Foibe: “Una tragedia da ricordare
e una ferita da chiudere”

"Il giorno del ricordo" sarà celebrato con due importanti eventi
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di Mariangela Di Serio
Oggi nella sala consiliare della Provincia di Macerata si è tenuta la conferenza stampa su “ Il Giorno del Ricordo- Le foibe- una tragedia da ricordare e una ferita da chiudere”.
Umberto Marcucci, Presidente del Consiglio Provinciale, ha introdotto il tema del “Ricordo” facendo riferimento alla legge n. 92 del 30 marzo 2004 e sottolineando come la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del Ricordo, al fine di conservare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime della foibe, dell’esodo dalla loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.

Quest’anno la Provincia di Macerata (Presidenza del Consiglio provinciale e Giunta provinciale) ha organizzato una serie di iniziative per celebrare la ricorrenza anche “per affrontare con serio e sereno rigore storico la questione giuliana, ritenendo che sia giunto – ha detto il presidente del Consiglio, Umberto Marcucci, citando il presidente emerito della Repubblica, Ciampi – il momento che i ricordi ragionati prendano il posto dei rancori esasperati”.

Tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1945 in diverse aree della Venezia Giulia si scatenarono violenze di massa a danno di militari e civili, in larga prevalenza italiani. “Violenze – ha ricordato Marcucci – che procurarono migliaia di vittime non solo con la tremenda strategia dell’infoibamento, ma anche con deportazioni, campi di prigionia, arresti e brutalità conseguenti all’occupazione di quel territorio da parte delle truppe iugoslave del Maresciallo Tito”. La tragedia delle foibe, come ha detto anche il Presidente delle Repubblica, Napolitano, ha subito la triste beffa di essere una delle barbarie del secolo scorso, ma al tempo stesso di venire cancellata nella memoria, sommersa dalle polemiche e dalle censure politiche.

“Il Giorno del Ricordo” sarà celebrato con due eventi:
– Venerdì 12 febbraio alle 18,30, il prof. Quirino Principe, poliedrico intellettuale goriziano che della vicenda giuliana conserva una testimonianza personale, parlerà delle foibe al teatro comunale di Montecosaro in un incontro aperto a tutta la cittadinanza, mentre il mattino seguente, lo stesso relatore parlerà agli studenti nell’aula magna dell’Istituto tecnico commerciale “Gentili” di Macerata.
– Venerdì 19 febbraio, Fulvio Salimbeni professore di storia contemporanea a Udine e presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano a Trieste, sua città natale, e Gorizia, sarà invece relatore alla seduta del Consiglio provinciale “aperto”, che si terrà a Porto Recanati, nell’auditorium dell’Istituto “Enrico Medi”. Nei vari incontri si parlerà di foibe, ma anche degli esodi dei giuliano-dalmati.

Con la Provincia di Macerata sono coinvolti anche i Comuni di Porto Recanati e Montecosaro, i quali metteranno in atto tutte quelle iniziative che servono ad alimentare l’attenzione nei giovani.
L’Assessore provinciale all’Istruzione Nazareno Agostini evidenzia come l’obiettivo delle Istituzioni sia quello di stimolare la sensibilità dei giovani coinvolgendo in molte attività anche gli adulti.
Anche il Comune di Porto Recanati ha il piacere di promuovere l’iniziativa del Consiglio Provinciale Aperto presso la scuola Enrico Medi con l’intento di dare maggiore rilievo all’Istituto e, come ribadisce il Sindaco Rosalba Ubaldi, di voler comunicare ai ragazzi il messaggio per cui la vita è un bene prezioso che non deve assolutamente soppresso.
L’opportunità di sostenere il proprio territorio è colta allo stesso modo dal delegato del Comune di Montecosaro, Gianluca  Marsili, che invita il pubblico a partecipare agli incontri con il Prof. Quirino Principe presso il “ Teatro delle Logge”.

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La testimonianza a Macerata dello scorso anno di Graziano Udovisi, l’unico sopravvissuto alle Foibe:

https://www.cronachemaceratesi.it/?p=3018



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