di Giuseppe Bommarito
Dopo l’inchiesta di Cronache Maceratesi sull’IRCR (leggi l’articolo), che ha documentato tutta una serie di incredibili favoritismi nonchè un sostanzioso sconto di circa 10 milioni di euro all’Italappalti s.r.l. da parte dell’ente e dei vertici dell’urbanistica comunale maceratese degli anni 2000/2010, c’è chi si agita, e molto, e chi invece non si scompone per nulla.
Tra i più agitati ci sono senza dubbio i numerosi benemeriti donatori che negli anni e nei decenni passati hanno lasciato all’IRCR terreni e case per garantire un’assistenza dignitosa ai vecchietti maceratesi, specialmente ai meno abbienti, e che oggi, vedendo da lassù chi di fatto ha beneficiato della loro disinteressata generosità, si rivoltano sicuramente nelle loro tombe, mortificati e umiliati da tanto spregiudicato cinismo. Molto arrabbiati sono anche gli anziani ricoverati nelle strutture dell’IRCR ed i loro familiari (riuniti in un combattivo Comitato, il quale da tempo reclama un maggiore coinvolgimento e più trasparenza), che sono costretti a pagare un prezzo molto alto per la retta mensile ordinaria (1.670 euro per la residenza protetta e 1.100 euro per la casa di riposo) e che ad ogni richiesta, fosse anche una sbarra per impedire l’accesso ai non aventi diritto oppure un abbattimento della retta quanto meno per i portatori di sondino nasogastrico, si sentono dire che purtroppo non ci sono soldi disponibili. Ed è vero, visto che all’IRCR, considerato dai nostri furbetti del quartierino solamente come una vacca da mungere, i soldi, tantissimi soldi, hanno preso altre direzioni, rendendo così evidente che Macerata non è una città per vecchi, come la landa desertica ai confini del Messico che ha fatto da scenario al film che nel 2008 ha vinto l’Oscar per la miglior regia.
Per lo stesso motivo non c’è la copertura finanziaria nemmeno per ristrutturare e sistemare le strutture scolastiche di proprietà dell’IRCR (in via Panfilo, ad esempio, manca il collaudo strutturale, necessitano lavori alle fondamenta, c’è un’ala del tutto chiusa perché inagibile), sicchè ad essere imbufaliti per questa storia assurda, per questo abbraccio poco felice tra IRCR e Italappalti, sono anche i genitori dei bambini che frequentano scuole che non sono sicure al cento per cento.
Poi ci sono coloro che, pur mostrando una certa sorpresa per quanto è emerso da una vicenda in cui l’IRCR è uscito veramente con le ossa rotte, non si scompigliano più di tanto. A questa categoria di “flemmatici” appartengono parecchi degli amministratori e dei dirigenti politici, sia della maggioranza che dell’opposizione, i quali hanno rilasciato dichiarazioni e commenti francamente deludenti e sicuramente non all’altezza di una storiaccia che per la sua rilevanza è eufemistico definire grave. Fermandoci per brevità alle dichiarazioni dei responsabili comunali dei principali partiti, questa volta mi devo differenziare profondamente dalle parole di Bruno Mandrelli, segretario cittadino del PD e personalmente del tutto estraneo alla questione, il quale però, nel momento in cui ha affermato che la vicenda “… sicuramente non appare un esempio di amministrazione illuminata”, mi ha ricordato il comandante di un plotone che, venendo a sapere di alcuni suoi soldati in libera uscita trovati a violentare una fanciulla indifesa, si limiti ad osservare con sovrano distacco: “Perbacco, in questo caso i miei uomini non hanno mostrato il massimo dell’educazione!”. Insomma, un commento un po’ riduttivo quello dell’amico Mandrelli, diciamo la verità.
Battute a parte, per gli uomini della maggioranza (compreso l’ex Sindaco Meschini) il giochetto, anzi, la via d’uscita è questa: l’IRCR è un ente autonomo, conoscevamo la vicenda solo a grandi linee, più di tanto non si poteva controllare, errori e sviste possono capitare a tutti. Per l’opposizione, più o meno le stesse argomentazioni, con un’aggiunta strategica: tutti i consiglieri dell’IRCR, per statuto dell’ente, vengono nominati dal Sindaco, quindi, se qualcuno in città sta arrabbiato, se la prenda con le Amministrazioni Comunali che hanno governato la città dal 2000 in poi ed hanno effettuato delle nomine infelici negli enti partecipati o controllati.
In realtà, pur essendo vero che il Comune e l’IRCR sono due enti pubblici distinti, è indubbio che il primo eserciti sul secondo una profonda egemonia, che si traduce nel potere di nomina del Presidente e dei consiglieri d’amministrazione, nonché nella scelta quanto meno concordata degli obiettivi programmatici e in un raccordo operativo continuo. Nel caso specifico c’è stato anche di più, visto che si è arrivati ad un (illegittimo) accordo di programma a tre tra IRCR, Comune di Macerata e Italappalti e che i primi due enti sono stati direttamente e a fianco a fianco coinvolti nell’istruttoria e nel procedimento sanzionatorio attivato dall’Autorità per la Vigilanza sui Lavori Pubblici per numerose violazioni di legge riscontrate in questa brutta storia. In Comune, nei piani alti dell’urbanistica, conoscevano quindi la vicenda persino nei minimi dettagli, anche nelle virgole, sicchè la favoletta ipocrita del “non sapevamo e non potevamo sapere”, raccontata senza minimamente arrossire, è un ulteriore insulto alla collettività maceratese. Altrettanta ipocrisia – bisogna riconoscerlo per obiettività di racconto – c’è però anche nel tentativo di alcuni esponenti del centro destra di prendere le distanze dalla vicenda sul presupposto che tutti i consiglieri di amministrazione dell’IRCR vengono nominati dal Sindaco, anche quelli all’epoca più implicati nei rapporti con l’Italappalti nella vicenda in questione. La realtà è che, come è emerso anche in qualche commento, sino al 2005 i consiglieri sono stati sì nominati dal Sindaco, ma l’opposizione forniva i nominativi di alcuni suoi esponenti da nominare, ed è in forza di questo patto di spartizione che alcuni consiglieri del centrodestra furono catapultati nel consiglio dell’IRCR e in questo consesso successivamente uno di loro ebbe la delega a trattare e a gestire l’intero “affaire” Italappalti. Sgradevole o no, questa è la verità e quindi, più che negarla, sarebbe forse opportuno per il PDL andare a verificare cosa sta attualmente combinando questa stessa persona nel consiglio di amministrazione dell’ERSU, ove pure sembra che stia gestendo questioni immobiliari.
Qualcuno ha chiesto con forza i nomi e i cognomi dei responsabili. In realtà i nomi dei vertici urbanistici del Comune di Macerata del decennio di fuoco 2000/2010 e quelli degli allora responsabili dell’IRCR sono ben noti, così come è già emerso il nome di quel consigliere di AN delegato alla trattazione dell’intera vicenda. Altri ancora hanno chiesto di tirar fuori i cognomi “pesanti” di persone che hanno comprato nel complesso immobiliare dell’Italappalti in via Valenti.
In realtà non mi sembra questo l’aspetto centrale della vicenda. Quei nomi, chi vuole, può andare a vederseli da solo. Altri, secondo me, sono i problemi di fondo. Il primo, cercando di ragionare in termini politici e di non cedere a facili tentazioni scandalistiche, è prendere definitiva e piena consapevolezza che dal 2000 in poi, per oltre un decennio, è stato messo in atto il “saccheggio” della città di Macerata, e questa ultima storia, con gli amministratori comunali e i vertici dell’IRCR letteralmente ipnotizzati dalla new entry SOCAB-Italappalti (gruppo Alici Biondi, che poi ritroveremo anche in piazza Pizzarello e nel Consorzio Valleverde), lo dimostra ancora una volta e in maniera sin troppo evidente. Il secondo aspetto è la portata in termini economici di queste storiacce che una alla volta stanno venendo fuori: non stiamo infatti parlando di noccioline, di piccoli importi, ma ormai, tra una vicenda e l’altra, di milioni e milioni di euro, un’enormità per una città di 50.000 abitanti (pensiamo ad esempio all’ultimo scandalo targato Lega in Lombardia, dove si parla appena – per modo di dire – di un milione di euro). Il terzo punto da considerare con grande attenzione è che a Macerata c’è un gruppo di persone che ha ideato, gestito e diretto sistematicamente queste vicende, avvalendosi delle posizioni di potere ricoperte nella gestione della cosa pubblica e predeterminando le principali scelte urbanistiche ed edilizie, assunte sempre a tutela prevalente, se non esclusiva, di interessi non della collettività: amministratori e tecnici comunali che sanno far lievitare i prezzi quando l’ente pubblico deve comprare e sanno farli scendere quando invece deve vendere, architetti schermati dietro gli studi di colleghi compiacenti, avvocati d’affari, professionisti pronti a tutto, qualche utile prestanome, imprese edili in grado di fare il bello e il cattivo tempo in città, tutti impegnati, da caso a caso, in un continuo gioco delle parti e in un incessante scambio di ruoli, che, tra i tanti danni, ha creato anche una profonda distorsione del mercato immobiliare maceratese.
Il tutto è accaduto in una città amministrata da molto tempo da giunte di centrosinistra, composte da partiti che tutti i giorni straparlano di onestà e di rigore amministrativo, di tutela della fasce sociali più deboli (anziani, malati e bambini), di una gestione non speculativa del territorio, di trasparenza e di partecipazione dei cittadini nella gestione della cosa pubblica. E in effetti in questi valori credono veramente, e non per finta, moltissimi iscritti ed elettori del PD (a proposito, qualcuno telefoni a “Chi l’ha visto” per avere notizie del cosiddetto Altro PD), di Rifondazione Comunista, dei Verdi, di Pensare Macerata, di SEL, del Partito dei Comunisti Italiani (ed altrettanto dicasi ovviamente per tante brave persone che hanno sostenuto in questi anni il centrodestra). Ecco, io mi chiedo cosa aspetta tutta questa gente a presentare a brutto muso il conto ai protagonisti di vicende così opache, i quali, come è stato giustamente rilevato, ancora occupano posti di rilievo sia nei partiti stessi che in Consiglio Comunale e dintorni, ancora fanno finta di sdegnarsi per l’antipolitica montante (creata proprio dai loro comportamenti), ancora si occupano di questioni e situazioni politiche e amministrative molto importanti.
Prima di chiudere, qualche altro breve cenno sull’IRCR. E’ uscita in questi giorni la notizia secondo cui, senza nemmeno procedere ad un Consiglio Comunale aperto sulle problematiche dell’IRCR (che in precedenza era stato ipotizzato), si sta ora cercando di far fuori in tempi brevi l’attuale Consiglio di Amministrazione (leggi l’articolo), che, senza proprie responsabilità dirette, si è trovato a gestire un disastro colossale creato da altri e ha cercato quanto meno di metterci una pezza, per chiudere senza ulteriori indugi una storia penosa e per ripartire da una base di accordo quanto meno definita. Ecco, io invece credo che per onestà e trasparenza questo Consiglio Comunale sull’IRCR si debba tenere quanto prima e ritengo anche che la discussione, anziché occuparsi di nomi e di poltrone (già impazza al riguardo il totonomine), debba esprimere una valutazione rigorosa sul triangolo della morte (via Valenti, piazza Mazzini e Villa Cozza) creatosi nel rapporto con l’Italappalti, cercando di individuare senza reticenze e senza sottovalutazioni le precise responsabilità almeno politiche di quanto avvenuto. Così come è a mio avviso indispensabile che pure il Consiglio Comunale inizi ad occuparsi del personale dell’IRCR che, anche in tal caso per situazioni di tipo clientelare che vengono da lontano, versa in condizioni lavorative abbastanza assurde (prevalenza di contratti a termine, buona parte dei quali con ogni probabilità illegittimi; graduatorie non sempre rispettate; accumuli assolutamente non consentiti di ferie riferite a svariati anni di lavoro; ore lavorate in eccedenza non pagate e non recuperate, ecc.).
Un’ultima cosa: l’accordo transattivo dei mesi scorsi, questa volta con una penale vera (sì, perché nel contratto originario c’era pure una penale “finta”), prevede che l’Italappalti completi i lavori di ristrutturazione di palazzo Legato-Filati entro il 31 agosto di quest’anno. Ad oggi il cantiere sembra immerso nel più totale immobilismo. Ebbene, visto che c’è un limite a tutto, d’ora in poi vigiliamo seriamente per non farci prendere in giro ancora una volta. Sarebbe veramente troppo.
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Commento a caldo…
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Se preni a ceffoni un politico ti prendi una bella denuncia e, anche se in galera non ci va quasi più nessuno, rischi pure di finire dietro le sbarre.
…. Ma se in Italia 10.000 cittadini prendessero a ceffoni 10.000 politici non accadrebbe un bel nulla.
Credo che lentamente, ma inesorabilmente, stiamo adando verso quella direzione, preludio dello sfascio più completo.
Per Pasqua consiglieri ai nostri Amministratori pubblici, presenti e passati, ai nostri Consiglieri al Comune, presenti e passati, la lettura di un bel libro di Musil “L’uomo senza qualità”.
Chissà che qualcuno non ci si ritrovi…
Complimenti Bonmarito per portarci a conoscenza di questi eventi, io non sono del tutto d’accordo
con lei, nel Pdl cittadino una rinfrescata nei consiglieri c’è stata nel PD no e questo è un fatto vero!
Poi le nomine di questi enti le fa il sindaco, la cosa che più mi da fastidio e dalla quale disaccordo è il fatto che lei giustifica l’attuale presidente dicendo che ha messo toppe! Secondo me forse perchè sono un uomo libero una persona che prende la presidenza di un ente e trova questo scempio, prende le carte e va alla corte dei conti o in procura!!! Invece se a Macerata non c’era lei che con tanto impegno si è adoperato a leggere e a spiegare a noi l’accaduto, questa vicenda non sarebbe mai emersa!
Quindi chi copre gli atti come questo è una persona tale e quale a chi lo fa!
Macerata ha bisogno di persone oneste se vuole riprendersi e le posso assicurare che in giro ce ne sono molte, anche dentro i partiti!
E’ ora di suonare il campanello della PROCURA DI MACERATA ,
della GUARDIA DI FINANZA,
della CORTE DEI CONTI ,
cosi’ a qualcuno ritorna sicuramente la MEMORIA !!!!!!!!!!!!!!!!
La cosa sconvolgente non e’ che con la sua inchieste Bommarito ha portato alla luce malaffari consumati x 10/15 milioni di Euro ( 20/30 miliardi e dico 20/30 miliardi di quelle care vecchie lire – aho allora forse non avete ancora capito – 20/30 miliardi ) ma che qualcuno se li sta godendo e qualcun altro glieli lascia godere senza battere ciglio —
Che scandalo !!!!!!!!!!!!!
A Meschini dico che normalmente gli errori e le sviste SI PAGANO!!!
Se chiami un muratore per riparare un muro e questo te lo buttà giù…. te lo deve pagare, caro Meschini!! O anche tu vivi in un altro pianeta, perdendo il senso della realtà???
PERCHE’ NON INFORMIAMO DELLA VICENDA “STRISCIA LA NOTIZIA”? VI IMMAGINATE MESCHINI CHE PRENDE AD OMBRELLATE GIMMI GHIONE ED IL CAMERAMEN!!!!
Andrea Spalletti il 16 marzo 2012 alle 00:08
PERCHE’ NON INFORMIAMO DELLA VICENDA “STRISCIA LA NOTIZIA”? VI IMMAGINATE MESCHINI CHE PRENDE AD OMBRELLATE GIMMI GHIONE ED IL CAMERAMEN!!!!
Ma dai…. troppo forte…… che bella accoppiata: Meschini e il tapiro d’oro….difficile dire chi è l’uno e chi è l’altro!!!
“Quei nomi sono ben noti…chi vuole può andarseli a vedere da solo..” Se si vuole fare una inchiesta completa fino in fondo i nomi vanno fatti anche per rispetto di chi non essendo di Macerata non conosce nei dettagli le questioni che questo giornale ha il merito di portare alla luce. Ultima annotazione: tra i tanti che si indignano ci si attenderebbe che qualcuno di essi prenda carta e penna e firmi un bell’esposto alla magistratura ordinaria ed a quella contabile.
onda anomala il 16 marzo 2012 alle 07:39
“Quei nomi sono ben noti…chi vuole può andarseli a vedere da solo..” Se si vuole fare una inchiesta completa fino in fondo i nomi vanno fatti anche per rispetto di chi non essendo di Macerata non conosce nei dettagli le questioni che questo giornale ha il merito di portare alla luce. Ultima annotazione: tra i tanti che si indignano ci si attenderebbe che qualcuno di essi prenda carta e penna e firmi un bell’esposto alla magistratura ordinaria ed a quella contabile.
SE NON C’E’ IL BUNGA BUNGA I MAGISTRATI NON SI MUOVONO
…e non finisce qui! Quante altre magagne verranno fuori?
Vogliamo parlare della stupenda autorimessa privata a ridosso delle mura di tramontana?
Quali sono i progetti per il cosiddetto versante nord?
GIUSEPPE BOMMARITO SINDACO!
Quoto il commento di Andrea Spalletti. Siccome la soglia del ridicolo di questo paese è stata superata da tempo, concordo nel contattare Striscia la Notizia. La Giustizia non funziona! L’unica consolazione (magra) per noi cittadini sono le gogne mediatiche tipo Striscia la Notizia o Le Iene.
p.s. domanda retorica:
su questo benemerito quotidiano online leggo notizie strabilianti ed a molti ci è capitato di andare a rilasciare dicharazioni o testimonianze a forze dell’ordine in indagini con capi di accusa risibili. Avv. Bommarito, cosa deve succedere per far muovere la Procura della Repubblica?
Commento a freddo…..
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Credo che, al di la di ogni ragionevole dubbio, le varie inchieste di CM abbiano fatto emergere un “sistema” in cui la politica e determinati interessi particolari si sono lungamente intrecciati a Macerata negli ultimi 20 o, addirittura, 30 anni.
Da un punto di vista procedurale questi molti intrallazzi, che sembrerebbe abbiano fatto crescere le ricchezze di alcuni privati ma non la ricchezza generale della città, sono pesumibilmente stati fatti seguendo la legge e le norme.
Cioè si è violentato il territorio, lasciato speculare avidamente, aiutato amici e parenti e amanti probabilmente senza infrangere alcun codice, seguendo tutte le disposizioni
(sarei più “tranquillo” però se un inchiesta della Magistratura, se volesse essere fatta, confermasse che da un punto di vista legale non c’è nulla da eccepire: almeno si dimostrerebbe che gli amici degli amici sanno come muoversi tra le miriadi di leggi e leggine, tutte italiche)
Da un punto d vista politico invece siamo di fronte ad una cattiva amministrazione…
Cattiva (per non dire molto di peggio) amministrazione senza “se” e senza “ma”.
Ora si può anche ciarlare e affermare che non spettava a Tizio controllare, che Caio aveva solo informazioni generiche e che Sempronio era in quel momento distratto: ma queste (e molte altre simili già sentite e che risentiremo in futuro) sono solo pallide scuse, patetici tentativi di giustificarsi quando si è beccati con le mani nella marmellata.
Una cattiva amministrazione che, come altri hanno scritto, ha creato un danno monetario elevatissimo a Macerata, sebbene lo ricordo, gli azzeccagarbugli politici avranno fatto tutto probabilmente secondo lalegge (e mi ripeto: potrebbe la Magistratura interessarsi di questo e darci conferma??)
Ma quel che è peggio è che tanti nostri amministratori (incauti nel migliore delle ipotesi, se non prorio incapaci o addiritura conniventi) hanno solo cambiato poltrona e Ente, ma continuano a fare gli amministratori (cioè continuano a fare danni)…
E credo che a queste persone debba essere impedito, fisicamente, di potersi sedere in una qualsiasi poltona di un qualsiasi Ente pubblico
Di tutto questo ambaradan politico clientelare, su questo pasticciaccio brutto mi vengono alla mente:
ammazza, ammazza son tutti una razza
il più buono c’ha la rogna
Proporrei all’Italappalti di ammodernare a proprie spese il Palazzetto dello Sport e di costruire il nuovo polo natatorio…
Se le cifre di cui si parla sono queste… beh, a questi signori rimarrà comunque un sostanzioso resto.
Mah! in città le cose vanno più o meno sempre così… si strilla per poco e si tace quando ci fanno secchi 10milioni sotto il naso.
La battuta è buona, Peppe: touchè.
Sig . Mandrelli avv Bruno
Su tutta questa vicenda – oltre a trovare buona la battuta di Bommarito – trova buona anche la condotta di alcuni esponenti del partito di cui lei fa parte ??
Caro Alexis De Tocqueville,
la magistratura ha criteri tutti propri per decidere se e quando attivarsi. Nei fatti, sebbene all’esterno non sempre appaia, esiste una notevole discrezionalità. Nel caso specifico, non è nemmeno scontato che la Procura abbia letto gli articoli di recenti usciti su Cronache Maceratesi, così come non è detto che, qualora li abbia letti, vi abbia riscontrato estremi di reato certi e perseguibili penalmente con buona speranza di successo. Bisogna infatti tenere presente che parliamo di avvenimenti risalenti a qualche anno fa, tutti con una copertura formale costituita dalle delibere degli enti interessati, che ben si prestano alle attività difensive degli avvocati.
La mia idea è che, lasciando alla magistratura la piena autonomia e la discrezionalità che le compete, questo giornale debba occuparsi di responsabilità politiche, alle quali, quando i fatti parlano (anzi, urlano) da soli, non si sfugge. I cittadini e i lettori hanno infatti compreso benissimo quale cinico scempio dell’interesse pubblico sia stato fatto in questa vicenda (e in altre affrontate negli ultimi tempi), così come hanno percepito con esattezza la trasversalità di un’attività finalizzata a far cadere nel dimenticatoio i collegamenti tra i vari spezzoni della vicenda, indispensabili per capire l’odiosa attività di mungitura delle casse dell’IRCR.
La speranza è che nei vari partiti, senza eccezione alcuna, si apra una discussione reale, e non finta, per mettere nell’angolo i saccheggiatori di Macerata, per impedire a loro di continuare ad occuparsi con tono serioso ed impegnato di questioni cruciali per Macerata, per pretendere le loro dimissioni da immeritate posizioni di vertice nei partiti stessi e nell’Amministrazione e negli enti partecipati e controllati, per tappare loro la bocca quando torneranno a preoccuparsi con voce tremolante della povertà in aumento in città.
La speranza è anche che i cittadini comprendano sino in fondo che questa china di sempre più palese decadenza della nostra città non è il frutto del caso e di qualche contingenza negativa, o del destino cinico e baro. No, siamo in queste condizioni per colpa di lor signori, che per anni hanno fatto alla grande solo i propri interessi, calpestando quelli della collettività.
@ Mandrelli
Da veterano della politica e segretataio maceratese del PD ,il maggior partito di maggioranza , sarebbe gradita e seria anche far sapere la posizione del suo partito in merito a questi fatti ed dare eventuali chiarimenti in merito , che tanti cittadini stanno aspettando , ormai i pali per nascondersi non ci sono piu’ !!!!!
A tutti quelli che invocano l’intervento di Striscia la Notizia o che chiedono la pubblicazione dei nomi: ma non vi vergognate neanche un po’? Sperate che siano sempre gli altri a fare il vostro lavoro? Vi piace la zuppa pronta e inserire i vostri commenti ma di alzare il culo non vi passa neanche per la testa? Non credete sia ora di prendere posizione visto che siete tutti così compatti nel sostenere gli articoli dell’avvocato?
Le persone si mobilitano, scioperano, fanno picchetti e manisfestazioni… oppure questa è una cosa troppo comunista per i perbenisti?E poi sempre pronti a puntare il dito contro chi con le proprie manifestazioni reclama i diritti che voi ciechi e sordi affidate ai vostri rappresentanti come se fossero i depositari della giustizia. Pronti a giudicare gli studenti in azione solo perchè bloccano il traffico.Ipocrisia.
Le azioni partono dal basso, se volete delle spiegazioni chiedetele. Date il vostro contibuto alla causa invece di lasciare commenti insensati. Da quando Striscia la Notizia è un ente giudiziario? Credete che 2000 cittadini uniti che chiedono a gran voce spiegazioni siano più deboli di Striscia? Fino a quando saranno gli altri a dover combattere anche per voi popolo letargico, passivo e capace solo di commenti?
Non mi sembra che L’avvocato Bommarito faccia di professione il giornalista, eppure in nome della sua responsabilità umana e di cittadino vi sta dando la possibiltà di aprire gli occhi su quello che nessuno vuole guardare. Quando qualcuno deciderà di raccogliere la sfida e di formare un movimento popolare permanente che si occupi di tutte queste questioni urbanistiche (palazzetto, appalti, IRCR, piscine) giovanili, di ordine pubblico ecc. Oppure credete ancora che arriverà Batman a salvare Gotam City… o striscia oppure Bommarito sindaco. Mi fate pena, come le pecore belate solo in coro.
Leggetevi almeno la Canzone del Maggio del nostro grande poeta genovese e cercate di ottenere una qualche ispirazione per le vostre azioni…
CANZONE DEL MAGGIO
Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le “pantere”
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c’eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le “verità” della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.
Io penso che una persona dotata di dignità e di amor proprio e facente parte di questo gruppo di saccheggiatori, anche se più o meno indirettamente, non possa far altro che dare le dimissioni e vergognarsi.
Mi riferisco a chi occupa posizioni di vario tipo negli enti, nei partiti, nelle associazioni coinvolte in questi numerosi scandali.
Se io fossi Mandrelli, ad esempio, mi vergognerei moltissimo di uscire di casa sapendo ciò che pensano i miei concittadini dello schifo che ha fatto gran parte di gente del mio partito..
Per la mia dignità personale, manderei a quel paese tutto e tutti e tornerei a vivere SOLO del mio lavoro, lasciando truffe, imbrogli e crimini vari agli altri, non alla mia INTEGRITA’ di persona.
… ma forse il problema è proprio quel SOLO…
Per l’Avv. Bommarito
ovviamente la mia era una richiesta retorica. E’ naturale che la questione è prevalentemente politica. Ma posso fare un pensiero? Siamo sicuri che tali scelte siano state solo il frutto di incompetenza ed insulsaggine?
Per Ribechi
la dico alla maceratese: “cala jo da su pajà”!. Riguardo la questione Striscia la Notizia: mi sembrava ovvio che in questa affermazione ci fosse dell’ironia. Il fatto di leggere gli articoli e partecipare a questi dibattiti è una forma di cittadinanza attiva. Il che non esclude altre forme di partecipazione democratica. La predica forse andrebbe rivolta ad altre persone rispetto a quelle che frequentano queste pagine.
la città di macerata purtroppo è governata da persone che si dedicano alla politica per i loro interessi e questo è sotto gli occhi di tutti i cittadini. cronache maceratesi e soprattutto l’avvocato bommarito stanno facendo un lavoro certosino mettendo in chiara luce tutte le malefatte della giunta comunale attuale e passata. cronache maceratesi giustamente di recente ha messo le dichiarazioni dei redditi dei politici maceratesi e anche li è saltate fuori molte anomalie del tipo che alcuni tra cui noti commercianti che dichiarano di fare la fame la quale io gli e l’ha farei fare veramente e mi auguro un immediata visita della g.d.f. a questi lestofanti.
Peppe Bommarito, ti conosco e mi conosci. Apprezzo la tua professionalità e lo spirito con cui ti stati mettendo al servizio della trasparenza e pulizia della politica. Ho detto al servizio della trasparenza e non dei “cittadini” . Perchè i “cittadini”, non tutti ma gran parte di essi, hanno tollerato e spesso beneficiato del degrado della politica.
Come tu sai, non sono di Macerata ma ci ho lavorato assiduamente per quasi 25 anni (fino al 2010) : ho sempre avuto la percezione ( enon le prove ovviamente) che la città fosse “governata” da un gruppo di potere a prescindere dall’orientamente politico . Un gruppo di potere che attraverso una serie di “uomini chiave” sempre presenti nelle scelte “edilizie” più importanti per Macerata, ha condizionato pesantemente i partiti ( tutti) . Il fatto è che tutto sommato questo gruppo di potere ha “distribuito i benefici non a tutti ma ad una larga parte dei cittadini ( preciso a scanso di equivoci: con esclusione di quelli indignati che scrivono a Cronache Maceratesi ). Insomma, al fiume di € circolato nello sviluppo urbanistico e ai mille rivoli lasciati sapientemente defluire ci si sono abbeverate intere categorie professionali e sociali ( professionisti come architetti, ingegneri, geomtri, avvocati, notai , collaudatori, consulenti, intermediatori, fornitori, banche, fondazioni, universtità, imprese piccole e grandi, amici e amici degli amici ecc. ) determinando in tal modo il formarsi di un “blocco” sociale molto forte e numeroso (per il numero delle persone “interessate” basta pensare a quanti parenti e amici sono coinvolti anche marginalmente dai “benefici” di quelle operazioni) e comunque tale da garantire la permanenza al potere del gruppo di interessi. Una vera manna per tanti, tantissimi. Un meccanismo ben oliato questo, che funziona perfettamente in grandi agglomerati come ad esempio Milano e la Lombardia, figurasi in piccole città come Macerata, ma anche Civitanova ad esempio. Ecco spiegato perchè possono passare 15-20 anni prima che esca fuori un eccellente Peppe Bommarito a svegliare il “bell’addormentato cittadino indignato”.
A me quello che fa il PDL come opposizione mi interessa poco ( per farsi un’idea di come agisce mediamente basta quello che ha fatto da partito di governo all’Italia in questi anni).
Mi incazzo invece con il PD ( evidentemente sono un suo elettore) perchè dovrebbe avere il coraggio di cacciare ( non solo a Macerata) i malfattori dalle sue fila. Il messaggio deve essere chiaro: cari “centri di potere”, cari “blocchi professionali e sociali interessati” al mattone e al cemento non c’è trippa per gatti. Se poi questa operazione dovesse significare la perdita di “consensi” da parte di qualche “professionista”, ben venga: qualche anno si “spurgamento” lontano dal potere non fa male ( sai i passaggi “dall’altra parte” !!!).
Sauro Benedetti
Caro Sauro,
il tuo commento, quale esponente del PD che per anni ha ricoperto anche cariche di vertice nella CGIL provinciale, è molto importante.
Condivido quasi interamente le tue considerazioni. Non sono d’accordo solamente sull’esistenza di un vero e proprio ampio blocco sociale che avrebbe prosperato sulla gestione distorta dell’edilizia e dell’urbanistica maceratese. In realtà, a beneficiare in maniera diretta e vistosa di questa gestione “taroccata” non sono stati in molti. Per quello che io ho capito, parliamo di una compagnia di giro non particolarmente ampia, i cui componenti, di volta in volta, si sono scambiati i ruoli, ma non allargandosi troppo. Alla cerchia sottostante, sicuramente un po’ più numerosa, hanno lasciato solo le briciole.
A prescindere da ciò, hai pienamente ragione ad arrabbiarti e a pretendere nel tuo partito una sana operazione di pulizia, che però sembra ancora lungi dal’essere avviata. Basti pensare al recente seminario dei dirigenti e degli amministratori del PD a Pollenza, dove personaggi che dovrebbero andare a rinchiudersi in casa per i danni che hanno fatto alla città di Macerata ancora hanno relazionato e suggerito soluzioni per importanti problemi della nostra città. Tutto ciò mentre nessuno all’interno del PD sembra sollevare una questione morale che a mio avviso è sempre più dirompente e devastante. Per favore, qualcuno del PD dia una svegliata a Bruno Mandrelli!
Dopo le Amministrazioni Maulo e Menghi (di Sinistra la prima e di centro-Destra la seconda, durate circa sei anni ma precedute dalla crisi politica di tangentopoli), ritornò il “riformato”centrosinistra guidato da un suo uomo simbolo (Meschini). Con quella quella scelta (ampiamente vittoriosa) si voleva sottolineare il ritorno alla “normalità”.
Purtroppo, però, fu sottovalutato il fattore “astinenza dal potere” che aveva modificato anche il DNA della nuova generazione della sinistra e del centro, che chiedeva pressantemente clientelismo e assistenzialismo (posti, mattone, cultura, ecc.).
Nel 2005 furono molte le promesse, in parte avviate; la città si rilassò e Meschini rivinse le elezioni anche se con margine più ridotto. Nel 2010 molte aspettative erano state soddisfatte, soprattutto sul terreno urbanistico. Tutto ciò non sarebbe più servito direttamente a Meschini, ma sarebbe tornato utile allo stesso centro-sinistra consentendo a Carancini di inventare la teoria della “nuova storia” tutt’ora in corso.
Il prezzo pagato dalla città per tutto ciò è sotto gli occhi di tutti.