
di Luca Patrassi
Alla voce “imprevisti” si abbina qualcosa di fortuito, che arriva a sorpresa, inaspettato. La lettura della voce “imprevisti” – che danno corso poi alle varie varianti in corso d’opera delle opere pubbliche – nelle determine del Comune di Macerata in realtà amplia il concetto generico che ognuno di noi ha del termine. Si era già vista una recente variante per le piscine delle ex Casermette dove alla voce imprevisti si è inserito l’allaccio dell’energia elettrica alla cabina Enel. Ora arriva un bis che addirittura introduce perfino una ulteriore novità linguistica sul concetto della parola drenante. A parlare, a scanso di interpretazioni, sono gli atti. All’albo pretorio c’è una variante, che introduce delle modifiche al progetto di “Macerata Go Green” che comprende anche la riqualificazione dei Giardini Diaz.
Vi si legge appunto che si è resa necessaria «La redazione da parte della direzione lavori di una perizia di variante in corso d’opera in quanto sono emerse necessità imprevedibili che comportano modifiche al progetto originario nonché piccole variazioni finalizzate al miglioramento dell’opera». Di recente un lettore aveva segnalato la stagnazione dell’acqua ai Giardini Diaz ed ecco, dopo la voce “imprevisti”, l’innovazione sul significato di drenante. Si legge nella determina che le variazioni più significative possono essere così riassunte: «Giardini Diaz: posa in opera di un tubo drenante a supporto della pavimentazione drenante che smaltisce l’acqua in fognatura stante il terreno sottostante di tipo argilloso; eliminazione delle vecchie caditoie; prolungamento dei tappeti erbosi al fianco dei viali alberati fino al “pistino”; aumento degli abbattimenti di alberi malati e secchi e ripiantumazione ripristino della pavimentazione del “pistino”; sistemazione dello stemma e dei cancelli. Parco di Fontescodella: pulizia profonda, attraverso potature, tagli e estirpazioni di rovereti, canneti e arbusti, per mezzo meccanico ed abbattimento alberature, sistemazione delle scale interne al parco, sostituzione delle staccionate di legno ammalorate, sistemazione della recinzione del campetto da calcio. Bosco urbano del Sasso d’Italia: riduzione del numero degli accessi da progetto e realizzazione di un percorso di accesso al bar finalizzato all’abbattimento delle barriere fisiche anche e soprattutto per i disabili».
Infine una nota di colore, anzi dolore: nonostante tutti gli alberi abbattuti ai Giardini Diaz l’altro giorno si è spezzato il ramo di un albero superstite ed ha centrato in testa un passante. Lì per lì l’uomo ha pensato ad una aggressione, talmente violento e improvviso è stato il colpo, ma poi una testimone gli ha fatto notare il ramo a terra. Per il passante appunto tanto spavento e un piccolo trauma. Per il Comune un imprevisto (forse) veramente imprevedibile.
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Gli alberi superstiti spesso s’incattiviscono e diventano aggressivi, un po’ come quei reduci dal Vietnam dei film americani.
Ma che bravo questo cronista, è stupefacente!!!
E vai, non sia mai che davvero si possa mettere fine ai lavori di un cantiere nonostante l’inaugurazione. Del resto anche via dei Velini, con il suo singolare marciapiede asfaltato, non è ancora completata, così pure il sottopasso di via Roma, le piscine e via elencando (Centro Fiere). Come già cennato in passato, immagino stiano aspettando il voto per una captatio benevolentiae