di Federico Bettucci
Ci sono stati diversi cambiamenti nella rosa della Vigor Pollenza. In primis c’è un nuovo tecnico alla guida della squadra: Roberto Chiodi, ascolano, ex Lorese e Monte San Pietrangeli e alla sua prima esperienza nel campionato di Promozione, che subentra allo straordinario (per i risultati ottenuti dai suoi da febbraio in poi) Luca Fermanelli. La società pollentina, dopo la sofferta e meritatissima conquista della permanenza in categoria al termine dei playout, intende giocarsela alla grande con tutti anche nel torneo che sta per prendere il via. Peserà inevitabilmente l’assenza di Alex Giannandrea, accasatosi all’Elpidiense Cascinare; peserà quella di Marco Maccari, passato alla Cingolana; peseranno quelle di altri pilastri come Bertolotti, Masi e Rapacci. Ma sono arrivati alla corte della Vigor gli affidabili difensori Filippo Piccini, Federico Mercuri e Luigi Cangiano (quest’ultimo qualche anno fa anche in Serie D), oltre ai tanto giovani quanto promettenti Lorenzo Domizi, Nicola Salvucci, Andrea ed Alessio Capenti e non solo. Numerose anche le riconferme per la compagine del patron Marinangeli, la maggior parte delle quali riguardanti pedine largamente decisive per l’impresa-salvezza: su tutti l’estremo difensore Juri Vita, il fedelissimo Stefano Sileoni, il duttile centrocampista Mirco Mogetta, l’esperto Fabio Acciarresi e soprattutto capitan Raffaeli. Senza dimenticare Cesare Pettarelli, 25 anni compiuti due mesi fa esatti, seconda stagione alla Vigor Pollenza, ariete fondamentale nel cammino dell’ultima annata. Professione: centravanti. Pronto, anzi prontissimo a mettersi la squadra sulle spalle. Per la salvezza e magari, chissà, per qualcosina in più. “Sarà il campo a parlare” ci dice nell’intervista.
Domani (sabato) primo impegno ufficiale contro la Vis Macerata, in Coppa Italia. A fine gennaio proprio una sconfitta interna con la Vis cambiò la vostra stagione…
“Esattamente. Perdemmo in casa 2-1, una sconfitta beffarda e rocambolesca, all’ultimo minuto. Ci fu il cambio di timone alla guida tecnica della squadra: un avvicendamento necessario non tanto per sostituire l’allenatore, che non aveva assolutamente tutte le colpe, anzi, quanto per dare una svolta alla nostra stagione. Purtroppo in questi casi, quando le cose non vanno nel verso giusto, il capro espiatorio è quasi sempre il mister. Il merito della salvezza poi conquistata a maggio, oltre al nuovo tecnico, va sicuramente a noi ragazzi che con grinta, carattere e fiducia nei propri mezzi abbiamo raggiunto l’obiettivo finale. Erano queste le prerogative e le caratteristiche che ci mancavano: con il cambio dell’allenatore c’è stata una scossa e da febbraio in poi le abbiamo fatte nostre. Abbiamo capito che dovevamo dare il massimo e siamo stati spronati a farlo dal ribaltone che si era verificato”.
Sta per partire la nuova stagione. Il calendario non sembra essere semplicissimo nei primi turni. Trasferta a Montegiorgio e impegno casalingo con una delle favorite per la vittoria finale, il Portorecanati…
“Avremo una partenza sicuramente in salita, almeno sulla carta. Ce la dobbiamo mettere tutta per cominciare bene il torneo, anche se abbiamo degli impegni duri, cercando di commettere meno errori possibili. Innanzitutto occorre iniziare meglio rispetto all’anno scorso, quando ci fu un avvio di campionato assolutamente negativo, per poi arrivare alle ultime giornate un po’ più sereni, al fine di non ripetere il sofferto epilogo che è andato in scena qualche mese fa”.
Immaginiamo che infatti quest’anno vi aspettate un campionato più tranquillo, non è vero?
“Sì, appunto. Non intendiamo giocarcela un’altra volta fino all’ultimo minuto dell’ultimissima partita: all’ultimo respiro insomma. Vogliamo, possiamo e dobbiamo, seguendo le direttive che il nuovo mister ci sta già impartendo quotidianamente, arrivare al finale di campionato con tranquillità”.
Ma si è indebolita o rinforzata la Vigor Pollenza versione 2011-2012 rispetto alla stagione precedente?
“Questo aspetto sarà solamente il campo a rivelarlo. Posso dire che a mio avviso la squadra nel complesso ha mantenuto una buonissima ossatura, inserendo qualche giovane che già si è dimostrato valido, promettente e voglioso di mettersi in mostra in maniera positiva. Io e gli altri ragazzi con un pizzico di esperienza in più avremo il compito di aiutarli e guidarli nell’inserimento nel gruppo in vista del lungo cammino che ci aspetta. Sono certo che faremo bene”.
Qual è l’obiettivo della vostra formazione per il prossimo campionato?
“Abbiamo nel mirino la salvezza, prima di tutto. All’inizio l’obiettivo è senza ombra di dubbio quello della permanenza in categoria. Poi ciò che verrà in seguito sarà ben accetto, sicuramente non ci poniamo limiti, com’è naturale che sia. Ripeto: per adesso pensiamo solo ed esclusivamente alla salvezza. Il prima possibile. In seguito si vedrà”.
E l’obiettivo stagionale di Cesare Pettarelli?
“Per prima cosa cercare di star bene fisicamente, visto che ogni anno, da troppo tempo ormai, sono tormentato dagli infortuni. Voglio fornire il mio contributo a tutti i costi, dando ogni volta il massimo in campo e cercando naturalmente di fare parecchi gol, decisivi per la salvezza dei miei compagni. Se il fisico me lo permetterà, visto che l’anno passato ho avuto qualche problemino di troppo, garantirò il mio apporto alla squadra e cercherò di realizzare il maggior numero possibile di reti”.
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