
Andrea Foglia coordinatore del tavolo tecnico
Sospeso il tavolo tecnico dedicato alle nuove generazioni, il suo coordinatore Andrea Foglia annuncia una conferenza stampa e attacca l’assessorato. È piombata come un fulmine a ciel sereno la notizia di sospensione dell’istituzione creata due anni fa con una rete di associazioni e realtà che si occupano di sociale per creare dibattito e costruire una comunità educante rispetto alle tematiche del disagio giovanile in tutte le sue manifestazioni.
Nato come un tavolo creato per discutere del fenomeno della criminalità e del disagio giovanile, col tempo, grazie anche al contributo di tutti gli attori partecipanti, Foglia ne aveva modificato il nome in chiave propositiva, trasformandolo in “tavolo per il benessere delle nuove generazioni”. Nei mesi scorsi era stato inviato anche un report di tutte le attività svolte e del lavoro portato avanti negli incontri di questa realtà sperimentale e che rappresentava una best practice rispetto a quanto viene fatto in Italia.
Poi stamattina, attraverso una lunga lettera aperta su Facebook l’annuncio della sospensione. Il linguaggio rimane piuttosto criptico, ma si comprende bene invece chi sia il destinatario del j’accuse dietro la denominazione generale de “la politica”. Il messaggio infatti è rivolto all’assessorato ai servizi sociali nella persona dell’assessore Barbara Capponi. Non viene spiegato nel dettaglio cosa sia accaduto, ma Foglia parla di «mesi di silenzi, attese e bocconi amari».

L’assessore Barbara Capponi
«Comunico pubblicamente la sospensione delle attività del tavolo tecnico per la salute delle nuove generazioni – le parole usate dal coordinatore – è una decisione sofferta, maturata dopo due anni di lavoro intenso, continuo e rigoroso, svolto fuori dai riflettori, in forma gratuita e nel pieno rispetto delle Istituzioni e del mandato ricevuto. Questa sospensione non è imputabile ai componenti del Tavolo, né al sottoscritto. È invece la conseguenza di scelte, omissioni e responsabilità riconducibili alla politica di governo cittadino, che hanno inciso in modo determinante sulla possibilità di proseguire questo percorso. La politica non è chiamata a rispondere a me, privatamente. È chiamata a rendere conto nelle sedi istituzionali e alla città tutta, al più presto».
Poi il riferimento al clima teso che si è creato nel sociale, un’aperta ostilità che ha portato ad un passo indietro come «azione etica, di integrità personale». Tra le parole usate da Foglia si lascia intendere che il lavoro del tavolo in questi anni è stato volutamente oscurato e il coordinatore annuncia una conferenza stampa (al di fuori delle sedi comunali) nella quale verranno comunicate ragioni e attività svolta in questi due anni: «Dopo mesi di silenzi, attese e bocconi amari, ho deciso che era giunto il momento di rendere visibile ciò che finora è rimasto nell’ombra. Avrei voluto offrire alla città, in questo periodo di festività, un messaggio più leggero. Ma l’etica, l’integrità personale e istituzionale e il rispetto dovuto alla comunità mi impongono di raccontare i fatti con trasparenza e rigore, senza retorica e senza rinviare ciò che è importante conoscere oggi. Nei prossimi giorni convocherò una conferenza stampa pubblica, aperta a educatori, docenti, genitori, nonni, operatori, professionisti, parroci, stampa e a ogni cittadina e cittadino che desideri comprendere come ha operato il tavolo, quali risultati ha prodotto e perché si è arrivati a questa decisione. La storia che verrà raccontata, con documenti e fatti, renderà chiaro a tutti il senso di questa scelta».
(L. B.)
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Sicuramente il problema è ravvisabile nei mesi di silenzi, forse anche nei bocconi amari.
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