Ha tentato il suicidio in carcere, “per il rimorso”, Cristoff Cimorosi, il pirata della strada di 34 anni che sabato scorso, guidando ubriaco e forse drogato una Fiat 600, ha investito e ucciso a Trodica di Morrovalle Maurizio Camillucci, un operaio di 50 anni, padre di tre figli, che stava andando al lavoro in bicicletta. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi della figlia maggiore della vittima, una ragazza di 17 anni, che aveva appena salutato il padre sulla porta di casa per andare a scuola.
Ieri, i polsi fasciati per nascondere le ferite del tentato suicidio, Cimorosi è comparso davanti al gip del Tribunale di Macerata Enrico Pannaggi, per l’udienza di convalida. Il suo legale, l’avv. Francesco Governatori, ha fatto istanza di arresti domiciliari, ma il giudice ha respinto la richiesta: ad avviso del Gip, Cimorosi potrebbe reiterare il reato, e dunque è socialmente pericoloso.
L’uomo, che ha vari precedenti per spaccio di stupefacenti e reati, non ha più la patente, che gli è stata revocata da tempo, ma si era messo alla guida ugualmente, di rientro da una serata al night con due amici. Al Gip ha detto di averlo fatto perchè gli amici erano più ubriachi di lui. Ne ha accompagnato a casa uno, poi, insieme all’altro si è diretto verso Piediripa di Macerata, quando – così ha sostenuto – abbagliato dal sole si è trovato di fronte il ciclista, che lo precedeva, e non ha potuto far niente per evitarlo.
Cimorosi, indagato per omicidio colposo aggravato dallo stato di ebbrezza, ha affermato di aver bevuto “solo” due Negroni, e di non assumere più droga dal 2009. L’alcoltest ha dimostrato che aveva in corpo una quantità di alcol quattro volte superiore ai limiti massimi, mentre non si conosce ancora l’esito dell’esame tossicologico. Ora l’uomo è tornato in carcere, a Camerino, dove resterà sotto stretta sorveglianza per evitare altri gesti autolesionistici.
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Non MI FA’ NESSUNA PENA!! Anzi peccato che non ci sia RIUSCITO!!
Sono curioso di sentire i commenti dei forcaioli nostrani; quei libidinosi del sangue della violenza e del taglione….forza ragazzi date il meglio (peggio) di voi stessi. Il capro è pronto ed il bagno di sangue pulirà le nostre coscenze e sazierà la nostra sete .E vissero tutti felici e contenti nel natio borgo selvaggio…….
abbagliato dal sole?ma alle 7.30 del mattino l’est non ce l’ha alle spalle?
Ottima esposizione. Però Sig. Mario se avessero ammazzato un mio figlio, fratello o genitore… beh io non riuscirei ad essere così civile e “tollerante-giudicante” come te. Io sarei solo addolorato, arrabbiato e in cerca di giustizia.
Se poi la giustizia, la legge deve essere quella del taglione (ben funzionante di biblica memoria) o quella del “coglione” (di italica non-applicazione)…questa è solo questione di punti di vista personali.
Ad ogni modo leggendo le tue pacate parole mi convinco sempre di più che veramente “il dolore degli altri è dolore a metà”.
Non comprendo il 2° commento. Un essere comne quello, che spegne proditoriamente una vita e lascia tre bambini-ragazzi senza padre, che diritto ha, non dico di essere mandato a morte, ma che diritto ha di non farsi almeno e come minimo 20 anni in galera come invece succedera’ puntualmente? Ma la vogliamo smettere di essere buonisti? Vogliamo fare qualcosa per evitare questa strage infinita? Ma quella persona si è messa in auto ubriaca fradicia, SENZA PATENTE RITIRATA PER SEMPRE, probabilmente sotto effetto di stupefacenti (lo dirannno le analisi) e parliamo ancora di omicidio involontario.???? Questo è omicidio volontario puro e semplice! Non scherziamo sulla pelle di gente che andava a lavorare e all’improvviso, è stata ammazzata a tradimento come un cane, senza poter pensare per un solo ultimo attimo ai figli, alla moglie. BASTA, BASTA, BASTA!
PS: io sto di casa li vicino a dove è successo l’incidente, e il sole è esattamente alla spalle di chi guidava l’auto..
dategli delle lame + grandi e + taglienti!!
Vorrei chiedere una cosa al sig. Mario Rinaldi.
Prima però una premessa. Io sono totalmente in disaccordo, pur comprendendole dal punto di vista emotivo e umano (qui, non ce lo scordiamo, è morto in maniera assurda, un padre di famiglia, padre di tre figli, che stava andando al lavoro alle sette di mattina, ucciso da una persona che era imbottita di alcol e droga), con le posizioni di chi parla di pena di morte, di ergastolo, di legge del taglione (e il mio disaccordo, netto e inequivocabile, l’ho già scritto più volte). Mi sembrano le classiche reazioni puramente emotive, “urlate”, che, poi, in realtà, non portano a niente.
Detto ciò, e credo che qualunque persona ragionevole possa essere d’accordo sulla premessa, la domanda per il sig. Rinaldi è questa: è giusto che l’investitore, italiano o straniero se la possa cavare con la condanna penale che solitamente si applica per un qualsiasi altro incidente stradale, con qualcosina in più per lo stato di ebbrezza e per l’omissione di soccorso?
E poi ancora: l’attuale sistema normativo, che dà scarsissimo rilievo (ciò esclude qualsiasi significativo incremento di pena) al fatto che uno si ponga alla guida di autovetture in condizione alterate per alcol o di droga, o per tutte e due le cose insieme, funge da deterrente, oppure non preoccupa minimamente chi incoscientemente si trasforma in una mina vagante e può uccidere chiunque si trovi sulla sua strada?
Propio in questi ultimissimi giorni, a Macerata, a Civitanova, ci sono stati altri casi di uomini e donne fermati completamente ubriachi (ma la situazione è frequentissima, e riguarda sia italiani che stranieri), per fortuna prima che potessero combinare guai per i quali avrebbero rovinato in maniera irreversibile la vita di terze persone ed anche la loro. A Macerata, ieri, in via don Bosco, il morto, invece, non c’è scappato per un puro caso, ma una donna dovrà sopportare per mesi le conseguenze di un investimento sul marciapiede ad opera di una persona con tasso alcolemico superiore alla norma.
Quelle che ho sopra esposto non sono domande provocatorie, e mi piacerebbe che mi fornisse aspetto una risposta nel merito, ragionata, e non urlata.
Grazie per l’attenzione che spero mi darà.
premesso che sono contro il taglione, caro Signor Mario io penso che in un incidente simile si può anche “perdere la testa” e fuggire, ammettiamo pure che la mente umana possa reagire in questo modo!!!!!
ma quando una persona si mette al volante senza mai aver ottenuto la patente ………dopo aver bevuto (e alla grande) e ammazza un padre di famiglia………scusi….. ma è qui che mi viene tanta rabbia…..perchè penso che un incidente possa succedere a tutti noi che è tanto che guidiamo……..ma senza alcool addosso !!!!
pensi ai tre figli e alla moglie………..ed è giusto che rimanga in carcere……perchè l’uomo che lui ha ucciso non tornerà più a casa!!!!!!!!!!!
è no è! troppo facile…
facciamolo stare in cella da solo, senza neanke lenzuola e coperte…
e guai a ki lo fa uscire! già prima doveva essere controllato a vista! dato ke lo conoscevano! ma tanto si sà che prima de aggiustà le cose ce deve sempre scappà il morto!
ke amarezza!!!!!!!!!!!!
parliamo di maggiore prevenzione, di maggiori controlli da parte della polizia locale e stradale, questa gente va in giro tranquillamente perchè nessuno li controlla, nessuno li ferma. l’incidente di ieri sera in Viale don Bosco ci dovrebbe far riflettere ancora di più. con tutto rispetto per il dolore della famiglia Camillucci, vorrei dire che i veri responsabili sono le forze dell’ordine in primo luogo. l’investitore era conosciuto a macerata proprio per le sue abitudini e guidava da anni, prima il motorino e poi la macchina. ma che non lo vedeva nessuno? vorrei tanto sapere invece se il tizio senegalese in giro senza assicurazione aveva i documenti in regola per stare in Italia e quanti controlli ha avuto da parte delle forze dell’ ordine prima di ieri sera. sabato sera in piazza garibaldi in un posto di blocco è stata fermata una signora anziana a cui è stato fatto l’alcol test e questa neppure sapevo cosa fosse. ma lo stipendio di fine mese degli agenti di polizia se lo meritano veramente tutti?
Provo a cercare di rispondere all’invito di Bommarito. Innanzitutto una premessa che penso farà arrabbiare molti . Credo che il sistema giuridico di un paese civile serva proprio per NON mettersi dalla parte di chi ha subito un torto anche cosi atroce come quello della famiglia della persona investita. Se non fosse cosi , se ci lasciassimo andare allo sfogo del dolore, della rabbia etc cosa poi rimarrebbe della nostra società ? Non si ritornerebe allo stato dell’occhio per occhio dente per dente ? Vi ricordate quello che è successo dopo la strage in Novergia degli 80 e più ragazzi ? Che cosa sarebe dovuto accadere allora a quel pazzo scatenato ? Quale pena sarebbe stata pari al delitto compiuto ? Eppure la maggioranza della società civile norvegese (ricordo delle dichiarazioni a riguardo) ci tenne subito ad affermare che non avrebbero cambiato neanche per quel caso il loro modello di società e di giustizia. E quel tizio “rischia” di farsi 20 anni di galera fra l’altro molto comoda. Evidentemente quel popolo (i norvegesi) crede che i vantaggi di una società e di una giustizia che punta al recupero e alla clemenza siano molto maggiori di quelli che possano derivare da un approccio opposto. Potrebbe quindi non essere un problema di buonismo ma di cosa conviene davvero. Di cosa ci tutela meglio !Faccio un esempio che magari è sciocco ma mi viene in mente in questo momento. Perchè in uno stadio senza barriere e fossati cade immediatamente il tasso di violenza e rissosità? Più “barriere” fatte di rabbia e recriminazioni tiriamo su, secondo me, e più aumenta il numero di quelli disposti a “menare le mani” (che nel caso specifico sarebbe a comportarsi in maniera deviante). Questo secondo me dovrebe essere il quadro generale ; nello specifico sono favorevole sia un aggravamento delle responsabilità per chi guida ubriaco, fatto e cosi via; come pure di un sistema di giudizio che non permetta facili scappatoie quando viene accertata la responsabilità
Era abbagliato dal sole ragazzi.Cercate di capirlo.Ah…se a quell’ora vai verso piediripa il sole lo hai alle spalle…
Dott. Bommarito,
Cercherò di darle una risposta.Punto primo: La negligenza l’incuria la colpa che porta alla morte di un uomo deve essere provata e punita, e la punizione derivante da tale colpa deve essere certa e no aggirata! Quello che vedo è che l’inperizia del dottore o l’incuria degli inprenditori nei posti di lavoro o la libera violenza perpretata da un singolo in divisa non è condannata allo stesso modo della colpa di un incoscente e deprecabile cittadino che provoca la morte di un passante a causa del suo stile di vita.(eppure per i famigliari il dolore è il medesimo) Perchè tutto ciò? (e quì passo el secondo punto) Perchè noi esprimiamo, oltre al dispiacere di una morte assurda, il giudizio morale derivato dal fatto che costui era un tossicodipendente e quindi un diverso un marginale.
Io sono con lei quando parla di certezza della pena ma mi trova in disaccordo quando all’aggravante della tossicodipendenza lei non affianca anche quella del profitto per esempio; ed il dolore dei figli dei muratori o dei metalmeccanici non è diverso dal dolore delle vittime della strada e le motivazioni che hanno portato alla morte sono atresì assurde sia che si tratti della conseguenze di una serata di sballo sia che si tratti di un depennamento su un bilancio da parte di un commercialista in giacca e cravatta presso la voce “sicurezza”.
Le dico con profonda sincerità che la stimo, ma molte volte le sue parole condivisibili suscitano purtoppo in menti deboli e condizionabili (vincenzo popolo ecc.ecc.ecc..)quel tipo di reazioni che aumentano l’intolleranza e diminuiscono la sicurezza.
Aspettavo proprio questi commenti scontati e semplici!! ma si dai, tagliamogli le mani, impicchiamolo!! dai che sicuramente riavremo i nostri morti e di sicuro non succederà più!! non è questa la soluzione, pensate che questa gente si preoccupi delle conseguenze dei loro gesti? pensate che possa essere da monito? la repressione e la legge del taglione non ha mai funzionato! ci vuole controllo e prevenzione!! le forze dell’ordine invece di prendere il caffè a scrocco da nino alle 7 e 30 di mattina devono stare sulla strada a fare i dovuti controlli!!
prendiamo esempio da popoli molto più evoluti di noi!! siete assetati di sangue e il sangue porta solo altro sangue!! è grazie anche a gente come voi che la coltura della legalità non ha successo in Italia!! immagino poi che domenica andrete tutti quanti a messa……
a rinaldi, eri anche tu al night con l’assassino?NON C’é PERDONO
PARLIAMO ANCORA DI CONTROLLI SULLE STRADE??? NON VEDETE CHE QUANDO SERVE NON C’E’ MAI NESSUNO??? IERI SERA L’ENNESIMO ESEMPIO….
Per Mario Iesari
Grazie per il suo illuminanante e civilissimo intervento, con il quale concordo in larga parte.
Il punto decisivo, però, rimane quello di trovare un giusto punto di equilibrio nell’ambito di un sistema punitivo.
Se il sistema è troppo blando, come da noi, il rischio è che non abbia la minima efficacia deterrente e porti, non solo nel settore degli incidenti stradali, ad un aumento della sensazione di impunità e quindi al moltiplicarsi di vicende analoghe a quella che stiamo qui commentando. Se è troppo rigido, invece, può creare rabbia e desiderio di trasgressione, come Lei giustamente evidenzia.
Ci vuole, quindi, un giusto punto di equilibrio nel bilanciamento delle pene ed anche nel garantismo e nella tutela (la rieducazione, il reinserimento, la comprensione) degli autori dei reati rispetto alla tutela, spesso drammaticamente assente, delle vittime dei reati.
Per Mario Rinaldi
Mi fa molto piacere che questa volta Lei sia uscito dalle frasi ad effetto con le quali ha infarcito un po’ tutti i suoi recenti commenti. Chiunque interviene su questo giornale (ed un giovane che dice la sua è sempre benemerito) può dire quello che vuole, però – sarà d’accordo – è preferibile spiegare e ragionare, piuttosto che cavarsela con qualche slogan truculento.
Nel merito, mi fa piacere che Lei sostanzialmente concordi con quello che ho detto. Non capisco, comunque, cosa c’entra la vicenda di cui stiamo parlando, e la richiesta che io ho fatto (ma ci sono diverse proposte di legge già in parlamento) dell’introduzione di un reato specifico di “omicidio stradale” che inasprisca le pene per chi si mette alla guida imbottito di alcol e droga, con la piaga degli infortuni sul lavoro e con vicende in cui le forze dell’ordine non hanno fatto il loro dovere.
Sono tutt’altre situazioni, sicuramente gravi, nelle quali chi sbaglia deve pagare, anche se porta una divisa, non c’è dubbio.
Però a me non piace quel modo di ragionare nel quale, mentre si parla di una cosa, l’interlocutore subito sposta la discussione su un’altro argomento. E’ un modo sin troppo facile per sfuggire il merito dei problemi.
Un’ultima cosa. Il riferimento alle “menti deboli e condizionabili” che si farebbero influenzare dai miei scritti sopravvaluta gli effetti degli articoli che scrivo (magari ce ne fossero!!!) e, al tempo stesso, suona un po’ arrogante da parte sua verso i cosiddetti deboli e condizionati.
Grazie comunque per la stima, che ricambio, perchè in ogni caso, come ho scritto sopra, è bello e positivo vedere una persona giovane che, invece di fregarsene, interviene in discussioni importanti e dice la sua opinione.
@marika moretti concordo in toto con lei; personalmente manderei a casa buona parte di carabinieri, poliziotti e vigili urbani, naturalmente senza stipendio! a macerata, in una zona periferica e di traffico, molti ragazzini tra gli 11 e i 16 anni vanno contromano con lo skate… quando ho informato i vigili urbani mi è stato risposto che conoscono perfettamente il fenomeno e chi bazzica tale pericoloso “gioco”, ma che è inutile intervenire e fare una multa, tanto il giorno dopo accade la stessa cosa… sono rimasta di stucco e, ancora mi chiedo “che cosa è il servizio d’ordine o di sicurezza”…. lassismo, etica e professionalità inesistente … totale mancanza di voglia di fare… e altro ancora…la divisa protegge? molti ne abusano! da questi elementi comincerei a fare pulizia!
x Andrea Sba una volta èra cosi adesso non piu non si puo continuare ad andare avanti cosi quello che dici è vero ma la legge non garantisce piu nulla amico mio resta solo questo quindi piu tosto domandati che cosa hanno fatto le famiglie per dare un educazione del genere ai propri figli ? come mai sono cosi ? queste sono le domande che ti deve porre non solo quelle delle forze dell ordine perche le forze dell’ordine è vero che stanno a prendere il caffe la mattina ma molte delle volte capita e succede che non hanno neanche i soldi per mettere benzina nelle auto quindi domandala ai tuoi sostenuti politici perche succede questo ? e ti ribadisco chiedi alle famiglie dei ragazzi che li hanno istruiti perche suo figlio si droga e/o Affoga nell Alcool grazie a Dio e Dico grazie ancora a Dio che qualcuno ancora di buone intenzioni ne ha avute per molto tempo ma adesso visto che ignorano e anzi ti devo dire che chi ha delle buone intenzioni spesso in questa societa viene deriso quindi diamogli quello che vogliono te la chiedono con forza la legge del taglione
Conosco Cimorosi, siamo quasi coetanei. Lo conosco da tanti anni, circa 20, cioè da quando viveva con la famiglia di affido. So che è un ragazzo vittima della vita che ha dovuto subìre, pur se ciò non toglie nulla alle sue responsabilità ed all’atto gravissimo di cui si è reso protagonista e per il quale è giusto che paghi.
Voglio solo dire che quando sin da piccoli si è abituati a violenze, angherìe, abbandoni, maltrattamenti, nella mente possono entrare vari ‘mostri’.
Cimorosi ha scelto (inconsciamente) di distruggere la sua vita e, nel prosieguo degli eventi, ha deciso anche di rischiare di distruggere quella degli altri, riuscendoci… D’altronde che senso ha vivere se dentro di sè si è convinti di non essere degni di amore da parte di nessun essere umano???
E’ un pò come quando qualcuno, ubriaco, o in preda alla droga, decide di andare contromano in autostrada. Non si tratta di un errore da questi causato, ma una volontà precisa, MA INCONSCIA, di voler morire…. costi quel che costi, anche se costi vite umane diverse dalla propria.
La mia analisi tenta solo di essere razionale e scevra da alcuna emotività, poiché credo che è sulle cause di questi fenomeni, che si dovrebbe indagare e trovare le soluzioni, non sugli effetti.
… altra cosa invece il colpevole che, dal gesto che ha fatto sembra aver preso coscienza di quanto ha combinato… se così fosse, non vorrei mai e poi mai stare nella sua pelle… siamo tutti sulla strada, utenti con gli stessi diritti e doveri, a tutti può capitare di infrangere… la cosa grave è che il cimorosi era perfettamente cosciente di non dover guidare, tanto che ha affermato di aver bevuto due Negroni… puerile giustificazione l’essere meno ubriaco degli amici…
ora però bisognerà guardare avanti con coraggio… quando un ragazzo cerca lo sballo non possiamo sottovalutare il contorno e, da lì sarà necessario ripartire: la famiglia, che sicuramente sapeva e, allo stesso tempo, la medesima che non è sostenuta dal sistema e dalle istituzioni e, spesso si trascina nella vergogna, tra solitudine e tristezza, di un grande dramma… molte famiglie, lasciate a se stesse scoprono solo dopo di aver allevato un figlio che non conoscono… lì, proprio lì! chi deve avere il compito di ricompattare, di guarire per rieducare?
@Andrea Sba, ti auguro di non essere mai colpito direttamente da un’avvenimento del genere, penso che il tuo PERBENISMO andrebbe a farsi friggere!
Andrea Sba “la cOltura della legalità non ha successo in Italia!!” e non potrà mai avere successo perchè la legalità non si coltiva. Sulla cUltura della legalità poi ne possiamo parlare.
Ortografia a parte, tu purtroppo, come tanti fai parte dei “benaltristi”. Qualsiasi sia l’analisi, per te/voi il problema è “ben altro”. Io ho meno cOltura di te che fai l’università però mi viene da pensare che se uno fa una cosa che non va fatta e nessuno lo punisce…c’è il caso che la rifarà senza troppi problemi. Se becca un po’ di galera, o ancora meglio, un sonoro calcio nel culo (in senso figurato), magari ci pensa due volte.
Ti faccio un esempio così tra coltivatori riusciamo a capirci bene: se uno truffa le persone e non va in galera, sai che succede? CONTINUA (e perchè non dovrebbe?). Magari si fa pure un passaggio su qualche talk show. Se uno truffa le persone e va in galera, fino a quando è dentro non truffa più. Aggiungo anche che se uno truffa le persone e come pena gli impongono di risarcire i truffati, il tipo va a farsi 8 ore di manovia al giorno per finchè campa e rimborsa giustamente chi ha subito la truffa.
Prendersela con Polizia e Carabinieri perchè non controllano abbastanza fa parte della tua COLTURA ma io credo che la responsabilità è di chi fa cose che non vanno fatte e non di Polizia e Carabinieri che non li beccano (sennò facciamo come Berlusconi che si lamenta del fatto che è stato intercettato illegalmente invece di rispondere per le cose che ha detto durante le intercettazioni…).
E ad ogni modo visto che questa gente si fa sparare addosso per 1500 euro al mese, un caffè a scrocco non mi pare sia un gran problema. Anzi.
E adesso vado a controllare la mia COltura di peperoni che sta per piovere…
Fastolph in Italia chi fà le truffe diventa presidente del cosiglio, tutto al più direttore di un tg………
concordo con bommarito,
sicuramente buona cosa sarebbe dare pene equilibate e severe .
il problema però è che la giustizia fa acqua da tutte le parti , le pene sono quasi inesistenti , tanto che chi commette questi o altri reati in genere è recidivo.
è recidivo perchè il giudice è stato leggero e superficiale , quindi non ha compreso bene la gravità della prima infrazione , perciò sarà predisposto maggiormente a compiere altre infrazioni fino a che una di esse sarà letale per qualche altro!!!
@ fastolph
a macerata si fanno sparare addossooooo !!!!!!!!!!!!!!
i vigili urbani si fanno sparare addossoooo !!!!!!!!!!!!!!
la polizia si fa sparare addossoooo!!!!!!!!!!!
ma che film vedi ???????
le forze dell’ ordine si accaniscono per un divieto di sosta oppure per una cinta non indossata , ma
quando vedono in lontananza una macchina sospetta o delle brutte facce girano dall’altra parte .
questo lo sanno tutti , veramente tutti !!!
che provasse qualsiasi altra brava persona che abbia qualche cosa da perdere ad andare in giro senza assicurazione , magari perchè è stato licenziato, e non avesse provocato nessun incidente , vedi carissimo fastolph che culo che gli fanno i tuoi eroi !!!!!!!!!!!!
strano, ma concordo con lei Sig.Rinaldi….
@calamita ;;; HAI FATTO CENTRO ,,,,,,
MA NON PERCHE’ NON HANNO LE P..E ,,,PERCHE’ CI SONO ANCHE DEI BUONI AGENTI IN GIRO ,,IL FATTO E’ CHE QUALCUNO MANGIA SU UN PIATTO ,,ALTRI MANGIANO SUI VASSOI,,E ALTRI NON MANGIANO AFFATTO……MA TRA CANI E’ VIETETO MORDERSI ,,,,TE’ CAPI’………
IN UNA BELLA CITTADINA COME QUESTA CI VUOLE MENO DI UN SECONDO A FARE PIAZZA PULITA,,,,SE QUALCUNO FOSSE LIBERO DI FARE IL MESTIERE PER IL QUALE VIENE PAGATO,,,,
E COMPLIMENTONI ANCHE AI LAVORATORI DEL TRIBUNALE DI MACERATA ,,QUELLI CHE CONTANO INTENDO ,,,,,,CHE INVECE DI LEGGERE E VALUTARE ,,,,CI FANNO LE X TRA UN CAFFE E UNA CHIACCHERATINA PER CHI VA A CENA DA CHI IL WEEK END………
PERCHE’ ANCHE LI ,,,SAI L’AMICO DELL’AMICO E’ UN MIO AMICO DICEVA QUALCUNO ,,,,,,,,,,,
quante ..!! , vorrei vedere se VI ammazzano un genitore o un figlio , se VI passava per la mente di scrivere queste cose , quello e’ un ASSASSINO punto!! , lo volete capire o no?,.i discorsi buonisti e giustificativi andateli a raccontare alla FIGLIA che ha visto morire suo PADRE o a la MOGLIE che si trova da sola a mandare avanti TRE FIGLI !!
vorrei dire al suo avvocato : dottor governatori , prima di riportare a mezzo stampa cose del tipo ” era accecato dal sole”…non gli bastava dare una occhiata alle foto pubblicate su questo sito ? , ( in alto nel riquadro ce ne una) , per capire che no regge ?..l’auto nel fondo dell’immagine e quella del criminale, l’ombra del carabiniere riesce a vederla?, quello era talmente fuori che non riusciva nemmeno a capire se era giorno o se ancora era notte e si stava bevendo i due negroni..
se quella sara’ la tesi di difesa, be’..non resta altro che il carcere per il suo cliente , io se mai avro’ bisogno di un legale non chiamero’ certo lei DOTT. GOVERNATORI
Addirittura!!!!!! Si passa alle imprecazioni e le intimidazioni contro l’avvocato…….in barba anche al diritto alla difesa….CHAPEAU!!!!!!!!!!!!
@passarelli: detto questo allora???? aspettiamo altre morti??? o dobbiamo rimanere rinchiusi in casa per non essere investiti o derubati o minacciati oppure dobbiamo diventare come molti: ipocriti truffatori della vita altrui!!!!
vorrei chiedere al sig.Rossignoli se ha mai fatto la prova dell’alcool test. occhio potrebbe aver bisogno di un legale penalista anche lei!!!!
L’accaduto “ci tocca” perchè l’incidente è successo a 2 passi da casa nostra.
Se l’investimento e l’uccisione fosse accaduto a Pordenone oppure a Enna, e distrattamente fosse apparso un trafiletto sul giornale, l’avremmo letto distrattamente e poi dopo cinque secondi dimenticato.
Forse i più sensibili avrebbero pensato “poveretto” e poi avrebbero dimenticato l’accaduto in 10 secondi.
Non è forse così?
Ogni volta che sentiamo sul telegiornale di morti sulle strade oppure di morti sul lavoro, ogni volta che leggiamo dell’operaio ucciso mentre lavorava a Cagliari o del pedone investito ed ucciso a Vigevano (poichè la cosa non ci riguarda da vicino, nion riguarda un nostro famigliare, non riguarda un nostro amico) dopo poco ce ne scordiamo…
Non è forse così??????
Quante volte sbottiamo perchè, durante la visione di un film o di un programma che ci interessa tutti insieme seduti in famiglia, compare la pubblicità-del-bambino-morto-di-fame che ci intristisce (mentre noi, dopo una giornata di lavoro, corsa e stress, vorremmo stare tranquilli e non pensare a nulla) “e queste scene non dovrebbero passare in TV per non traumatizzare i bambini”.
Non è forse così??????????
Ma se lo stesso lutto, la stessa disgrazia (invece che capitare ad uno sconosciuto di Madonna di Campiglio) ci tocca da vicino, tocca un nostro amico, colpisce un nostro famigliare, arriva da un luogo vicino casa….
………………..Allora la reazione è totalente diversa: ci sentiamo investiti, ci sentiamo parte in causa, ci sentiamo impotenti, ci sentiamo indignati, ci sentiamo indifesi, ci sentiamo inc@zz@ti.
Ed invece che scaricare la nostrea rabbia e la nostra frustrazione contro chi dovrebbe/potrebbe fare qualcosa (e non fa quasi mai nulla) la scarichiamo contro il tossico di turno, contro l’extracomunitario di merd@, contro il pilota da strapazzo della domenica ecc. ecc.
Invece che incazz@rci contro chi non controlla, contro chi fa delle leggi idiote…
Invece che inbufalirci con chi non rispetta le norme di sicurezza, con chi continua a vendere alcoolici ai minorenni….
Invece che protestare perchè lo Stato è spesso assente ce la prendiamo con “il colpevole” che deve essere incatenato, fustigato, lapidato, ucciso…
Ma se “il colpevole” era stranoto e non era la prima volta che guidava ubriaco e fatto la colpa di chi è?
Se sono settimane, lo sanno tutti, che su quel cantiere gli operai non solo non sono in regola ma anche le minime norme di sicurezza non vengono rispettate la colpa su chi ricade???
E colpa di tutti.
DI TUTTI!!!
Colpa dei tanti che lo hanno visto tante volte alla guida e non hanno chiamato i Carabinieri (-e che sono scemo, poi ho problemi, io vado per la mia strada e faccio finta di nulla-)
Colpa dei poliziotti che si sono attardati a fare due chiacchere al caffè invece che stare per strada (-a quest’ora cosa vuoi che succeda? tanto gli ubriachi la mattina dormono-)
Colpa dei Vigili Urbani che siccome lo conosco, già ha problemi, per stavolta non faccio rapporto, mi ha promesso che non farà più l’idiota…
E colpa di tutti noi, nessuno escluso, che invece che pretendere che ognuno faccia il proprio dovere (ed anche noi fare il nostro dovere civico) facciamo spallucce, facciamo finta di non vedere sia l’ubriaco al volante che l’operaio sulla transenna senza casco e protezione.
Facciamo finta di non accorgerci del dorgato sul motorino e del carpentiere che sale sull’impalcatura senza corda di sicurezza….
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Alcuni anni fa transitavo per la Piazza di una città e stavano smontando l’impalacatura davanti al Comune e gli operai (senza casco e senza cinture di sicurezza) salivano e scendevano dai pontili davanti a tutti, senza che nessuno avesse pensato bene di avvertire l’ufficio del lavoro o chiamare i Vigili.
Senza che i poliziotti che erano a 30 metri intervenissero.
Senza che i tanti “bravi” cittadini che transitavano (e che alzavano gli occhi) avessero nulla da ridire
Quante volte ci “meravigliamo” di trovare operai al lavoro con il casco di protezione, il giubbino riflettente???
Propio perchè quello che dovrebbe essere la norma diventa l’eccezione ci meravigliamo….
Quante volte abbiamo visto amici o semplici sconosciuti (uscire dal pub, dal bar, dalla discoteca e) salire in auto visibilmente ubriachi (o fatti)???
E quante volte abbiamo chiamato la Polizia o i Carabinieri????
Capisco le reazioni “violente” di molti, è nella natura umana date dall’emotività, ma chiaramente ragionando a freddo è chiaro che sono solo reazioni e non il vero pensiero. Sarebbe facile dire e se l’investitore fosse tuo figlio o te stesso per una notte brava saresti per la pena di morte.
Sono d’accordo sia con Rinaldi (che a mio avviso non è andato fuori tema) che con Peppe (Bommarito). Qui ci vuole la certezza della pena che non deve essere il carcere a vita, ma una vita di sacrifici imposta che possa insegnare al colpevole il valore della sua vita e quella altrui: LE COSIDETTE PENE ALTERNATIVE!!!! Il carcere in questi casi deve essere l’ultima ratio e/o il primo impatto, poi anni e anni gratuti di servizi sociali duri (assistenza anziani, disabili, cimiteriale ecc..) durante le ore di svago!
Non si avrebbe così più tempo e voglia di ubriacarsi, drogarsi e andare fuori di testa.
Molti diranno: si, e chi li controlla e se si rifiutano….allora è un’ evasione e la pena carceraria raddoppiata e CERTA.
Cerasi…. ma che ti si fumato stasera? roba cattiva de sicuro!!!
@ mario rinaldi : intimidazioni??..
Parlate di educazione, della sua famiglia.. lo conoscevate? vi posso assicurare che è cresciuto in una situazione familiare che voi nemmeno immaginate!! io non sono un perbenista ma sono solo sicuro che fare la voce grossa quando il danno è fatto non serve a nulla!! la parola è una PREVENZIONE!!
Mi spiego: è di cattivo gusto mettere nome e cognome di un avvocato all’interno di un commento che riguarda il tentativo di suicidio di un detenuto perchè con la sua invettiva lei accusava in maniera più o meno palese(…non gli bastava dare una occhiata alle foto pubblicate su questo sito ?) l’avvocato di essere in malafede e quindi indirettamente complice dell’inputato. Le parole sono pietre vanno usate con cautela………….
per tutti quelli che rievocano i fascisti, non meritereste nemmeno risposta! Mi fate pena! la civiltà e le società si devono evolvere, le mentalità devono cambiare, la paura, la repressione e la violenza non ha mai portato a nulla e la storia ce lo insegna!! ripeto, dovete guardate alle civiltà più evolute di noi invece guardate ai regimi totalitaristici del terzo mondo!! il problema è che in Italia non c’è certezza della pena e gli esempi vengono dal Presidente del consiglio! è troppo facile dare sfogo alle proprie frustrazioni su un poveraccio disperato, iniziate a prendervela con chi ogni giorno ammazza i propri operai sul posto di lavoro in nome del profitto! no, troppo impegnativo, prendiamocela col poveraccio, l’emarginato….
Beh, sig. Rinaldi, il nome dell’avvocato è nell’articolo, dunque non c’è niente di segreto. Se poi l’avvocato e il Cimorosi, per tentare di rimediare in parte, al fatto compiuto, si inventano una cavolata, incappando in un clamoroso autogol che tutti possono verificare mettendosi su quella strada la mattina a quell’ora, mi pare giustissimo evidenziarlo. Visto mai che il giudice si distragga e ci creda veramente. Diritto alla difesa, certamente si, diritto a dire palesi castronerie per cercare di difendersi, certamente NO!
il mio pensiero va alla famiglia dell’uomo morto!! il pensiero deve andare a suoi figli e piuttosto domandiamoci cosa possiamo fare per dare loro un’aiuto in tutti i sensi (se necessario anche quello economico). Gli spargimenti di sangue che tanto evocate non servono a nulla e non rendono felici nessuno, una società matura non si lascia tirare dentro a vortici di violenza! pensate se questa persona che non ha mai fatto nulla di buono in vita sua, possa mettersi a lavorare 15 ore al giorno (in istituti specifici ovviamente) per mantenere i bisogni dei figli della vittima! credo che possa essere una soluzione migliore per tutti, per la famiglia, per la nostra società che non si pone al livello del condannato e infine anche per il colpevole che può seguire un percorso di riabilitazione capace di ricongnare alla società un’individuo degno di farne parte!
mario rinaldi- senza sigaretta il suo avatar sarebbe migliore – le multinazionali del tabacco ringraziano !!!
Andrea ci conosciamo da una vita ma dal nime non mi riconosci…Mancanza di certezza della pena.Hai ragione.Poca prevenzione.Hai ragione.Lavori forzati?MAGARI.Invece tutti noi vediamo sti fenomeni (non ultimo il genio di ieri sera) fare casini…e non pagare.Uccidere…e non pagare.Bere e guidare (che per me equivale a fare la roulette russa) …e farla franca.E le persone si incazzano,e si crwano le basi della giustizia privata.Sbagliata,lo so,ma spesso primo pensiero di chi viene colpito direttamente.Poi per fortuna il buonsenso prevale.Ma so che convieni con me a dire che…davvero non se ne può più.
Mi sà proprio che questa volta stò nel torto….
con la delinquenza si e’ creato un business………………che pero’ non ce lo possiamo piu permettere(difesa d’ufficio in primis).
evidentemente il sig mario rinaldi-john belushi, non ha letto nemmeno l’articolo e spiego il concetto , io penso che un legale prima di riportare dichiarazioni sui fatti a nome del suo cliente , dovrebbe come minimo accertarsi di cio’ che egli dichiara , gli bastava recarsi sul luogo del fatto qualche giorno dopo alla stessa ora e avrebbe visto con i suoi occhi che il suo assistito stava dicendo una grandissima .. posso scrivere stronzata dato che prima l’avete censurata? no? allora dico cavolata
@andrea sba , hai ragione , prevenzione..infatti se era stata fatta prevenzione nei confronti di cimorosi visto che era conosciuto gia’ dal 2008-2009 , camillucci sarebbe ancora vivo
@marika ,.non si sa mai signora se un giorno ne avro’ bisogno di certo non sceglerei il dott governatori( rischierei la galera a vita) e chiedero’ consiglio a lei, cordiali saluti
@cm
…una curiosità tutta mia: a che conclusioni (giornalistiche, sociologiche, etc…) siete arrivati dopo l’esperimento dei pollici verdi?
si era iniziato con i soli post, tutti i lettori sullo stesso piano, ogni intervento con pari dignità e risalto; non era noioso ma in termini di lettura elettronica (veloce, immediata, superficiale) era un po’ faticoso, bisognava addentrarsi parola per parola nel singolo intervento per capire la dinamica della discussione. ne guadagnavano soprattutto i contenuti, l’attenzione alle parole (e anche all’ortografia:-) ma forse parte dei lettori poteva rimanere intimorita dal “pennino” di davoli o dalla esuberanza di cerasi.
poi sono stati introdotti i pollici verdi e rossi, che nonostante la simpatica grafica ricordano sempre l’imperatore con diritto di vita o di morte, il podio e la polvere. personalmente avrei scelto delle faccine, degli smiles che evocano più umanità rispetto ad un pollice verso, ci dicono “come sto bene-male io” piuttosto che “quanto amo-odio te”. da considerare che le faccine potevano essere tre (il sorriso, il pianto e l’indifferenza) offrendo quindi una maggiore gamma di sfumature emozionali. comunque i pollici hanno introdotto una rivoluzione giornalistica: i lettori potevano esprimere un giudizio sui commenti creando una graduatoria di apprezzamento evidenziata dai colori che aiutava subito (velocemente e sommariamente) a capire quali fossero i post più caldi della discussione. i limiti del voto si sono visti subito: chi manomette il server per ottenere più verde e chi sfoga l’antipatia cliccando il rosso non entra nel merito dell’intervento, dirotta l’attenzione del lettore dal contenuto del post verso elementari, immediate (e anonime) pulsioni di emotività che a volte possono ferire personalmente (tamara se ne è spesso lamentata) o suscitare indignazione (nel caso di notizie su funerali, morti, incidenti…).
ora il solo pollice verde, un giudizio monco: via la critica-cattiveria, solo il buono e non il cattivo, un OK americano. però i risultati di questa scelta sono nei toni accesi, livorosi dei commenti di questi giorni: forse con un click sul pollice rosso molti si sarebbero sfogati senza necessariamente commentare
A Gianfranco Cerasi.
Questo giocare ad allargare l’ambito del discorso per arrivare a dire che siamo tutti colpevoli è ovvio. Due terzi di mondo muore di fame e noi sprechiamo. Basta dire questo per dire che tutti siamo colpevoli e abbiamo torto.
Ma questo dato su cui tutti concordiamo che c’entra con il commentare/giudicare un incidente? E’ ovvio che ciò che ci è più vicino lo sentiamo di più, ci mancherebbe. Pensa se uno dovesse disperarsi per la perdita di ogni singolo uomo come se fosse quella del proprio genitore o figlio. Morirebbe di dolore in due giorni.
Dove porta il tuo discorso? Siamo tutti colpevoli? Chi è senza peccato scagli la prima pietra? Nessuno tocchi Caino?
Se ogni problema lo rapportiamo all’universo, nulla ha senso, nessuno ha torto nè ragione. Quindi niente leggi, nessuno può giudicare nessuno. Insomma la fiera dell’assurdo elevato a valore assoluto.
Più semplicemente, più umanamente, meno ipocritamente, tutti noi parliamo delle nostre cose, di quelle piccole, di quelle che conosciamo. Tutto il mondo, da sempre fa così. L’unica differenza è che adesso tu ci fai notare che a causa di questo notare il particolare a scapito del generale ci rende tutti colpevoli. Come direbbe Troisi: “grazie, a mo me lo segno”…
@ Fastolph
Probabilmente, anzi no, sicuramente ho scritto troppo e lei si è, presumibilmente, stufato di leggere e non ha capito.
Io ho chiuso il mio intervento dicendo che tutti noi, nel nostro piccolo, potremo fare qualcosa invece che girarci dall’altra parte…
vorrei rispondere al sig. Mario Rinaldi,
il paladino del buonismo e della comprensione sempre e comunque.
Se una persona a 34 anni non è capace di capire le conseguenze delle proprie azioni , se si droga e beve, sono solo fatti suoi, deprecabili, ma sempre fatti suoi. Quando però a causa dello scellerato stile di vita, scellerato perchè causa di dolore a persone che con lui non volevano avere nulla a che fare, non perchè si giuduca il suo stile di vita. L’ultimo dei miei pensieri è quello di sincare il bene e il male degli altri, ……ma non devono entrare nelle altre vite l e stravolgerle….perchè allora qusto significa FARE IL PROPRIO PORCO COMODO e fregarsene di tutti. A questo non avevi pensato !!!!! Ti sei solo preoccupato di difendere un maledetto recidivo egoista, che non ha avuto rispetto per niente e nessuno, capace solo di piangere lacrime di coccodrillo !!!! E fra il datore di lavoro che non rispetta le regole di sicurezza, sempre comunque deprecabile, e lo scellerato maledetto c’è una grande differenza: il DIPENDENTE può scegliere di cambiare datore di lavoro….Maurizio non ha potuto scegliere nulla…..!!!! e con lui neanche sua figlia di 17 anni che se l’è visto morire davanti !!!!
Caro SIG. MARIO, prima di parlare con quell’aria di perfettino arrogante dei miei stivali, domandati se fare sempre solo il prorpio comodo è un comportamento civile e comunque da difendere ……..perchè in fondo in fondo……per ogni carogna c’è sempre una scusante……..VERO !!!??????
@alessandro rossignoli: non ha bisogno del mio consiglio e di quello di nessuno.
lei è già bravo di suo a difendersi accusando gli altri, però!
ha già emesso la sua sentenza sul sig.Cimorosi e se potesse cancellerebbe il suo difensore dall’ordine degli avvocati!
buona giornata!
p.s. attenzione quando esce di casa non si sa mai chi si incontra, ci sono tanti alcolizzati e drogati in giro!
dopo vari commenti si può dire che basterebbe solamente la certezza della pena per chi commette un reato..in uno stato democratico direi..dopo di che tutto il modo di vivere sarebbe una conseguenza dietro l’altra..comunque per fare un esempio sulla giustizia ora in italia non troppo lontano basti vedere il processo di perugia..ho i soldi..quindi avvocati di fama..quindi libero..
saluti
signora salvucci sono completamente d’accordo con lei , io vorrei vedere se questi “buonisti”si fossero trovati come mi sono trovato io nel preciso momento nel quale il povero camillucci veniva coperto con un lenzuolo bianco dopo inutili tentativi di rianimazione e davanti alla disperazione della moglie e di sua figlia in quel preciso momento, queste persone non scriverebbero certe cose.
rispondo per l’ultima volta a lei SIG MARIKA perche questa discussione non ha piu’ senso , io non accuso e tanto meno cancellerei dall’albo il dott governatori ( si dovrebbe cancellare da solo visto la dichiarazione riportata riguardo il sole che ha accecato il suo cliente e forse anche lui stesso) , infine per quanto riguarda il suo post-scriptum, si commenta da solo ,comunque grazie del suo avvertimento lo terro’ presente , spero solo che se capita un altra volta un guidatore ubriaco o drogato non ci sia una persona perbene che va al suo lavoro a trovarsi davanti , magari una bella trebbiatrice o un bel trattore.
cordiali saluti
Vorrei dire come la penso sulla questione e, come al solito, prenderò spunto dallo scritto dell’avv. Bommarito (a proposito che ne pensate se lo innalziamo a rango di AVVOCATO?)..
quindi:
– no alla pena di morte (c’è poco da dire, è stato ampiamente dimostrato che non ha effetto deterrente, mette lo Stato sullo stesso piano di chi delinque, è ormai superata nella legge e de facto da più della metà dei paesi del mondo – fonte: amnesty international -) etc. etc.;
pene più severe per chi si mette alla guida di un auto sbronzo e/o drogato (basterebbe giudicare l’accaduto come omicidio volontario e non colposo);
certezza della pena (io commetto un reato e se mi danno 2 anni o 20 anni li devo scontare fino all’ultimo giorno.. questo contribuirebbe, mio avviso, a motivare ancor di più le forze dell’ordine nel fare il loro lavoro poichè non vedrebbero gli arrestati fuori dopo un mese).
Colgo inoltre l’occasione di fare i complimenti alla redazione tutta di CM per il premio vinto e perchè ci offre questo spazio per esprimere le nostre opinioni che, sono cosciente di questo, non contribuiranno a cambiare le sorti del mondo, ma che ci permettono di confrontarci e quindi, a mio parere, di crescere come persone…
@ alessandro rossignoli
Probabilmente le sfugge un piccolissimissimo particolare.
l’Avvocato, chiunque Avvocato, ha il compito di difendere il suo assistito.
Non ha l’obbligo di ricecare la verità, ma deve curare esclusivamente gli interessi del cliente.
A Gianfranco Cerasi…sarà pur vero quello che dici tu, sul ruolo dell’avvocato, ma (non mi riferisco a questo caso) un avvocato che difende un assassino (come i tanti mariti che uccidono la moglie o in tantissimi altri fatti di cronaca), lo trovo veramente assurdo. Ora va di moda il raptus…… Ma se è cosi…pazienza, ma per me è inconcepibile.
proprio ora leggo che ” Americana morta/ Ai domiciliari l’investitore di Allison Owens”
…. se non era ubriaco…strafatto di droga…posso anche essere daccordo perchè a TUTTI NOI può capitare di investire qualcuno. MA se ci troviamo di fronte a casi come questo di Macerata o di tanti altri (purtroppo) in cui l’investitore è stordito da sostanze varie..beh. un po di galera devono farsela. Se no davvero allora non ce proprio speranza in una giustizia giusta.
@el dindo: le sue considerazioni sul ruolo dell’avvocato “difensore dei cattivi” sono normali se non si fa parte degli addetti ai lavori, quindi senza nessuna vena polemica le copio-incollo la breve, ma chiarissima, definizione di Wikipedia sul concetto di “diritto alla difesa”.
Il diritto di difesa è uno dei principali diritti riconosciuti all’imputato (e all’indagato) nel diritto processuale penale.
Il diritto di difesa è tecnico e sostanziale: nella prima accezione si verifica con il diritto e DOVERE di avere un difensore che guida la parte nel processo tramite consigli tecnici, la seconda con la titolarità dell’imputato stesso che sceglie la tesi sulla quale dibattere la propria posizione (di ammissione o di sostegno dell’innocenza).
Assassini, stupratori, pedofili, ubriachi al volante: tutti devono avere un avvocato, lo impone la legge. Lo so che è una cosa difficile da capire, spesso la gente si chiede perché mai questo genere di persone debbano avere chi le difenda (anche se in realtà li “rappresenta” e “guida” nel processo, il termine avvocato “difensore” non sta ad indicare un signore che si arrampica sugli specchi pur di salvarti dalla condanna) e se anche non ci fosse nessuno disposto a prendersi l’incarico, c’è sempre la nomina di un legale d’ufficio.