Cicchitto a Civitanova:
“L’asse sinistra-imprenditoria
non fa bene alle Marche”

La visita del capogruppo Pdl alla Camera

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di Laura Boccanera

<<Bisogna evitare che nel Pdl confluisca la parte peggiore di Fi e An, ma solo il meglio dei due partiti>>. Queste le premesse che Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera ha gettato appena giunto presso la sala consiliare di Civitanova. Un appuntamento a metà fra la discussione interna al partito e metà pre elettorale; ad attenderlo per l’occasione tutti i vertici del coordinamento regionale e provinciale provenienti sia da Fi che da An, da Erminio Marinelli a Remigio Ceroni e Carlo Ciccioli, da Francesco Acquaroli al coordinatore provinciale Pdl Mario Lattanzi, oltre ad assessori e consiglieri comunali della maggioranza. Un momento interlocutorio che è servito anche per fare il punto della situazione all’interno del partito e per gettare le premesse per la costruzione di un progetto comune, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.Tra le priorità emerse anzitutto quella di ritrovare uno spirito aggregativo, superando localismi e personalismi. <<le Marche vivono una situazione di relativo benessere sociale rispetto ad altre aree del paese – ha esordito Cicchitto –  occorre però cambiare l’asse politico di questa regione che è finita a sinistra solo per rapporti di forza con il mondo dell’imprenditoria.

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Occorre unirsi e fare uno sforzo per superare i localismi e fare politica sul campo>>. Tra i partecipanti anche Franco Capponi, “presidente della provincia in esilio” come l’ha definito Cicchitto, che ha aperto il suo intervento con un focus sulla provincia: <<siamo stati espropriati di qualcosa che ci appartiene – ha esordito – ci scandalizza la conclusione della vicenda che ha visto protagonista la Lam, sintomo del fallimento della sinistra, ora però abbiamo voglia di rivincita, ma chiediamo una vicinanza maggiore dagli organi centrali, il partito è stato lasciato solo e a livello locale vince ancora la conflittualità>>. La pensa in maniera simile anche Remigio Ceroni che accelera rispetto alla situazione di stasi per la nomina del coordinatore comunale del Pdl: <<se qualcuno vuole frenare, deve assumersi questa responsabilità, esiste un ritardo da parte di An, però siamo pronti, abbiamo voglia di fare e dove il partito è più forte, come a Civitanova prendiamo maggiori consensi, mentre la sentenza della provincia di Macerata è scandalosa e priva di supporto giuridico, è un dispetto che costringerà a ripetere le elezioni, ma ancora non si sa con quale legge si voterà e se sarà possibile contare sulla stessa coalizione>>. Non sembrano invece ancora maturi i tempi per la nomina del coordinatore comunale che dovrà far partire il partito a livello locale con una vasta campagna di tesseramento.

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