di Alessandra Pierini
E’ Claudia Koll la protagonista della festa parrocchiale della Chiesa del Buon Pastore di Collevario. L’attrice ha portato la sua esperienza di fede ritrovata ai fedeli accorsi per ascoltare le sue parole miti e decise al tempo stesso. “E’ l’appuntamento finale – ricorda il presidente dell’Aiart provinciale Lorenzo Lattanzi – di un ciclo di incontri volti a genitori, insegnanti, catechisti ed educatori. Il tema dell’incontro è ‘Dall’emergenza alla convergenza educativa’ e abbiamo chiamato Claudia a dare la sua testimonianza sull’educazione ad essere o ad apparire.” Molto contento della presenza dell’attrice anche il parroco Don Gennaro De Filippi: “Si parla della rete e secondo noi la parrocchia può essere rete tra agenzie educative. La nostra convinzione è che la parrocchia possa avere un ruolo di divulgazione che si affianchi a quello della televisione. Non bisogna demonizzare il mondo dello spettacolo ma bisogna saperne fruire e la testimonianza di Claudia Koll è significativa.”
Claudia Koll è arrivata a bordo di una ‘macchinetta’ come l’ha definita Lorenzo Lattanzi, assieme ad altre quattro persone. Lei si schernisce: “Mi chiamate a parlare di essenzialità e volete che arrivi con una macchina lunga e costosa.” Il volto di Claudia si illumina man mano che inizia a parlare di sè e che ripercorre le tappe del suo rinnovamento spirituale descrivendo con enfasi il momento mistico che l’ha vista protagonista nove anni fa quando si è ritrovata a stringere il Crocifisso e a gridare il Padre Nostro. “E’ l’amore che ha cambiato la mia vita – ha detto – la mia vita si è rinnovata nell’incontro con Dio. La giornata di oggi non poteva iniziare meglio, sono stata a Loreto dove ho preso parte alla Santa Messa. E’ stato molto bello.”
Va avanti parlando dell’Africa dove, arrivata per girare uno spot, si ritrovò ad abbracciare un bambino dal corpo scavato dalla fame e ripensò alla sua vita. Alla mamma che dal pubblico le dice che la figlia pensa di fare l’attrice e le chiede di vegliare su di lei risponde: “Quando sono entrata nel mondo dello spettacolo mio padre e mia madre mi hanno affidato alla Madonna della Misericordia, oggi mio padre mi dice che non pensava di ottenere questo risultato. Tra le mie missioni ho anche quella di formare i giovani che si avvicinano allo spettacolo e per questo ho una mia accademia nella quale accompagnamo i talenti nella formazione e poi nel mondo dello spettacolo. Anche la Regione Marche ci ha dato la disponibilità di spazi per girare un film basato su “La bottega dell’orefice” di Giovanni Paolo II e magari saremo anche da queste parti.
Al termine dell’incontro tutt’intorno a Claudia si affollano tutti coloro che vogliono abbracciarla, complimentarsi o semplicemente salutarla e lei non trascura nessuno.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ma Claudia Koll??? Quella che sul film di Tinto Brass cercava ardentemente un maschio per …???? Chiamata da una parrocchia a spiegare la sua fede ritrovata dopo aver fatto la ***** in mondovisione????? A quando una conferenza di Cicciolina sul neocatecumenato???? Finchè avremo preti che invece di Padre Gallo o Padre Zanotelli chiameranno ste **** (desiderose di nient’altro che di una nuova verginità data l’aria di restaurazione e controriforma che tira oggi in Italia), che credibilità potrà mai avere la chiesa????????????
Simone Lei pensa veramente che la credibilità della chiesa sia rovinata da una Claudia Koll??? e che ne pensa degli innumerevoli preti pedofili in giro x il mondo??
Credo siamo tutti d’accordo sui preti pedofili, che sono una disfunzione per quanto grave all’interno della chiesa. Lo schifo in quel caso è averli coperti, ma io sono uno dei pochi che apprezza l’operazione trasparenza portata avanti dall’attuale papa dopo i decenni di oscurantismo. Certo, uno si chiede dov’erano le attuali gerarchie quando queste cose succedevano, ma sempre meglio tardi che mai. Di converso, l’impiego di un testimonial televisivo per una iniziativa ecclesiastica rientra nel novero delle proposte accettate socialmente, una di quelle commistioni inconciliabili tra spiritualità e marketing per cui Gesù Cristo nel tempio rovesciava i banchi dei mercanti.
Caro Simone sai la società va avanti……….. e se non vogliamo rimanere indietro sempre rimanendo fedeli a i principi della chiesa pur troppo o per fortuna dobbiamo sensibilizzare sensibilizzare e sensibilizzare, e quale modo migliore di portare la propria vita di cambiamento e di risurrezione da una vita “sbagliata”.
Dio perdona! Voi . . . . NO!
Io ritengo che Claudia sia un esempio per tutti noi: ha capito di aver sbagliato, si è pentita ed ha chiesto perdono.
E perché la Chiesa non deve essere credibile? E’ proprio qui il bello: la Chiesa accoglie tutti, non facendo distinzioni, apre le porte anche ai peccatori e dà loro la possibilità di conversione!!!
Ecco, è proprio qui che non siamo d’accordo. Io invece non la giudico affatto per le sue scelte passate. Secondo me la “vita precedente” di Claudia Koll è poco interessante così come la sua vita attuale, e giudicarla (considerarla quindi giusta o sbagliata) è un falso problema che non dipende da nessuno di noi. Dico solo che quando non la conosceva nessuno si è spogliata per farsi conoscere, e ora che la conoscono tutti fa dietrofront, ma è ovvio che queste siano entrambe scelte di convenienza, perché adesso in Italia c’è questo clima di fustigazione dei costumi e un personaggio pubblico ha bisogno di seguire determinate regole per essere accettato. Il che si tramuta in contratti e quindi SOLDI. Il fatto che la chiesa non solo avalli tutto ciò ma che la utilizzi anche come testimonial secondo me è davvero vergognoso. Non posso fare a meno di vederci una immensa ipocrisia dietro. Gli “esempi per tutti noi” secondo me sono ben altri, ma probabilmente sono troppo scomodi anche per la chiesa stessa.
SCUSA FRANCESCA, IO NON HO NULLA DA DIRE SULLA KOLL, SE LEI ORA HA QUESTA FEDE, DANDO PER SCONTATO CHE NON SIA UNA SCELTA DI CONVENIENZA COME DICE SIMONE E NE VUOL DARE TESTIMONIANZA AI CATTOLICI CHE LA VOGLIONO ASCOLTARE, NULLA DA ECCEPIRE.
RIMANGO INVECE STUPEFATTA DALLA TUA AFFERMAZIONE IN QUANTO LEI PRIMA NON AVEVA FEDE E FACEVA QUELLO CHE VOLEVA (VISTO CHE IL CORPO E’ IL SUO E NON IL TUO E CHE NESSUNO CREDO TI OBBLIGA AD ANDARE A VEDERE UN FILM CHE NON TI PIACE, NO?), ORA FA UN ALTRO TIPO DI VITA. PUNTO. HA CHIESTO PERDONO A CHI? AI PRETI? ALLA CHIESA? A DIO? HA SEMPLICEMENTE FATTO UNA SCELTA DI VITA. CHE VUOL DIRE A CHIESTO PERDONO? E’ VERO COMUNQUE CHE LA CHIESA ACCOGLIE TUTTI, HA ACCOLTO ANCHE RAZZINGER….
Tutta invidia . . . . . .
“….Quando sono entrata nel mondo dello spettacolo mio padre e mia madre mi hanno affidato alla Madonna della Misericordia…..”
Veramente di solito la Madonna della Misericordia dicono che faccia altro genere di miracoli.
Non credo sia contemplato, tra i miracoli, quello di far raggiungere il successo attraverso la mercificazione cinematografica del proprio corpo….
Ma porca miseria! Non riuscite mai a vedere niente di buono su niente!
Ma che vi importa se e a chi ha chiesto perdono e come ha cambiato la sua vita?
Ha ritrovato la fede e ora vive in funzione del suo credere in Dio.
Insomma secondo alcuni di voi quando uno sbaglia rimane nell’errore per tutta la vita e basta qualunque cosa di buono e faccia?
Quante persone, famose o no, dopo la droga la violenza e/o una vita sbagliata hanno capito e ora camminano “sulla retta via”?
Che cambia se è famosa o meno?!
Io pensavo che l’eventuale rapporto che una persona ha con l’Altissimo sia una cosa privata.
Mi pare invece che alcuni utilizzino questo in forma pubblicitaria.
NO LILLY IO DICO PROPRIO IL CONTRARIO… PRIMA VIVEVA IN UN MODO ORA IN UN ALTRO. NON VEDO COSA C’ENTRA ‘STA STORIA DEL PERDONO. MICA E’ UN’ASSASSINA! DOPO DI CHE QUELLO CHE FA SONO FATTI SUOI (SIA PRIMA CHE DOPO).
Secondo me, c’è chi si fa troppi problemi ^_^
Secondo me invece c’è chi abusa della credulità popolare. E chi si fa abusare felice. La Fede è un’altra cosa. Svegliatevi.
dio è un concetto con il quale
misuriamo il nostro dolore
lo dico di nuovo
dio è un concetto con il quale
misuriamo il nostro dolore
non credo nella magia
non credo nell’I-ching
non credo nella bibbia
non credo in Tarot
non credo in Hitler
non credo in Gesù
non credo in Kennedy
non credo in buddha
non credo nel Mantra
non credo in Gita
non credo nello Yoga
non credo nei Re
non credo in Elvis
non credo in Zimmerman
non credo nei Beatles
credo solo in me… e questa è realtà
il sogno è finito
cosa posso dire?
il Sogno è finito
ieri
ero un tessitore di sogni
ma ora sono rinato
ero il Walrus
ma ora sono John
e così cari amici
dovete solo andare avanti
il Sogno è finito
“dove abbondò il peccato, sovrabbonda la Grazia!” ( San Paolo, Lettera ai Romani, cap.5, 20)