La Corte d’Appello dell’Aquila, ribaltando la sentenza di condanna di primo grado, ha assolto «perché il fatto non sussiste» il giudice Luigi Tosti, accusato di essersi rifiutato di celebrare udienze nelle aule del tribunale di Camerino per la presenza di un crocifisso. L’accusa contestata era «omissione di atti d’ufficio». In primo grado era stato condannato a un anno e due mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici.
Il suo rifiuto scaturì dalla circostanza che l’esposizione obbligatoria nei tribunali statali italiani di un simbolo confessionale, secondo il giudice Tosti, viola non solo l’obbligo dello Stato italiano, e quindi dei giudici, di amministrare la giustizia in modo visibilmente imparziale e neutrale, ma anche il diritto di libertà religiosa delle persone che, per ragioni di lavoro o di giustizia, sono obbligate a lavorare e/o frequentare gli uffici giudiziari.
Tosti, assistito dafli avvocati Dario Visconti e Carla Corsetti, aveva ottenuto di essere processato in un’aula della Corte d’Appello priva di crocifisso. Questo gli è stato concesso in seguito all’accoglimento di un’istanza fatta dal suo legale, dopo un’ora di camera di consiglio. La magistratura aquilana si occupa del caso Tosti in quanto i giudici del capoluogo di regione si occupano delle vicende riguardanti i loro colleghi che operano nelle Marche.
Il giudice, residente da tempo a Rimini, ha iniziato la sua battaglia dal settembre del 2005 quando per la prima volta si rifiutò di tenere udienza in una aula dove fosse esposto il crocifisso. Da allora non ha fatto altro che girare i tribunali da giudicato invece che da giudicante. In questa battaglia personale ha incassato molti sostegni, come quello di Marco Pannella che ha assistito a uno dei suoi processi dell’Aquila come gesto di sostegno politico. Oppure, come quello di Margherita Hack che ha dichiarato: “Trovo scandaloso e anticostituzionale che il Giudice Tosti debba subire un altro processo, la sua vicenda ha dell’incredibile. Non è ammissibile che il giudice Tosti debba subire tutto questo per aver espresso la sua opinione. Siamo una Nazione laica e non abbiamo una religione di Stato!”
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Mi chiedo quanto è costata ai contribuenti tutta questa storia. Piena solidarietà al giudice.
Viva la libertà economica, politica, religiosa, sindacale, scientifica, sociale e civile, abbasso le burocrazie politiche, sindacali e religiose.
Io invece sono molto piu’ banale, in questi 7 anni ha continuato a percepire lo stipendio? Credo che essendosi rifiutato di tenere udienze (come scritto in questo articolo) sia stato coerente rifiutando anche lo stipendio.
se per te quell’uomo non è mai esistito perchè gli fai la caccia cosi’ forsennatamente? che fastidio ti puo’ dare un uomo in croce a cui non credi? fai finta sia un complemento di arredo come un vaso o un quadro. Battaglie stupide, alimentate da un ateismo integralista, appoggiate dai soliti noti, con il solo scopo di evitare di lavorare, perdere tempo, far perdere tempo, spendere soldi, farli spendere ai contribuenti, farsi pubblicità e fare interviste ai vari giornali.
@ Giogrio59
Concordo che il crocifisso possa essere considerato alla stregua del complemente d’arredo, come un vaso o un quadro, sebbene ritengo che i mie amici cristiani avrebbero da ridire…
Ma alla stessa stregua di complementi di arredo cristiani dovrebbero pur essere presenti almeno i simboli delle altre grrandi religioni (ebrei, mussulmani, induisti, buddisti, ecc.) cosicchè ognuno avrebbe il “suo” personale complemento religioso… e tutti sarebbero contenti…
Certo però che se poi metti dei simboli d’arredo religiosi -ma altri ne lasci fuori (perchè simboli di religioni più piccole)- potrebbe pure aversi il caso di una discriminante, se per caso fosse giudicato una persona che non trova (tra gli arredi sacri) il simbolo della sua religione.
In questo caso, per non far torto a nessuno e metterre tutti nello stesso piano di fronte alla legge, io non metterei alcun simbolo religioso di nessuna specie o natura, in quanto se la persona è religiosa lo è lo stesso, simbolo o non simbolo nell’aula giudiziaria…
Di più: io alle celebrazioni pubbliche (cioè le celebrazioni di tutti i cittadini italiani, sia quelli cattolici che quelli mussulmani o ebrei o induisti o ecc.) eviterei di invitare il clero, qualsiasi tipo e specie di clero poichè nessuna religione deve essere più rappresentata di un altra in uno Stato laico.
di assoluto rispetto la tua tesi Gianfranco, stesso rispetto che auspico da parte tua nei connfronti della mia: io penso solo che un simbolo cristiano in Italia, c’azzecchi molto di più di uno di altre religioni……. e mo’ arriva il santone di turno, vuole che sia esposto il suo simbolo e noi per non far torno a nessuno glielo lasciamo fare? Si tratta di cultura, si tratta di storia, si tratta di radici di una nazione. Sta di fatto che il Crocifisso sembra dia fastidio solo ai non credenti, mentre i praticanti di altre religioni (a parte gli integralisti), lo accettano tranquillamente dato che presumo capiscano che una ragione ci sarà al fatto che sia esposto da appena 2000 anni.
Poteva benissimo combattere la sua battattaglia con altri mezzi. Evitare di lavorare e continuare a prendere lo stipendio per oltre un anno può sembrare una furberia.
@giorgio59, @robero1963 , sono in sintonia con il vosro commento ma aggiungo alcune riflessioni.
La lotta contro il crocefisso e’ una battaglia idiota, degna solo di chi vuole distruggere una storia, quella italiana, che il mondo ci invidia.
Allargare a tutti i simboli religiosi? Bene, e dopo avremo un mondo migliore? Piu’ integrato?
Senza toccare la questione della religione che ognuno decida per se come meglio crede, ma il crocefisso “italiano” oltre ad essere simbolo religioso, e’ in realta’ , sopratutto in certi luoghi non di culto, simbolo del percorso sociale che un popolo ha fatto nel corso dei secoli, a prescindere da chi crede o no. Mi dispiace darvi questa brutta notizia, ma se oggi voi potete liberamente ragionare e criticare e’ proprio perche’ c’e’ la croce.
Siamo coerenti fino in fondo, risparmiamo un sacco di soldi non facciamo più processi, chi siamo noi per renderci artefici della giustizia terrena, rimandiamo il tutto alla giustizia divina, che punirà il peccatore. Ah siamo in uno stato laico?? non ricordavo!! non riusciamo nemmeno a togliere i crocifissi dagli edifici pubblici.
Questo quanto trovato leggendo qua e là:
– Assolto in sede penale dall’accusa di omissione in atti d’ufficio perche’ era stato sostituito da altri colleghi, Tosti e’ stato sospeso dal suo incarico a partire dal febbraio 2006.”
– Confermata dalla Cassazione la ‘rimozione’ dall’ordine giudiziario di Luigi Tosti, il giudice di Pace del tribunale di Camerino, sanzionato dal Csm con la perdita del posto per essersi rifiutato di tenere udienza per via della presenza del Crocefisso nelle aule di giustizia italiane. Secondo la Suprema Corte – sentenza 5924 delle sezioni unite civili – e’ del tutto corretto il ‘verdetto’ disciplinare emesso dal Consiglio Superiore della Magistratura il 25 maggio 2010 che ha pronunciato la destituzione del giudice ‘anticrocefisso’.
invece quelli che vanno in giro a massacrare le persone, prendono mazzette o provocano bancarotte…..no vengono destituiti
“il crocifisso è il vessillo della più grande associazione per delinquere e della più grande banda di falsari che sia mai esistita sul nostro Pianeta” parole dell’ill.mo dott. Luigi Tosti. A parte l’assoluto delirio delle parole (la Caritas, le Missioni, gli Oratori ecc saranno tutte opere del demonio e totalmente inutili?), ma immaginate l’imparzialità nel caso dovesse giudicare qualcuno dichiaratamente cattolico, o addirittura un prelato.
Sentenza scontata. Una persona pagata stramaledettamente tanto che si rifiuta di lavorare xchè dietro di lui è appeso crocifisso “Nazzareno”, umiliato, frustato, scarnificato, torturato ed ucciso come un cane. Forse hai paura che possa influenzare le tue condanne? Vergognati, ma un giorno arriverà il vero castigo di Dio.
ma provate a vedere il suo blog, è delirante, cattivo fino al midollo, razzista nei confronti dei credenti, l’odio contro i cattolici è la sua ragione di vita: http://tostiluigi.blogspot.it/ ….. c’è anche spazio per l’umorismo, ha anche inserito la bufala dei radicali riguardante l’IMU e la struttura delle suorine (regolarmente pagata al contrario di quanto vogliono far credere), ridicolo………….Tosti: un bel gregge, un cane pastore e a pascolare le pecore per le montagne e se vedi qualche crocifisso piantato per terra, mi raccomando: rifiutati di pascolare per protesta.
@ Giorgio59
Io sarei per non affiggere alle pareti alcun simbolo religioso, di nessun tipo, negli edifici pubblici per rispetto di tutti.
@ William Berre
Mi dispiace darvi questa brutta notizia, ma se oggi voi potete liberamente ragionare e criticare e’ proprio perche’ c’e’ la croce
Non mi sembra che sia proprio così, anzi ritengo che la sua ricostruzione della storia sia molto di parte, tendendo a nascondere/eludere quanto di non positivo ha fatto la chiesa nel corso dei secoli.
@bellini
Il crocifisso così come viene rappresentato oggi è una “invenzione”, se è morto sulla croce non è la croce che oggi si trova appesa negli edifici pubblici…
Gianfranco chi sono questi “tutti”? in Italia solo una decisa minoranza, come abbiamo capito dal caso Lautsi e per questa minoranza dobbiamo rinunciare alla nostra identità? e non si pensa alla mancanza di rispetto verso chi è cresciuto con essi e ancora li vuole? Il rispetto si pretende solo per gli atei o per i credenti di altre religioni? A proposito del caso Lautsi, dopo il suo avvento i crocifissi sono decuplicati, spero che dopo questa sentenza si centuplichino.
Per non ripetermi dico che concordo con Cerasi e aggiungo: evitiamo di fare confusione tra ateismo e laicismo. Ho amici cattolicissim e praticanti che sono più laici di me. Sostensgono che una religione ( cattolicesimo compreso) per essere autenticamente libera e “spirituale” ovvero, compiere pienamente la sua missione, non può riconoscersi in nessuna forma di secolarizzazione. Dicono che anche la simbologia religiosa assunta come simbologia “ufficiale” di uno Stato rappresenti di fatto un esempio di secolarizzazione di quella chiesa ( qualunque essa sia) intaccando nei fatti la netta separazione che deve esserci tra Stato e religione. Questo è laicismo. Altra cosa a mio avviso, è l’ateismo militante del giudice Tosi che può essere più o meno condiviso. Ma sul principio della laicità dello Stato non mi pare ci sia troppo da discutere: lo prevede chiaramente la Costituzione: E non si venga a dire che un simbolo religioso non ha alcun valore per chi non crede a “quella” religione. Se così fosse per quale motivo appenderlo in ogni ufficio pubblico dal momento che in quanto tale è frequentato da chiunque? Hanno ragione allora quelli che dicono appendiamoci i simboli di “tutte” le religioni ufficialmente presenti e riconosciute in quel dato Paese.
@ Giorgio59
Lo Stato è laico quindi non vi è nessuna religione di Stato, pertanto non dovrebbero esserci simboli religiosi negli edifici pubblici, così come non vi sono simboli politici.
Non è questione di mancanza di rispetto, ma proprio rispetto per tutti, indipendentemente da quali siano gli orientamenti religiosi o politici.
ma ‘sto stato laico, previsto dalla costituzione, che non ce la fa a rimuovere tutti ‘sti crocifissi irregolari, abusivi, che danno fastidio all’occhio, che irritano……. anzi più ci prova e più i crocifissi aumentano……….e non bastano manco i giudici “Tosti”……a proposito ma è mai possibile che una persona inpieghi decenni ad accorgersi che sopra la sua testa c’era un crocifisso? O la sua coscienza, dopo un lungo letargo, ha avuto un risveglio improvviso? Ha detto bene il Fatto Quotidiano: interruzione di pubblico servizio per motivi risibili. Che non si canti vittoria, c’è ancora il terzo grado di giudizio.
Ma ogni volta che si “discute” un argomento bisogna per forza “tifare” per qualcosa o per qualcuno? ma si può discutere confutando e argomentando senza dire “…non si canti vittoria”? Ma chi canta vittoria? Si ragiona sulla laicità dello Stato e sul valore delle simbologie religiose adottate da uno Stato pue essendo esso dichiaratamente laico ( Costituzione Italiana),
Tosti può cantar vittoria ( se…vuole cantarla). E tra l’altro mi pare che abbia deciso di avviare la sua battaglia di principio molto prima del 2005. Tanto è vero che in tutta la sua carriera, per questo motivo ( rifiuto di celebrare processi in aule “crocifissate” ), è stato sballottato in diverse sedi, fino a quando non è stato cacciato dalla Magistratura. E dunque è indubbio che abbia pagato di persona per sostenere la sua battaglia di principoi. Io non sono un “ateista” come Tosti e tuttavia, in tempi di saltimbanchi che cambiano idea a ogni piè sospinto, ne rispetto la coerenza e la tenacia.
Tutte queste discussioni perché non si insegna storia delle religioni a scuola e la vera storia d’Italia e d’europa. Per non parlare dell’ignoranza proprio dei cristiani in fatto di scritture sacre e storia della Chiesa cattolica. Ci si riempie la bocca con termini come radici cultura tradizioni e nessuno ne sa una mazza. Ogni simbolo porta con sé qualcosa di buono ma anche qualcosa di cattivo a secondo del valore che uno gli attribuisce. E’ per questo che molte religioni considerano qualsiasi immagine potenzialmente negativa. Qualche cristiano è morto ammazzato da altri cristiani per questo.
Saben perchè non ti lamenti del tifo (e ora del cantar vittoria) che fanno i radicali, gli atei, gli agnostici, UCCR e roba varia? anche tu stai palesemente tifando, quindi non credo possa arrogarti il diritto di accusare gli altri. Quindi se lo stato è laico perchè gli odiati crocifissi, male dell’umanità, stanno ancora li, anzi sono aumentati esponenzialmente? Altra domanda: vai sul blog di colui che reputi tenace, coerente e persona di principi e prova a dirmi che non vedi una persona razzista, cattiva e con un radicato odio verso i cattolici: http://tostiluigi.blogspot.it
si tifo contro di lui e contro tutte le persone, a mio modo di vedere, cattive d’animo e non mi vergogno di tifare, non voglio essere giudicato da persone cosi’ dichiaratamente di parte
No caro giorgio59, non sto tifando affatto. Sei tu che che ti scaldi troppo ironizzando sugli “odiati crocifissi”. Nelle mie considerazioni vedi “odio” per i cocifissi? Mi sono arrogato il diritto di formulare accuse nei confronti di qualcuno? In tal caso ti preghrei di farmi notare dove.
Stiamo all’argomento ed evitiamo di scaldarci. Io, prendendo spunto dalla vicenda Tosti ( ho anche precisato che lui è ateo e pratica l’ateismo, evidentemente a differenza di me che non lo sono), mi sono limitato sostanzialmente a dire: se l’Itali a differenza di nazioni come Iran, Sudan ecc, ecc. non è uno Stato confessionale e attraverso la Costituzione promulga la libertà di religione e dunque anche di “non religione” ( da quì il significato di laicità dello Stato che a sua volta è altra cosa dal laicismo) che c’entrano i simboli religiosi “obbligatori”i negli uffici pubblici? E cosa c’é di scandaloso se qualcuno si pone questa domanda o la pone in modo formale direttamente allo Stato?
Ecco, il tuo Giorgio59 è il classico esempio dell’ “intolleranza” tipica d ichi si sente portatore di verità assolute. L’agnosticismo che tanto disprezzi non è altro che la forma migliore per difendersi dalle “religioni” che sono altra cosa dal credere in un Dio.
@Saben il “non voglio essere giudicato” della parte finale non era riferito a te, ma al giudice
ho avuto modo di leggere le motivazioni per cui questa persona (chiedo venia se non mi riesce nepure di chiamarlo col suo nome e cognome) si sarebbe rifiutata di procedere al suo adempimento e per il quale viene da anni lautamente (fin troppo direi) retribuita. Credo sia opportuno valutare gli errori fatti dalla Chiesa e dal mondo clericale in genere e che oggi emergono con forza, sono a dir poco disdicevoli ed irritanti, ma penso che ci sia anche del buono qua e la, credo che non sia propaganda cattolica la morte di sacerdoti che operano in zone dove nessuno metterebbe piede se non per reale convinzione, cosi come non credo che tutto il prelato sia disonesto, deviato o maligno. Ma non mi sembra che si parli di Chiesa, ma di un simbolo che ci ricorda di un Cristo crocifisso perchè predicava il bene comune, di tutte le razze, di tutti i popoli, di uguaglianza davanti alla legge di Dio dal primo fino all’ultimo essere vivente (forse quello che infastidisce il giudice in questione è la difficoltà nel giudicare le persone che si presentano dinnanzi a lui con onestà ed imparzialità al punto tale da farlo sentire in difficoltà), di perdonare. Detto questo, cosa potrebbe davvero infastidire questa persona? Perchè il crocefisso dovrebbe mettere in difficoltà un musulmano piuttosto che un induista, buddista o di qual dirsi altra religione? Se noi commettiamo un reato in un Paese in cui si professa un’altra religione, il giudice toglierebbe o aggingerebbe il mio crocefisso? Non ho mai “tifato” per la mia religione piuttosto che per un’altra. Ritengo che qualsiasi punto di riferimento religioso possa anzi essere un motivo di riflessione quanto meno, tutto qui. Quello che veramente mi fa paura sono gli accanimenti personalistici contro qualsiasi forma di oggetto sacro, allo scopo secondo me di farsi una qualsiasi forma di mera pubblicità. Concludo dicendo che chiunque porta nel cuore qualcosa di positivo, continui a farlo senza sentirsi in difficoltà, questa è la forza più grande al di sopra di ogni sentenza di giustizia terrena.
mi hai accusato di tifare saben, cosa vera di cui non mi pento affatto, ma cosa che stai facendo anche tu, dato che tifi contro i crocifissi nei luoghi pubblici e mi hai accusato di aver detto: “non si canti vittoria”, non capisco perchè hai fatto tua la cosa, io mi riferivo a chi cantava vittoria, ti ho già detto atei, radicali, estrema sx ecc. ecc. basta che leggi in giro e te ne accorgi, cosa ho detto di tanto strano? non puoi far dire agli altri cose che vorresti sentire tu. Da cattolico non disprezzo (mi altero solo ma poi mi passa subito) sono solo di parte e sinceramente essere accusati di tutti i mali del mondo non fa piacere. Agnosta è colui che non sa, quindi si difende da chi? In ogni modo siamo molto lontani nel pensiero, ma apprezzo, al contrario di molti altri, la tua pacatezza nel ragionare, sta di fatto che non ci incontreremo mai, inutile che stiamo sempre qui a battere e ribattere 🙂 un saluto e buon tutto
P.S. in un’eventuale tua risposta ti invito a non alimentare la discussione e la polemica, altrimenti sono costretto a scivere ancora 🙂
Hooo filosofi!!!! Domani anchi’io voglio rifiutarmi di lavorare xchè c’è un crocefisso, verrei cacciato immediatamente a calci in [email protected] e senza stipendio, o se dovessi subire un processo e mi rifiuterei di essere giudicato: carcere immediato. Tosti arivergognati, 200mila € di stipendio annuo e gente magari in galera xchè ti rifiuti di lavorare x un crocefisso!!!!Ti aspetterei ogni fine mese quando vai a prendere lo stipendio, ma con un tubo innocente……Ehhhh parole sante De Andrè in quella canzone….
Io sono cristiano come sono italiano. Mi spiego meglio, non è che debba ribadire la mia appartenenza, ma solo specificare che ho acquisito “ius sanguinis” la cittadinanza e la religione (che all’epoca era anche di stato) e quindi, se non altro per simpatia, tendo a parteggiare per entrambe.
Come cristiano è ovvio che non mi viene da chiedermi se mi disturbi un crocifisso in un aula di tribunale ove mi si dovrà giudicare, casomai da buon cristiano dovrei pormi lo scrupolo di chiedermi se possa disturbare nostro Signore essere presente.
Credo però che se mi trovassi in un tribunale straniero per essere giudicato per un qualsiasi motivo, anche se avessi rassicurazioni circa l’imparzialità del giudicante, la presenza di un simbolo religioso diverso dal mio esposto nell’aula, magari vicino ai simboli di stato, mi porterebbero comunque a pensare che io possa essere giudicato nell’ottica della legge umana ed in quella dei concetti imposti da quella religione che mi vede già in maniera diversa rispetto ad un seguace.
Ed ecco che va a farsi benedire il concetto di imparzialità.
In Italia, fortunatamente, qualsiasi religione ha la medesima rilevanza dinanzi alla legge e pertanto dovrebbe essere ugualmente rappresentata…nell’impossibilità, nessuna dovrebbe essere rappresentata.
Se si sostiene l’ìpotesi che debba esserci il crocefisso solo perchè comunque fa parte della storia e della cultura ed alla base del vivere civile, si dimostra razzismo volenti o nolenti ergendosi al di sopra solo perchè “de casa”.
Se poi si vuole sostenere che l’apposizione del crocefisso, se pur non per legge, venga fatta perchè “nei gusti dei più”, si rischia di poter trovare sopra lo scranno del giudicante (a questo punto legittimamente) il poster di jim morrison od il calendario della Pirelli (sicuramente nel gusto dei più).
Credo quindi che non sia il problema del crocefisso il nodo cruciale della storia, quanto il timore (a mio parere totalmente infondato) di perdere la leadership, la predominanza della professione della fede, una sorta di utopica oppressione che genera un effetto diametralmente opposto a quello voluto.
Ma ciò, tuttavia, è soltanto una mia opinione
Giorgio59…tranquillo, non ho alcuna intenzione di “ribattere” ulteriormente. Non cambierebbero di una virgola le nostre opinioni. Solo una precisazione: “agnostico” non è colui che non sa, ma è colui che può benissimo “sapere” ( quindi potenziallmente anche “gnostico”) e anche molto, pur deicdendo di non “posizionarsi” in temi religiosi, politici ecc. ( secondo i miei modestissimi studi).
Buon tutto anche a te.
Salve di nuovo a tutti, vi riporto un altro pezzetto di articolo “sgraffignato” sul web riguardo il dott.Tosti:
Per esporre negli uffici pubblici, tra i quali rientrano le aule di giustizia, simboli religiosi diversi dal Crocefisso “e’ necessaria una scelta discrezionale del legislatore, che allo stato non sussiste”. Lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni con le quali ha confermato la rimozione dalla Magistratura del giudice “anticrocefisso” Luigi Tosti, che rifiutava di tenere udienza finche’ il simbolo della Cristianita’ non fosse stato tolto da tutti i tribunali italiani. In alternativa Tosti chiedeva, anche in Cassazione, di poter esporre la “Menorah”, simbolo della fede ebraica.
La parte in grassetto la riporto tanto per chiarire che nel caso specifico, avendo il dott. Tosti indicato una ben precisa alternativa religiosa (seppur, magari, per mera provocazione), non sembra ne faccia una questione di laicità dello Stato ma una semplice avversione alla simbologia religiosa cristiana (come nel caso di Ofena del sig. Smith che chiedeva in alternativa alla rimozione del crocefisso l’affissione di un versetto della sura 22 del Corano). Se da casi di intransigenza di altre confessioni si vuol poi passare ad una discussione più o meno pacata sulla questione della laicità dello stato, ben venga.
Quello che invece non mi è ben chiaro è se l’articolo di CM intendeva promuovere una discussione sull’operato del dott. Tosti, sulla questione della laicità dello Stato (e quindi sull’opportunità o meno da parte di questo di permettere l’apposizione di simboli religiosi in luoghi pubblici) o sulla discrezionalità interpretativa delle norme da parte della magistratura, cosa quest’ultima che non mi sembra affatto secondaria. I post indicano la seconda come l’ipotesi più a cuore ai vari commentatori ma il mio pensiero è che neanche la terza sia da sottovalutare tant’è che è ben noto che altri casi in cui si è richiesta la rimozione di simboli religiosi siano arrivati fino al giudizio della corte europea, alla quale, pare, si rivolgerà anche il dott.Tosti e per giungere a quel grado di giudizio probabilmente sono stati molti quelli che hanno “interpretato”.
Non voglio aprire una questione di riconoscimento di leggittimità delle decisioni della corte europea, visto che questo non è uno degli argomenti.
Religione uguale intolleranza (nel senso buono del termine). Un religioso non puó essere tollerante perché la sua fede non glielo consente. E’ così semplice.
Ed è per questo motivo che uno stato moderno e democratico oltre a non avere una religione di stato appunto consente a tutti di professare la propria e vieta l’imposizione di simboli leggi costumi dettati da una qualsiasi religione.
Gli stati che non lo fanno non sono democratici. Punto.
Il simbolo della Croce per i più e un simbolo di fratellanza amore pace, ma per altri no. E’ stato usato anche per giustificare guerre stermini pulizie etniche. Proprio come quelle fatte contro i cristiani.
Chi ha detto “got mit uns”?
Quel giudice mi sembra esaltato almeno quanto tanti esaltati religiosi. Un po di buon senso?
Quel giorno sarebbe bastato togliere e rimettere il crocifisso.
…in quanti di voi si indigna per questo … buona visione
http://video.repubblica.it/mondo/afghanistan-talebani-giustiziano-una-donna-per-adulterio/100198?video
http://video.corriere.it/video-mostra-talebani-che-uccidono-donna/eb1c779e-c8ea-11e1-8dc6-cad9d275979d
@paooolo. Qualsiasi persona si indigna, ma cosa c’entra con quello di cui stiamo discutendo? A meno che tu non voglia auspicato una guerra di religione. Io non sono credente, ma mi sembra che il vangelo e gli ultimi Papi siano chiari sull’argomento.
Ora capisco perche’ il Tribunale di Camerino viene chiuso. Pochi processi, poche pratiche da svolgere,poca voglia di lavorare, troppi stipendi alti!!!!! Sig. Tosti un’esame di coscienza per favore, si tolga da li’ e dia spazio ai giovani che potrebbero baciarlo un crocefisso pur di trovare un posto di lavoro.