di Enrico Maria Scattolini
POLITICA/CENTRO SPORTIVO COLLEVARIO (-) Si sta profilando un’altra …incompiuta, come avevo paventato nella prima edizione di questa rubrica. LA PRESIDENTE TARDELLA VS TUTTI, perchè sembra che opposizione e pezzi di maggioranza (addirittura quest’ultimi avrebbero dato l’assist ai rivali) si stiano “saldando” contro questa iniziativa. Ce la farà la nostra eroina? Sicuramente avrà oggi bisogno dell’aiuto della tifoseria (compatta), nonostante le assicurazioni di Canesin.(Messaggero di domenica).
LUBE (+) Grande festa, venerdì sera, per il via (vincente) alla nuova avventura di campionato. Ed un grosso in bocca al lupo da parte di tutti i maceratesi a questa società che onora la città. Potrebbe essere, l’attuale, una splendida stagione per volley e calcio, anche se su livelli di merito diversi. Ma la Maceratese ha avuto mai una chance di sponsorizzazione dalla Lube? Sembrerebbe di sì, anni addietro. Sia pure in sinergia con la pallavolo. Probabilmente approcci ci sono stati ai tempi della presidenza biancorossa di Stefano Monachesi, il quale però tirò dritto per suo conto. Sfiorando, alla grande, la promozione in C1 nella finale dei play-off di Reggio Emilia con il Livorno. La conferma, però, non c’è stata mai.
LUIGI LABOMBARDA (+) Ai più sconosciuto, Labombarda (pugliese) è il giovane addetto stampa della Maceratese. Ti viene da dubitare dell’utilità di questo ruolo in una società dilettantesca a mio parere già di per sé sovrastrutturata. Invece no. Debbo riconoscere che, in questi pochi mesi di esperienza, il lavoro di Luigi Labombarda si è rivelato molto utile per i giornalisti che seguono la squadra. Almeno per me.
E’ CAMBIATO IL VENTO Per la Maceratese, ovviamente. Negli ultimi anni mai i biancorossi erano riusciti ad agguantare per le penne un risultato positivo in extremis, come invece è miracolosamente, seppur meritatamente, accaduto ieri a Senigallia. Un eccellente viatico per una squadra modesta (-) nel primo tempo, quanto aggressiva, tutto cuore, piacevole e finalmente concreta (+) nel finale al calor bianco.
GRCIC (-) Una insufficienza che non riguarda le qualità del giocatore, buone anche se non trascendentali come si è voluto far credere nei due campionati della gestione di Massimo Paci. La valutazione negativa si riferisce alla contingenza di Senigallia: un primo tempo e spiccioli della ripresa (sino alla sostituzione con l’ottimo Carboni, che ha cambiato il volto della partita) non disputati dal croato al livello delle sue potenzialità per la desuetudine all’impegno, ma soprattutto, a mio personalissimo giudizio, per la scarsa attitudine alle funzioni di centrocampista che gli ha affidato l’allenatore. Il quale Di Fabio (+ per la coerenza) ha ribadito, nelle interviste del dopo gara, che lui invece vede Grcic centrocampista e che insisterà a farlo giocare in questo ruolo. Anche se i più (io fra questi) lo ritengono un difensore di fascia.
CICCHI/1 (+) Per quello che sta facendo per la Maceratese, in base alla sua professionalità ed indiscusse capacità. E’ giusto che sia diventato un idolo dei tifosi biancorossi. Gli auguriamo di esserlo fino in fondo.
CICCHI (-) Mi lascia invece perplesso il concetto della libertà/diritto di critica (tifoseria e giornalisti) che ha maturato nel corso della sua onorata carriera di dirigente calcistico. Lui la considera sacra (bene), ma stenta a digerire che la medesima – soprattutto se espressa dai media – possa non battere sempre all’unisono con il bollettino ufficiale del Palazzo. Eppure la sua navigata esperienza dovrebbe suggerirgli che un ben dosato mix fra le controparti sarebbe probabilmente utile per il valore supremo della Maceratese.
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