di Manuel Seri*
Appena arrivato, il nuovo “redditometro” che interessa tutti i contribuenti e che dovrebbe rendere più efficace la lotta all’evasione fiscale è già ignobilmente rinnegato dagli stessi ideatori ed attuatori. Il criterio fondamentale su cui si basa è quello secondo cui il reddito non può essere mai inferiore alle spese sostenute nell’anno per beni, servizi e investimenti ricavabili dalle ben 128 banche dati disponibili per il Fisco e, in certi casi, da non meglio specificate medie Istat. Uno degli aspetti più rilevanti è la determinazione dell’ammontare delle n. 56 tipologie spese significative per i “consumi”: per n. 26 tipologie infatti (ad esempio, mobili, arredi, elettrodomestici, casalinghi, manutenzioni ordinarie, scuola e relativi sussidi, tempo libero, salute e benessere, …) viene valorizzato, alternativamente, l’importo effettivamente sostenuto sulla base dei dati estratti dalle varie banche dati o, se più elevato, quello delle medie Istat: la ratio inespressa è sempre la presunzione di infedeltà del Contribuente che, se risulta aver speso meno della media, significa che ha fatto il furbo. Il Fisco disattende perciò legalmente il dato ufficiale a favore del dato stimato più elevato in modo che il risultato della ricostruzione redditometrica sia maggiore: “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo” … anche nei rapporti col Fisco!
I Vertici rassicurano: il Fisco non potrà comunque procedere ad accertamento automatico e perciò il Contribuente avrà tutto il tempo per fornire le giustificazioni e le prove occorrenti. Vero, ma come farà a dimostrare, ad esempio, che ha realmente speso meno dell’importo ricavato dalla media Istat? Anche se avesse conservato gli scontrini e le ricevute fiscali, non potrebbe mai provare che essi rappresentano tutte e sole le spese sostenute.
Ecco dunque una anticipazione di cosa accadrà. In caso di scostamento superiore al 20% del reddito dichiarato il Contribuente verrà invitato dal Fisco a fornire giustificazioni e troverà qualcuno che comprenderà …, ma non potrà fare nulla perché mancherà il pezzo di carta adatto o perché la direttiva interna dell’Ufficio non lo consentirà o perché la circolare lo vieterà; dopo qualche giorno si troverà nella cassetta della posta un bel preavviso di accertamento tributario con l’indicazione delle corrispondenti sanzioni (il minimo è sempre pari al 100% dei tributi richiesti!), con un bel po’ di soldi da pagare all’Erario e con l’invito ad un ulteriore contraddittorio per un riesame ed una migliore personalizzazione della pretesa. Ricomincerà così un altro “teatrino” simile al precedente dove però il Malcapitato si troverà nella condizione di dover scegliere se accettare la proposta dell’Ufficio (che pure riterrà ingiusta, ma almeno ridurrà di 1/6 l’importo delle sanzioni ed eviterà di dover affrontare un futuro Giudizio comunque oneroso) oppure se impugnare il successivo accertamento davanti al Giudice accettandone tutti i rischi (magari previa definizione prudenziale delle sanzioni per ridurle ad 1/3), pagandosi il difensore chissà per quanti gradi di Giudizio e intanto versando, prima di cominciare, 1/3 dei maggiori tributi richiesti che poi, se avrà ragione, gli sarà restituito. Un bel compromesso con la coscienza che vorrebbe ribellarsi, ma che alla fine, se la pretesa non sarà esagerata, cederà al ricatto con l’amaro in bocca e con tanta rassegnata delusione.
Poiché si è stimato che almeno il 20% dei Contribuenti si trova in situazioni di anomalia e dunque a rischio di accertamento, è facile prevedere un grande esproprio di Stato (cominciando con un primo gruppo di 35.000 malcapitati) che probabilmente coinvolgerà le fasce sociali medio-basse in quanto maggiormente esposte al rischio: lo slogan è quello di far pagare i “finti poveri”, ma l’effetto sarà quello di perseguitare tanti “finti ricchi”. Chi vivrà … vedrà!
* Manuel Seri, Presidente del Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomi
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un’altra delle vergogne italiane!!!!!!!!!!!!!!!il cittadino va diversamente tutelato a partire tanto per dirne una dallo scovare chi viaggia con mezzo senza essere assicurato….io dico solo una cosa dal momento che su redditti fissi la tassazione è alla base perchè non posso investire i miei soldi già ampiamente tassati come mi pare???????????????….di questo passo meglio tornare al baratto buona serata a tutti:)
L’effetto sara’ un ulteriore aumento della crisi. In quanto le persone avranno timore di acquistare anche quando possono. Complimenti le inventate tutte! E lo stato incassera’ ancora meno iva e il debito pubblico aumentera’ ulteriormente.
Non é che abbia capito molto. Ma ho la sensazione che qualcuno dovrà dimostrare di essere povero pur facendo una vita da ricco. La cosa non mi preoccupa affatto. Come mai?
Certe procedure non sarebbero necessarie se tutti pagassero le tasse in proporzione a quello che guadagnano. Ho detto guadagnano, non ho detto incassano.
Le tasse le dobbiamo pagare tutti. Se tutti pagassero le tasse, tutti ne pagherebbero di meno. Fatta questa doverosa precisazione, mi domando come ci si possa ancora meravigliare degli stratagemmi messi in atto per cercare di stanare gli evasori. Certo che così facendo possono essere coinvolti anche onesti pagatori di tasse, ma perché non ammettere che di fronte alla disonestà diffusa, lo stato non ha che questi sistemi per stanare “qualche” furbo.
Presunzione? Ma quale presunzione! Qualcuno avrebbe il coraggio di negare che, con l’esempio che viene dall’alto, molti, naturalmente chi può, paga commercialista e avvocato solo per trovare il modo di non pagare le tasse?
I consumi si deprimono? Quanto mi dispiace che qualcuno non possa acquistare un SUV da sessantamila euro o una casa al mare per non incorrere nelle grinfie del fisco!?
Da oggi sappiamo almeno che il signore che parcheggia accanto a noi è una persona onesta, che non ha problemi a viaggiare in un’auto comoda e di gran classe. Come merita.
@Maria Assunta Cataldi. Con tutto il rispetto, ma cosa le impedisce di spendere ed investire come vuole? Se guadagna e paga le tasse, di che cosa si preoccupa?
Il problema della tassazione “indiretta” sarà sempre utilizzato, fino a quando tutti non si decideranno a denunciare quello che effettivamente guadagnano. Purtroppo l’unico sistema in Italia per racimolare denaro da parte dello Stato è quello di tassare i beni e i coinsumi. Non va bene? A parte la solita storia di diminuire gli sprechi, vogliamo continuare a consentire l’evasione? E costringere a pagare tutte le tesse solo quelli che percepiscono uno stipendio?
Lotti anche lei perché la base dei contribuenti si allarghi, vedrà che anche la morsa dello stato sulle sue cose diminuirà.
Il problema è che chi evade utilizza il contante. E il contante non lascia traccia. Chi ha il suv e non ha reddito dovrà spiegare con quali soldi ha comprato il suv, o se qualcuno glie lo ha comprato a sua insaputa. Il fatto è che queste vetture sono intestate ad aziende e non alle persone, sono immatricolate autocarri per pagare meno tasse, anche se le usano per fare la spesa al supermercato.
L’unico modo è il sistema di far scaricare tutto. io compro il vestito mi faccio dare la ricevuta e la scarico dalle tasse. Chiamo l’idraulico, chiedo la fattura e me la scarico. Finiranno gli evasori. Con i codici fiscali, se lo Stato vuole, scopre tutto. Se io detraggo dai miei reddito 20.000 euro di spese ed indico on line le partite iva o i c.f. di chi li ha incassati, lo Stato saprebbe in diretta chi ho pagato e che questi hanno incassato.
Se, poi, lo Stato non è in grado di gestire una tale massa di dati… allora andiamo avanti facendo pagare sempre il solito lavoratore dipendente e non gli evasori.
L’avv.to Seri ha ragione, purtroppo.
Sono pienamente d’accordo con Manuel Seri, che considero, oltre che un eccellente tributarista, una grande risorsa per la città di Macerata.
Manuel, quello che dici in merito ai rischi che potrebbero derivare da un uso imperfetto dei nuovi strumenti fiscali è vero, come è vero che c’è il rischio che questi strumenti vengano usati in maniera impropria.
Ma è anche vero che in Italia il fenomeno dell’evasione fiscale è più ampio, diffuso, rilevante e distorsivo dell’equità sociale che in qualsiasi altro paese sviluppato. Occorre quindi che questo cancro venga estirpato, o almeno ridotto a livelli fisiologici, perché – come dicono tutti (anche Cecco Angiolieri qui sopra) – “e tasse le dobbiamo pagare tutti. Se tutti pagassero le tasse, tutti ne pagherebbero di meno.” E su questo son sicuro che anche tu sei d’accordo.
Del resto, il problema della lotta all’evasione fiscale è sentito fortemente anche in Paesi considerati (non sempre a ragione) più “civili” e meno “statalisti” del nostro. Chi non ricorda il padre della tennista Stefi Graf, che in Germania andò in galera per evasione fiscale?
Guardiamo anche cosa succede negli Stati Uniti. Se le mie informazioni non sono sbagliate, mi pare che lo strumento del redditometro sia stato ispirato proprio al sistema in vigore in molti stati USA. A questo proposito, per capire lo spirito con cui l’I.R.S. (Internal Revenue Service, cioè la loro Agenzia delle Entrate) americano tratta con i cittadini, invito a guardare su You Tube il video (una sorta di spot pubblicitario, se così si può definire) che si trova a questo indirizzo:
http://youtu.be/JipEbyhzilg
Per chi non conosce l’inglese (anche io, non conoscendolo, me lo sono fatto tradurre) una voce fuori campo dice pressappoco così: “Hai una bella casa, hai una bella auto, te la passi bene. Ricorda: sappiamo dove sei. Vieni a trovarci, prima che noi veniamo a trovare te.”
Manuel, non ti chiedo cosa faresti tu in alternativa per risolvere il problema dell’evasione fiscale, perché mi rendo conto che è una questione delicata e complessa, e probabilmente non esistono soluzioni definitive e perfette. Ritengo tuttavia che il redditometro, con tutti i suoi difetti, sia uno strumento utile, se non altro per partire. Del resto ogni sistema complesso nasce imperfetto, e all’inizio ha bisogno di aggiustamenti. Anche il redditometro col tempo e con l’uso avrà bisogno di modifiche, e queste saranno più efficaci se tutti, Agenzia delle Entrate, Governo, opinione pubblica e soprattutto Associazioni come la tua, si impegneranno in tal senso con spirito collaborativo e buona volontà, per farlo diventare uno strumento accettabile o almeno sopportabile.
Non posso comunque non riconoscere la tua onestà intellettuale. In fondo, se, come temi, aumenterà il contenzioso con il fisco, per te non sarebbe un male, anzi. Se invece ti batti, come stai facendo, perché questo non accada, la cosa ti fa onore. Del resto, conoscendoti, non ne avevo il minimo dubbio.
Sostanzialmente la divisione viene sempre fatta tra grossi e piccoli
Se sono grosso provatemi a venire a rompere le balle; tempo 5 minuti e vi avviso che entro stasera i miei 500 dipendenti vanno a spasso perchè chiudo immediatamente la fabbrica: credete che a questo punto la verifica verrà fatta minuziosamente??
Vi ricordate che circa un paio di anni fa furono scoperti dei conti a San Marino, riferibili a grossi imprenditori marchigiani???
Non credo ci voglia molta fantasia per individuare chi siano i 15 o 20 o 30 grossi imprenditori marchigiani che, involontariamente si badi bene, avevano smarrito dei pacchi di soldi (di incerta provenienza) a San Marino ed i sanmarinesi (che sono gente seria) glieli avevano conservati nelle loro banche….
Eppure non è uscito fuori nemmeno un nome e da tempo non si hanno più notizie dell’inchiesta.
Se io fossi un amministratore delegato canadese, poniamo, oppure un imprenditore che ha televisioni e radio oppure un ragioniere che produce cucine oppure un vecchio signorotto che fa le luminarie o che magari ha una fabbricotta di mobili credete che (per le consocenze, gli sponsor, gli amici politici, i favori fatti) mi fregherebbe molto del redditometro???
Redditometro??
Tanto se sono incongruente io subito “incongruento” tutti i miei dipendenti lascinadoli per strada….
A rettifica del mio precedente commento delle 10:27, preciso che l’indirizzo esatto del video You Tube é: http://youtu.be/C8EjQrrsZIU. Anche il precedente tuttavia riguarda lo stesso argomento.
Recentemente (20 dicembre scorso) la Corte di Cassazione in materia di redditometro ha affermato – a difesa del contribuente – che i dati ricavabili da questo strumento fiscale rappresentano unicamente una presunzione “semplice”, e quindi non soltanto non possono essere ritenuti una prova adeguata, ma nemmeno impongono che sia il cittadino a dover dimostrare la sua “non congruità”.
In altre parole, l’inversione dell’onere della prova non è ammissibile.
Sul piano pratico, che è poi quello che riguarda molti, tale pronunciamento della Cassazione può rappresentare un punto a favore dei diritti dei contribuenti. Ma sullo sfondo delle incertezze interpretative di quei giudici che ora assegnano allo Stato l’onere probatorio e in altri casi, invece, fanno una scelta opposta è impossibile non riconoscere la crescente difficoltà a tenere assieme diritto e potere, libertà e sovranità.
Il problema di fondo è però un altro.
Se siamo tanto disarmati dinanzi agli apparati tributari è perché il rapporto tra il cittadino e lo Stato è del tutto squilibrato.
Il potere si autorappresenta come il legittimo titolare dei beni di tutti noi e questo perché la sua azione ha, o meglio “avrebbe”, una dignità superiore. A partire da qui, non solo il sistema pubblico può stabilire in modo legale una tassazione da esproprio, ma può pure controllare le nostre spese, i nostri conti bancari e l’utilizzo che facciamo dei soldi lì depositati.
Ciò dimostra quanto sia progressivamente venuta meno la consapevolezza che gli uomini hanno diritti, tra cui quello di disporre delle risorse ottenute in modo onesto.
Negli scorsi anni questo sistema giuridico statocentrico era più facilmente sopportabile, dato che – nonostante tutto – la società cresceva e le condizioni di tutti o quasi miglioravano.
Oggi, però, quegli stessi meccanismi che prima accettavamo ci appaiono sempre meno legittimi.
E ci chiediamo con crescente insistenza cosa fanno i nostri politici?
Un nuovo patto tributario è avversato dagli statalisti perché una diminuizione drastica delle tasse toglierebbe potere alla politica . Si evade per sopravvivere.
La domanda delle 100 pistole è:
Cari professionisti ( avvocati, fiscalisti,medici, specialisti, consulenti, commercialisti, architetti, geometri, ingegneri e chi più ne più ne metta ), come mai molti di voi ( diciamo QUASI TUTTI ? ) NON RILASCIA LA RICEVUTA FISCALE ?????
Incominciate a fare chiarezza a casa vostra (associazioni di categoria ed ordini professionali) prima di avanzare critiche evidentemente un po’ “pelose” sul redditometro.
Se si deve giungere a tali sistemi ( grossolani, lo ammetto) di lotta all’evasione ci sarà pure un motivo.
Oppure anche per voi sono sempre e solo “gli altri” e i “più grossi” che non pagano le tasse dovute ?
Io che pago le tasse prima ancora di percepire il reddito, non ho alcun timore del redditometro e non avrò alcun problema a “giustificare” ( ove chiamato a farlo) il mio “tenore di vita”. Anzi, aggiungo che sono disposto a sacrificare un po’ della mia privacy a favore del fisco se questo contribuirà a debellare la nostra vergogna nazionale: 120 Miliardi di tasse evase all’anno. Semmai rimane un problema: ma quelli che vengono presi con le mani nel sacco, che fine fanno poi? A me ( che non posso permettermi di ingaggiare “fiscalisti” per “cavillare” sulle procedure e “difendermi” dal fisco) ad esempio, se non pago fino all’ultima lira una multa o una sanzione, mi “ganasciano” l’utilitaria con cui vado a lavorare ( se ho un lavoro ). Agli “altri” invece che succede?
Basta con la frode fiscale e l’ evasione. E’ una vergogna. Negli Stati Uniti ti sequestrano tutto e lo vendono prima ancora che ti rendi conto di quello che sta succedendo, e poi si va in galera con una certa facilità. Ecco sarà il caso di fare fare qualcosa di simile anche in Italia?
Viva il redditometro, abbasso la privacy. Paghiamo tutti le tasse senza tanti piagnistei e poi torniamo alla normalità.
Le critiche al meccanismo del redditometro sono condivisibili, ma è evidente che gli attacchi provengono da chi finoi ad ora con la scusa che sono troppe, le tasse non le ha mai pagate come avrebbe dovuto.
Concordo con Giuseppe Bommarito
La cosa che mi stupisce di più è che stanno tutti a fare la predica ai lavoratori indipendenti, eppure quanti insegnanti fanno pagare le ripetizioni carissime e le intascano in nero? Provate a calcolare quanti soldi fanno, e quante tasse evase sono…
E provate a chiedervi quanti altri lavoratori dipendenti facciano altri lavori in nero per arrotondare lo stipendio. Sono sicuro che ne conoscete tanti.
Stiamo sempre a cercare un capro espiatorio ma la situazione dell’italia è stata causata dal comportamento di tutti. Da chi accetta le ripetizioni in nero, da chi non si fa fare lo scontrino/fattura per pagare meno, da chi non fa lo scontrino/fattura, ma TUTTI siamo corresponsabili. E lo scaricabarile che continuo a vedere è uno dei motivi.
Detto questo:
– Tutti dobbiamo pagare le tasse, e qui non ci piove. Il fatto che le tasse dovrebbero essere tali da permettere ad ognuno di vivere e dovrebbero garantire il funzionamento di uno stato che fa di tutto per non funzionare non è una scusa per non farlo. Anche se fa male vedere che quello stato fa di tutto per farti venire voglia di non pagarle.
– Lo stato ha i mezzi per stanare gli evasori, solo che non vuole usarli (per paura o comodo??) o chi li ha a disposizione non ha voglia di fare il proprio mestiere.
– Ognuno ha diritto di essere innocente fino a prova contraria, quindi la presunzione deve essere incostituzionale.
– Una giustizia seria permette ai suoi cittadini di potersi difendere, non il contrario
– Uno stato serio fa delle leggi semplici e chiare, leggibili e comprensibili, non un accozzaglia di cavilli che mettono i bastoni tra le ruote ai cittadini onesti e generano scappatoie per i disonesti
– Uno stato onesto paga i suoi debiti e le industrie a cui appalta i lavori e non aspetta che falliscano in modo da non pagarle. Se non si può permettere i servizi non li chiede.
– Una popolazione seria farebbe la rivoluzione quando si accorge che alle prossime elezioni ci sono le stesse persone degli ultimi 20 anni e magari potrebbe notare che il programma del PD è aggiornato al 2010, ignorando tutto quello che è successo nel frattempo, che Monti è supportato da dei ballerini che cambiano idea come cambia il vento, che la destra continua a fare promesse da marinaio, come ha sempre fatto. Non è cambiato nulla, così come chi non fa scontrini non li continuerà a fare, la finanza continuerà a lavorare per fare cassa e non per stanare gli evasori, chi fa ripetizioni in nero non aprirà la partita iva, … non c’è nessuna intenzione di cambiare in queste generazioni di Italiani! E non c’è nessuna volontà di farlo perchè tutti sperano di poter continuare a vivere dei privilegi che questa politica schifosa gli ha dato e gli continua a promettere.
E la colpa non è della politica, è degli italiani.
Quante parole per esprimere un concetto semplice semplice. La bella auto di grossa cilindrata, la casa al mare e in montagna, la barca, i bei vestiti, le vacanze in Hotel pluristellato, la casa domotica, tutto quanto fa spettacolo e status simbol, ma guai a dover giustificare un certo tenore di vita quando si denuncia meno di un operaio. Si quell’operaio che, forse, farà pure cpme qualche insegnante, il doppio lavoro, ma so lo per arrivare a fine mese, non certo per fare la bella vita.
Siamo tutti un pò evasori, ma alcuni stanno abbondanteente sotto la media, altri abbondantemente sopra. I grandissimi evasori? Quelli si scovano con altri mezzi. Ma per tutti gli altri è giusto che si chieda ragione dell’incongruenza tra quanto guadagnato e quanto speso, se la differenza è eclatante.
Io spero che lo strumento non venga usato male, ma prima di allarmarci, vediamo se può essere utile per scovare gli evasori, quelli veri. Chissà che un giorno non si possa dire del vicino di parcheggio in megasuv: bella auto, beato lui che se la può permettere. E senza che io contribuisca a pagare le sue tasse!
@Robert Children: ma se sei così sicuro che il suv lo compra perché è un evasore denuncialo anziché roderti il fegato, poi ci penserà la finanza a fare i controlli di dovere… Se il tuo dottore denuncia meno di un operaio segnalalo all’agenzia delle entrate (ma poi tu come lo sai quello che dichiara, te l’ha fatto vedere o lo prendi per certo che debba essere un evasore?)
a me sembra solo che la crisi abbia accresciuto l’invidia nei confronti di chi si è guadagnato un pò più di denaro con i propri sacrifici. l’evasione fiscale è correlata, secondo la nota curva di Laffer, alla pressione fiscale. se si vuole combattere l’evasione bisogna ridurre il peso dello stato, la lotta agli sprechi delle pubbliche amministrazioni ed alla corruzione vale come 1000 redditometri, purtroppo questo non mi pare sia un tema sentito dai cittadini che preferiscono rodersi il fegato e pagare ogni anno più tasse…
“a me sembra solo che la crisi abbia accresciuto l’invidia nei confronti di chi si è guadagnato un pò più di denaro con i propri sacrifici.”
Eh no! Non è aumentata l’invidia, è aumentata la rabbia di chi le tasse le deve pagare per forza e anticipate.
@Adelmo. Caro Adelmo, o non sai leggere o non capisci quello che leggi. Io parlo di fatti concreti. Figuriamoci se invidio chi “ha”. Io “ho”, quindi non devo invidiare nessuno, ma il fegato, purtroppo, me lo rodo veramente, conoscendo persone che “hanno”, ma che non pagano le tasse come le pago io. L’evasione fiscale è correlata a che? Al grado di civiltà, cultura e onestà di una Nazione, a cominciare da chi sta in alto. “Rubba, ma fa rubbà”, dicono a Napoli.
Io non mi vergogno della mia bella auto, perché l’ho pagata con il lavoro e facendo il mio dovere di cittadino (ammetto che non potrei fare altrimenti). Vado regolarmente in vacanza e aspetto senza patemi eventuali controlli da parte di chicchessia, come del resto già avvenuto in passato.
Ma forse un pò di fegato se lo rodono anche quelli che, forse, non potranno fare più i galletti e gli esibizionisti, per paura che qualcuno li costringa a fare il loro dovere. Poverini. Tutti in 500 e al mare a Portocivitanova insieme ai comuni mortali, per non correre il rischio di essere individuati dal fisco.
Finti poveri per il fisco, finti poveri per tutti.
@Adelmo. Non mi sembra che Robert abbia detto SUV = evasore e nemmeno che il medico denuncia meno di un operaio. E’ evidente invece che il suo ragionamento è tipico di chi vorrebbe che la situazione rimanesse la stessa e che sia consentito a chi ha sempre evaso, di continuare a farlo. Come può far finta di non vedere o sapere che tra tanti “autonomi” in vera difficoltà, ce ne sono molti che denunciano per 10 e spendono per mille. Non ha mai letto le statistiche? E vero che le statistiche vanno prese con le molle, ma come non ammettere che certe categorie di “autonomi”, approfittano degli scarsi controlli e del vivi e lascia vivere per gonfiarsi le tasche. Anche a spese di chi le tasse le deve pagare per forza.
Chi non vuole pagare le tasse, che faccia una vita morigerata e poco appariscente e non sbatta in faccia agli onesti (per lo mano a quelli che sono costretti a pagare) il frutto della loro furberia.
« Il signore, il cui oracolo è a Delfi, non dice né nasconde, ma indica. »
(Eraclito)
Eraclito, olio su tavola di Hendrick ter Brugghen, 1628, Rijksmuseum (Amsterdam)
Eraclito (in greco antico Ἡράκλειτος ὁ Ἐφέσιος, Hērákleitos ho Ephésios; Efeso, 535 a.C. – 475 a.C.) è stato un filosofo greco antico, uno dei maggiori pensatori presocratici.
Il suo pensiero risulta particolarmente difficile da comprendere ed è stato interpretato nei modi più diversi a causa del suo stile oracolare e della frammentarietà nella quale ci è giunta la sua opera. Eraclito aveva comunque fama di cripticità già nella sua epoca. Ad esempio Aristotele, che si suppone ne abbia letto integralmente l’opera, lo definisce “l’oscuro”; persino Socrate ebbe problemi a comprendere gli aforismi dell'”oscuro”, sostenendo che erano profondi quanto le profondità raggiunte dai tuffatori di Delo.[1]
Maledetti “frammenti” di Eraclito. Non riuscivo a capirlo allora (a scuola) e non riuscirei a capirlo ora.
Ma le tasse le devono pagare tutti, perché tutti ne paghino di meno. Questo si è capito?
Eh, già, così non va. Eh, già, le medie presuntive determinano l’ingiustizia del caso concreto. Eh, già, l’inversione dell’onere della prova è una barbarie giuridica. Eh, già, l’invadenza del fisco sulla privacy è da Stato di polizia. Eh, già, che il contribuente sia disarmato di fronte alla macchina infernale del fisco è intollerabile.
Ma perché l’evasione di massa a cui assistiamo da decenni a danno dei contribuenti onesti è accettabile? Che circa un terzo dell’economia sia in nero è forse da Paese civile? Che premiare sistematicamente gli evasori con condoni è forse morale?
Non sarà venuto il momento che i bravi tributaristi, invece di cavillare sui difetti dei timidi tentativi in atto di contrato all’evasione fiscale ci dimostrino di stare effettivamente dalla parte degli onesti suggerendo il sistema migliore per impedire che una larga fetta della società continui ad arricchirsi a danno di chi, per forza o per amore, le tasse le deve pagare tutte?
Tutti casti e puri, tutti lindi e pinti, uniti nel condannare gli evasori, soprattutto i piccoli, gli idraulici, i falegnami, gli elettricisti…… MA POI quando è il momento di pagare, TUTTI CHIEDONO DI NON AVERE LA FATTURA PER NON PAGARE L’IVA!!!!
Poi, tornati a casa, o al bar, si scagliano contro l’evasore, contro quello che fa il nero, contro quell’altro che si è fatto il suv, etc. etc.
Mi fate pena, davvero. La vostra è solo invidia sociale, perchè voi sareste i primi a evadere, ma siccome non lo potete fare (e ciò si evince anche dai commenti sopra…), vi incavolate con chi lo può fare. Ridicoli!!!
La guerra tra poveri ha sempre e solo prodotto nuovi poveri. Da sempre divide ed impera ha segnato il passo della politica, specie qui da noi.
Cari casti e puri, se faceste solo un mese da autonomi, vi rendereste conto delle emerite capzate che dite!!
Secondo me …a questo punto storico ,ci manca che questi str…. che ci comandano….tra una legge deleteria e l’altra,mettano in commercio pure un ” kit per suicidarsi “…..!!! in modo sicuro ed indolore…..possibilmente .
Che almeno ci lascino liberi di decidere la nostra fine…..visto che non possiamo più decidere della nostra vita….!!!
L’invidia sociale non c’entra un fico secco, axel.
Chi evade le tasse vive sulle spalle di chi le tasse le paga, che devono accollarsi il costo dei servizi pubblici anche per l’evasore, libero di fruirne senza pagare nulla.
Combattere l’evasione per chi le tasse le paga è, dunque, una legittima difesa del proprio interesse.
Il fatto che chi è costretto a pagare le tasse, se potesse, evaderebbe, non cambia la questione.
Moby,
chi evade le tasse, non in grande stile, quindi parlo dei piccoli commercianti, artigiani, etc. lo fa perchè sennò deve chiudere. Siccome sembri ben informato di ciò che succede in Italia, dovresti sapere che migliaia di aziende piccole stan chiudendo giorno dopo giorno, anche e soprattutto perchè il carico fiscale è troppo elevato. La differenza tra un autonomo e un dipendente è che quest’ultimo ha:
ferie pagate
tredicesima e quattordicesima
malattie
etc.
mentre l’autonomo non ha nulla di tutto ciò e, IN PIU’, ha un carico fiscale molto più elevato, ossia intorno al 60%, contro il circa 40% dell’autonomo. Da ciò, se sei onesto intellettualmente, puoi capire chi è veramente vessato e puoi anche capire che finora questo sistema è stato ‘tollerato’ proprio in virtù di ciò e, anche e soprattutto, perchè le piccole e medie imprese sono quelle che tengono su l’Italia, compreso il tuo stipendio.
Ora, se pagar le tasse è giusto e deve valere per tutti, ok, va bene, ma il carico fiscale deve essere equo, altrimenti il discorso crolla e ognuno si difende come può.
Inoltre, ripeto, che non bisognerebbe cadere nei tranelli del potere, che vuole dividere il popolo, ma bisognerebbe combattere il nemico comune, TUTTI INSIEME. Il nemico è costituito da:
– Mafia (la + grande azienda d’Italia) che fa TUTTO IN NERO!!
– Privilegi (sei un politico, per caso??)
– Corruzione (non certo opera dei piccoli o medi lavoratori).
E’ chiaro il concetto? E’ chiaro che i dogmi non aiutano?
@axel. Prima o poi arriverà qualcuno che le tasse le fa pagare a (quasi) tutti. Le tue teorie sono da tipico evasore impenitente. Vergognati. Invidia? Rabbia. Dal momento che presumi che chi deve pagare le tasse e fa il puro poi chiede di non pagare l’iva, io presumo che tu sia uno di quei professionisti che sulle fatture non fatte lucrano due volte. Togliete il venti percento quando non fatturate e ci guadagnate il sessanta. Spiegatelo agli sprovveduti clienti/pazienti.
Robert,
non buttarla sul personale. Ho già detto in altre discussioni che lavoro nel campo medico-psichiatrico come dipendente e che vedo quotidianamente come il titolare si arrabatti per non licenziare personale… e non ce l’ha fatta. Qualcuno è dovuto andare a casa.
Apriti un’attività in proprio, falla per 2-3 anni e poi torniamo sull’argomento.
L’evasione per necessità è una giustificazione puerile.
Il ladro che ruba per necessità, lo perdoniamo?
E lo spacciatore, se spaccia per necessità, perdoniamo pure lui?
E chi si arruola nella mafia e nella cammorra perché non trova lavoro, anche loro li giustifichiamo?
Le medie e piccole imprese, i lavoratori autonomi non ci sono soltanto in Italia, ma in tutti i Paesi del mondo. Solo in Italia, tra i Paesi civili, si registra un’evasione dalle proporzioni enormi. Come mai?
Pagare tutti, per pagare meno: non c’è altra soluzione.
E, comunque, chi gode dei servizi sociali, pubblici (compreso quello della sicurezza) e delle infrastrutture realizzate dallo Stato evadendo il fisco è un parassita che sfrutta chi le tasse le paga.
Ma come, Moby, tu che perdoni gli zingari, vieni a fare queste prediche??? Perdoni gli zingari e non gli altri da te menzionati?
Ma mi faccia il piacere… come disse il principe..
Stavo ricredendomi sul tuo precedente nick, ma quando dici queste cose, te le cerchi proprio, eh??
@ Robert,
vedo che non conosci la materia e parli a vanvera. Se uno non fattura l’iva, vuol dire che non la paga il cliente, non lui. Se uno fattura 1.000 + iva e il cliente non vuole la fattura, quest’ultimo paga 1.000, non 1.200. E’ chiaro? E’ il cliente che evade l’iva, tant’è che viene reputato complice, nel caso venga fuori. Sul resto, hai ragione, poichè c’è evasione, ma non due volte, come dici. Inoltre, ti ripeto, soprattutto di questi tempi, trovami un cliente che se può scegliere di NON pagare l’iva, lo fa per moralità…
Con ciò chiudo il discorso e vi lascio alle vostre inesatte e dannose teorie, anche se mi piacerebbe una volta sentirvi dire cose contro i parassiti e fannulloni in genere, inclusi i comportamenti allucinanti di certi zingari.
Guardati i post.
Ho sempre detto che gli zingari che delinquono sono delinquenti e come tali vanno trattati.
Ho difeso e difendo gli zingari dal pregiudizio razzista, secondo il quale tutti gli zingari sono delinquenti.
E proprio il principio di legalità mi porta a dire: meglio uno zingaro onesto (non evasore) che un gagé disonesto (evasore).
E la mia non è una predica: soltanto difesa dei miei interessi di cittadino onesto.
@AXEL MUNTHE anch’io ho notato le stupide contraddizioni della nostra laura marzola,uh pardon,forse dovrei dire,il nostro moby dick….!!!
Si tradisce nei suoi discorsi che è un amore …..ci si arrovella e ci si accartoccia da sola ….che pena….hauahauahauauuuahaahuuuu
Il 20% dei contribuenti a rischio controllo? Se si è parlato di controlli per chi ha una differenza spese-guadagno media per più di 1000 (MILLE) euro al mese mi chiedo:
– quanto spende chi ha così tanta paura paura di questo strumento?
– Se non spende molto..quanto poco guadagna (dichiara)?
Ben venga il redditometro se serve a far pagare qualcuno appartenente alle ben note categorie che, dai dati medi nazionali, dichiarano davvero poco. Si può discutere sul metodo, ma non venitemi a dire che non ci sono evasori anche nella nostra bella e piccola macerata.
Parlo da giovane, lavoratore autonomo, stanco dei cattivi usi e costumi tanto diffusi in questo paese. In questo caso mi riferisco a chi difende l’evasione demonizzandone i controlli, in altri mi son rivolto ai dipendenti pubblici che qui attaccano ma poi alcuni di loro levano barricate se un politico prova a dire che devono lavorare qualche ora in più delle loro 18 o che devono prendere le ferie mentre sono al mare o a casa e questi non possono essere tutti giorni lavorativi. Generalizzare è sbagliato ma ci son davvero troppi cattivi esempi in giro.
Il 20% dei contribuenti a rischio controllo? Se si è parlato di controlli per chi ha una differenza spese-guadagno media per più di 1000 (MILLE) euro al mese mi chiedo:
– quanto spende chi ha così tanta paura paura di questo strumento?
– Se non spende molto..quanto poco guadagna (dichiara)?
Ben venga il redditometro se serve a far pagare qualcuno appartenente alle ben note categorie che, dai dati medi nazionali, dichiarano davvero poco. Si può discutere sul metodo, ma non venitemi a dire che non ci sono evasori anche nella nostra bella e piccola macerata.
Parlo da giovane, lavoratore autonomo, stanco dei cattivi usi e costumi tanto diffusi in questo paese. In questo caso mi riferisco a chi difende l’evasione demonizzandone i controlli, in altri mi son rivolto ai dipendenti pubblici che qui attaccano ma poi alcuni di loro levano barricate se un politico prova a dire che devono lavorare qualche ora in più delle loro 18 o che devono prendere le ferie mentre sono al mare o a casa e questi non possono essere tutti giorni lavorativi. Generalizzare è sbagliato, ma ci son davvero troppi cattivi esempi in giro.
Caspita, un porco (abbr. di porcomondo) che discetta di stupide contraddizioni!
Mica un porco (abbr. di porcomondo) qualsiasi!
Se sa fare anche di conto, è un vero fenomeno.
Complimenti!
@alex. Da una parte c’è l’iva dall’altra l’irpef. Se un dentista fattura 500 euro e aggiunge l’iva, tolte le spese e le tasse (l’iva la gira allo stato direttamente) gli rimangono in tasca si è no 200 euro e allo stato che siamo noi vanno oltre l’iva altri 200 euro . Se invece non fattura, a lui rimangono in tasca tolte le spese 400 euro e lo stato rimane a secco e fa pagare il mancato incasso ai gonzi. evadono entrambi, dentista e paziente, ma il dentista guadagna il doppio. Il dentista non ha nemmeno la buona creanza di dividere il malloppo con il paziente è per questo che guadagna due volte. Ho fatto l’esempio del dentista in considerazione della immagine che usi.
Non sono preoccupato per i finti.
Roberto,
vedi che è come dico io?
‘non ha nemmeno la buona creanza di dividere il malloppo con il paziente’……..
ergo il suo pensiero è: se avesse questa buona creanza, io non farei mica le battaglie di moralità…. mi prenderei la mia parte di malloppo, in barba a tutti….
COMPLIMENTI!!! Vi rode talmente tanto che non sapete più dove abbarbicarvi e continuate a non capire che continuando così sempre più aziende chiuderanno, QUINDI anche i vostri sicuri e super-garantiti stipendi da priviliegiati sono a rischio.
Io spero che la mia azienda riesca ad andare avanti e spero che il prossimo governo diminuisca le tasse, perchè davvero, la situazione è drammatica!!
Ah moby dick).….ma fino a che punto si spinge la sua stupidità ???
Da quel che leggo……non ha confini……!!! hauahauhauahauahauauuuuaahhahh
Allora axel non vuoi capire.
Non è una battaglia per la moralità, ma, se mai, per la legalità.
La legge (penale) occorre perché non basta affidarsi alla moralità per ottenere che nessuno faccia ad altri quello che non vorrebbe che fosse fatto a sé.
Dire che bisogna abbassare le tasse per non far chiudere le imprese è una banalità, se non si dice come si dovrebbe fare per abbassarle senza rischiare il fallimento dello Stato. Fallimento che significherebbe blocco dei pagamenti non soltanto alle imprese che vantano crediti, ma anche ai dipendenti pubblici e ai pensionati.
In una situazione di crisi finanziaria dello Stato, occorre che il gettito derivante dalle entrate (prevalentemente tasse) resti almeno invariato se non si riducono le spese.
Ridurre le spese è operazione difficile, perché essa è quasi interamente assorbita da stipendi e pensioni. Sulle pensioni si è già pesantemente intervenuti, con effetti strutturali fin troppo pesanti.
Tagliare ulteriormente la spesa significherebbe tagliare ancora servizi essenziali quali la scuola e la sanità e, comunque, licenziare un numero elevato di dipendenti pubblici.
Certo, bisognerebbe tagliare le spese improduttive. I costi della politica, per esempio. Ma sono briciole, se si pensa che il costo di regioni, province e comuni ammontano complessivamente a circa 3 miliardi l’anno (80 euro per contribuente). E mica possono azzerarsi tutti.
Quindi, l’unico modo per abbassare le tasse in tempi brevi e in modo consistente resta quello di utilizzare allo scopo i proventi della lotta all’evasione fiscale che in Italia, come tutti sanno è enorme.
Inferiore percentualmente, tra i Paesi occidentali, soltanto alla Grecia. Che, non a caso, ha fatto la fine che sappiamo.
Oh porco (abbr. di porcomondo), un’offesa da un porco (abbr. di porcomondo) qualunque per me è un motivo di merito.
ahahahahahahahahhahhahahhahahhhhhahahhahahhaahhhhhh!!!!
Moby, non credo tu abbia qualcosa da insegnarmi. Sono grande e vaccinato e so come va il mondo, specie quando ho a che fare con gente come te, che cerca in tutti i modi di difendere il sistema cui appartiene.
Il modo di abbassare le tasse c’è eccome, ma a certe categorie non fa comodo.
Innanzitutto, giustamente dici che bisogna eliminare le spese improduttive; Bene!! Cominciamo dai fannulloni statali e para-statali. Mandiamoli a lavorare seriamente, a farsi le ossa da soli, senza l’aiuto del politico di turno, facciamo concorsi e bandi pubblici seri e non pilotati, poi eliminiamo gli sprechi della sanità. Sai benissimo che la spesa per la sanità negli ultimi 5 anni è aumentata del 50%. Cioè, gli ultimi 5 anni di Silvio, hanno fatto questo bel regalo agli italiani. E ciò comporta un altro notevolissimo risparmio, visto che tale spesa è tra le maggiori del bilancio. Inolte, ti pare normale che il primario debba essere deciso dalla politica e non dalle sue competenze? Perchè non dici una parola in merito? Perchè continui a seminare zizzania? Te lo dico io, perchè forse sei parte in causa, ma tra poco il sistema verrà rovesciato, almeno spero e queste cose scompariranno.
Poi: Facciamo pagare l’imu alla chiesa (svariati miliardi), ai partiti (ti rompe??), alle fondazioni bancarie, eliminiamo la corruzione (60 miliardi), fermiamo la fuga di capitali all’estero (chissà come mai tutti fuggono dalle tasse, eh??), poi ancora fermiamo la GRANDE evasione, la mafia, camorra e ‘ndrangheta, eliminiamo i privilegi e sprechi della politica, diminuiamo le costose spese militari, fermiamo il proliferare delle società partecipate comunali (ti piace come è gestita l’apm?) e così via..
E’ ovvio che la politica vuole lo status quo, pertanto l’apparato costa parecchio e mantenerlo significa succhiare il sangue ai cittadini, a qualsiasi costo, senza toccare i privilegi; tanto quando ci sarà il default, i politici saranno già con le valigie pronte per qualche paradiso in terra.
Ti dico anche due parole in merito alle spese della politica. Gli unici che dicono che sono spese di poco conto, sono i politici stessi e con ciò ho detto tutto….
Ecco, io combatto ciò che ho descritto sopra. Combatto l’ingiustizia che mi ha fatto penare anni per trovare un lavoro per il quale ho studiato e che giorno dopo giorno rischio di perdere perchè il titolare è stanco di avere un socio a perdere… ossia lo stato che ESIGE circa il 67% del suo reddito, senza restituirgli SERVIZI PUBBLICI ADEGUATI e alcun tipo di facilitazione. Sto pensando da tempo ad una alternativia per me, ma non saprei cosa andare a fare, per cui sono molto preoccupato e incavolato allo stesso tempo. Se hai un briciolo di onestà intellettuale e se l’ideologia non ti pervade, accecandoti, sai dentro di te, che ho ragione e che il problema è il seguente:
Pagare le tasse tutti, certo, ma pagarle con aliquote che permettono di vivere dignitosamente.
Se affermi il contrario, spiacente, potresti essere accusato di complicità con il sistema mafioso che sta affondando l’Italia.
Axel, non pretendo di dare lezioni a nessuno, ma c’è sempre qualcosa da apprendere in uno scambio di opinioni. Vale, ovviamente, anche per me.
Quello che dici sull’esigenza di ridurre la spesa pubblica è in parte condivisibile.
Ma tieni conto, almeno che: 1) licenziare dipendenti pubblici agrava la disoccupazione e riduce il reddito dei licenziati, è, quindi, anch’essa una misura economicamente recessiva oltre ad essere socilamente cruenta; 2) che la corruzione si lega strettamente alla circolazione del contante e, quindi, all’economia in nero e all’evasione fiscale; 3) che quando si confrontano i dati dell’Italia con quelli degli altri Paesi a noi più simili per condizioni politiche e sociali (Inghilterra, Francia e Germania) si vede che la nostra spesa pubblica in rapporto al PIL non è anomala (Inghilterra 51%, Francia 55%, Germania 47%, Italia 51%, groso modo), mentre è enorme la differenza esistente relativamente all’economia sommersa e all’evasione fiscale; 4) che far pagare l’IMU a tutti (Chiesa, banche, partiti) significa estendere la pressione fiscale e va nel senso da me indicato: pagare tutti per pagare meno.
Moby,
1) prendo atto che per te è meglio mantenere dipendenti pubblici, anche se parassiti, e contemporaneamente far chiudere aziende (non ti chiedi alla lunga dove si prenderanno i soldi per pagare i primi??). E’ socialmente cruento solo per i dipendenti pubblici? Suvvia, non renderti eccessivamente fazioso, sii più abile;
2) Sono d’accordo, soprattutto perchè mafia & Co. navigano nel contante;
3) Non è vero e soprattutto i servizi pubblici in quei paesi sono decisamente migliori; Per l’evasione fiscale concordo, ma le cause te le ho già dette; In Irlanda le aziende pagano il 13% e la nazione si sta risollevando….
4) Finalmente dici qualcosa di più profondo, ben oltre la superficie.
Se tutti noi cittadini ci unissimo contro il vero nemico, che ho sopra menzionato, noi dipendenti avremmo meno tasse, gli autonomi pure, il lavoro sarebbe più fluido, così come l’economia e tutti saremmo più contenti, senza farci la guerra, il cui unico scopo è mantenerci in stato di indigenza ed elemosina di diritti e di salario.
Sono contento che alla fine concordi con me su molte cose. Bravo!!
Ma quando mai ho detto che non bisogna licenziare i dipendenti pubblici parassiti?
I parassiti andrebbero mandati a casa, ma, ritengo che siano una minoranza, quindi non si può contare su questo per ridurre sensibilmente la spesa pubblica e conseguentemente la pressione fiscale.
Mi riferivo alle conseguenze di una consistente riduzione delle spese che potrebbe avvenire soltanto riducendo drasticamente i servizi pubblici. E’ questa che determinerebbe gravi costi sociali e una riduzione del PIL. Senza contare che per la scuola e la sanità l’Italia spende meno che altri Paesi, mentre spende più per pensioni.
Se poi concordi con me sulla cosa essenziale (pagare tutti per pagare mento), bravo anche a te.
@alex. E quí casca l’asino.le mie supposizioni ora sono realtà. Dici di non fare la guerra tra poveri. Ma quali poveri? Quelli che evadendo le tasse fanno la vita da signori e hanno un operatore finanziario per investire proficuamente i loro sacrosanti guadagni o quelli che quasi sempre per necessità accettano di diventare complici di mascallzoni? Io ad esempio no ho nessuna necessità di non farmi fatturare le prestazioni e non lo faccio. Ci sono impiegati fannulloni e ci sono professionisti ingordi e ladri come commercianti che oggi sono in difficoltà ma che una volta……. se c’è una guerra non è tra poveri ma tra evasori e chi paga le tasse. Perché costretti? E anche fosse? Cosa cambia? In ogni caso sequalcuno ha qualcosa da nascondere quello non è certo l’operaio o l’impiegato. Un insegnante che fa qualche ripetizione in nero impiega un anno per evadere quello che certi professionisti evadono in un giorno.
Ottima sintesi, Robert.
Allora, secondo voi:
non si può contare sul mandare a casa i parassiti, perchè di poco conto
non si può contare sul ridurre i privilegi della politica, perchè di poco conto
gli insegnanti che fanno ripetizioni in nero guadagnano pochissimo
gli impiegati non hanno nulla da nascondere (anche quelli con doppio lavoro, magari in nero?) ….
Insomma tutte le vostre strade portano a condannare chi lavora in proprio, perchè ruba A VOI un pò di tasse.
Vi ostinate a sbattere la testa contro il muro (pur se Moby ha dimostrato più elasticità), senza capire che il peggio è anche per voi se le tasse sono troppe e distruggono l’economia. Ma si, muoia Sansone con tutti i filistei… che glie fà??
Che le tasse distruggano l’economia, axel, sarebbe tutto da dimostrare.
La Spagna, per esempio, ha una pressione fiscale pari al 30% del PIl, mentre in Germania sale al 37,9%. Eppure non c’è dubbio che l’economia tedesca sia enormente più forte di quella spagnola.
In Italia è la pressione fiscale è al 45,1%, ma forse in quest’ultimo anno è salita ancora un po’. Quella effettiva è, però, molto superiore, la più alta al mondo, proprio perché c’è molta evasione e il peso fiscale grava soltanto su chi le tasse le paga.
In ogni caso, axel, è giusto e necessario fare di tutto per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici, eliminare gli sperperi nella spesa pubblica e tagliare i costi della politica.
Ma la cosa più importante in Italia è ridurre l’evasione. Perché è qui che vi sono le risorse più ingenti da cui attingere per ridurre le tasse.
Moby,
forse siamo a un punto d’incontro, pur se parziale. Quando dici: ‘è giusto e necessario fare di tutto per migliorare l’efficienza dei servizi pubblici, eliminare gli sperperi nella spesa pubblica e tagliare i costi della politica’, non solo mi trovi d’accordo, ma credo che questo sia il presupposto per ridurre le tasse, quindi per farle pagare davvero a tutti, in maniera equa. Secondo te, invece, prima bisogna eliminare l’evasione, poi, con le risorse avute, ridurre le tasse.
Ecco, vedi, ciò che asserisci non è praticabile poiché siamo al limite della sopportazione del tessuto socio-economico, testimoniato anche dalla recente uscita della corte dei conti, in cui si asserisce che la pressione fiscale tal quale ha EFFETTI RECESSIVI. Ciò vuol dire RECESSIONE = MENO PROFITTI = AZIENDE CHE CHIUDONO = MENO ENTRATE PER LO STATO = LICENZIAMENTI IN MASSA in una spirale che porta al default e a forti scontri sociali, stile Grecia ed anche peggio. Giusto, pertanto, andare a cercare il nullatenente che ha milioni in Svizzera, o il gioielliere ai Parioli che dichiara meno di un operaio, ma occhio a non fare di tutt’erba un fascio, poiché si metterebbero sulla strada intere famiglie, tutt’altro che benestanti, ma meritevoli di rispetto e dignità come i dipendenti pubblici.
Quindi, sperando di concludere in accordo il nostro vivace dibattito, PRIMA vanno effettuate le serie riforme, tipo vera concorrenza, legge elettorale, diminuzione del peso fiscale sulle assunzioni, smantellamento lobbies, POI eliminati privilegi (inclusa chiesa, partiti, banche), corruzione (60 miliardi annui ci rimettono di molto in sesto in pochi anni), mafie varie, etc. Da questi provvedimenti ed altri che ho sopra descritto, si trovano le risorse per POI diminuire il carico fiscale a TUTTI!! A quel punto, quando ci sarà questa mia auspicata EQUITA’, allora sì che si dovrà esser duri con chi evade, come negli USA o in Germania.
Sennò, siamo e saremo sempre (pardon….) un popolo di quaquaraqua….
Ok. L’importante è, però, che si arrivi a far pagare le tasse a tutti.
Poche, ma a tutti.
Alla prossima.
@Alex.Nel tuo intervento delle 15.44 dimostri di non aver capito una mazza di quello che ha detto Robert. Robert è contro i fannulloni quanto te, ma anche contro gli evasori. Ma tu continui a sostenere che chi è contro gli evasori lo fa solo per invidia, perché non può evadere. Ma hai capito che quello che dici tu “senza capire che il peggio è anche per voi se le tasse sono troppe e distruggono l’economia. Ma si, muoia Sansone con tutti i filistei… che glie fà??” è da incorniciare. Robert ha cercato di farti capire che si vuole che tutti paghino le tasse proprio perché tutti ne paghino di meno. Chi vuole distruggere che cosa? LE TASSE SONO TROPPE (ANCHE) PERCHE’ NON TUTTI LE PAGANO!
La storia che si è autorizzati ad evadere le tasse perché sono troppe è vera fino ad un certo punto. L’evasione non è di oggi e non ditemi che è un punto in più o in meno della percentuale che può modificare sostanzialmente le cose. Alcuni appartenenti a certe categorie professionali hanno sempre evaso. Solo che anni fa un certo benessere diffuso faceva si che i più trascurassero il fenomeno. Oggi che c’è da raschiare il barile è logico che l’attenzione sia maggiore.
Una volta qualcuno sputava sulle Mercedes per invidia, oggi lo fa se sa che è il frutto di evasione fiscale a danno di chi le tasse le deve pagare per forza.
La LEGGE è UNICA…..Le INTERPRETAZIONI sono TANTE…..anche le interpretazioni al pensiero filosofico di ERACLITO sono TANTE…..ancora OSCURE ai PIU’…..CHIARE solamente a LUI che le ha PENSATE
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/01/20/Redditometro-entrate-pensionati-mai-selezionati_8105414.html