di Mauro Montali
Il Pdl tiene duro su Fabio Pistarelli ma Giulio Conti tenta l’ultima carta: quella romana. Ma i segnali che arrivano dalla capitale e dal triumvirato che governa il partito non sono incoraggianti per l’ex onorevole di An. Anche ieri sera ha dato battaglia. “Con Pistarelli non si vince”, questo il suo refrain ripetuto fino alla noia. Il Pdl, però, va avanti per la sua strada. E dopo il coordinamento comunale anche quello regionale, ieri sera, ha mantenuto la barra dritta sulla strada che porterà all’incoronazione del consigliere regionale. “Non ci sono motivi tali per abbandonare questa scelta” dichiara al nostro giornale il coordinatore regionale, l’on. Remigio Ceroni (nella foto in alto). E quindi indietro non si torna. “Anche se – continua Ceroni- nei prossimi giorni andremo a Roma assieme a Conti. Che, lo ripeto, rimane una risorsa importante per il centro destra”. Ma che farà adesso Giulio Conti? Presenterà davvero una sua lista autonoma? “A dire il vero- aggiunge Mario Lattanzi coordinatore provinciale del Pdl- Giulio Conti non l’ha mai detto chiaramente di voler scendere in campo da solo”.
Questo è lo stato dell’arte in casa Pdl. La situazione, però, è meno confusa rispetto ad una settimana fa. I vertici del partito hanno dunque deciso che il giovane Fabio sarà il candidato sindaco. Subendo, se è il caso, anche le manovre di disturbo (vedremo quali) che Giulio Conti ha in animo,eventualmente, di mettere in campo. “Pistarelli era la scelta migliore. E’ giovane, bravo, viene dal Consiglio regionale che è stata un’ottima fucina per tanti, vedi Capponi e Castelli e dl resto Fabio ha ottenuto la massima condivisione possibile” conclude Ceroni.
Chi non è d’accordo con questa scelta è Ivano Tacconi, capogruppo consiliare dell’Udc. Che, intanto, avanza una critica di metodo. “Niente di personale contro Pistarelli, ci mancherebbe altro. Ma non possono venire da Ancona ad imporci le loro decisioni. Gli anconetani, e dico così per indicare tutti i consiglieri regionali, hanno ridotto il nostro ospedale a un colabrodo, e siamo costretti a rivolgerci alle banche per mandare avanti i progetti e le strutture di eccellenza”. Tacconi ancora crede nel listone di centro, “un listone che aggreghi quella molteplicità di civiche sono ben presenti sul nostro territorio”. Ma lascia intendere chiaramente che chi non ha credto nell’idea è il segretario regionale dell’Udc ,Tonino Pettinari, con il quale i rapporti non sono propriamente idilliaci.
Ma ecco la novità: il “ciclone” Tacconi tira fuori l’ennesimo coniglio dal suo cappello e rivolge, attraverso il nostro giornale, “un appello a Giuliano Bianchi (nella foto al centro) affinchè, vincendo le sue titubanze, scenda nell’agone politico”. Ma per chi? Con il centro destra? O a capo del listone di centro? Tacconi non lo spiega. Sa una cosa però: “Bianchi sarebbe un grande sindaco, basta guardare cos’ha fatto nella Camera di commercio di Macerata, che è diventata tra le prime in Italia”. Crediamo già di anticipare la risposta di Bianchi: no, grazie.
Intanto sul fronte del Pd sono in atto le grandi manovre nel tentativo di di far ritirare almeno due dei quattro candidati. La situazione, però, nel momento in cui scriviamo è ancora del tutto magmatica.
Piepaolo Tartabini, è ufficiale, sarà il candidato per la sinistra alle primarie di coalizione. “Il fatto che alle primarie- si legge nel comunicato di Sinistra e Libertà – accanto ai candidati del Pd e a Massimiliano Bianchini che si è espressamente dichiarato nè di destra nè di sinistra, mancasse una figura propriamente “di sinistra” abbiamo accelerato una scelta che era già emersa nell’assemblea pubblica del 15 novembre”.
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Parlando a titolo personale, ripsondo a Ceroni che definisce il consigliere regionale Fabio Pistarelli bravo. Politicamentre parlando, per quando riguarda il Comune di Macerata, non credo proprio visto che il 12 luglio 1999 dimettendosi unitamente ai consiglieri del centro destra (ad esclusione del CDU) e del centro sinistra ha ingiustificatamente mandato a casa la Giunta Menghi consegnando la Città per un decennio alla sinistra. Che centro destra complimenti! Anche perché come coordinatore regionale del partitito ha permesso che lo stesso centro destra nella prima legislatura Meschini ha consentitto al suo gruppo di presentare una mozione, incostitutuzionale, che voleva impedire al Comitato Anna Menghi di fare opposizione e far governare l’amministrazione di centro sinistra.
Egr. Munafò, anche io parlo a titolo personale e mi permetta di correggere il suo intervento. Lei ha citato solo quello che riguarda la pur volenterosa dott.ssa Menghi ed ha tralasciato tutto quello che è avvenuto dopo. Il dott. Pistarelli e l’on. Ceroni sono ai vertici da molto tempo e non mi risulta abbiamo lavorato per il bene di Macerata. Tutt’altro. Le risulta che abbiano fatto qualcosa per la sanità maceratese? Le risulta interventi a favore della popolazione e della città di Macerata? Le risulta qualche battaglia combattuta al fianco della dott.sa Menghi? Se mi sbaglio per favore mi corregga.
L’unica cosa che mi risulta invece è che Fabio Pistarelli era tra quelli che urlavano che il PdL era solo fantasia e che mai e poi mai AN sarebbe confluita nel partito unico di Berlusconi tant’è che, come risulta dal sito della Regione Marche, risulta ancora Presidente del Gruppo consiliare Alleanza Nazionale – Popolo della Libertà come a voler ribadire la sua estraneità ai fatto. Poi il nulla.
Egregio FabriG onestamente non capisco il suo intevento perché sostengo, come ho scritto che Pistatrelli non ha fatto nulla per Macerata, anzi. Chiarisca per favore
Penso che il PDL sia Maceratese che Regionale abbia il diritto di esprimere il suo candidato anche in virtù della enorme percentuale di voti raccolti in città alle provinciali.
Attendiamo che gli altri grandi partiti e civiche facciano le loro scelte di candidature o di coalizione e poi inizi una grande battaglia sui programmi e progetti di rilancio della città. Tutti gli altri argomenti non interessano più a nessuno. “LA GATTA FURIOSA PARTORISCE SEMPRE FIGLI CECHI”.
….”Penso che il PDL sia Maceratese che Regionale abbia il diritto di esprimere il suo candidato”…..
Esprimerlo dove: a Macerata come Sindaco o come Consigliere Regionale?
E soprattutto esprimere chi ???????
Continua pure la tua polemichetta, il PDL ha fatto la sua scelta ora l’unico Sovrano che potrà giudicare è il popolo decidendo con il suo voto chi sarà il Sindaco. Anche tu fai la tua scelta e porta avanti il tuo candidato, esponiti e mettiti in gioco è troppo facile criticare senza mai prendere una posizione. Vedo che sei sempre pronto su tutti gli argomenti e preparatissimo, pensaci potresti anche tu fare la tua lista e magari sarai il nuovo Sindaco o Consigliere Regionale. TANTO ALLA FINE “IL POPOLO E’ SEMPRE SOVRANO”.
Gent.mo Tosorono, veramente affinchè una allenza funzioni e garantisca la governabilità, bisogna prima concordare i programmi che si devono necessariamente basare sulla condivisione dei problemi della Città che si intendono risolvere e poi conconrdare le eventuali candidature. Questo credo che interessi ai Cittadini. Aggiungo, fatto questo sostanziale, che i programmi si portano avanti non astrattamente ma con le persone e che quindi sono centrali e devono essere serie e affidabili.
Sig. Munafà ha ragione e mi trovo spesso a darle ragione, quello che volevo dire è proprio questo, il fatto che in maniera molto veloce il PDL abbia trovato convergenza su un candidato sia a livello comunale che regionale è etremamente positivo, sul fatto che i programmi devono essere prima condivisi con la eventuale coalizione e poi presentati agli elettori è altrettanto condivisibile. Quindi penso e spero che il candidato del PDL una volta accettata e presentata la sua candidatura cominci a lavorare sulla coalizione e relativo programma condiviso. Non sono un politico ma non è proprio così che si dovrebbe fare???? Se sì allora siamo di nuovo daccordo e spero che con lei e la sua lista sia una volta per tutte chiarita la situazione che tutti conosciamo. Bisogna guardare avanti la città ha bisogno di un futuro. Saluti sinceri.
Caro sig. Tosoroni, non era mia intenzione fare polemica.
Volevo soltanto capire quali erano le sue considerazioni.
Perchè a me risulta (basta leggere i giornali) che a Macerata nel PdL (e più precisametne in casa ex AN perchè in casa ex FI stanno tutti zitti non avendo un candidato credibile da presentare) non ci sia così tanta unità di vedute in merito al candidato.
E mentre da una parte (Conti) ha incassato, più volte, la solidarietà della base maceratese dall’altra (Pistarelli) ha solo “mandato avanti” referenti regionali che con Macerata nulla c’entrano in quanto, sarebbe più logico, che il candidato di Macerata fosse scelto dagli esponenti del PdL di Macerata (e non imposto dall’alto, solo per “fare posto” ad un ulteriore candidato consigliere regionale di Civitanova).
La velocità con cui il PdL (regionale) sta imponendo Pistarelli non mi pare nulla di condiviso e nulla di democratico….
Sig. Cerasi le voglio ricordare che Pistarelli pochi mesi prim della costituzione del PDL è stato rieletto con una fortissima maggioranza, Segretario Provinciale di An, dopo nel PDL è coordinatore provinciale insieme a Lattanzi, è stato votato dalla maggioranza del coordinamento comunale (mi sembra 38 su 41) dove trova il problema di democrazia? il 100% non esiste più neanche in matematica. Il PDL ha fatto la su scelta in maniera veloce perchè la situazione di Macerata lo richiedeva. Lei che partecipava ai congressi del PSI di Craxi mi viene a parlare di condivisione democratica? Saluti
Caro Maurizio,
i numeri non sono quelli da te scritti. Te li riassumo:
al congresso provinciale di AN che Fabio ha vinto (e non stravinto (62% a 38%), dobbiamo ricordare che nella circoscrizione congressuale di MC città la votazione è terminata 169 voti a 169 (dato importante mi sembra).
inoltre il coordinamento comunale di MC del PDL non ha votato per esprimere il canidato sindaco, e soprattutto nn c’erano 41 componenti. il totale dei componenti è 58 e ce ne stavano o 21 o 27, nn mi ricordo, cioè nemmeno la metà…
tanto ti (e vi) dovevo!!
Fabio Massimo Conti
Caro sig. Tosoroni,
Sarebbe fin troppo facile risponderle sul concetto di democrazia e partecipazione.
Ma mi astengo compassionevolmente dal farlo perchè non voglio scendere al suo livello di NON discussione e di sterile provocazione.
Dott. Munafò, il mio voleva essere solo un intervento rafforzativo alle sue dichiarazioni
Grazie per la precisazione FabriG, perché il suo intervento iniziava dicendo con “mi permetta di correggere il suo intervento”. Mi fa piacere che condivida la mia osservazione