E’ giunta nella tarda mattinata di oggi al sindaco di Macerata Giorgio Meschini la lettera di dimissioni del vice sindaco ed assessore a bilancio Lorenzo Marconi.
Dimissioni con decorrenza immediata motivate dalla divergenza su alcune scelte che sono state operate recentemente dal Consiglio comunale su punti qualificanti del programma amministrativo.
Sorpresa e rammarico sono state espresse dal sindaco Giorgio Meschini che esprime il dispiacere di aver perso un ottimo collaboratore a pochi mesi dalla scadenza del mandato elettorale.
“Ho sempre potuto apprezzare in lui una persona seria, impegnata e leale e lo ringrazio per l’impegno sempre profuso nell’amministrazione della città”. “Una persona con cui non sono mancati in questi dieci anni di collaborazione – prosegue Meschini – dialettica e confronto serio ma leale sulle questioni, trovando sempre un punto di incontro ed unitarietà nelle scelte che sono state poi operate e realizzate”.
Di seguito il comunicato stampa di Sinistra e Libertà:
“Le dimissioni di Lorenzo Marconi rappresentano un fatto gravissimo che apre definitivamente uno squarcio all’interno della coalizione di centro sinistra.
Di fronte a queste dimissioni – dolorose, rabbiose e coraggiose – vogliamo pertanto esprimere tutta la nostra solidarietà e il pieno rispetto per la persona e il politico Marconi, spesso attaccato proprio per aver difeso gli interessi della collettività e contrastato i privilegi di pochi.
Quello che è avvenuto ieri in consiglio comunale è esemplare del modo di fare politica del Partito democratico e dei suoi rappresentanti in consiglio, con la ricerca continua di alleanze trasversali, a tutela degli interessi economici riconducibili al settore dell’edilizia e in palese contrasto con le tanto declamate scelte di discontinuità.
Ieri tuttavia, si è passato il segno.
Dopo due anni di lavoro e di mediazione paziente del viesindaco, il partito democratico ha affossato in consiglio comunale le modifiche al regolamento edilizio comunale, che avrebbero consentito finalmente di mettere un punto fermo all’edificazione selvaggia, oltre che avviare una nuova politica di risparmio energetico che avrebbe finalmente dato una svolta al modo di concepire la città e l’ambiente. Lo ha affossato con lo stile peggiore dei suoi rappresentanti-aspiranti sindaco, Carancini e Mari, adducendo argomentazioni pretestuose per l’ennesimo rinvio.
Sinistra Ecologia Libertà non si presta a questi giochi, cari al PD.
Il nuovo regolamento edilizio era un punto essenziale del programma: il partito democratico ha violato gli impegni solennemente assunti dai suoi rappresentanti politici e istituzionali., dimostrandosi un alleato inaffidabile e scorretto, pronto ad allearsi in qualsiasi momento con l’opposizione.
A ciò si aggiunga il voto – anch’esso trasversale – sull’apertura al traffico del centro storico, in totale spregio di qualsiasi forma di rispetto e di recupero alla vivibilità di una zona tanto importante per la qualità della vita cittadina. I rappresentanti in consiglio del partito democratico, in primo luogo il suo capogruppo, Romano Carancini, hanno dunque tradito il patto a suo tempo stipulato con le forze di centrosinistra, privilegiando l’accordo con l’opposizione.
Prendiamo atto delle selte del PD: da oggi Sinistra Ecologia e Libertà si impegnerà a contrastare, nelle istituzioni e nella città, i progetti reali –non quelli proclamati- degli esponenti del PD, in particolare di quelli che pur sedendo in consiglio nel centro sinistra si dimostrano organici alle politiche e ai desideri della destra.
Il partito democratico si assume pertanto la responsabilità di aver spaccato il centro sinistra, fornendo un aiuto formidabile alle forze di opposizione, difendendo gli interessi corporativi e non quelli della collettività”.
Per quanto ci riguarda, continueremo a contrastare la politica trasformista del PD e dei suoi inaffidabili candidati sindaci, Carancini e Mari, per costruire un centro sinistra davvero nuovo, diverso da quello che essi incarnano”.
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La chiara dimostrazione che i progetti esposti dalla sinistra rappresentata da Pierpaolo Tartabini non hanno spazio nelle logiche di “potere” del PD.
Che Pierpaolo faccia il passo giusto: togliersi da una mischia che non gli appartiene.
In mattinata è passata la sperimentazione del centro storico aperto un’ora in più per accontentare, in vista delle elezioni, solo alcuni commercianti senza fantasia. L’ennesima vergogna di una coalizione che parla di sostenibilità e disegna una città invivibile.
Un elogio alla coerenza, forse solo un po’ ritardata, di Lorenzo Marconi
Ma quali elogi e quale coerenza… Le dissonanze fra Marconi e PD sono vecchie di almeno un anno e mezzo…
Troppo facile dimettersi a tre mese dal voto, dopo dieci anni di assessorato…
Dica veramente cosa c’è sotto…
Stringo idealmente la mano a Lorenzo Marconi, con cui si può anche non andare d’accordo ma almeno gli si può riconoscere la qualità di un’idea forte che ha valore anche oltre la poltrona, a differenza di quanto riescono a dire e fare – in un senso e in quello opposto contemporaneamente – molti altri, anche tra i candidati alle primarie. Se l’amico Cerasi ieri diceva che “questa è la politica”, vien voglia di rispondergli – alla luce di queste dimissioni – “questa è la dignità”.
Poi, come dicevo, si può non essere d’accordo con le posizioni di Marconi qui espresse: si può per esempio sospettare che, oltre o più che a vantaggio della destra, certe scelte siano a vantaggio anche di certuni del centrosinistra ben noti ai più. Si può anche – come fanno l’amico Cherubini e l’anonimo Crispi – domandarsi perché queste dimissioni siano arrivate così tardi, rispetto ai dieci anni di governo. Ma tuttavia, considerato che altri nemmeno ci pensano a dimettersi – pur professando i più sonori distinguo ideali e programmatici – vien da concludere “meglio tardi che mai”.
Non mi aspettavo queste dimissioni mi dispiace perchè, secondo me, Marconi è stato un ottimo assessore. A lui va riconosciuta la coerenza con le scelte che ha sempre fatto ed il fatto di essere stato sempre uno di Sinistra e di non averla abbandonata nei momenti di difficoltà.
Certamente il “meglio tardi che mai” è sempre meglio che niente. In ogni caso, senza nulla togliere al valore della persona, dieci anni di ininterrotta gestione del potere insieme al PD (corporativo e connivente con la destra), sono troppi sia per un recupero di verginità di sinistra e libertà, sia per una convincente critica nei confronti del PD e della sua Amministrazione. La tecnica della confusione politica, quando non si riesce più ad essere convincenti, non funziona più neanche a Macerata.
Carissimo Filippo,
dal tuo esservatorio privilegiato, dentro le mura cittadine, mi pare che manchi un buon canocchiale e, a volte, vedi un tantinello sfuocato.
Se la frattura è diventata insanabile -mese dopo mese- non attendi gli ultimi giorni per andartene, se hai dignità vai via molto prima.
Anche le dimissioni “alla fine dei giochi” è politica: e mi pare strano che una mente raffinata, come la tua, faccia finta di non accorgersene….
Questo è solo l’ennesimo gioco alla caccia della visibilità di una formazione (che allo stato attuale rischiava di scomparire, o almeno di essere fortemente ridotta) in vista delle elezioni.
Niente di più….
ma si facciamoci del male a 3 mesi dalle elezioni. Un bel regalino alle destre. Complimenti a TUTTI.
Un plauso a Lorenzo Marconi. Una rottura, forse un pò tardiva, ma che ci voleva.
– “Sinistra Ecologia Libertà non si presta a questi giochi, cari al PD”
– “l partito democratico ha violato gli impegni solennemente assunti”
– “da oggi Sinistra Ecologia e Libertà si impegnerà a contrastare, nelle istituzioni e nella città, i progetti reali –non quelli proclamati- degli esponenti del PD”
– “continueremo a contrastare la politica trasformista del PD e dei suoi inaffidabili candidati sindaci”
E scusate se è poco. E siccome chi corre per le primarie si impegna a sostenere la coalizione, chiunque sia il vincitore, la logica a questo punto dà due possibilità.
O Tartabini, coerentemente, si ritira dalle primarie e sceglie di correre da solo, oppure questa è tutta una messa in scena per acquistare visibilità.
24 ore…
Se hai dignità vai via molto prima, dici tu, Gianfranco.
Bene: allora cosa dobbiamo pensare di chi non solo non se ne va molto dopo, ma addirittura partecipa pure alle primarie?
@Filippo
“La storia si ripete sempre due volte: la prima volta in tragedia la seconda in farsa”
Già accadde nel 1997 che una formazione politica di maggioranza (che era praticamente “sparita” per 4 anni di amministrazione, adagiandosi sulle scelte della coalizione) si agitò poco prima delle elezioni facendo finta di rivendicare una presunta “diversità” amministrativa al solo scopo di far vedere che ancora c’era e giustificare così il motivo per cui bisognava ancora votarla.
Poichè il popolo italiano non ha memoria storica e quindi, ogni volta, le repliche sembrano “nuove prime visioni” ritengo che oggi non sia altro che lo stesso, già vissuto, copione.
Possibilità alquanto scarsa di avere il proprio candidato Sindaco (che ovviamente avrebbe indirizzato i lavori della prossima amministrazione, se eletto) a guida della coalizione.
Scarsa visibilità negli ultimi 18-24 mesi e poco “appeal” nel proprio tradizionale bacino di voti (bacino di voti dove anche Bianchini va a pescare)
Necessità di giustificare la prorpria esistenza politica.
Indirettamente, se vincenti in coalizione, un modo per alzare il prezzo nella futura trattativa per incarichi e poltrone…..
… E non ultimo un modo (nemeno tanto originale) “guarda caso” a 48 ore dal voto per le primarie per cercare pubblicità (e voti) a favore del proprio cadidato (sempre in visione futura per la trattativa su poltrone, incarichi e programma di coalizione)
Tutto già visto nel 1997, anche se allora alcuni attori erano diversi…
Non si intitolava “Tutti a casa” un bellissimo film di Alberto Sordi?
Non erano attori del film che, tra l’altro, riguarda un periodo specirfico della storia italica, che con le recenti avventure comunali, non ci azzecca proprio…
Era soltanto che qualcuno che era stato silente epr 4 anni, per continuare ad avere un seguito in città, ha pensato bene di agitarsi a pochi mesi dal voto anche allora innescando polemiche basate sull’aria fritta.
E’ quanto sta accadendo, in versione più soft e più compassata, oggi anche nel centrodestra.
Centrodestra che per 10 anni è rimasto praticamente in letargo ed ora, nell’immanenza delle votazioni del prossimo marzo, sbraita e fa la voce grossa.
Bravo, Gianfranco. Visto che quando vuoi riesci ad essere sintetico e pregnante?
Dunque, spazio alle civiche. E per il resto… tutti a casa!
Filippo dove ho scritto di dare spazio a liste civiche???
Poi quali liste civiche?
Sembra che il prossimo marzo ce ne saranno così tante che non ci si raccapezza più nulla e finirà tutto probabilmente in una carnevalata.
Registro un carnevale… quaresimale da almeno vent’anni in qua, in realtà. E poi è vero, tu non hai parlato di liste civiche: ne sto parlando io. Arrivando alle conclusioni dove il tuo rigore di appartenente partitico ti impedisce di giungere, nonostante le medesime posizioni di partenza.
Filippo…
…Ma di quale “rigore partitico” parli?
Lo sai che non ho appartenenze in quanto non ho più in tasca le tesere di partito.
Io non sono certo favorevole (con questo sistema elettorale perle amministrative poi, dove chi perde non conta nulla) alle LC.
Non almeno alle LC che si presume che si presenterano a Macerata.
il rigore partitico che ti proviene non da una tessera che hai in tasca, ma da una formazione fortificata nel tempo.
Che tu non sia favorevole alle liste civiche si era capito. Scommetto anche che so il perché. 😉
Caro Filippo, perchè tenti di omologarmi?
Io ho avuto la tessera di partito per tanti anni, lo sai benissimo, ma non ho mai fatto parte “del sistema”, visto che non ho mai avuto alcun incarico amministrativo.
Io sarei stato contrario anche ad una ipotetica LC del Meetup di Beppe Grillo, dove ho fatto attività negli ultimi 2 anni e mezzo.
Io sostengo pubblicamente (non avendo alcuna tessera in tasca) un candidato del PD non perchè è un parente ma perchè, come dicono tutti gli altri candidati e grandi elettori, ha una marcia in più: perchè è più preparato, perchè è più capace di chiunque altro a Macerata per fare il Sindaco….