Valleverde non si tocca
“Un’altra area
per la Giorgini”

Anche il Pd dice no al Suap. Il sindaco incontra l’azienda. Vincolo paesaggistico in tutta la zona

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Narciso Ricotta (foto di Guido Picchio)

di Matteo Zallocco
Valleverde è salva. La decisione presa dal direttivo del Pd di giovedì sera con il no unanime al Suap Giorgini dovrebbe sciogliere ogni dubbio: l’industria insalubre non si farà, i voti contrari ormai sono tantissimi in vista del Consiglio comunale del 19 luglio. Ma seppur il Pd abbia un peso decisivo con i suoi 14 consiglieri (su 40) il merito è dei Comitati e delle Associazioni, delle liste e dei consiglieri che in questo periodo hanno sostenuto con forza il “No al Suap Giorgini”  e del sindaco Carancini che – per rispettare il suo impegno elettorale – ha tenuto duro opponendosi a chi all’interno del Pd voleva far passare il Suap.
Sono stati i maceratesi a dire no ed è evidente che qualche esponente di rilievo del Pd si sia ritrovato con le spalle al muro davanti a tante prese di posizioni chiare e argomentate contro l’insediamento dell’industria insalubre e davanti ad una campagna mediatica che qualcuno del Pd ha definito  populista ma che per quanto ci riguarda siamo fieri di aver portato avanti. E’ stata tenuta alta l’attenzione su un argomento importante per il futuro della città (basta non solo al Suap Giorgini, ma in generale a un’ edilizia poco attenta al territorio)  dando voce ai cittadini. Questa è trasparenza, non è populismo.
Quantomeno curioso l’atteggiamento di Narciso Ricotta, coordinatore comunale e capogruppo del Pd in Consiglio, che in conferenza stampa alla domanda “Il Pd è stato condizionato dal grande movimento popolare e dalla protesta di cittadini e associazioni?” risponde con un discutibile “No, Il Pd avrebbe comunque preso questa decisione dopo un’analisi approfondita e tecnica,  anche se non trascuriamo le opinioni della gente”.

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Il sindaco giovedì pomeriggio aveva ricevuto il titolare dell’azienda, Claudio Giorgini, accompagnato dal suo legale, l’avvocato  Messi e dal progettista Palmucci. Anche in questo caso il primo cittadino ha spiegato le sue motivazioni per il “No” promettendo che ora si cercherà di individuare un’altra area più adatta per la Giorgini.
In conferenza stampa il sindaco non c’era, al fianco di Ricotta tra gli altri erano seduti  l’ex assessore Mauro Compagnucci e il consigliere regionale Angelo Sciapichetti.  “Il sindaco ci ha riferito di aver avuto dei contatti con la Giorgini – ha spiegato l’avvocato Ricotta – e di tenere in considerazione proposte alternative, che rispettino la tutela del territorio”.
Non manca certo l’autoreferenzialità: “Un Pd unito  – dice Ricotta -, un partito che ha lavorato per una risposta chiara di programmazione e di sviluppo del territorio. Un Pd che sente grande responsabilità nei confronti di Macerata essendo il primo partito della città, il partito del sindaco, con ben 14 consiglieri eletti”.
Giusta la mossa di Ricotta e soci di rilanciare proponendo un sacrosanto vincolo paesaggistico-turistico per tutta l’area nord di Valleverde: “La tutela del territorio per noi è un valore preminente e lo vogliamo concretizzare con gli atti amministrativi. Per questo abbiamo lavorato, per dare una risposta chiara di programmazione e sviluppo del territorio. Non diciamo no solo al Suap Giorgini ma ad ogni tipo di costruzione in tutto il territorio che va fino a San Claudio.  Questa è una vallata da proteggere e valorizzare, dovrebbe diventare una nuova Abbadia di Fiastra, un punto di riferimento turistico”.

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In sostanza Ricotta riprende le argomentazioni a lungo sostenute da Associazioni e Comitati e aggiunge “che bisognerà creare un tavolo operativo con il Comune di Corridonia e la Provincia, coinvolgendo magari anche Fondazione e Camera di Commercio per fare decollare quest’area”.
Il capogruppo del Pd chiarisce poi che “attività produttive insalubri (che non sono nocive) si trovano ovunque, lo sono anche una lavanderia e una carrozzeria e per questo vanno anch’esse tutelate, bisognerà aprire un confronto con i sindacati e le associazioni di categoria”.
Altro passaggio importante: “Va immediatamente creato un regolamento dei Suap per poter intervenire subito e non a fine corsa”.
Ok, ci siamo. Anche il Pd ha detto no al Suap Giorgini  e chissà se prima o poi conosceremo  l’opinione del Pdl. Dal 19 luglio aspettiamo i fatti. Il grande sconfitto? L’avvocato Graziano Pambianchi, presidente del Consorzio Valleverde. Nel direttivo comunale è stato lui a sostenere con più forza le ragioni del “Sì al Suap Giorgini”. Stavolta hanno perso.



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