenni fanno più paura . Perché sono in grado di sconvolgere equilibri di ben più lungo periodo . Non so dove hai preso le informazioni per supportare le tue considerazioni “minimaliste” rispetto i cambiamenti climatici. e’ probabile che riesca ad indicarmi una ricerca che conferma le tue posizioni. Il fatto e’ che a fronte di questo si potrebbero avere 100 lavori che dimostrano esattamente il contrario. La comunità scientifica nella sua quasi totalità non ha dubbi :il clima sta cambiando a causa del l’incremento dei gas serra in atmosfera e questo incremento e’ determinato dalle attività umane. Questa e’ la realtà e sopratutto la responsabilità che stiamo assumendo nei confronti delle future generazioni
Va tutto bene!!!
Non pretendo di far cambiare idea a chi è convinto della causa antropica del global warming. Anch’io anni fa ne ero certo, se non altro per la martellante propaganda dell’ordodossia scientifica che non aveva dubbi a riguardo. Successivamente ho iniziato a documentarmi di fronte alle fievoli voci fuori dal coro che mettevano in dubbio alcune certezze. Senza preconcetti. Ho iniziato a vedere che le teorie dei catastrofisti facevano acqua in più punti, dimostrando uno scarso rigore scientifico nell’uso dei dati. Come non dimenticare lo scandalo dell’IPCC, che ometteva di diffondere dati sulle temperature globali, giusto perché difformi alle previsioni fissate con il celberrimo diagramma dell'”hockey stick”! Per il resto ho avuto modo di conoscere teorie interessanti, come quella di Milankovitch, che all’inizio del secolo scorso (quindi non sospettabile di essere stato uno scienziato al soldo delle multinazionali petrolifere), a mano e senza calcolatore, trovò una correlazione tra i mutamenti climatici terrestri e i cicli orbitali. Oppure le teorie sui raggi cosmici che avrebbero influenzato la presenza della CO2 nell’atmosfera nei periodi interglaciali dell’Olocene e dell’Eemiano, periodi, che è bene ricordare, furono molto, ma molto più caldi di quello attuale. Teorie, non dimentichiamolo, che, secondo me, hanno lo stesso valore di quelle a sostegno dell’AGW. Che la “comunià scientifica nella sua quasi totalità non ha dubbi” è un’affermazione alla quale non do alcun peso. Non dimentichiamo la fine che ha fatto Galileo…
Al terrapiattista o diversamente esperto @cavecanem rispondo…
In quello meridionale si osserva una diminuzione delle temperature medie
http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/service/global/lo-hem/201201-201212.gif
Mentre i ghiacci artici si riducono, quelli antartici si espandono, come se il sistema atmosferico dinamicamente tendesse ad una situazione di equilibrio interno
http://www.skepticalscience.com/translation.php?a=21&l=17
oppure
http://www.climalteranti.it/2013/01/27/il-riscaldamento-globale-e-arrivato-anche-in-antartide-occidentale/
Gli ultimi anni registrano praticamente un periodo di stasi, rispetto all’impennata dell’inizio millennio.
http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/service/global/glob/201201-201212.gif
oppure
http://www.climalteranti.it/2013/01/08/temperature-globali-del-2012-ancora-in-zona-medaglia/
la statistica non ci dice che gli eventi estremi siano ultimamente aumentati
(ma quale statistica?!?)
http://climafluttuante.blogspot.it/2012/11/doping-climatico_8.html
le compagnie assicurative, che su queste cose ci campano, non hanno aumentato i premi, visto che i dati in loro possesso non giustificherebbero tali aumenti.
http://newscenter.lbl.gov/news-releases/2012/12/13/insurance-industry-paying-increasing-attention-to-climate-change/
http://climatechange.worldbank.org/content/climate-change-report-warns-dramatically-warmer-world-century
Ma la migliore resta:
la teoria dice esattamente l’opposto, cioe’ un aumento medio delle temperature riduce il gradiente termico tra le varie latitudini, riducendo il carico energetico delle perturbazioni, quindi il verificarsi degli eventi estremi.
e perché ridurrebbe il gradiente termico fra le varie latitudini? cosa succederebbe? l’artico andrebbe ad assumere temperature simili a quelle dell’equatore!!!
maggiore temperatura –> maggiore evaporazione –> più umidità nell’aria –> maggiore “carburante” per i sistemi instabili.
piove….c’é il sole…..grandina…..nevica…..grazie prof. fusari io,e molti altri ,tu sai quali(i resti della sezineC),ti consideriamo sempre un grande! AUGURI DI BUONA PASQUA
Che impeto Tognetti, arrogante come tutti quelli pieni di certezze. Io di certezze non ne ho (a parte la morte), ma dubbi sì e, giusto per non passare da idiota, le rispondo punto per punto senza la pretesa di farle cambiare idea: le non la cambierà mai (un’altra certezza!).
Temperature emisfero australe. Riporto molto probabilmente lo stesso grafico da lei postato, solo che nel mio è indicata una linea che rende più l’idea. Nell’ultimo diagramma, quello relativo all’emisfero australe si vede che negli ultimi anni la curva, raggiunto un picco, tende a diminuire.
http://www.ipcc.ch/graphics/ar4-wg1/jpg/fig-3-6.jpg
Temperature globali. Buona lettura: http://www.meteogiornale.it/notizia/26769-1-il-punto-sul-global-warming
Ghiacci Antartide. Il link da lei postato sulla copertura nevosa dell’Antartide parla di aumento del ghiaccio marino e diminuzione di quello continentale. C’è un libricino interessante nel quale si fa notare che lo scioglimento nevoso dal 1979 è praticamente insignificante: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1029/2011GL050207/abstract
Eventi estremi e polizze assicurative. http://www2.lse.ac.uk/geographyAndEnvironment/whosWho/profiles/neumayer/pdf/Natdis_norm.pdf
Le evito di leggerselo tutto. Conclusioni: “sin qui non ci sono prove che il cambiamento climatico abbia fatto aumentare i dati normalizzati relativi ai danni causati dagli eventi estremi”. L’aggettivo “normalizzati” è importante, perché riporta il concetto che due uragani di uguale potenza, uno che colpisce la zona A nel 1813 e l’altro la stessa zona nel 2013, producono diversi effetti. Evidentemente l’ultimo causa più danni poiché oggi esistono più case, fabbriche e aziende di allora.
Eventi estremi. La mia sarà “migliore”, ma la sua la supera. Praticamente mi descrive il ciclo dell’acqua che, tra l’altro, conosco bene perché mio figlio lo sta studiando in 5a elementare. Quindi piove di più, ma la causa scatenante gli eventi estremi dov’è? Legga qui, se ha voglia:
http://www.climatemonitor.it/?p=20892#more-20892
Io non ho detto nulla, mi affaccio alla finestra e semplicemente guardo fuori. E non è una mia idea e la realtà, che chi ha il potere la fa vedere come vuole lui, forse i nostri nipoti diranno che è normale perché li hanno abituati, per adesso uso il mio cervello e vedo fuori dalla finestra. E una mia idea che il clima sta cambiando, ma dalle notizie sembra che…………….
@cavecanem
non sono certezze, ma probabilità, molto elevate. Continuiamo così… facciamoci del male…
Javier, l’idea che hai sul clima che cambia è vera! Non dobbiamo però confondere il meteo con il clima. Il clima evolve continuamente, la terra è viva, non mantiene perennemente una configurazione, ma muta in continuazione i suoi equilibri. Gli eventi estremi meteo che dici di vedere solo oggi, ci sono sempre stati. Quante volte sentiamo dai nostri anziani i racconti di nevicate epiche o di estati torride. L’argomento del contendere è se il cambiamento del clima è attribuibile all’azione umana o se scaturisce da cause naturali…
Cavecanem… il meteo una cosa diversa.. prevedere il tempo.. il resto potrebbero essere profezie, certo ci sono state tante cose successe nel passato, ma gli anziani dicono anche che cerano le stagioni e il tempo era decisamente migliore, forse noi uomini abbiamo la colpa distruggiamo tutto e noi stessi in primis. e credo che ogni discussione serva a ragionare e riflettere e cercare una soluzione, litigare o altro non serve a nessuno, forse insieme si lotta per un futuro migliore, rispettando noi stessi e la terra, fino a quando lei lo permette ( La terra ) , noi uomini siamo molto cattivi io compreso…..
Probabilmente il clima subisce dei cambiamenti dinamici che si ripetono nell’arco del tempo senza che nessuno possa farci niente ma e’ pur vero che noi di schifezze ne commettiamo tante. Il problema e’ che noi volenti o nolenti dovremmo adattarci cercando di prevedere tali cambiamenti ed agire di conseguenza. Costruire una casa in prossimita’ di un torrente ……………
Anch’io ho a cuore la salute della Terra, ne ho un “religioso” rispetto. Non ne ho però una visione divina, tanto da credere che gli eventi estremi che ci colpiscono siano l’ineluttabile conseguenza delle nostre azioni. Ma chi ci crediamo di essere. Basta un terremoto, un’eruzione un uragano per annullarci. Siano un nulla di fronte alla maestosità di Gaia. Siamo così potenti e capaci da modificare il nostro destino, o, più realisticamente, dobbiamo ingegnarci per adattarci alle sfide che la natura ci propone? Un paio di cose in particolare mi infastidiscono dei fautori dell’AGW: una è l’arroganza di avere la Verità in tasca, l’altra è di aver lasciato il campo alle lobby delle fonti rinnovabili, che, di fatto, stanno distruggendo la terra tanto quanto le lobby petrolifere. Poteva essere l’occasione per ottimizzare i consumi, ridurre gli sprechi, investire sulla ricerca, tutto per avere un’aria più pulita, invece la prospettiva di guadagni facili, sotto l’egida della green economy, ha permesso lo scempio che è sotto gli occhi di tutti…
X cavecanem …. Io sono che clikko su Mi piace suo.. ma penso che tutte le strade portino a Roma.. cosi non è importante la strada ma arrivare alla stessa meta….
Grazie Javier. E’ vero, l’importante è la meta…
E nessuno mi potrà mai convincere che la distruzione del nostro paesaggio con le distese di pannelli fotovoltaici e con le centrali biogas è il prezzo (molto caro) da pagare per ridurre la CO2 nell’atmosfera. No, non lo posso accettare!
@ Rive Lino…mi aggancio alle sue ultime frasi. Costruire le case in prossimità di un torrente o aggiungo io fare strade sotto una falesia col rischio che le piogge possano causare frana/frane come quella/e avvenute sull’Ardizio tra Fano e Pesaro ultimanente. http://www.youtube.com/watch?v=Wts6QCtOXWA Le frane sono fenomeni assolutamente naturali. Poi ovvio..se sotto la potenziale frana ci costruisci una strada Statale ( è una zona pianeggiante, è dritta, è comoda, ecc ecc ) poi se viene giu la montagna, è colpa della natura! E se proprio volete godere con le frane beccatevi questa frana in diretta. http://www.youtube.com/watch?v=Q_8syfAA_X4