Ircr, imbarazzi e prese di distanza

LE REAZIONI DOPO L'INCHIESTA DI CM - La parola ai consiglieri comunali, al sindaco Carancini e all'ex sindaco Meschini

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Le interviste in Consiglio comunale (clicca sull’immagine per guardare il video)

 

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L’ex sindaco Giorgio Meschini

di Alessandra Pierini

Non si placa l’onda lunga delle reazioni provocate dall’inchiesta di Giuseppe Bommarito pubblicata da Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) sul patrimonio dell’Ircr.
L’ex sindaco Giorgio Meschini, primo cittadino negli anni in cui si sviluppò la vicenda, prende le distanze da quanto accaduto: «L’Ircr è un ente autonomo  – afferma – e ha un suo Cda. Durante la nostra amministrazione abbiamo fatto anche dei controlli nonostante non fosse di nostra competenza. Per quanto ci riguarda abbiamo fatto una variante urbanistica per valorizzare l’area poi come l’hanno venduta non dipende da noi amministratori che non avevamo  poteri di vigilanza. Per quanto mi riguarda ho fatto quel che ho fatto al meglio e in buona fede, certo errori e sottovalutazioni possono capitare a tutti. Lo insegna la vicenda dell’Ircr visto che ha sbagliato anche un notaio che ha fatto vendere per due volte la stessa area».

L’attuale sindaco Romano Carancini respinge al mittente le accuse della minoranza che ha sottolineato più volte che l’ex capogruppo del Pd avrebbe dovuto sapere: «Le questioni emerse  non sono perfettamente compatibili con una buona amministrazione, basti pensare che la vendita della stessa area per due volte è fatto oggettivo e ha dato il via a una causa civile. Io ero come tutti gli altri consiglieri che non si sono accorti di nulla forse. Non sapevo della causa civile nè della doppia vendita. Alcuni fatti della gestione quotidiana degli enti non poossono essere controllati in maniera analitica, puntuale e perfetta».

Maurizio Del Gobbo, ex componente del CdA dell’Ircr e attuale consigliere del Pd, valuta la situazione nel globale senza scendere nel particolare: «La casa di riposo intesa come residenza è un valore per Macerata questo però non va di pari passo con la situazione immobiliare, mi riferisco a Palazzo Legato-Filati che ha avuto dei ritardi dovuti non alla gestione ma all’impresa. Dò merito al precedente consiglio di cui facevo parte e all’attuale che sta facendo molto. In passato le scelte venivano fatte collegialmente e con scrupolo da parte del presidente Marino Foresi, ineccepibile, puntuale e preciso».

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Villa Cozza

Di tutt’altro avviso Claudio Carbonari del Pdl: «Non immaginavo che la situazione fosse a quei livelli. Ci troviamo con opere che dovevano essere seguite diversamente. Ci siamo già confrontati all’interno del partito e stiamo facendo un’analisi per vedere se c’è la possibilità di avere un chiarimento istituzionale e giurisdizionale. Si parla di colpevoli ma i colpevoli non vengono mai fuori. Si punta il dito anche verso un consigliere appartenente alla minoranza ma i vertici dell’Ircr sono nominati dalla maggioranza e dal Sindaco e i cittadini quando votano sappiano cosa vanno a votare. Mi manca la verifica di un ultimo atto firmato dal presidente dell’Ircr relativo ai lavori di palazzo legati-Filati senza polizza fidejussoria nè risarcimento danni. Se così fosse, ci muoveremo di conseguenza».

Ha seguito la transazione, firmata di recente, l’assessore ai Servizi Sociali Stefania Monteverde: «C’è finalmente un limite per la consegna del palazzo che è il 31 agosto. Questo permetterà di avere una rendita dai 27 appartamenti che sarà utilizzata a favore dell’Ircr e degli anziani che ospita».

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Il complesso immobiliare Neopolis in via Valenti

Anna Menghi dell’omonimo comitato ripercorre i motivi che hanno portato  la sua amministrazione a prendere la strada della valorizzazione dell’area di via Ghino Valenti: «L’idea di riqualificazione è nata durante la mia amministrazione. Si pensò di valorizzare le aree che aveva per garantire delle entrate  da usare in favore degli anziani. L’amministrazione Meschini prese spunto da quell’idea per gestire poi in maniera molto molto diversa. Fu l’Ircr l’unico ente ad essere gestito con due esponenti dell’opposizione, di area An e ad uno fu data, cosa un po’ strana, una delega all’urbanistica».

«E’ una vicenda di gravità inaudita e i politici non hanno fatto niente» conclude Giuliano Meschini dell’Idv.

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Le precedenti interviste sul caso-Ircr (leggi l’articolo)

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Palazzo Legato-Filati in piazza Mazzini



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