
Le Monachette
di Mauro Giustozzi
Cronoprogramma rispettato nelle lavorazioni previste per il cantiere delle Monachette di Macerata. Il completamento della parte strutturale viene stimata a fine anno, mentre la conclusione della ristrutturazione a gennaio 2027 con utilizzo del nuovo studentato per l’anno accademico 2027-28. I lavori avviati dall’Erdis nell’ex convento di via Armaroli, con la realizzazione di uno studentato da 91 posti, prosegue dunque spedito rispettando appieno le tempistiche stilate che prevedono la realizzazione dell’opera entro i due anni dalla consegna del cantiere.

Complessivamente i fondi disponibili sono 14 milioni di euro, coperti dall’ordinanza del 2023 dell’Usr, che comprendono il restauro e il risanamento conservativo dell’immobile dichiarato inagibile dopo il sisma del 2016, edificio oggetto di profondi interventi che garantiranno agli studenti un adeguato livello di sicurezza, con miglioramento sismico e riqualificazione energetica.

«Siamo perfettamente in linea con i vari passaggi indicati dal progetto di ristrutturazione dell’immobile – afferma l’ingegner Matteo Astolfi, dirigente dell’area tecnica di Erdis -. Dopo le demolizioni gli adeguamenti, i miglioramenti e le riparazioni dei danni all’immobile si prosegue ad intervenire sulla parte strutturale con il consolidamento di solai e volte, rinforzi dei muri portanti, diversa sistemazione degli spazi interni.

Quando si mette mano ad un edificio vetusto ci si può imbattere in qualche imprevisto nelle lavorazioni, che ci sono stati, ma li abbiamo superati rapidamente, non intaccando le tempistiche previste per la realizzazione della ristrutturazione. Per fine 2025 arriveremo ad un collaudo statico della struttura. Da quel momento si proseguirà con rivestimenti, finiture ed impianti interni. In ultimo si completeranno le finiture dell’esterno che riguardano le facciate. La previsione è quella di concludere tutti i lavori a gennaio 2027 con conseguente entrata in funzione dello studentato per settembre ad inizio dell’anno accademico 2027-28».

Con 91 posti letto, suddivisi in 27 camere doppie e 37 singole, l’ex monastero si trasformerà in una residenza studentesca moderna e accogliente. Oltre agli spazi abitativi, il progetto prevede anche una biblioteca, una sala studio, una sala polifunzionale nell’ex chiesa, ambienti per la preparazione e consumazione dei pasti, depositi, lavanderia, archivio e un magazzino. Ci sono due tipologie di contributo: il finanziamento del ministero dell’Università e il finanziamento dell’Usr per i danni provocati dal sisma.

All’interno dell’ex convento insiste un giardino con affaccio panoramico sulla vallata che spazia dall’entroterra al Conero fin alla costiera maceratese: l’obiettivo è di rendere quest’area riservata sia ai fruitori degli alloggi che aperta a tutti. Peraltro il giardino può avere un accesso diretto da via Berardi senza interferire con la struttura universitaria.

«C’è un’interlocuzione aperta con il Comune in merito – conclude il dirigente dell’Erdis – e sicuramente definiremo con gli amministratori locali le modalità di sistemazione e successiva fruibilità aperta al pubblico di questo cortile che è interno al manufatto. Inoltre, a seguito di un incontro avuto con il vice Commissario alla ricostruzione per fare il punto dei lavori ho rappresentato la possibilità, utilizzando le economie dei fondi di provenienza Usr, di ampliare il progetto effettuando lavori anche nella parte della ex chiesa e del seminterrato che non sarà utilizzato per lo studentato, ma che potrebbe vedere questi locali disponibili per la fruizione dei cittadini. E’ chiaro che il discorso dovrà coinvolgere pure gli amministratori locali».



Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
	
	Effettua l'accesso oppure registrati