di Claudio Carbonari *
Nel corso di una “conversazione” tra i commenti di un articolo di CM (leggi) “Tex Willer” mi ha posto una domanda ben precisa:
“Una domanda al consigliere Carbonari, che è anche avvocato, e soprattutto appare preparato nell’argomento. Riassumo, ma mi dica dove sbaglio. Pare che il Comune abbia firmato anni fa un contratto con una ditta privata (oppure un consorzio di imprese forse?) perché si realizzino ad un determinato prezzo, chiaramente scritto nel contratto spero, visto che ci si è preso un mutuo, le piscine con altri immobili contigui a uso commerciale. Poi nei lavori pubblici (io sarei del settore …) ci possono essere gli imprevisti, per i quali si prevede di solito una determinata percentule delle somme impegnate (vedasi all’eccesso la galleria due fonti che si sfonda …). Poi sono eventualmente previste le varianti in corso d’opera, MA CHE DEBBONO ESSERE APPROVATE DA ENTRAMBE LE PARTI, che io sappia, altrimenti la ditta è obbligata a realizzare ciò per cui ha firmato il contratto. Oppure vi rinuncia, paga le DOVUTE PENALI, che spero ci siano nel contratto e il Comune può rimettere a gara l’appalto. Se però le cose non vanno così, temo si debba ricorrere dal giudice. Dico qualcosa di sbagliato, avv. Carbonari? oppure i “vincitori” dell’appalto per le piscine sono così bravi amici che un dispetto del genere non glielo possiamo fare. Ma chi sono realmente, si può sapere?”
Questa la domanda e, ritenendola di interesse generale, ho pensato che sarebbe stato più utile trattarla in maniera ampia ed articolata in un articolo, utilizzando il materiale a mia disposizione (ovviamente non completo ed esaustivo). Mi scuso anticipatamente per la sintesi e per eventuali imprecisioni o errori.
Il bando per le piscine è stato pubblicato nel dicembre 2007 dopo una “tumultuosa approvazione” nel consiglio comunale del 28 giugno 2007.
L’opera è stata avviata congiuntamente dall’Amministrazione comunale e dall’Università di Macerata che partecipano, attraverso un accordo di programma, con proprie risorse economiche e strutture organizzative, alla costruzione dell’opera.
L’accordo di programma tra Amministrazione Comunale di Macerata ed Università era del 2004 (sic!).
L’investimento complessivo dell’operazione era di oltre 7 mln di euro di cui circa 3,5/4 milioni a carico dei due partner (G.C. n. 211 del 18 giugno 2007 è stato approvato nell’importo complessivo di € 7.674.498,50=, di cui € 6.355.362,27 per lavori).
Il bando, prevede la formula della concessione di costruzione, avente per oggetto la progettazione esecutiva, l’esecuzione dei lavori e la gestione funzionale ed economica del complesso natatorio, compresi spazi commerciali.
(Ricordo che il Comune di Macerata, per la parte di propria competenza, ha già attivato un mutuo di cui paga gli interessi).
La durata massima della concessione è di 37 anni e sei mesi dalla firma del contratto, di cui sei mesi per la progettazione esecutiva, due anni per la realizzazione dell’intervento e 35 anni per la gestione (poi “diventati” 32 nell’affidamento).
Il progetto:
Tre piscine, due coperte ed una scoperta servite da un unico nucleo servizi.
Una prima vasca coperta, che misurerà 34,50 mt per 21 mt, otto corsie.
La seconda di 16,50 mt per 12 mt e la piscina scoperta, di 25 mt per 12,50 mt.
Due locali adibiti a spogliatoi, oltre ad uno che ospiterà l’infermeria e il pronto soccorso e un altro che fungerà da magazzino. Inoltre, deve essere creata una zona disponibile per praticare ginnastica pre natatoria, una tribuna per 470 ( o 530, non si è ben capito) spettatori e relativi servizi igienici, due locali rialzati per l’attesa e il relax, una reception, uffici e bar.
Il piano interrato verrà adibito a centrale termica, depurazione delle acque, vasche di compenso e depositi mentre, per quanto riguarda il verde, verrà realizzata un’area adiacente alla vasca scoperta che in parte verrà piantumata.
Per quanto riguarda la sosta, il pubblico dovrà utilizzare il parcheggio del palazzetto ad esclusione dei disabili e degli atleti per cui sono previste aree di soste specifiche.
Il vincitore della gara:
Nel giugno (se non erro) 2008, l’affidamento della concessione di costruzione e gestione del complesso sportivo e stato aggiudicato al RTI , raggruppamento temporaneo di imprese, formato da Sielpa srl, Sardellini costruzioni srl, Pipponzi srl, Crucianelli Rest-Edil srl, Eredi Paci Gerardo srl e Cipriani costruzioni srl per aver presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa.
Ha partecipato un altro soggetto la GPL COSTRUZIONI GENERALI SRL .
Il raggruppamento di imprese, dalla stipula del contratto, aveva in totale 144 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo.
Una volta che quest’ultimo fosse stato approvato potevano iniziare i lavori.
Di fatto questo non è avvenuto e, complice l’approssimarsi delle elezioni comunali, ci si è preoccupati di arrivare all’appuntamento con almeno una piscina… e si è proceduto a sistemare la piscina di viale Don Bosco ex GIL.
Piccola digressione sul caso specifico.
Nel luglio 2009, con una arzigogolata e piroettistica delibera di giunta (la 215/2009) si affidavano i relativi lavori allo stesso raggruppamento di imprese sulla scorta di una precedente delibera dell’aprile 2007 (!), con cui era stato approvato il progetto esecutivo dell’intervento di “Ristrutturazione piscina comunale di Viale Don Bosco” nell’importo di €.250.000,00 di cui 216.190,73= per lavori, dando atto che la realizzazione dell’opera avvenisse mediante contratto di concessione di costruzione e gestione.
Con una incredibile velocità, in soli 40 gg, dall’ottobre al novembre 2007 si esperiva la gara che andava, ineluttabilmente, deserta.
Con la delibera in questione si stabiliva, per gli anni 2010/11/12, l’erogazione del contributo comunale di € 90.000,00 per ciascun anno.
Tornando alle piscine di fontescodella, nell’aprile 2009, (D.G. n. 92/2009), si provvedeva ad una delibera interlocutoria, ma molto importante nei contenuti, approvando alcune modifiche della convenzione ed acconsentendo all’acquisizione di ulteriori pareri.
Con altra delibera di giunta, la 359 del 13/11/2009, si concedeva al RTI (raggruppamento temporaneo di imprese), una proroga di 40 gg. per la presentazione del progetto definitivo, ovvero il 15 dicembre 2009.
Sempre con altra Delibera di giunta, la 124 del 17/03/2010, si accordava un ulteriore termine di 100 gg. (!!!) per la presentazione del progetto definitivo e, quindi, entro e non oltre 26 marzo 2010, pena l’inevitabile applicazione della penale giornaliera di cui all’art. 9 del contratto di concessione.
La data del 26 marzo 2010 non deve trarre in inganno, perchè anche in questo caso, con un bel “salto” giuridico, si sommano tutti i giorni a partire dalla data di stipula del contratto, quindi 144+40+100 gg, producendo così, ipso facto, una sanatoria a favore del RTI (anche se a me i conti non tornano tanto).
Arrivati a questo punto penso di aver risposto alla domanda di “Tex Willer” e contribuito alla maggior comprensione dei fatti.
Il resto è storia recente e se, come penso, i lettori di CM seguono l’evolversi della vicenda e dei lavori consiliari, ritengo sappiano cosa sta accadendo intorno alle piscine di fontescodella.
Magari, a breve, troverò modo di rendicontare anche i fatti recenti.
Mi si consenta anche una breve valutazione personale rivolta all’amico Tex Willer.
Una amministrazione, non dico capace e competente, ma almeno dignitosa e rispettosa dei cittadini, e dei soldi pubblici, avrebbe dovuto portare la questione in Tribunale già da un bel pezzo.
Rimango a disposizione di Tex Willer e degli altri interessati per approfondimenti specifici sulla questione.
* Avv. Claudio Carbonari, consigliere comunale del Pdl Macerata
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Caro Claudio,
rimani a disposizione altri cinque minuti per me: per quale motivo, secondo te, una amministrazione rispettosa dei cittadini e dei soldi pubblici non ha provveduto a portare la questione in Tribunale già da un bel pezzo; anzi, quella che le è succeduta si domanda se non sia addirittura il caso di alzare l’emolumento di un altro milione e mezzo, aumentando nel contempo anche la metratura commerciale a disposizione delle ditte vincitrici dell’appalto?
Ma la questione “Carancini- APM” quella dei topi, non era da portare in tribunale? Fatemi capire se uan cosa del genere va votata da un consiglio comunale come se fosse la bancherella da portare si o no la mercato.
Per la questione pscina invece, spero che qualcuno PORTI realmente la questione in tribunale e che non restino solo chiacchiere da politicanti su CM, ma che vada avanti per serietà e coerenza. I cittadini maceratesi si meritano consiglieri migliori e aria nuova, speriamo che questo vento da nord est arrivi presto…
Aspetto la querela allora dai quaquaraquà del PLD…
Nella analitica descrizione del contratto tra le parti, manca una parte fondamentale: la ditta recepisce circa 4 milioni di euro ( Comune e Università) ed ha un affidamento per 37 anni, fin qui va bene. Ma poichè la ditta, o chi per questa, dovrà pagare i costi di gestione, per gli stessi anni ( 37) avrà a disposizione 2.300 metri quadrati di commerciale da affittare ai fini di rientrare nei costi. Dunque il “contratto” ingloba sia un onere finanziario per il Comune ma anche la “cessione” o meglio “concessione” dei metri quadrati commerciali da poter affittare.
.. ottima domanda signor Davoli, alla quale spero qualcuno possa dare una risposta…
Rivolgo la seguente domanda a qualsiasi avvocato che possa rispondermi in maniera serena senza conflitti di interesse:
un semplice cittadino puo’ portare la questione in tribunale o puo’ rivolgersi alla corte dei conti per fermare questo sperpero di denaro pubblico? Puo’ denunciare il Comune per palese mal gestione di soldi pubblici? Se la risposta è si, invito tutti quanti vogliono fermare questa barzelletta e far assumere ai nostri cari politici le proprie responsabilità, a formare insieme a me un gruppo di protesta per una immediata denucia a 360 gradi
@ Filippo Davoli
Caro Filippo 5 minuti per te li trovo…
anche se penso non basteranno…
Mi chiedi qual’è il motivo, secondo me, per cui non hanno ancora preso provvedimenti legali…
La risposta non è tanto difficile e penso sia già nella testa di tutti…
Cmq, a mio parere, i motivi sono essenzialmente due..
Il primo è perché, agire in questa maniera, significherebbe autocertificare la propria incapacità amministrativa e la conseguente “sconfitta”politica…
Può sembrare fazioso ma questa è la realtà…
dopo oltre 8 anni in cui il centro sinistra si riempie la bocca, con correlata propaganda populistica, con le piscine di fontescodella, ammettere di avere sbagliato sarebbe una certificazione assoluta di insuccesso..
e la paura che questo possa far risvegliare qualche cittadino maceratese dallo stato di coma farmatologico ed ideologico è grande…
Invito peraltro a rammentare come le assidue dichiarazioni di vari esponenti dell’amministrazione, sia di quella Meschini, che di quella Carancini, relative all’avvio dei lavori, siano continuamente sbugiardate dai fatti…
Il secondo motivo è riconducibile al fatto che alcuni esponenti della “nuova” amministrazione, che nella vecchia erano presenti ed avevano attivamente propugnato il discorso fontescodella, aumentato per di più il loro peso politico ed amministrativo, hanno sempre avuto stretti rapporti e contatti con le imprese aggiudicatarie dell’appalto, compreso un forte sostegno elettorale…
Questo è…
PEr inciso…
Le imprese aggiudicatarie hanno chiesto 2.600.000 euro in più (!)…
Il sindaco vorrebbe dargliene “solo” 1.500.000 in più, sulla scorta di un parere legale redatto dall’avv. Emanuela Branchesi e costato, solo il parere, 18.000 euro…
Alla fine della tarantella se, malauguratamente, passasse la linea proposta dal sindaco, il costo lordo delle opere (variante) sarebbe di € 18.430.000 (!) come da promemoria degli uffici tecnici consegnatomi il 18 marzo 2011..
Tutto ciò è assurdo…
@carbonari
non vedo perchè una giusta campagna di informazione ai cittadini e di pressione sulla amministrazione per delle scelte (o meglio delle non scelte) che possono sembrare particolarmente “sospette” (personalmente lo riconosco già da tempo) , deve essere condita dalle solite considerazioni di denigrazione verso coloro che hanno nel tempo compiuto scelte elettorali che non le sono gradite (“coma farmacologico ed ideologioco) . Sarebbe troppo facile rispondere che a ben altri “sonni” sono soggetti da 17 anni una buona parte della popolazione italiana , lei compreso ! Ma questo non è il modo giusto per cambiare questo paese che ha bisogno di mettere da parte gli steccati per permettere finalmente la trasparenza dei comportamenti politici ed amministrativi. Per cui modestamente le consiglio di continuare l’impegno per portare alla giusta soluzione questa vicenda e di lasciar perdere noi cittadini che poi al momento giusto ci prenderemo le nostre responsabilità.
Domanda:
1- Perchè tutto ciò non emerge pubblicamente???
o meglio perchè i giornali, e i media locali non informano noi cittadini dell’esistenza di questo scandalo??
2- Sig. Sindaco Carancini non è sufficiente uno scandalo simile per dare le dimissioni e ritornare al più presto alle urne??
Tante chiacchire non servono per niente: art 115 e art. 116 DPR 207 /2010 o ex art. 86 e 87 DPR 554/1999 riconfermati dal DPR 207. e in consiglio ci sono “fior” di avvocati
Ringrazio l’avv. Carbonari per aver risposto alla mia sollecitazione e per essere andato a spulciarsi le carte per ricostruire dettagliatamente l’accaduto, non penso sia stato facile.
Il D.P.R. citato dal prof. Munafò, il n. 207 del 5 0TT0BRE 2010 – Regolamento di esecuzione e attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE
ed in particolare gli articoli da lui citati, ma non solo, sono molto chiari al riguardo: confrontandoli con la ricostruzione dei fatti riportata da Carbonari, chiunque, senza essere un avvocato, ci può trovare fatti e comportamenti a dir poco molto “dubbi”, sui quali qualunque cittadino potrebbe presentare un esposto alla Magistratura, a maggior ragione se è un consigliere comunale e addirittura di mestiere fa l’avvocato.
Ma sul fatto che questo avverrà, nonostante un consiglio comunale infarcito di avvocati, non ci spero molto: Carbonari, ci ridia almeno lei la speranza!
Art. 115 Schema di contratto di concessione (art. 86 d.P.R. n. 554/1999)
1. Lo schema di contratto di concessione indica:
a) le condizioni relative all’elaborazione da parte del concessionario del progetto dei lavori da realizzare e le modalità di approvazione da parte dell’amministrazione aggiudicatrice;
b) l’indicazione delle caratteristiche funzionali, impiantistiche, tecniche e architettoniche dell’opera e lo standard dei servizi richiesto;
c) i poteri riservati all’amministrazione aggiudicatrice, ivi compresi i criteri per la vigilanza sui lavori da parte del responsabile del procedimento;
d) la specificazione della quota annuale di ammortamento degli investimenti;
e) l’eventuale limite minimo dei lavori da appaltare obbligatoriamente a terzi secondo quanto previsto nel bando o indicato in sede di offerta;
f) le procedure di collaudo;
g) le modalità ed i termini per la manutenzione e per la gestione dell’opera realizzata, nonché i poteri di controllo del concedente sulla gestione stessa;
h) le penali per le inadempienze del concessionario, nonché le ipotesi di decadenza della concessione e la procedura della relativa dichiarazione;
i) le modalità di corresponsione dell’eventuale prezzo, anche secondo quanto previsto dallarticolo 143, comma 5, del codice;
l) i criteri per la determinazione e l’adeguamento della tariffa che il concessionario potrà riscuotere dall’utenza per i servizi prestati;
m) l’obbligo per il concessionario di acquisire tutte le approvazioni necessarie oltre quelle già ottenute in sede di approvazione del progetto;
n) le modalità ed i termini di adempimento da parte del concessionario degli eventuali oneri di concessione, comprendenti la corresponsione di canoni o prestazioni di natura diversa;
o) le garanzie assicurative richieste per le attività di progettazione, costruzione e gestione;
p) le modalità, i termini e gli eventuali oneri relativi alla consegna del lavoro all’amministrazione aggiudicatrice al termine della concessione;
q) nel caso di cui allarticolo 143, comma 5, del codice, le modalità delleventuale immissione in possesso dellimmobile anteriormente al collaudo dellopera;
r) il piano economico finanziario di copertura degli investimenti e della connessa gestione temporale per tutto larco temporale prescelto;
s) corrispettivo per il valore residuo dellinvestimento non ammortizzato al termine della concessione.
Art. 116 Contenuti dell’offerta (art. 87 d.P.R. n. 554/1999)
1. In relazione a quanto previsto nel bando lofferta contiene:
a) il piano economico finanziario di cui allarticolo 143, comma 7, del codice e gli elaborati previsti nel bando;
b) il prezzo richiesto dal concorrente;
c) il prezzo che eventualmente il concorrente è disposto a corrispondere all’amministrazione aggiudicatrice;
d) il canone da corrispondere all’amministrazione aggiudicatrice;
e) il tempo di esecuzione dei lavori;
f) la durata della concessione;
g) il livello iniziale della tariffa da praticare all’utenza ed il livello delle qualità di gestione del servizio e delle relative modalità;
h) le eventuali varianti al progetto posto a base di gara;
i) la quota di lavori che intende affidare a terzi.
Se le cose stanno come le ha raccontate il consigliere Carbonari si avrebbe la prova provata che buona parte della politica maceratese è ostaggio della lobby dei palazzinari e pertanto quelle che fino ad oggi sono passate come illazioni assumerebbero la veste di constatazioni.
In ogni caso a prescindere dalla giusta o sbagliata ricostruzione dei fatti sarebbe doveroso, da parte del Sindaco e della giunta, intraprendere una salutare operazione di trasparenza sull’argomento e sarebbe altrettanto opportuno che gli stessi indicassero le azioni che metteranno in atto per risolvere nel più breve tempo possibile la questione (comprese le vie giudiziarie).
Ho apprezzato molto fino ad ora la condotta del Sindaco, spesso anche in aperto contrasto con la sua maggioranza e con i poteri forti, e sono certo che troverà o la forza di spiegare e giustificare ai maceratesi le motivazioni di una così consistente lievitazione dei costi in termini di denaro e cubature o di impugnare il contratto, pretendere l’applicazione delle condizioni originarie e in caso di inadempienze della controparte chiedere un giusto risarcimento dei danni.
all’inizio mi era proprio piaciuto ma carbonari alla fine si è fatto prendere dalla vis retorica che va bene tanto in consiglio comunale che in un aula di tribunale. un politico (per di più giovane, che non guasta) risponde ad un lettore-cittadino dando un bell’esempio di democrazia, presenta dati, cifre, delibere dando un bell’esempio di trasparenza, elenca i nomi delle ditte che si sono aggiudicate i lavori e a cui imputare lo sperpero di denaro pubblico cittadino dando un bell’esempio di coraggio politico e civile ma poi inciampa sulla denuncia e parte il pistolotto politico, neanche troppo lucido: la maggioranza non può denunciare perché sarebbe una sconfitta politica (ma perché l’opposizione non può denunciare?); fornisce dati e informazioni che se fossimo in un paese normale qualsiasi cittadino potrebbe consultare on line (el nano de venesia); fa il nome delle ditte ma si dimentica di fare quello dei progettisti (forse gli stessi di tutti i progetti pubblico-privati di macerata come via trento, valleverde…); nel denunciare pacchetti di voti all’amministrazione (precedente ed attuale) ascrive ditte come crucianelli (figlio del non dimenticato mario) e pipponzi (assessore giunta mobili a civitanova) al cartello elettorale della sinistra…a volte anche le buone cause, se gestite in modo fazioso, trovano più detrattori che sostenitori. e questa è una buona causa, civica più che politica, a cui potremmo aderire in molti
Allora… cerchiamo di rispondere a tutti…
@ Iesari @ Avit
Mi dovete scusare ma sarò franco e debbo spiegare un paio di cose…
I miei articoli su CM sono il frutto di un lungo colloquio avuto con il direttore MAtteo Zallocco e tutta la redazione di Cm…
Il problema principale era proprio il possibile instaurarsi di “battibecchi ” e polemiche nei commenti, che poi sarebbero andate inevitabilmente a distorcere la realtà fattuale..
Orbene, sulla scorta di questo ragionamento, mi sono impegnato, in linea di principio, a fare articoli che raccontassero i fatti su basi oggettive e riscontrabili…
Che diventano, a volte, tecnici ed “illeggibili”…
Nell’articolo penso di essermi attenuto a tale comportamento…
Non parliamo poi degli interventi di alcuni “illustri” articolisti di CM, che sono di parte dalla prima all’ultima riga…
ma non mi dolgo certo per questo… ognuno, bene o male, tira l’acqua al proprio mulino…
a costo di sembrare presuntuoso ritengo più corretta la mia impostazione…
che consente, a chi ne ha voglia, di essere informato in maniera abbastanza precisa e dettagliata…
Però, perchè c’è un però…
Nei commenti penso che, come tutti, posso esprimere in maniera in pò più aperta anche le mie considerazioni “politiche, che poi possono piacere o no…
su questo non penso ci sia da dibattere molto…
Ora, pur ritenendolo poco elegante, per rispetto di chi ha avanzato perplessità, mi trovo a rispondere su dei commenti ad un mio articolo, innescando proprio quel fenomeno che deprecavo…
ma tant’è…
mi adeguo..
Tra l’altro il mio pensiero era rivolto ad una precisa richiesta di Filippo Davoli, e non vedo il perchè di doverla mascherare.
Anche perchè, nel commento, le mie sono considerazioni personali, saranno i lettori a valutarne l’eventuale riscontro oggettivo, tenendo conto che non sono stato nè infamante, nè calunniatore…
Tantomeno denigrante…
Sulla lucidità non posso esprimermi, le mie parole sono lasciate alla valutazione di chi legge, non penso di aver usato una grande vis retorica comunque….
Sono cose che sanno anche i sassi..
A chi giova nasconderle?
Giusto per la memoria, l’opposizione, su questo e altri temi, ha più volte denunciato il comportamento “mediocre” tenuto dall’amministrazione e, anticipando i fatti, l’articolo sarà prodromico ad una risoluzione che porteremo in consiglio alla prossima seduta utile e di cui, ovviamente, mi sono fatto promotore…
@ Johnny Utah
Le posso garantire che le cose “raccontate” stanno esattamente così, come potrà agevolmente verificare leggendo le delibere da me riportate nel testo…
Quindi la ricostruzione dei fatti, appunto, è incontestabile..
Sul resto non commento pubblicamente..
Altrimenti vengo tacciato di faziosità…. troppo facile…
Se vuole confrontarsi in privato: claudiocarbonari@hotmail.com
Saluti
Se i fatti esposti possano presumere situazioni poco cristalline, oppure comportamenti non proprio fedeli alla legge o ancora se si potrebbero eventualmente rilevare situazioni, presumibilmente, illecite perchè fermarsi ad un intervento, lungo e complesso, su CM e non andare invece in procura?
Perche non ci si è, eventualmente, andati prima visto che la situazione sembrerebbe incasinata non da oggi???
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“……Una prima vasca coperta, che misurerà 34,50 mt per 21 mt, otto corsie.
La seconda di 16,50 mt per 12 mt e la piscina scoperta, di 25 mt per 12,50 mt……”
Sarebbe intressante sapere perchè proprio tali misure per le piscine che, eccetto quella scoperta (che dovrebbe essre, se non sbaglio, semiolimpionica) le altre sembrano essere state tirate fuori a casaccio (o sembrerebbe da qualcuno che ha fatto i calcoli evidentemente ubriaco o sotto sostanze psicotrope)….
Gentilmente si può sapere chi è che ha deciso le dimensioni????
@ Tex Willer
Prego… Ma per carità! Niente ringraziamenti…
Penso di aver fatto un mio dovere, nella mia veste di consigliere comunale…
Anche se il tempo è tiranno…
Poi se vuole altri chiarimenti vale quanto scritto a Johnny Utah…
Cordialità…
@ Avit
Io non incolpo certo i privati per il comportamento che tengono…
a me non importa chi sono o per chi votano…
Ma ci mancherebbe altro!
Questa è una logica che non mi appartiene e che biasimo profondamente…
Hanno partecipato e vinto una gara d’appalto…
Ora la palla è dell’amministrazione e deve valutare se il comportamento è corretto o meno…
Secondo me no…
I fatti, tragici, che incombono sul Ns. paese in questi giorni mi hanno portato lontano dai commenti, non dalla lettura, degli ultimi alrticoli. Questo però no, questo lo voglio commentare.
Intanto ringrazio Carbonari che dimostrando un bel coraggio, mi, ci ha ben spiegato TUTTO, e udite udite FINALMENTE CON NOMI E COGNOMI DEGLI ATTORI IN CAMPO!!!, l’iter procedurae dei fatti in questi anni. Ora ci sono da fare alcune verifiche, cosi tanto per perdere un pò di tempo. In un affidamento privato se ciò fosse avvenuto, credo che da un bel pezzo la questione sarebbe in tribunale ma essendo in ambito pubblico va bene cosi, tanto mica sono degli amministratori i soldi…è no! effettivamente i conti non tornano!
Stefano Ciabattoni
@carbonari
ora capisco che l’atteggiamento da “dottor jekyll e mr hyde” (:-) era dovuto ad esigenze editoriali e al doppio ruolo di redattore e commentatore. ad entrambi va il merito di aver sollevato pubblicamente la questione sull’affaire piscine
@ claudio carbonari
Consigliere Carbonari io non ho contestato affatto la ricostruzione della vicenda fatta da lei in questo articolo per altro anche ben documentata, ho solo usato un pò di prudenza in attesa di conoscere la versione dei fatti degli altri soggetti coinvolti (almeno spero).
Io mi aspetto da questa amministrazione un forte segnale di discontinuità rispetto al passato che andrebbe a compensare i mancati benefici, propri di in un sistema bipolare, che scaturiscono da una fisiologica alternanza di governo.
Ben venga quindi una sana e circostanziata opposizione.
Saluti
grazie Claudio, ma l’informazione la deve fare chi comanda!