Dalla lista civica MaceraTiAmo:
“1.700.000 metri cubi di nuove costruzioni. Questo il futuro della nostra città disegnato dal piano casa e dalla minitematica. I gestori della città (la politica è un’attività nobile, questi sono solo gestori di scartoffie) se ne guardano bene dall’informare i cittadini su quello che stanno combinando. Troppo concentrati, insieme ad una parte dell’opinione pubblica, sulle schermaglie e i balletti di poltrone tra i presunti candidati di questo o di quello schieramento.
Intanto venerdì sera si è svolta un’affollata riunione, organizzata dal comitato MaceraTiAmo e dall’associazione Idea 88, alla quale hanno partecipato tanti cittadini stufi di questa situazione. Grazie alla competenza tecnica di due addetti del settore, l’architetto Marta Massetani e il geologo Andrea Antinori, si è delineato il quadro di una città pericolosamente sbilanciata verso certi interessi e la necessità di non rimanere inermi di fronte a questo scempio.
Le costruzioni previste dagli ultimi interventi possono dare alloggio complessivamente a oltre 15.000 persone. Considerato che a Macerata la popolazione non cresce da svariati decenni, sarebbe il caso che l’amministrazione ci spiegasse chi intende metterci dentro questi immobili. Questo anche senza sottolineare il fatto che, del totale, ben 400.000 metri cubi riguardano la cosiddetta “minitematica”, un nome apparentemente innocuo che la legge prevede per sanare gli errori formali. 400.000 metri cubi di errori formali? O chi ha presentato i progetti è un incompetente, oppure siamo nelle mani di persone affette da delirio cementificatorio.
Se poi si osserva con attenzione l’aspetto prettamente geologico della questione emergono cose ancora più interessanti: come il fatto che si costruirà anche su terreni che i documenti ufficiali definiscono “frane”, o che le falde idriche reagiscono male quando si costruisce un muro di sostegno che ne blocchi il normale flusso, o che le perizie geologiche, quando vengono fatte, vengano spinte verso certe conclusioni. Si scopre inoltre che il versante nord, fino a via dei Velini, si è “mosso” grazie all’incompiuta strada di Longarini o che a Collevario si apre un cantiere a soli venti metri di distanza da dove, negli anni ’80, una gru di un cantiere è stata seppellita da una frana.
Già dal 1800 è emersa la necessità di una pianificazione delle aree urbane, quando si è tentato di chiarire quali rapporti dovessero esistere tra gli spazi e il tempo da dedicare al lavoro, all’abitare e alla ricreazione: disegnare spazi urbani funzionali, ma anche belli, sani, igienici. Parlando poi di verde pubblico non sarà un caso se, nelle diverse soluzioni di sviluppo urbano individuate nel tempo, esso sia sempre stato considerato, oltre che un arredo ricreativo, anche il portatore di valori indiscutibili come la salubrità dell’aria, la mitigazione delle temperature urbane, la regimentazione idraulica, la diversificazione degli habitat. Si dà ormai per assodato che la qualità della vita sia identificabile con un sano equilibrio ambientale, perciò andare verso una città ove il cemento la faccia da padrone non è solamente anacronistico, ma anche pericoloso.
Così, mentre in tutta Italia tante città hanno imboccato percorsi virtuosi frenando (e in alcuni casi bloccando completamente) la cementificazione, chiudendo il centro al traffico, potenziando i servizi pubblici e realizzando ambienti pensati per le future generazioni, Macerata va nella direzione opposta, senza un’idea di sviluppo armonico, né una pianificazione degna di questo nome: solo un triste spezzatino che pretende di piegare ai suoi capricci le esigenze di qualità della vita dei cittadini, che considera sempre e comunque un ostacolo il verde e arriva perfino ad ignorare le leggi fisiche che regolano la vita del suolo su cui si interviene. Come se la falda idrica dovesse sapere cos’è il SUAP…
MaceraTiAmo
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Sono d’accordo al 100%.
Con una sola eccezione: a Macerata non è che la popolazione non cresce. E’ che quella che crescendo ha deciso di formarsi una famiglia si è dovuta ob torto collo trasferire nei paesi limitrofi: vuoi per il pessimo mercato degli affitti, vuoi per l’invasione studentesca degli anni passati (con tutto quel che ne consegue in termini di affitti a tempo o addirittura in nero, etc.); certo, 15.000 appartamenti paiono un po’ troppi per chiunque, tuttavia… la proposta del candidato Ballesi sul ripopolamento del centro storico in primis e, a seguire, del resto di Macerata (con finanziamenti alle giovani coppie e/o ai giovani che intendono emanciparsi dalle famiglie) imporrà un contratto in regola invogliando – si spera – anche qualcuno a tornare. Resta evidente, infatti, che se tutti se ne vanno e i vecchi muoiono, anche il verde (opportunissimo) a chi servirà?
In sintesi, quindi, credo che i due programmi, se non si sposano però vanno sulla stessa lunghezza d’onda, sia pure con terminologie differenti. Non mi pare poco, mentre tutti gli altri si accapigliano sui nomi…
La quantità di metri cubi appare enorme.Nel frattempo è necessario informarsi sui metri cubi deliberati, ad esempio, a Corridonia, Civitanova, Pollenza, per fare tre esempi.La quantità degli appartamenti che sarà posta in essere, mi chiedo, farà aumentare o diminuire i costi? Dico di acquisto o di affitto.Inoltre, mi piacerebbe che sia i candidati, sia le liste, proponessero questo interessante problema etico : degli appartamenti “vecchi” ( fuori del piano casa e minitematica, appartamenti a venire, dunque), di questi appartamenti affittati, è possibile avere un “registro” di quelli affittati in nero? L’Università ha un suo registro, dal gennaio, mi pare, del 2000.
ritengo pertinente la questione sollevata da garufi, quando si chiede a quanto ammontano le previsioni edificatorie degli altri comuni della provincia, perlomeno quelli limitrofi. la questione è pertinente proprio perchè svolgere una riflessione di questo tipo impone una visione sovracomunale. il riferimento al mercato di chi porta avanti il piano casa (politici ed imprenditori) appare purtroppo pretestuoso: se nella teoria appare scontato, nella pratica l’aumento dell’offerta non implica diminuzione dei prezzi. l’imprenditore non vende se non gli conviene (almeno nel breve periodo), visti comunque i costi che ha dovuto sostenere per produrre. uno dei problemi è che uno dei pochi paramentri che determina il prezzo di una casa è la sua posizione, la sua vicinanza ad un supposto centro. poi quella casa può essere una catapecchia o una costruzione supertecnologica e il suo valore non cambia in maniera significativa. per una riqualificazione effettiva delle zone meno conservate sarebbe opportuno forse proporre e avviare dei meccanismi capaci di “mettere in concorrenza” i diversi alloggi (il ripopolamento del centro avverrà non con assegni x giovani coppie ma quando il mercato non permetterà più che vengano chiesti 3000 euro al mq per un rudere)
http://www.stopalconsumoditerritorio.it/index.php?option=com_frontpage&Itemid=37
Il problema della cementificazione di Macerata è un vero problema, il Comitato Menghi l’ha sollevato da anni, ed è giusto che se ne parli. Ma mi sembra strano che, se non mi sbaglio, la sollevi una lista civica come Macerata Ti Amo che dovrebbe far riferimento alla sinistra (vedi l’ex Presidente Pojaghi) che ha portato avanti proprio la cementificazione contestata.
Credo che non si debba parlare di politica in questa sede. Un comitato che si chiama MaceraTiAmo può non essere politico? Io credo proprio che non lo sia. Ogni luogo NON e’ BUONO per fare politica. Il comitato ha reso noto un problema e credo che TUTTI dovremmo interessarci in qualche modo alla nostra città. Valorizzare e criticare fanno parte del “voler vivere bene” e del “voler vivere nella propria città” al di fuori di qualsiasi partitismo. Grazie del lavoro che fate.
La lista civica MaceraTiAmo non fa riferimento ad alcun partito e per capirlo basta leggere i nostri articoli sui giornali o consultare il nostro sito. Mi sorprende che Placido Munafò, spesso informato sui fatti, si lasci andare a considerazioni totalmente fuori luogo coinvolgendo tra l’altro persone che non c’entrano nulla. Siamo convinti di essere una delle poche liste civiche “non civetta” (cioè create per portare voti ai soliti partiti) e la nostra speranza è anche quella che liste civche come la nostra possano inziare un fruttuoso dialogo.
Ciao Roverto ci siamo conosciuti se non ricordo male in occasione della prima campagna elettorale del Comitato Anna Menghi di cui tu facevi parte. Non credo di essere male informato, credo che Voi (legittimamente per carità) derivate dal cosiddetto “acquisto solidale” la cui Presidente è la Pjaghi e credo che facciate riferimento alla sinistra, basta essere chiari, soprattutto per gli elettori non credi?
In fatto di etichette, etichettiamo pure.
Ma etichettiamoci tutti
Non facciamo in alcun modo riferimento al Gruppo di acquisto solidale del quale alcuni di noi sono soci fondatori. Ma cosa c’entra la sinistra col gruppo di acquisto solidale? Il G.a.s è composto da 150 famiglie maceratesi di diverse estrazioni ed opinioni politiche che condividono un modello di sviluppo basato sul rispetto dei produttori e su un’alimentazione sana. Se poi Tu dici che questi valori sono solo di sinistra resto sbigottito!! Questi giudizi superficiali fanno parte della vecchia politica, Ti sarebbe bastato andare sul snostro sito e vedere i curriculum dei fondatori per capire che le nostre precedenti “credenze” politiche sono variegate. Io stesso dovrei essere la dimostrazione che quello che dici è assurdo.
Caro “dyd78”, io firmo i miei interveti con nome e cognome perché io e il Comitato Anna Menghi non abbiamo nulla da nascondere. Detto questo perché in una sede pubblica non si può parlare di politica? E’ per caso questa la “vostra” lezione di trasparenza? Io e il Comitato Anna Menghi siamo abituati di parlare di politica pubblicamente e non nelle cosiddette “segrete stanze”, perché quello che siamo lo diaciamo alla luce del sole. E se per te, cme dici tu, “interessarsi in qualche modo della nostra città” vuol dire farlo in segreto, la cosa consentimi, è inquietante. Domanda: Dove eri in questi ultimi 10 anni di amministrazione Meschini che ha cementificato Macerata e che solo ora scoprite?
Caro Roberto non darmi lezioni gratuite di moralità politica! Ti ricordo, e cito Anna Menghi, che nella prima campagna elettorale del nostro Comitato volevi fare l’assessore e poi non avendo il nostro Comitato, vinto le elezioni sei sparito. Io dico che il tuo gruppo di riferimento è di sinistra (legittomo per carità9 e non dico che l’acquisto solidale sia di sinistra, quindi non sbigottirti più di tanto!
Avendo preso parte a questa assemblea in qualità di relatore ci tengo a sottolineare quello che del mio intervento è forse passato in secondo piano ma che ritengo più importante della “contestazione” pura e semplice (pur legittima e condivisibile):
Preso atto che è stata pianificata una certa espansione della città (ricordo che nei numeri sopra indicati sono comprese anche destinazioni diverse dal residenziale) bisogna ora necessariamente e soprattutto preoccuparsi del “come” questa espansione verrà realizzata.
Se è vero che l’impatto sul territorio risponderà sicuramente alle dimensioni “quantitative” delle trasformazioni pianificate, gli effetti saranno più o meno negativi a seconda della qualità dei progetti che saranno via via approvati…per quanto mi riguarda ho cercato di far comprendere come approfondire la conoscenza del nostro “paesaggio” (nel mio intervento ho considerato le strade storiche, il reticolo idrografico e i monumenti) offra innumerevoli spunti per poter ancora intervenire in maniera virtuosa.
In definitiva il mio invito è quello di occuparsi anche e soprattutto della possibilità (non ancora perduta!!!) di guidare questo processo di trasformazione con criteri che tendano a valorizzare la complessità e la vastità del nostro patrimonio storico ambientale e culturale. Contro una cultura del progetto che semplifica, riduce e guarda all’immediato.
Ciao a tutti.
I vari interventi stanno dirottando la conversazione ben lontano dal contenuto dell’articolo riducendola ad una diatriba politica fine a se stessa.
Ritorniamo a parlare dell’uso e gestione del territorio cercando di riscoprire e rivalutare le “ricchezze geografiche” del passato, come quella della zona delle Vergini (così come illustrato da Marta nel suo intervento) che potrebbe ri-offrire un contatto diretto fra noi e il bene che ci circonda. O vogliamo soffocarlo con una cementificazione progressiva e incontrollabile?
Achitetto Masettani, ho letto il suo interveto, ma Le pogo una questione afferente al “come”. Come saprà il “come” è già stato deciso in sede di deliberazione del Consiglio comunale ed è questo che inquieta il Comitato Anna Menghi. E’ macata una progettualità del teritorio (nuovo Piano Regolatore), si sono occupati gli spazi disponibili per consentire al Comune di fare cassa (oneri di urbanizzazione di costruzione), logica questa che in questi ultimi anni ha giudato tutti i Comuni. E’ macato il coraggio di dire “vediamo come far crescere la Città”, amesso è non concesso che la città debba necessariamente crescere dal punto di vista della realizzazione di nuove costruzioni.
A chi ama le etichette faccio semplicemente notare che MaceraTiAmo viene definita “di sinistra” dal alcuni, mentre altri la considerano “di destra”; questo la dice lunga sul significato di questi appellativi e spero che possa chiudere l’argomento.
La Politica (con la P maiuscola) se ne frega dei distintivi e si occupa delle persone e delle loro esigenze; qualcuno mi deve spiegare (se può) in che modo 1.700.000 metri cubi di costruzioni rispondono a queste esigenze. Se poi andiamo a vedere COME si è costruito negli ultimi anni (vedi i nuovi quartieri di Corneto e delle Vergini) allora c’è da avere paura pensando a quello che potranno fare in futuro. Ma, chissà perché, tutti questi provvedimenti sono passati con maggioranze larghissime.
Egregio Dantini le maggioranze larghissime le vada a ricercare nel centro sinistra e nel centro detsra e questo lo sa. Per quanto riguarda la questione urbanistica, o che dir si voglia “la vostra nuova scoperta della cementificazione selvaggia di Macerata” (guardare a tal proposito gli atti del Comune e gli articoli di stampa), a disposizione per organizzare un incontro pubblico, perché a di ferrenza di alcini credo che la politica con la “P” maiscola vada discussa e confrontata pubblicamente.
Caro Professore, sono solita leggere i verbali delle sedute del consiglio (cosa che invito tutti a fare: sono pubblicati sul sito del comune) e ricordo in particolare la discussione sull’approvazione dell’accordo di programma per l’area produttiva Valleverde…confermo che foste gli unici a obiettare…in particolare gli unici a sollevare il problema di avere messo in secondo piano la realizzazione della viabilità che doveva essere invece il primo problema da affrontare… quindi spero e anzi sono sicura che comprenda meglio di altri cosa voglio dire…anche io credo che il fatto che ci sia un Piano non significa che questo non possa essere rivisto alla luce di nuovi criteri… come penso sarebbe importante, una volta individuati i criteri, ideare un sistema di valutazione dei progetti per misurarne la congruità con gli obiettivi.
concordo pienamente e sostengo la sua idea della politica fondata sulla discussione pubblica!
con Professore intendevo il prof. Placido Munafò, scusate l’omissione
gent.ma architeto massetano, mi fa estremamente piacere che condivida la disussione pubblica su quella che definirei “politica strategica per Macerata”, per quanto riguarad la politica urbanistica di Macerata credo che la prossima amministrazione, se seria e qualunque suia, dovrà affrontare il tema principale della riqualificazione del nostro territorio, e mi dica cosa ne pensa dell’ipotesi da me avanzata che non è del tutto scontato che la Città debba necessariamente “crescere” con nuove edificazioni?
Sarebbe anche estremamente interessante, quando si parla di acquisto di nuove abitazioni, comprendere appieno quali siano tutte le voci che confluiiscono poi nel prezzo finale di vendita.
Ci sono pochissime attività che, soprattutto con il denaro altrui (“avanzamento lavori”), riescono ad avere margini di redditività così elevati come costruire una casa.
Sarà forse per questo che in Italia, negli ultimi 50 anni, i costruttori sono stati tra i pochi che costantemente si sono arricchiti???
Il prezzo di vendita lo detta il mercato, il punto è questo! Fino a pochissimo tempo fa le banche concedevano mutui a chiunque coprendo a pieno il prezzo di vendita e poi si rivendevano il mutuo ad altre società intascando la relativa percentuale. Il risultato è stato un mercato dei prezezi drogato al rialzo e i costruttori godevano alla grande. Chi ci ha guadagnato alle spalle degli utenti-acquirenti sono state banche e costruttori (e anche i Comuni con gli oneri di urbanizzazione di costruzione). Le banche poi quasi sempre concedevano mutui a tasso variabile perché meglio collocabili sul mercato. Oggi c’è gente che tenta di rivendersi l’immobile perché non ce la fa a pagare il mutuo a prezzi vecchi senza riuscirci e il mercato è saturo in rapporto alla domanda e all’offerta. Ecco perché ritengo insensato continuare a pensare a nuove edificazioni, anche perché nel 1971a Macerata abitavano quasi 45.000 abitanti e baracche non ci sono mai state, oggi rispetto a quel periono, si sono costruiti più del 50% degli alloggi e gli abitanti sono appena 41.000! Per chi si costruisce allora? se non per le seconde e terze case? E’ in questo quadro che si deve inserire la proposta politica.
Possibile che, vendendola da questa parte della disputa cioè dalla parte dei cittadini e non di chi edifica o lavora nell’indotto, abbia una percezione diversa.
Ma non credo che sia solo colpa del mercato, o meglio il mercato a Macerata è da anni drogato
Negli ultimi 12 mesi si è venduto pochissimo (rispetto agli anni precedenti), complice la crisi e un surplus di abitazioni offerte, eppure i prezzi sono scesi di un nulla.
Perchè non si dice chiaramente chè tra molti costruttori c’è un cartello, non dichiarato, per cui difficilmente si pestano i piedi a vicenda e l’offerta è quasi sempre al rialzo poichè la concorrenza è quasi sempre sulla carta?
Gentile Professore Munafò, in riferimento alla domanda che mi ha posto poco sopra, condivido completamente le sue ipotesi…limitare le nuove edificazioni e concentrare denaro e energia sull’esistente…che ne ha veramente bisogno …tra i primi obiettivi di un progetto sulla città metterei “accessibilità” e “sicurezza” sia degli spazi pubblici che delle abitazioni ma anche dei luoghi di lavoro…chi l’ha detto che le aree produttive debbano essere squallide e invivibili per legge?
Non è questo forse il luogo adatto per entrare “dentro” il tema ma credo se ne dovrebbe parlare veramente…confido nella sua iniziativa di discussione pubblica.
Di fronte ad argomenti così seri, come questi bisognerebbe evitare, dal mio punto di vista, gli attacchi personali, specialmente quando completamente falsi e le etichettature. Questo è il solito modo di fare politica di chi non ha argomenti concreti e cerca di delegittimare l’avversario a livello personale.
Curioso, poi, che da quando Maceratiamo ha evidenziato il problema della cementificazione esasperata, molti altri si siano aggregati, dicendo che è stata scoperta l’acqua calda, che è stata fatta la scoperta del secolo e altre simili bambinate. L’argomento è serio, molto serio e va ben oltre i personalismi, le ripicche politiche ed altre sciocchezze. Chiunque vinca le prossime elezioni dovrà tenere ben da conto il governare PER I CITTADINI, non per sé stessi o per i propri amici e parenti.
Appunto Sig. Ventrone, chi votta, cioé i cittadini devono sapere chi si vota, una questione di banale trasparenza politica, il mio non è un attacco personale, ma politico, c’è una bella differenza! Detto questo questo, invito tutti a discutere pubblicamente della politica maceratese e di cosa si intende fare se si ha intenzione di candidarsi alle elezioni. Se poi ci si veste di “nuova verginità” politica, io sono uno di quelli che non ci sta, ognuno è quello che è ed è stato, senza vergogna o discriminazioni, ma non mi si può venire adesso in campagna elettorale praticamente aperta a dire che Macerata Ti Amo ha scoperto la cementificazione di Macerata, anche perché il Comitato Menghi è da anni che lo dice e nessuno, dico nessuno di questa nuova (o prsunta tale) lista civica, si è mai esposto pubblicamente in tal senso. Cosa voglio dire? Ho una netta sensazione di strumentalizzazione partitica dei problemi della gente! Su tale livello mi dispiace siamo molto distanti. E poi qual’è l’attacco personale tanto riprovevole? Aver detto le cose come stanno? Che alcuni di Voi facevano parte del Comitato Menghi e che volevano fare l’assessore? Non credo, credo invece che trattasi di opportunismo bello e buono, politicamnete parlando, e nei confronti di questi presunti politici dell’ultima ora sono politicamente parlando molto diffidente!
Quindi, da come Lei dice, è sulle nostre stesse posizioni, ma ci attacca politicamente!!!
Quindi il suo fine non è raggiungere un obiettivo comune, ma combatterci.
A noi tutto ciò non interessa e credo non risponderemo più alle sue provocazioni. Abbiamo in programma convegni, serate a tema, riunioni cittadine, in cui spiegheremo bene ai maceratesi cosa pensiamo riguardo: rifiuti, ambiente, scuola, anziani, lavoro, incentivazione alle nuove attività commerciali per i giovani, wireless, acqua, etc, etc. Tutto ciò sarà pubblicato sul nostro sito http://www.maceratiamo.it
Cordialmente
Fulvio Ventrone
Non mi sono mai pentito dell’esperienza fatta con la lista civica collegata ad Anna Menghi perchè mi animava lo stesso entusiasmo che oggi ho per l’esperienza con MaceraTiAmo e perchè in quel contesto ho conosciuto tante belle persone.
Placido, che placido non è, spara sentenze senza conoscermi per cui ci tengo a sottolineare che la mia esperienza al comitato Anna Menghi finì per 2 motivi importanti:
1) mi accorsi che il giorno delle elezioni i voti venivano orientati verso altri candidati (nonostante tutto presi parecchi voti)
2) Anna Menghi si schierò a favore del parcheggio in Piazza Mazzini che ancora oggi reputo un obriorio nella più bella piazza cittadina.
Tutto qui, il resto è la solita dietrologia di Munafò che si diverte nell’etichettare chiunque.
Quando poi parla di opportunismo politico mi piacerebbe sapere cosa intende.
Tanti maceratesi mi conoscono per la mia attività creativa e per i miei libri sulla città e la politica non mi può darmi di certo opportunità diverse da quelle che mi sono creato da solo.
Frustrazione…ecco di che si tratta…di frustrazione.
Conosco i libri di Cherubini e mi riconosco negli interventi che tendono, mi pare Marta Massetani, a dare “ordine” a quanto ancora si dovrà costruire. Convengo definitivamente con Cerasi sul tema del “cartello edificatorio” che “governa” ( da molti anni) Macerata. Mi discosto da quanto affermato sul tema del “prezzo” che verrà fuori dalle case da costruire.Mi pare, ma qui ci sono gli specialisti, lo dico senza ironia, che il “prezzo” integrale per la costruzione di un metro quadrato si aggiri, per il costruttore, sui 1.000 Euro.Le case si vendono, alcune, a 3.000 Euro al metro quadrato.Non credo di essere lontano dalla realtà. Io penso, suppongo, alcontrario di altri che il Piano Casa, invece, sia stato osteggiato dal “cartello”, perchè immetteva nel mercato una grossa quantità di abitazioni. Relativamente all’imprenditore che acquistava il “campo”, ho informazioni precise circa la “diminuzione” forte del prezzo di acquisto nei confronti della prpprieta fondiaria, prprio perchè il Comune aveva messo una percentuale a suo carico.
L’intervento di Cherubini dimostra appieno le mie tesi e pertanto lo ringrazio di cuore per il suo intervento: opportunismo politico e relativo trasformismo e, a mio avviso, “voluta” non conoscenza della politica e dei problemi maceratesi. Un apunto. riguardo ai libri scritti. Anch’io ne ho scritti parecchi, ma non c’entrano nulla con la politica: un tentativo di Cherubini di arrampicarsi sugli specchi? Bene sappia che non ci si riesce e che si scivola!
Scusate un ultimo appunto e poi chiudo le risposte a Cherubini e alla sua presunta lista civica, perché credo, come mia abitudine di aver parlato chiaro.
A proposito di frustrazione, se mi sento frustato per essermi impegnato per la mia Città natale senza aver mai chiesto niente in cambio, felice di esserlo, se poi per frustrazione si intende l’impegno profuso per migliorare la Città, la chiamerei piuttosto speranza, sono un’ottimista per natura.
Cherubini, in ultimo, giusto per parlare di frustrazione come credo la intendi tu, alle elezioni del 2000 nel presentarti, a differenza mia, avevi già chiesto, candidato in erba, di fare l’assessore, giusto per parlare e chiarire chi fa politica disinteressatamente e chi no.
Caro Guido,
io non so se la “cupola edilizia” abbia o no osteggiato il Piano Casa, come non so se tutti i metri cubi verranno efffettivamente poi edificati.
Quello che so per certo è che la qualità delle abitazioni non è altissima, ma anche che un semplice parquet commerciale i costruttori tentano sempre di vedertelo come se fosse oro.
Però sul Piano Casa sarebbe interessante sapere chi erano i proprietari originari dell’aree (che da campo di patate sono diventate edificabili), sapere se avevano qualche legame con l’amministrazione e, soprattutto, sapere se nei pressi o poco dopo l’approvazione del Piano Casa qualche terreno ha cambiato mano….
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Non voglio assolutamente entrare nel merito, ma mi limito a considerare che quello che sembra essere e cioè: “il classico caso del portatore di voti”.
Prima delle elezioni coloro che organizzano e fanno le liste cercano di “pesare” la consistenza dei propri candidati.
Difficilmente chi si pensa porti 30 voti, alla fine, ne possa portare 140 così come chi (più o meno) potrebbe portare 150 voti, alla fine, (più o meno) ne potrà portare 130-160 ma, difficilmente, ne porta solo 50.
Quindi sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) che Cherubini avesse un suo bagaglio di voti ma che, da solo, non sarebbe stato eletto.
Bagaglio di voti però interessante.
Ed è ovvio che, se io ho un certo “peso” elettorale (cioè penso che sono tra i più votati della mia lista), avanzi delle legittime richieste: si va dal “voglio essere presente al momento delle nomine di assessori e membri dei consigli di amministrazione” (cioè voglio dire la mia su chi sarà nominato) e si arriva (se i voti che prendi sono tanti) ad ipotizzare di voler fare il capogruppo, il presidente di commisisone o addirittura l’assessore,
La sicurezza matematica, prima del voto, non c’è mai (ed infatti le discussioni e le richieste legittime si cominciano a fare prima e si concludono subito dopo il voto) ma chi ha un certo fiuto (e chi fa la lista) sa benissimo chi sono i candidati “forti” ed i candidati “riempilista”.
E se ipotizzi che Tizio non verrà eletto, ma di voti ne porta tanti, potresti aumentare il suo impegno dicendogli che “deve fare tutto il possibile e cercare tutti i voti possibili perchè altri voti ne porti tu” e, nel contempo, non puoi assolutamente chiudere la discussione se Tizio avanza delel richieste legittime.
Io non so (ne mi interessa di sapere) se al Cherubini fosse stato “promesso” qualcosa (prima di ogni elezione, nelle varie liste, totalmente si promettono, ad altrettanti candidati consiglieri, almeno40 posti di assessore… anche se gli assessori da nominare sono solo 8) oppure se lui avesse avanzato delle richieste che non sono state prese in considerazione.
Però sembra (ed il condizionale è d’obbligo) il classico caso di colui che porta i voti e basta…..
Per la serie: grazie ed arrivederci.
Lavorai intensamente con altre 2/3 persone alla stesura della parte del programma sulle “politiche giovanili” e da queste persone sarebbe dovuto uscire l’assessore relativo.
Non ho mai chiesto di fare io l’assessore ma ho insistito, come molti altri, sul far uscire prima delle elezioni i nomi dei futuri assessori..per chiarezza verso gli elettori.
Andò come va sempre in questi casi: furono promessi probabilmente 40 assessorati per prendere voti da tantissima gente. E’ storia e basta chiederne conferma alle decine di componenti del comitato Anna Menghi che sono usciti dal comitato per stare oggi in varie liste civiche o partiti.
Credo comunque che tantissime liste civiche di Macerata, compreso il comitato Anna Menghi, sono composte da persone che vogliono impegnarsi nel disegnare una città nuova e sostenibile e dovrebbero parlarsi per trovare dei punti comuni.
Certo che l’etichettatura non è un buon inizio.
Cari tutti, sento l’esigenza di intervenire per chiarire a tuttti alcuni punti!
La sottoscritta costituì una lista civica più di dieci anni fa, insieme a tanti cittadini maceratesi seri che ancora fanno parte del Comitato Anna Menghi, per ribellarsi ad un modo di fare politica arrogante, che ha impedito ad un Sindaco di portare a termine il proprio mandato accusandola di essere handicappata!
Dire oggi che c’era un mercimonio di assessorati e voti è un modo assolutamente scorretto e falso per rispondere all’attacco di essere una lista costola della sinistra!
Quello che noi oggi diciamo a questo grande fiorire di liste civiche che sembra essere la vera novità della prossima campagna elettorale, che non basta chiamarsi civici per essere corretti e bravi! Noi crediamo che in politica conti la credibilità, la trasparenza delle posizioni, soprattutto se si decide di fare politica fuori dai partiti!!! Per noi parlano gli atti, le dichiarazioni apparse sulla stampa, gli atti di un’istituzione, come il Comune, che prima di essere occupato meriterebbe di essere conosciuto neelle sue regole e magari continuare a costruire su quanto c’è già! Ci pare alquanto discutibile e “sospetto” chi in zona cesarini si voglia assurgere a difensori o paladini di presunti interessi pubblici che quanto meno e con tutti i nostri limiti abbiamo con chiarezza cercato di interpretare negli ultimi dieci anni! Questa si chiama credibilità politica che ci siamo guadagnati e difenderemo strenuamente proprio per onorare un impegno che i maceratesi ci hanno affidato in tempi in cui parlare di liste civiche era certamente molto meno facile di oggi!!
Se non ricordo male una delle prime liste civiche a Macerata, quella dei commercianti, è del 1975.
Ed in molte parti d’Italia le liste civiche sono esistite pressochè da sempre.
Perchè “ricorrere” ad una LC?
I motivi possono essere molteplici, e tutti legittimi.
I Commercianti maceratesi, all’epoca, credevano che una lista (che in Consigliio portasse avanti soprattutto le richieste degli operatori del commercio) fosse più utile piuttosto che relazionarsi con un partito che, avendo al suo interno molte categorie di lavoratori, non poteva certo essere sbilanciato nei confronti di una e dimenticare le altre.
Oggi le LC possono avere altre motivazioni, lo ripeto del tutto legittime.
Possono nascere perchè, tra i cittadini, si è creata una particolare esigenza e questi cittadini non riescono a presentarla ai loro partiti di riferimento.
Possono nascere perchè qualcuno ha deciso, dopo anni in cui magari eera più preso da problemi di lavoro o di famiglia, di darsi da fare per la propria città.
Possono nascere perchè le posizioni che prima esprimeva il mio partito di riferimento sono cambiate ed ora io, con altri cittadini, non mi ritrovo più nella strada che il partito ha preso, pur restando comunque legato ad una tradisione riformista e progressita.
Possono venire create perchè ci sono da tutelare degli interessi legittimi (come nel caso del 1975 dei commercianti) o perchè magari una parte della città (ad esempio una frazione) è stata lasciata indietro ed allora i citadini di quella parte della città si fanno promotori delle esigenze specificatamente locali.
Posso fare una lista civica orientata “al verde” poichè magari a Macerata i verdi non la presentano.
I motivi possono essere tantissimi e non si può certo fare un processo alle intenzioni.
Del resto anche Città Viva era una lista civica, orientata al centrosinistra, ma i suoi esponenti non si ritrovavbano nelle posizioni espresse dai partiti di quella coalizione.
Mi spiace personalmente, e ritengo che sia un argomento da censurare fortemente, se il motivo della caduta del Sindaco Menghi sia quello che lei ha espresso nel precedente intervento.
Ma questo non inficia la volontà di privati cittadini, di concorrere alla gestione della cosa pubblica, tramite la creazone di una lista civica che appunto perchè non è chiaramente espressione di una forza politica è appunto qualcosa di diverso e di legittimo.
E non credo sia neanche giusto fare un processo alle intenzioni sul fatto che talune liste civiche, che sembra si presenteranno alle prossime elezioni a Macerata, si siano fatte sotto solo ora.
E’ lo stesso percorso che è avvenuto per il Comitato Menghi.
Quando si fu costituito il Comitato si costituì nell’imminenza delle elezioni, non venne certo costituito 4 o 5 anni prima…
Cerasi per favore leggi la storia di Macerata. Il Comitato Menghi naque per volontà popolare con una raccolta di firme a sosgneno dell’idea politica della Giunta Menghi con circa 6000 firme di cittadini. Questa volontà popolare è a seguito dello schifo che si consumò tra i partitti di centro destra e centro sinistra il 12 luglio 1999 i cui consiglieri non potendo sfiduciare il Sindaco perché la sfiducia era illegittima e anti costituzionale per le mottivazioni addotte, sovvertirono la volontà popolare facendo dimettere i loro Consiglieri comunali ad esclusione degli attuali consiglieri dell’UDC. Il Comitato Anna Menghi nasce su questa storia unica per Macerata, e non certo per i legittimi interessi di categorie particolari.
Caro Munafò.
Comprendo che con tante liste civiche la vostra rischia di non riuscire a distinguersi dalle altre e che pertanto (e legittimamente) facciate di tutto per avere pubblicità.
Ma la considerazione del Consigliere Menghi verteva sul fatto che queste liste civiche nascevano solo ad alcuni mesi dal voto.
Perchè la vostra è invece nata 5 anni prima???
Non mi sembra.
Io ho solo detto che come è stata legittima la costituzione della vostra Lista Civica sono altrettanto legittime le costituzioni di altre Liste Civiche.
Stop
Che poi lei voglia contrabbandare l’interesse legittimo di cittadinio che sostengono la Menghi come un “interesse superiore” (rispetto agli altri interessi legittimi di cittadini che sostengono altre candidature) questo è solo un gioco delle parti ed una schermaglia prettamente politica.
Ciasacuno dice del proprio gruppo che è migliore degli altri perchè si è in concorrrenza per cercare voti.
Anche perchè chi correrrebbe dicendo “votateci, ma loro sono migliori di noi?”
Per me è legittimo che chi ha posizioni differenti dal Comitato Anna Menghi o dai partiti formuli una propria proposta: non ritengo che il Comitato Anna Menghi (ne chiunque altro) sia l’unico depositario della verità, come invece sembra fare lei.
Cerasi non faccio a differenza di molti altri, io e i componenti del Comitato Menghi, i politici per professione, tradotto in termini semplicistici non cerchiamo il piatto della minestra con la politica, tutti noi abbiamo un lavoro e se ci impegnamo in politica lo facciamo solo per spirito civico e con serietà. Detto questo non ci candiamo per vincere a tutti i costi, siamo quello che siamo e lo abbiamo dimostrato credo in questi anni. Aggiungo un ultimo commeto al tuo intervento che è veramente fuori luogo. Se ti credi depositario di tante verità cercati un partito, una lista Civica o fattene una tua e candidati proponendo cose concrete e non continuare a sentenziare dall’alto di una presunta montagna, perché credo che non vuoi riconoscere la verità dei fatti. “Libero pensatore” fine a se stesso? facile come posizione.
Caro Munafò,
cosa c’entra il suo ultmo intervento con quanto io avevo scritto sopra?
Lei dice sempre che solo voi lo fate per spirito di sacrificio e disinteressatamente, mentre tutti gli altri, tutti gli altri nessuno escluso, hanno qualcosa da guadagnarci.. Mi pare quantomeno una posizione manichea.
Io non sono in nessuna montagna è sempre lei che corre a mettersi sul piedistalo più alto della purezza e della santità.
Io dico soltanto quello che penso.
Lei è liberissimo di pensarla diversamente e non essere d’accordo con quello che dico.
Ma io lo scrivo non avendo mai avuto incarichi amministrativi.
Al contrario di lei, mi sembra.