di Vincenzo Paci
Alla bombonera di Montegranaro, luogo mistico per gli amanti della palla a spicchi, va in scena il primo atto delle final four di Promozione: la prima semifinale vede di fronte la vincitrice dei playoff della provincia di Ancona e di quella di Macerata. Il CUS di coach Palmioli con una prestazione perentoria supera l’Evergreen Fabriano per 65-48, c’è stata partita solo nel primo tempo, dopodiché i maceratesi hanno messo il turbo e sfruttando il calo fisico e mentale dei cartai hanno messo in cassaforte il risultato, riducendo gli ultimi minuti a una semplice passarella. A seguire l’altra semifinale metteva a confronto il Lupo Pantano Pesaro e la Virtus Montegranaro, spompata da un tour de force micidiale che la vedeva affrontare la terza partita in cinque giorni. Non c’è mai stata partita, Lupo in controllo dall’inizio alla fine con un gioco spumeggiante e un Di Pumpo in più. Alla fine del primo quarto il vantaggio è già oltre i 10 punti. Nel secondo quarto moto d’orgoglio dei giocatori della Virtus che cercano di onorare al meglio la competizione e il terreno amico, difesa-pressing asfissiante a tutto campo che mette in seria difficoltà i ragazzi di coach Pentucci. Inevitabile però, per i veregrensi, pagare lo scotto dello sforzo fisico e il Lupo passa ripetizione. Controllo ripreso e mai più in discussione fino al termine della gara. 72-48 il finale. L’atto conclusivo delle final four 2012 di Promozione va in scena a Porto Potenza dove sul più bello si ferma il cammino del CUS Macerata che deve alzare bandiera bianca contro il Lupo Pesaro che si dimostra semplicemente più forte e conquista con pieno merito l’accesso in serie D.
Non è bastato buttare il cuore oltre l’ostacolo ai ragazzi di coach Palmioli che sono stati avanti solo in avvio, poi una rincorsa infinita fatta di allunghi e strappi mai completamente ricuciti, nel finale il tracollo che permette al Lupo di effettuare lo scatto decisivo e fissare il risultato sul definitivo e forse troppo severo 43-57 finale.
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Comunque, complimenti alla pattuglia del coach Matteo, la povera pallacanestro maceratese dopo la restrocessione dell’ABM dalla serie D, ha rialzato la testa, in campo, in quanto gli avversari hanno raggiunto il successo, solo in virtù di una maggiore esperienza e nella tifoseria mai così numerosa ed entusiasta, se non negli anni della mitica Edera.
Le basi ci sono , con umiltà, determinazione, come avete fatto fin ora, continuate a crederci.