di Alessandra Pierini
Nel lontano 1819, ben 100 “consorti”, 100 cittadini benemeriti e non mogli generose come disse Enrico Ruggeri nell’ultima edizione di Musicultura, decisero di costruire lo Sferisterio. Chissà a quale uomo paziente, a quale esperto di mediazione fu affidato l’arduo compito di metterli tutti d’accordo sulle tanti questioni che, senza alcun dubbio, furono chiamati ad affrontare e nelle decisioni che chiamò in causa tutti i componenti del consorzio. Oggi, in una fase in cui i presidenti dei due enti soci dell’associazione Sferisterio Romano Carancini e Antonio Pettinari non riescono a trovare, pur incoraggiati da tutte le forze politiche che si sono espresse in questo senso, una soluzione condivisa viene naturale chiedersi cosa avrebbero fatto i cento consorti e come avrebbero fatto ad arrivare alla scelta finale sul nome del direttore artistico che dovrà guidare la stagione lirica di transizione che caratterizzerà l’anno 2012.
Il rapporto tra presidente e vice presidente dell’associazione, anzichè rasserenarsi, dopo la tensione delle ultime settimane (leggi l’articolo), diventa sempre più difficile e il tanto contemplato punto d’incontro sembra lontano in un orizzonte piuttosto cupo in cui i problemi anzichè diminuire aumentano. In tutto questo non sono neanche stati resi noti i nomi dei nuovi componenti del cda che Carancini però assicura è ormai fatto.
Mentre nei giorni scorsi Renato Pasqualetti ha segnalato la necessità di fare sistema, ragionando in un’ottica regionale (leggi l’articolo), a Macerata è diventato difficile anche parlare in termini provinciali.
Un nuovo appello all’unione arriva oggi dall’assessore regionale Pietro Marcolini: «Sono convinto che prevarrà tra i soci dello Sferisterio la ragionevolezza del confronto. Mi auguro che si trovi presto una soluzione condivisa ma che tenga soprattutto conto realisticamente delle difficoltà del momento». Marcolini sottolinea anche l’importanza dello Sferisterio nel circuito regionale: «Lo Sferisterio non deve temere il confronto, anzi può essere solamente valorizzato all’interno di una rete».
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Presumibilmente l’amico Marcolini, che cerca di mettere pace nella assai complessa (e confusionaria) questione dello Sferisterio (per cortesia: smettiamola di chimarlo SOF, che il rumore della pronuncia sembra più un fortissimo mal di pancia che altro!!!), dimentica che le problematiche degli ultimi anni (di cui non ripetiamo genesi e situazione, che oramai sanno tutti) si sono solo innestate su un percorso pregresso dove non è che fosse tutto così cristallino.
Insomma a problematiche passate mi sembra che, negli ultimi anni, si siano sono aggiunte altre problematiche e pertanto non credo che con un semplcie “la situazione è complicata volemose bene” si possa chiudere tutto.
Negli ultimi anni ci sono, sembra, dei buchi notevoli tra il bilancio di previsione e il consuntivo, c’è da capire la questione della sartoria, bisognerebbe chiarire la natura di tanti “importanti” contratti, occorrerebbe mandare a casa buona parte della corte dei miraco(la)ti che nelle ultime stagioni ha succhiato (fino all’indigestione) alla mammella del denaro pubblico…..
Insomma QUALCUNO DOVREBBE ASSUMERSI le propie responsabilità… E POI ANDARE A CASA, sparire dalle cronache, uscire nottetempo dalla scena politica, farsi dimenticare per quella che negli ultimi 10-15 anni sembrerebbe proprio una gestione scellerata di tutto ciò che ruota attorno alla nostra Stagione Lirica
” A casa !” Pigi Bersani
@CERASI ah ah ah carina quella del Sof come mal di pancia!
Dopo la volpe esce sempre il gatto, Pasqualetti e Marcolini ! Verrebbe da dire la volpe e la volpe ma siccome compiono cacce diverse ne ammiriamo la differenza.
Pasqualetti, fisiognomicamente sempre più dalemiano,ti intorta con i vari asserisco e nego, dico tutto e non dico niente -Messi ce lo invidierebbero tutti i Teatri del Mondo (e così l’ha battezzato per sempre), la Form a venire a suonare a Macerata ci rimette ma lo fa per passione,Macerata nella Lirica ha completa egemonia, e infatti la Traviata di Svoboda l’hanno data a Jesi,Pizzi è un galantuomo di 81 anni e infatti ha dato dell’inattendibile a Carancini e dell’incompetente a Pettinari.
Adesso Marcolini, da buon micione e sornione, si fa largo tra la folla e da buon vecchio ecclesiastico auspica pax condicio ad una condizione però: che Macerata si lasci andare nella rete,anzi addirittura Macerata può essere valorizzata SOLO nella rete. La volpe bisbiglia, il gatto santifica mi piacerebbe sapere quante Fate ci occorrono per guarire tutti i Pinocchi di questa storia.
Il mal di pancia non è tanto causato dal nome in se stesso, bensì dai contenuti gastro-intestinali di questi giorni. Non sono un politico e sicuramente non conosco i veri risvolti di questa vicenda, però una cosa vorrei dire. Sono nato a Macerata e quindi la conosco un po’, ma mai ho visto la mia città così desolante e amorfa. Solo durante gli “Aperitivi Culturali” e la stagione lirica ho rivissuto per pochi giorni la mia giovinezza, quando si “salava” la scuola e si andava a bighellonare per il Corso della Repubblica. Quest’anno ho visto solo due personaggi percorrere spesso il Corso di Macerata e fermarsi a chiacchierare con la gente: il maestro Pizzi e Massimo Gasparon. Non ho mai visto nè il Sindaco Carancini nè il Presidente Pettinari, segno evidente che per loro il Corso non è più nemmeno un luogo di passaggio, e questo mi ha molto rattristato. Non voglio entrare nella polemica di questi giorni, ma mi limito a fare una semplice considerazione: se il maestro Pizzi ha acquistato una casa a Macerata e se ha portato la sua residenza nella nostra città, significa che un certo interesse ce l’ha. I nostri politici hanno mai provato a parlare con lui? Anche dei suoi costi, certo, ma soprattutto della sua competenza artistica e delle aspettative per la “sua” e nostra bella città.
In quel mese almeno, la cttà è tornata a vivere, prima di ripiombare nel baratro dell’apatia.
@COSTANTINI Apprezzo tantissimo la sua lettura buonista e non discuto, come più volte dimostrato, il Pizzi professionista, tra l’altro scenografo eccelso ma…quella di Pizzi a Macerata non è la sola ed unica casa, per cui non ne ha fatto la sua residenza, la prima casa dove tornare- come tanti altri lavoratori.L’investimento nel mattone è pur sempre un investimento.
Così come sono convinto che lui abbia pensato a Macerata come piazza per Gasparon più che per lui, queste forme di generosità sono molto frequenti fra maestri ed Allievi e non ci sarebbe nulla di male anche qui se Gasparon fosse un bravo Regista. Ma se lo fosse stato non sarebbe solo a Macerata.
L’ illustre Maestro Pizzi non ha solo l’appartamento ma e’ cittadino Maceratese , avendo la residenza nella nostra bella citta’ e questo ci dovrebbe onorare!!!
Complimenti a carletta per i suoi inteventi. Una persona che dimostra di conoscere davvero le “cose” dello Sferisterio.
Allora mi rivolgo a lui/lei per sollecitarne un parere:
Non le sembra paradossale che i politici che hanno contribuito al male dello Sferisterio si propongano oggi come “medici” al capezzale del Teatro?
@ Augusto Costantini
La stragrande maggioranza di chi scrive su CM HA la residenza in città….
Ma nessuno percepisce dall’Ass. Sferisterio (tamite un contratto di cui NON si sanno bene i termini, le condizioni, le eventuali esclusive, le collaborazioni, ecc.) oltre 150 MILA euro/stagione per avere dei risultati quantomeno (ad esser buoni) discutibili.
Non è mia intenzione innescare nessuna polemica, anche perchè la polemica in se stessa non mi piace!
Quali sarebbero i risultati discutibili? Sono sei anni che vado ad un’opera allo Sferisterio, ho potuto vedere il teatro sempre pieno. Fortunato? forse. Caro Gianfranco si faccia spiegare da qualcuno come è che se anche lo Sferisterio registra il pienone per un certo spettacolo, quello spettacolo è comunque in perdita.
Comunque, cara/o Carletta vada a fare una ricerca, con internet è semplice, su Massimo Gasparon. Si accorgerà che tra le sue molteplici attività, la sua presenza a Macerata è davvero poca cosa. Anche il maestro Gasparon è un’eccellenza a livello nazionale ed internazionale!
@ Augusto Costantini
Tutti sappiamo assai bene che negli ultimi 15 anni lo Sferisterio, per molteplici ragioni (che qualcuno dovrà prima o poi avere il coraggio di spiegare bene), è andato spesso “sotto”, sembrerebbe molto più sotto di quanto si era preventivato.
E sappiamo benissimo che spesso molte manifestazioni culturali (senza sostanziosi aiuti dello Stato o grandi sponsor) sono economicamente passive.
Quindi, se lo Sferisterio servisse soltanto ai maceratesi melomani, sarebbe un’attività in perdita che sarebbe da anni fallita…
Cioè, se la Stagione Lirica fosse esclusivamente per il diletto pubblico locale, sarebero anni che non si farebbe più poichè le spese sarebbero insostenibili.
Ma ogni Stagione (non solo maceratese), sebbene (quasi) sempre in perdita (senza grossi aiuti), ha un ritorno NON solo economico…
Ma anche di immagine, di pubblicità, di turismo, di conoscenza internazionale.
Quindi si può decidere di “andare sotto” con i conti poichè questo andare sotto porta turismo, ricchezza, conoscenza alla/della città di Macerata.
Si può consapevolmente andare in perdita poichè “Macerata Oera” diventi, in ambito Lirico, un nome che travalica i confini nazionali…. E’ una scelta, fatta in passato, che ha portato MOLTO.
Cioè io potrei decidere consapevolmente di “perdere” denaro pubblico a patto che IL RITORNO (turistico, culturale, pubblicitario, sponsor, ecc. ecc. ecc.) abbia un SALDO ATTIVO.
Negli ultimi anni invece sembrerebbe che non solo la qualità complessiva della Stagione sia retrocessa (cantanti, costumi, scenografie, ecc.) ma che anche da un punto di vista di “ritorno di immagine” questa (ad essere buoni) sia molto, molto ma MOLTO appannata.
Fino a metà circa degli anni ’90 lo Sferisterio, anzi MACERATA OPERA, era UN nome famoso internazionalmente; anzi per determinate produzioni era IL nome.
Avevamo vagonate di turisti perfino dal Giappone e ogni anno, su TUTTI i più importanti giornali e riviste di Musica lo Sferisterio era uno dei nomi che sempre si rincorrevano (tanto per fare un esempio vada alla Pizzeria/Ristorante da Silvano a vedere il poster di fronte al bancone) con grossi articoli, interviste, anteprime, commenti….
Vogliamo paragonare quei “fasti” con quanto avvenuto negli ultimi 10 anni???
Cioè lei può benissimo farlo ma vorrebbe dire paragonare le stelle con le stalle.
20 anni fa andavi all’estero e se (in determinati ambienti) si parlava di Lirica e dicevi di venire da Macerata ti guardvano come se tu arrivassi dal Centro del Mondo; oggi ti guardano e nei loro occhi si vede solo compassione…
@LAMBERTO: Vede caro Lamberto sono spostamenti di potere che solamente quando una storia si dipana si riescono a capire.Lo Sferisterio è chiaro che per molti politici sia una risorsa o un tempio della consacrazione dei valori borghesi o un contenitore culturale a seconda della Stagioni della vita che si vive.La maturità ci rende saggi e questo è un bene. Quello che i politici hanno capito sempre prima del popolo è che attraverso la Cultura e in nome di questa che passa la lama della ghigliottina e con quella devono fare i conti. La Cultura, proprio perchè valore senza forma nè materia consente il podio,dà spessore e credibilità. Ecco perchè la maggior parte dei politici li vedi solo alle prime, ecco perchè tutti cercano di dare ricette, consigli,addirittura forniscono titoli e registi capisce? Parlare di Cultura rende credibili.Capisce poi però che all’atto pratico, quando nascono i problemi e i problemi di un Teatro Lirico sono problemi che solo da professionisti di quel mondo possono essere risolti, tutti tendono a scaricare la patata bollente. Ha mai sentito un Assessore alla Cultura o un Professore d’Orchestra o un Direttore Artistico dare suggerimenti su come costruire le strade, le rotonde, magari quanto asfalto usare ecc ecc?
L’esempio più esplicito è quello sovracitato: Pasqualetti solo oggi ci dice quello che avrebbe dovuto ribattere a chi per 1o anni ci ha fatto credere che i maceratesi stessero pagando dei debiti dello Sferisterio, faceva comodo così. Oggi appare attonito e stupito e oggi, che la situazione è veramente drammatica se si hanno più soldi di ieri e si fa molto meno- sono parole sue-
oggi spiega tante cose e ci dice che bisogna fare sistema.Guarda caso quando è assessore l’amico Marcolini e lui è Presidente della Form.Troppo no?
Per carletta ;decisamente troppo
Dal Resto del Carlino odierno sembra che ieri, a margine dei festeggiamenti del IV novembre al Monumento dei Caduti, vi sdia stato un acceso batibecco tra il Sindaco Carancini ed il Presidente della Provincia Pettinari riguardo allo Sferisterio ed alla nomina del nuovo CdA, visto che l’attuale è “scaduto”
(CdA “scaduto” che, da tempo sembrerebbe ironicamente minaccia pubblicamente le dimissioni… Dimissioni che non avrebbero motivo di esistere, visto che ha superato il “consumarsi preferibilmente prima di”)
Da quello che scrive il giornale molti passanti hanno visto inalberarsi il Sindaco mentre Pettinari, apparentemente sornione, è rimasto sempre freddo e distaccato.
Tralasciando l’aspetto poco edificante di vedere degli amministratori che “scazzano” in pubblico quello che sembra delinearsi è che, mentre Carancini spinge per tutto ciò che riguarda e gira attorno allo Sferisterio, Pettinari sembrerebbe essere molto meno interessato….
@CERASI Bè non devo darle io la risposta, Carancini è molto più vicino all’area Pd afferente e riferente al Gatto e la Volpe, mentre Pettinari proviene da una area differente.Gli intrecci sono sempre tra i rami, mai tra le radici che rimangono invece ben distinte e difficili da sradicare.
Bella, carletta , l’immagine dei rami e le radici: rende bene l’humus di certi poteri locali.
Metafora per metafora, a me invece, leggendo Renato Pasqualetti, mi era venuta bella limpida davanti agli occhi ” La Bottiglia di Klein” , ma adesso con le dichiarazioni di Marcolini che fanno paio con quelle del guru dela CULtura maceratese , metto a fuoco meglio e vedo nitidissimo ” Il nodo di Escher” , con tutte le sue Scale, compreso ” Il Belvedere “.
Si, apprezzo tutti gli interventi – io osservo e non commento in quanto non addetto ai lavori – ed intanto il tempo passa…..
Sono settimane che si discute……
Ma credete che faremo in tempo a tirare fuori una stagione 2012 decente??????
PS: @ CERASI : concordo sul gettare alle ortiche il nome SOF e magari tornare alla vecchia dizione: ne sarebbero contenti anche i “cento consorti” che di certo non usavano acronimi con la stessa nostra disinvoltura di posteri……….