di Matteo Zallocco
Il nostro pensiero di Natale va a Carlos, un argentino di 44 anni con cittadinanza italiana, padre di due bambini. Verso le 3.30 di questa notte la sua bancarella in via Garibaldi, di fronte alla Facoltà di Lettere e Filosofia, è andata a fuoco. I suoi giocattoli in legno e gli altri prodotti artigianali da lui realizzati sono stati distrutti dalle fiamme. Tutto il suo lavoro è andato improvvisamente in fumo. Residente a Porto Recanati con sua moglie, un’italiana, e i suoi due bambini, Carlos Rodriguez è disoccupato e da sette anni allestiva la sua bancarella a Macerata nel periodo natalizio. Non ero coperto dall’assicurazione, questa mattina si è recato in Questura disperato dopo aver confidato a qualcuno in lacrime: “Questo era tutto il mio lavoro, sono un artigiano con le mani d’oro ma ora non ho più niente e non posso regalare un bel Natale ai miei figli”. Carlos si recherà in Comune per chiedere un aiuto, lui che per tirare avanti confidava in questa bancarella e nel suo antico mestiere che fa pensare alle più belle e sane tradizioni natalizie.
La natura dell’incendio è ancora sconosciuta, si sta accertando se si tratta di un fatto doloso o accidentale. In Questura Carlos ha dichiarato che non aveva problemi con nessuno e non aveva mai ricevuto minacce. L’allarme è stato dato da alcuni residenti poco dopo le 3.30. Sul posto sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco e la volante della Polizia. Ma le fiamme avevano già distrutto la bancarella provocando a Carlos un danno quantificabile intorno ai cinquemila euro. Gli oggetti da lui costruiti con tanta cura non ci sono più con la speranza che il prossimo anno la sua bancarella sarà di nuovo lì, in via Garibaldi, davanti al sorriso di un artigiano fiero del suo lavoro.
(Foto di Edo Lini)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Che tristezza, invito la redazione di Cronache Macreìatesi a mettersi in contato con il sottoscritto perché vorrei donargli un un dono di natale in denaro per contribuire a rendere più felice il Natale ai figli di Carlos
Bel gesto.
Ci siamo attivati, nei prossimi giorni vi faremo sapere in che modo si potrà aiutare Carlos.
Mi unisco all’idea di Placido Munafò, se possibile voi di “cronachemaceratesi” fate da tramite…nel mio piccolo vorrei cercare di rendere meno amaro il natale a Carlos, ai suoi figli e a tutta la sua famiglia.
grazie in anticipo per tutto ciò che potrete fare.
Ho appena parlato con Carlos ed è stato felicissimo.
Chi vuole aiutarlo può chiamare il numero di Cronache Maceratesi (331-2604758) e vi metteremo in contatto con lui.
Salve ora sono a londra per lavoro e mi piacerebbe aiutare Carlos. Anche io sono padre infatti ho tre figli e capisco il suo stato d`animo.
mi limito a commentare il gesto alquanto animalesco di chi ha bruciato la bancarella di Carlos.Lo considero un gesto di basso livello che denota,a mio avviso,l’incapacita’ di alcuni italiani di convivere con persone diverse da loro…si chiama razzismo.
Buon natale e felice 2010 a Carlos ed alla sua famiglia.
Per Cristina..scusami ma quale diversita` c`e` tra un unomo italiano e un`altro?
Non ho mai visto nessuno con tre gambe tre braccia tre occhi ecc..
Italiani diversi dagli altri? Dove?
Si e` vero la nostra meteria grigia e` limitata….
per fabio.
Per qualcuno il “diverso” è colui che non appartiene alla tua cultura,L.Strauss.
Per me non c’è nessuno diverso ognuno ha la sua cultura e va rispettato,è molto semplice.
Buon 2010.
x cristina:
scusa l’ignoranza ma sono stati gli italiani a bruciare la bancarella?
non lo so,l’articolo non dice niente.Comunque sia rimane sempre un gesto animalesco se è stato fatto da esseri umani altrimenti è stato putroppo un brutto episodio che ha messo in grosse difficolta’ una famiglia che viveva solamente dalle vendite di quei prodotti.