“Convocato dal presidente Romano Mari per il prossimo 7 giugno, alle ore 16, il Consiglio comunale si riunirà in seduta aperta per affrontare un tema di grande attualità in seno al dibattito politico cittadino: quello delle Ircr – si legge nella nota stampa del Comune – L’obiettivo del Consiglio è di ampliare il dibattito sulle prospettive future delle Ircr partendo dalla verifica dell’attuale situazione, arricchendolo dei contributi di cittadini, istituzioni ed operatori del settore. Alla seduta oltre ad amministratori, rappresentanti di istituzioni e dei sindacati, sono stati invitati, fra gli altri, l’assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi, il direttore dell’Area vasta 3, Enrico Bordoni e la rappresentante dei familiari della casa di riposo Villa Cozza, Silvia Antonelli”.
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di Giuseppe Bommarito
E’ vero che la convocazione del Consiglio Comunale aperto sull’IRCR è stata richiesta qualche tempo fa e comunque prima che venisse fuori la vicenda, anzi, il vero e proprio scandalo sulla assurda triangolazione IRCR, Comune di Macerata e Italappalti s.r.l., che ha visto quest’ultima società privata beneficiare di un regalo straordinario da parte delle strutture pubbliche e al contempo ha privato l’ente IRCR, e quindi l’intera fascia anziana di Macerata, di circa 11 milioni di euro: una somma enorme che in questi tempi di pesanti ristrettezze economiche e di tagli ad interi settori della sanità e dell’assistenza sociale sarebbe stata di incommensurabile utilità.
Si discuta quindi di quello che originariamente era l’ordine del giorno ipotizzato, cioè del futuro dell’ente, tanto più dopo le recenti modifiche che ne hanno modificato la struttura. Si affronti con obiettività e serietà il tema delle prospettive dell’attività in favore degli anziani che dovrà essere svolta negli anni a venire. Anni che si presentano veramente impegnativi, se solo si pensa che, a fronte di un pesante ridimensionamento delle risorse economiche disponibili, aumenta costantemente anche in città e provincia la percentuale degli ultrasessantacinquenni.
Ciò detto, ritengo tuttavia che, qualora il Consiglio Comunale, nascondendosi dietro questioni formali o con discutibili pretesti (la volontà di addivenire a tutti i costi ad una mozione unitaria; il passato è passato, e non serve rivangarlo; bisogna attendere la Corte dei Conti, e così via, proseguendo nel chiaro intento di ficcare a tutti i costi la testa sotto la sabbia in relazione ad una vicenda che non fa parte dell’altro ieri, ma ancora oggi è di straordinaria attualità), eviti di affrontare anche la questione IRCEROPOLI, farebbe un grande sbaglio. Un Consiglio Comunale attento alle esigenze e alle attese dei cittadini dovrebbe essere infatti in prima fila, insieme ai vertici dell’IRCR, alla stessa Giunta e al Sindaco Carancini, nel rivendicare (anche per il tramite di una commissione composta da persone dotate della giusta professionalità) chiarezza, indagini accurate, verifiche contabili, controlli sui reali flussi di denaro riscontrabili in alcuni acquisti di appartamenti nel complesso edilizio realizzato dall’Italappalti lungo via dei Velini, accertamenti tecnici sui tempi, le modalità e la qualità dei lavori di ristrutturazione di palazzo Legato-Filati in piazza Mazzini.
Viceversa, l’ennesima gravissima sottovalutazione della vicenda darebbe ai cittadini la sensazione che l’intera classe politica maceratese non vuole assolutamente affrontare i problemi reali (e che problema, in questo caso!), che vuole a tutti i costi coprire i responsabili di un così grave misfatto ai danni della collettività, che in nome di vecchi e nuovi trasversalismi vuole occuparsi (tanto per fare un esempio fra i tanti) dei gazebo davanti al cimitero e di altre amenità del genere, e disinteressarsi invece di quello che è forse il più grande scandalo cittadino del dopoguerra. In una parola, il Consiglio Comunale scriverebbe una pagina di autentica e indiscutibile antipolitica e si macchierebbe di un peccato mortale di omissione, perdendo la faccia e qualsiasi residua credibilità politica.
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La questione IRCR era nota da anni a tutti coloro che seguono un pò la politica maceratese. A CM va il merito, tutt’al più, di aver amplificato e riproposto la questione.
E’ interessante però approfondire i rapporti di Italappalti con il Comune. Anche l’appalto ottenuto in Piazza Pizzarello andrebbe approfondito (fideiussione compresa?, trattativa privata, vincolo tolto grazie alla costruzione di una fuoriposto ed inadeguata stazione delle corriere?).
Ma ve pare possibile che se convoca un consigliu apertu pè fa chiarezza sull’IRCR che adè controllatu dallu stessu comune? Adè incredibile, perché me vene da pensà: li consiglieri e l’amministratori che sta a fa? Scalla le sedie? L’atti li conosce loro mica nojadri cittanini e allora de che se discute? De quale traspareza? E’ issi stessi ad amministrà IRCR! Ma è incredibile!!!
@Daniele Mesch
Ma se tutti sapevano, perché nessuno ha detto niente?? Io non ricordo che qualcuno avesse proposto la questione prima di CM… né che qualcuno ne avesse parlato. La tattica del “è storia nota” in questa città è sempre stata un alibi per fare (mai) e disfare (molto spesso), dire e soprattutto non dire. Vedi piscine, palas, mattei la pieve e superamento del pl di via Roma, strada nord, parcheggio di rampa zara, centro fiere, ecc!!! Questo è uno scandalo, ma la politica maceratese risponde col solito modo: stando zitta.
@Daniele Moretti
Molti passaggi risalgono a 6-7 anni fa. CM o non c’era o era ancora poco visitato. Se qualcuno avesse tempo di fare una rassegna stampa dei quotidiani troverebbe documentati i vari passaggi in Consiglio e gli interventi sui giornali dei consiglieri.
Sul sito del comune sono comunque visibili le interrogazioni etc. presentate all’epoca.
http://www.comune.macerata.it/delibere/dc050064.PDF
http://www.comune.macerata.it/Engine/RAServePG.php/P/44251CMC0207/pag/10
inserisco alcuni link a mò di esempio.
Se poi qualcuno all’epoca non seguiva la politica e se ne interessa solo adesso….
http://89.97.204.228/fparticolipdf/50125.pdf
il resto del carlino 30 maggio 2005
@ DanieleMesch – Le prime avvisaglie della questione risalgono a delle interrogazioni di Fabrizio Fattori ed altri consiglieri di cui Giuseppe Bommarito ha parlato nei suoi articoli.
Il problema è che da lì in avanti la vicenda è stata abbandonata nonostante diverse situazioni collegate ad essa siano tuttora attuali, ad esempio i lavori bloccati a palazzo Legato-Filati in piazza Mazzini. Tutti i particolari e le cifre dell’operazione sono usciti fuori per la prima volta grazie all’inchiesta di Giuseppe Bommarito che ha lavorato a lungo sopra le varie delibere fotografando i gravi errori amministrativi e le distrazioni dell’opposizione. Leggendo gli articoli e i commenti linkati nella pagina qui sopra e vedendo i video che abbiamo pubblicato può notare come gli attuali consiglieri e amministratori abbiano esplicitamente dichiarato di non essere a conoscenza di questi fatti prima dell’inchiesta.
Le riporto il link con tutti gli articoli:
https://www.cronachemaceratesi.it/category/ircr-2/
Maurizio Fattori, era un grande.
Peccato se ne sia andato.
Vi ricordate…. mentre erano in corso i lavori di viale Puccinotti ( la passeggiata della vergogna dei compagnucci di merenda) fu il primo a denunciare sui giornali che si stava facendo un lavoro orribile.
Mi sembra che un assessore rispose sulla stampa più o meno dicendo: ” prima di parlare aspetta che il lavori siano finiti”…
Caso IRCEROPOLI, Fattori aveva già capito la nefandezza che si stava perpetrando!!!!!!
11 milioni di euro!!!!!!
e fate finta di nulla???
Questi squallidi intrecci non li conosco se non per quello che leggo, ma la magistratura dov’è?
L’opinione di Nanà.
Mi sa che le IPAB portano sfi ortuna” agli intrallazzatori.
Come non ricordare che la ben nota inchiesta che diede origine a tangentopoli nacque all’interno di un’IPAB lombarda, il noto e ricchissimo Pio Albergo Trivulzio.
L’IRCER è un’IPAB, quindi anche Macerata avrà la sua irceropoli? … difficile a dirsi, anche se dall’inchiesta dell’Avv. Bommarito sembrerebbe non vi siano grossi dubbi.
E le inchieste dell’Avv. Bommarito sono notoriamente difficili da mettere in discussione!
Staremo a vedere cosa succederà al consiglio comunale aperto.
Però, dato che sono abituato ad affrontare le questioni valutando i diversi punti di vista, domando:
ma l’ircer, oltre a gestire patrimonio, che cosa fa?
Di cosa si occupa?
In questi 10 anni di potenziale irceropoli, di cos’altro si è occupato?
Che servizi offre?
Come si attesta a livello provinciale, … regionale?
Quali i rapporti con altre istituzioni?
Delle tante discussioni sull’ircer, nulla di nulla sui servizi, sulle attività, … (… non è strano?)
Si ha la sensazione che l’ircer gestisce, e peraltro male (così sembra), esclusivamente patrimonio (via valenti, piazza Mazzini, centro fiere, scuola via panfilo, ecc.). Peggio ancora quando lo fa insieme al Comune di Macerata.
E’ così???
Non sarebbe male che CM faccia un’inchiesta a tutto campo sulle attività dell’ircer. Senza nulla togliere ad eventuali nefandezze, consentirebbe un giudizio più complessivo e corretto.
Altrimenti, come succede spesso in questi casi, …”con l’acqua sporca si rischia di gettare anche il bambino” (se un bambino ci fosse).
@Bellini
La magistratura c’e’……ma e’ troppo impegnata nei fallimenti,nei protesti,nelle esecuzioni immobiliari dei cittadini che non riescono a sbarcare il lunario!!!E allora perche’ perdere tempo per quei “4 spiccioli” che il COMUNE ha omaggiato ad una ditta seria e affidabile ?????eh!!!
Alcune considerazioni:
1- come mai dopo aver “disprezzato” l’istituzione di una “commisione consiliare di inchiesta” sulle vicende urbanistiche degli ultimi 10 anni, adesso, improvvisamente, ci si “entusiasma” per un Consiglio comunale aperto? Eppure sono 2 strumenti – parimenti degni – entrambi previsti da norme statutarie e regolamentari. L’unico discrimine sensato sta – come per tutti gli “strumenti” – nell’uso che se ne intende fare. La vera differenza è che la prima è stata proposta dal PdL, la seconda da MC è nel Cuore. Non se ne vedono altre degne di nota, a meno che al sottoscritto sfuggano insperate doti “taumaturgiche” dello strumento scelto da Mc è nel cuore e doti “nefaste” di quello scelto dal PdL!? Semplice doppiopesismo o inspiegabile “entusiasmo statutario”???
2- si continuano a ventilare gravissime e dettagliate ipotesi di illecito, persino di ordine penale: per quali e quanti motivi non ci si è ancora rivolti agli organismi competenti: ad es. Procura della Repubblica, Corte dei Conti? Timore o inedito inciucio?
3- senza fornire elementi concreti si continua nel gioco di mettere tutti sullo stesso piano. Della serie “chi governa è male, ma l’opposizione non è meglio”. Al riguardo occorre precisare come ad ogni livello di governo le colpe della cattiva amministrazione ricadano al 99% sulla maggioranza (vedasi il Governo Berlusconi ed il centro destra: non si è mai sentito nessuno dare la colpa a Di Pietro, a Bersani o al centro sinistra: si sarebbe disposto un TSO). A Macerata no!! A Macerata è tutto diverso! La colpa è di tutti, tranne di chi critica senza proporre nulla: critica asfittica o frenetici preparativi a scendere nell’agone dell’antipolitica (pardon, della Politica)???
4- Un pò di serietà: prima si studino, si analizzino approfonditamente i “provvidenziali” esiti della discussione, della votazione seguente allo (“straordinario” strumento del) Consiglio aperto sull’IRCR; si osservino soprattutto gli elementi non secondari degli sguardi, degli atteggiamenti, delle sfumature, delle “cose non dette” e dei veri imbarazzi, e poi – soltanto dopo – eventualmente si giudichi!!! Diversamente rimarranno dubbi indelebili di strumentalità dovuta a (legittime ma malcelate) ambizioni antipolitiche (pardon, Politiche).
Ecco mr. wolf è la conferma che anche l’opposizione vuole nascondere tutto!!! Bommarito aveva spiegato bene l’inutilità su una commissione d’inchiesta su tutto e niente!!! Per quale ragione noi cittadini ci dobbiamo fidare di una commisione composta sempre dagli stessi consiglieri che hanno avallato queste scelte?!? La vicenda mi sembra documentata benissimo!!! Se volete fare qualcosa denunciate apertamente questi fatti anche domani caro mr wolf!!!!
Accidenti abbiamo la strepitosa arringa “delll’avvocato” difesore del PDL e della sua grande manovra con la “commissione consiliare d’inchiesta”, questa grande manovra mi ricorda la furbizia del Comandante dell’Esercito Tedesco Erwin Rommel soprannominato la “volpe del deserto” che attaccava l’esercito delle forze alleate per poi fuggire facendo perdere le tracce, era talmente furbo Rommel che faceva marciare i carri armati in ritirata A MARCIA INDIETRO.
La manovra diversiva di spostare l’attenzione sulla grande commissione d’inchiesta non ha funzionato e serviva solo a depistare e non approdare a nulla perché tutto era stato sempre approvato con il voto della minoranza,
noi cittadini che non siamo interessati al giochino delle parti dei due schieramenti che li ha visti complici fino ad oggi, vogliamo invece vedere se questo Consiglio Comunale aperto potrà rompere questo accordo trasversale e che finalmente possano emergere le verità per farci capire se é stato fatto il bene pubblico o altrimenti se sarà il caso far intervenire la magistratura.
Bisogna fugare tutti i dubbi e fare chiarezza, smettetela di fare i giochini……….. ormai la gente é stanca.
All’ultimo commentatore: non hai riflettuto su alcuna delle 4 considerazioni! Sei stato colto da un rabbioso quanto sospetto ‘animo bellicoso’ e non ti sei fermato a ragionare nemmeno x un istante! Non utizzare gli stessi metodi di cui accusi gli altri!! Rimaniamo eleganti e lucidi! Altrimenti farai nascere il sospetto di aver ‘fatto tana’ e che ci siano argomenti consentiti e argomenti ‘tabu”!
Caro amico pidiellino (altrimenti detto Mr Wolf),
rispondo volentieri alle tue considerazioni. Prima però consentimi di chiedermi per quale motivo uno come te, che fa politica probabilmente anche in sedi istituzionali, abbia il bisogno di nascondersi dietro uno pseudonimo, e non si presenti invece con nome e cognome, come sarebbe naturale per chi intende difendere apertamente le proprie idee.
Vengo ora alle risposte.
1) La commissione consiliare di inchiesta proposta dal PDL, proponendosi di operare addirittura sugli ultimi 10 anni di malaffare urbanistico cittadino, sarebbe stata completamente inutile, perchè, essendo troppo ampio il campo di indagine, nulla avrebbe potuto verificare, ed anche perchè sarebbe stata composta solo da consiglieri comunali, diversi dei quali peraltro direttamente coinvolti nelle disinvolte manovre urbanistiche ed edilizie cittadine che hanno di fatto messo in ginocchio Macerata;
2) ben diversa è una commissione, possibilmente composta anche e soprattutto da elementi esterni al Consiglio Comunale e dotati di adeguata professionalità, che operi su una questione specifica, lo scandalo IRCR in particolare, che per le sue dimensioni e la sua assoluta gravità assume una valenza simbolica e paradigmatica nel panorama politico cittadino, anche nel delineare il ruolo dell’opposizione;
3) io personalmente non mi rivolgo alla magistratura sia perchè, pur essendomi esposto, e molto, in prima persona (puoi immaginare con quante e quali pressioni), non mi sento un giustiziere della notte e non aspiro a diventarlo; sia e soprattutto perchè a me interessano le responsabilità politiche, e non quelle giudiziarie, di chi ci ha amministrato e ci amministra; sia infine perchè continuo a ritenere che dovrebbero essere proprio il Sindaco e il Presidente dell’IRCR, a tutela degli enti pubblici da essi rappresentati e per un preciso obbligo di legge in quanto pubblici ufficiali, a rivolgersi alla Procura della Repubblica per i dovuti accertamenti (inviando però alla stessa non una generica richiesta di indagini e verifiche, ma una specifica, documentata e dettagliata relazione orientativa);
4) sono d’accordo con te sul fatto che, in questi ultimi 18 anni, le principali e più pesanti responsabilità politiche nel malaffare urbanistico siano delle maggioranze di centrosinistra, che hanno fatto in città il bello e il cattivo tempo a tutela di interessi particolari, molto particolari, e ai danni dell’interesse pubblico; ma ciò, pur senza mettere tutti sullo stesso piano, non può far dimenticare le responsabilità (certo, minori) dell’opposizione, che a volte si è addormentata, a volte ha fatto un contrasto di pura facciata, a volte (come nel caso dell’IRCR o della minitematica) è stata proprio complice;
5) aspetterò anche io gli esiti del Consiglio Comunale aperto (anche se, sinceramente, degli sguardi, degli imbarazzi, dei sospiri, delle sfumature, non me ne importa proprio nulla), nella speranza che i consiglieri, quanto meno per non sprofondare nel ridicolo e nella disistima generale, sulla vicenda IRCEROPOLI non facciano come le tre scimmiette riportate in testa a questo articolo;
6) quanto alla mia discesa nell’agone politico, posso tranquillizzarti, l’ho già detto e qui lo ribadisco ancora: non mi interessa minimamente, ho altri problemi e altri interessi nella testa.
Mr wolf chiedi troppo! ma come si fa a ragionare senza essere ammantati di ideologia? impossibile.
e poi vuoi togliere a chi ha votato, vota e continuerà a votare per quegli stessi che loro dicono “fanno accordi trasversali”, la possibilità di rivotarli? se sono tutti uguali, diocono sempre loro, tanto vale che rimangano; e così è da 20 anni e così continuerà ad essere …
Caro Lupo Wolf e caro Jack,
non capisco il vostro affanno, non sono per niente rabbioso, sono solo un pó ironico, é peró certo che la mancata commissione comunale d’inchiesta vi ha fatto innervosire, non c’é da parte mia nessun animo bellicoso ma solo una forte insofferenza verso chi ancora vuole fare i furbi, evitando con un linguaggio politico forense che
i cittadini maceratesi approfondissero la questione IRCR, se come dite voi é tutto a posto non dovete temere
assolutamente nulla.
A Bommarito.
Quale onore! Sono solo un “giovane”, inesperto commentatore e per rispondermi si scomoda persino l’ottimo Bommarito! Tuttavia egli continua a non rispondere a semplicissime considerazioni ed il sottoscritto, dopo la presente, si asterrà da un’ulteriore replica che, a questo punto, assumerebbe lo stucchevole significato del “ping-pong epistolare”. Lei inizia bene distinguendo, finalmente in maniera un pò più chiara che in passato, tra le responsabilità di chi governa (quasi totali) e quelle di chi si oppone (diverse e molto minori). E’ già qualcosa. Ritengo però necessarie alcune puntualizzazioni:
A- Non ho compreso quale sarebbe secondo Bommarito la differenza tra i 2 strumenti “statutari” della Commissione di inchiesta e del Consiglio aperto (o non l’ha detto??). Difatti, in base alle Sue osservazioni, parrebbe che: 1-in Consiglio non siedano i medesimi consiglieri che avrebbero fatto parte della Commissione stessa; 2- Lei già sapesse che un’eventuale commissione avrebbe aprioristicamente “escluso” preziosi contributi esterni (inquietante in tal caso la sua preveggenza); 3- Lei attribuisca, altrettanto aprioristicamente, poteri taumaturgici ad uno strumento a danno di un altro parimenti degno ed altrettanto “regolamentato”, pur senza valide e/o comprensibili motivazioni (se non sulla soggettiva base di chi lo strumento l’ha scelto).
B- Se è così sicuro circa responsabilità “politiche” e “complicità” – poichè quelle che Lei descrive, ove verificate, probabilmente”aderiscono” con quelle penali – faccia un ulteriore sforzo di serietà e di chiarezza nell’indicare nomi, cognomi, indirizzi, circostanze: gliene sarei grato per primo! La Magistratura – qui rappresentata in modo molto autorevole – farebbe di sicuro il suo dovere. Altrimenti, non si spinga più al punto di far riferimento persino a “verifiche contabili, controlli sui reali flussi di denaro”, alimentando così la pericolosissima idea di un Consiglio comunale “popolato” da affaristi, lestofanti e faccendieri di ogni risma, e facendo così perdere di vista la reale consistenza ed il valore umano della stragrande maggioranza dei rappresentanti dei cittadini in Comune.
C- Con la medesima, smisurata presunzione con cui Lei mi individua in un:”pidiellino che fa politica probabilmente anche in sedi istituzionali, abbia il bisogno di nascondersi dietro uno pseudonimo, e non si presenti invece con nome e cognome, come sarebbe naturale per chi intende difendere apertamente le proprie idee” mi consentirà di risponderLe:
– se usa questa grave, imperdonabile approssimazione e protervia in altri campi, rischia di uscirne malconcia persino l’autorevolezza e la validità attribuite alle Sue recenti inchieste;
– lo pseudonimo, mi sembra, venga usato da centinaia (migliaia?) di frequentatori di questa pagina web, senza che Lei abbia mai, almeno sino ad oggi, avuto niente da osservare. Mi sfuggono i motivi per i quali Lei improvvisemente si lamenti (e solo oggi) di quella stessa “potenza” che Lei ha sempre attribuito allo “strumento” dei commenti, anche anonimi. (vede? Torna il “concetto” di “strumento”, trovandoLa ancora una volta confuso!?).
– Non si fermi qui! Non si fermi proprio adesso! Svolga le sue ottime inchieste anche su altri capitoli dell’urbanistica e della vita politico-amministrativa maceratese. Sennò darebbe licenza di ritenere che si tratta di una ricerca parziale, svolta soltanto “sotto al lampione” perchè “c’è più luce”!
Non si fermi qui! Non si fermi ora!
Con stima! A presto.
Caro Mr. Wolf, ha proprio ragione, i ping pong epistolari sono stucchevoli, e d’altra parte non ho nulla da aggiungere a quello che scritto sopra.
Solo un paio di velocissime considerazioni: 1) Le ho risposto direttamente perchè Lei aveva sollevato considerazioni riguardanti direttamente le mie prese di posizione su IRCEROPOLI e le mie presunte intenzioni future; 2) non ho assolutamente nulla contro gli pseudonimi, tant’è che mi confronto con tutti coloro che li usano, a volte litigando e a volte concordando con loro; nel Suo caso mi sono lamentato del fatto che Lei ne stia facendo uso solo perchè, secondo me, un così convinto fautore delle tesi sostenute in Consiglio Comunale dal gruppo del PDL (o, meglio, da una parte del gruppo del PDL) non dovrebbe avere bisogno di celarsi, ma, al contrario, dovrebbe avere l’orgoglio di presentarsi con il proprio nome e cognome e di portare avanti apertamente e a fronte alta, senza nascondersi, le tesi e le considerazioni sostenute in Consiglio dal gruppo del PDL.
La saluto e La ringrazio per il Suo invito a procedere con altri approfondimenti delle principali questioni urbanistiche cittadine. Penso proprio che seguirò il Suo consiglio, anche se, come credo sia evidente, io non ho, e non aspiro ad avere, il monopolio in questa materia: chiunque voglia può farsi avanti.
Credo che una attenta e profonda discussione sull’IRCER, cercando di capire cosa cavolo sia successo, se ci sono stati errori di valutazione, se qualcuno era al posto sbagliato al momento sbagliato (o invece al posto giusto nel momento giusto), se determinate azioni hanno comportato un impoverimento dell’Ente e di conseguenza della città sia da comprendere molto bene.
Non è possibile che a Macerata escano periodicamente fuori delle …zz@te gigantescche e che si finisca sempre a tarallucci e vino, dove non c’è mai stato alcuno che si è rivelato un incapace…
Mr Wolf,
se la sua tirata fosse intellettualmente onesta, non le dispiacerebbe che MC è nel Cuore abbia preso questa iniziativa. Avrebbe dovuto dire “beh, almeno una richiesta è andata in porto: peccato per la nostra” – pardòn: “peccato che non sia andata in porto quella del PDL, ma meglio di niente!”. Invece no: sorprendentemente anche lei fa dei distinguo, come quella volta che un noto politico dell’allora PCI protestava vistosamente perché i professori scioperavano coi Cobas e non con la CGIL, quasi che non fossero più importanti i motivi dello sciopero che il sindacato scelto. Cos’è che le sta più a cuore: il PDL o l’appuramento della verità?
Caro Mr. Wolf,
non vorrei che di abbaio in abbaio lei prendesse qualche abbaglio…
Da cittadina e da consigliere comunale sono lieta di partecipare al Consiglio comunale aperto di domani. Un’occasione di confronto pubblico dove cittadini e istituzioni dovrebbero cercare sinergicamente di capire e trovare soluzioni. In un momento politico e sociale così delicato e difficile è vitale per una classe politica che si ritenga seria, ricercare al di sopra di tutto la trasparenza e la chiarezza su vicende di interesse pubblico. Trattare della casa di riposo di Macerata alla luce della trasformazione in azienda pubblica, non temendo anzi auspicando di analizzare con cura ciò che finora è stato fatto o non fatto rispetto ai servizi alla persona e come si è gestito l’ingente patrimonio frutto di tanti generosi lasciti, è un dovere e un obbligo civile, morale e soprattutto istituzionale.
Mi auguro che sia il primo passo verso una gestione volta alla piena e reale trasparenza, nell’ottica del miglior servizio possibile ai nostri cari anziani.
Francesca D’Alessandro
Ma consiglira D’Allesendro anche tu, come se dice, ammistri l’IRCR che fate ve parlete addossu? Ma simo seri, me ripeto l’atti li coscete vojadri, li cittadì non ne sa cosa? E allora dillo che pjete lu gettò de presenza per fa la vetrina e riepì li microfuni de belle parole, ma non ce raccuntimo le cose che non è, la trasparenza la dovete garantì vojardri e se cuscì non è jete a casa tutti.