Il gruppo Forza Italia al comizio di chiusura di Francesco Acquaroli venerdì scorso
Ne ha di motivi per festeggiare Forza Italia Civitanova. In primis per la riconferma di Francesco Acquaroli alla guida della Regione, ovviamente, ma anche e soprattutto per il risultato raccolto in città, dove i forzisti hanno chiuso come secondo partito, raccogliendo un 16% che vale pure il sorpasso sul Pd. E pazienza se il sindaco e vicepresidente regionale del partito Fabrizio Ciarapica non è riuscito nell’obiettivo di scalzare Gianluca Pasqui nella corsa a un posto in consiglio regionale.
Forza Italia Civitanova con il coordinatore regionale Francesco Battistoni (al centro)
«A Civitanova abbiamo messo a segno una performance straordinaria, consolidando una crescita costante e un sorpasso politico significativo – dice Paolo Giannoni, segretario comunale del partito – il dato è ancora più rilevante se confrontato con il calo dell’affluenza in città, scesa dal 56,65% del 2020 (20.202 votanti) al 48,79% del 2025 (18.188 votanti). Nonostante il minor numero di elettori alle urne, Forza Italia ha incrementato i propri consensi: oggi i voti sono 2.368, ben 492 in più rispetto ai 1.876 voti del 2020, portando la percentuale al 15,68% dall’11,98%. Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto. Questa è la conferma che i cittadini riconoscono la serietà e la capacità di Forza Italia di governare bene la nostra città. Il successo dimostra che Forza Italia è una forza trainante del centrodestra».
In un quadro così roseo, che Forza Italia rivendica in vista delle elezioni comunali (sia che esse si tengano a primavera, in caso Ciarapica riesca ad entrare in Consiglio regionale, che in caso di scadenza naturale dell’amministrazione comunale nel 2027), diventa tale anche il risultato di ben altro colore di Fabrizio Ciarapica. «Il suo risultato personale, terzo più votato del partito a livello regionale, è la prova del suo grande consenso e del forte legame con il territorio – continua Giannoni – l’obiettivo ora è garantire che le istanze della nostra città e il consenso espresso per Fabrizio siano pienamente rappresentate dai nostri tre consiglieri regionali eletti: Gianluca Pasqui per Macerata, Jessica Marcozzi per Fermo e Tiziano Consoli per Ancona».
Lidia Iezzi (Pd)
Restando a Civitanova, tra i delusi c’è sicuramente anche Lidia Iezzi. La segretaria comunale del Pd ha chiuso all’ultimo posto nella lista dem con 1.343 preferenze raccolte. «Nel prendere atto del risultato elettorale voglio ringraziare tutti gli elettori che hanno creduto in me e alla proposta del Partito Democratico, alle 603 persone di Civitanova che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale, e ringrazio il candidato presidente Matteo Ricci, per la passione con cui ci ha guidato – dice Iezzi – in questa campagna elettorale ho incontrato tanta gente, nella mia città e nel territorio maceratese, ed è stata un’esperienza indimenticabile. La sconfitta non cambia il mio percorso e continuerò a lavorare per la comunità e per un progetto di cambiamento con la stessa passione e generosità che mi ha guidato fino ad oggi. Sono fiera di aver fatto la scelta di candidarmi e orgogliosa del risultato ottenuto. Ora avanti, insieme, con idee e progetti per costruire una comunità migliore».
Giorgia Latini (Lega)
Tornando in area centrodestra, più contenuta la gioia della Lega, che frana rispetto al 2020 (i voti in meno a livello regionale sono oltre 97mila), passando da primo a terzo partito della coalizione, seppur di un soffio. E allora per la coordinatrice regionale Giorgia Latini meglio enfatizzare il successo della coalizione e di Francesco Acquaroli. «Una vittoria che premia il lavoro fatto in questi anni e il sostegno determinante della Lega e del centrodestra unito – rimarca la deputata del Carroccio, per due anni assessora regionale alla cultura prima di lasciare per tornare in Parlamento – la Lega continuerà a essere protagonista di questo percorso, portando avanti le battaglie per il lavoro, lo sviluppo, le infrastrutture e i servizi per rendere le Marche una regione sempre più forte e competitiva. Complimenti Francesco e buon lavoro a tutta la squadra».
Luca Marconi
Tra le sorprese di questa tornata elettorale c’è sicuramente l’elezione a consigliere regionale di Luca Marconi, che con l’aiuto del gioco dei resti riesce a portare l’Udc in Consiglio regionale. E per complimentarsi con lui si mobilita anche il segretario nazionale del partito Antonio De Poli. «Congratulazioni a Luca Marconi per la sua elezione a consigliere regionale e un grazie di cuore a tutta la comunità politica dell’Udc marchigiano che, portando in alto la bandiera dei valori dello scudo crociato, ha dimostrato radicamento nei territori e dialogo con il mondo civico. Un ringraziamento va inoltre al commissario regionale del partito, Antonio Saccone, per il grande lavoro di squadra svolto in questi anni e al presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, per l’impegno profuso all’interno delle istituzioni regionali, dove ha portando avanti le nostre battaglie identitarie in difesa delle Marche e dei marchigiani»
I candidati di Avs nel Maceratese con Nicola Fratoianni
«Queste elezioni regionali nelle Marche le abbiamo perse», mette invece subito in chiaro Sinistra Italiana Marche nella sua analisi del voto, che parte dalla questione astensionismo. «E’ il segno di una politica e di una sinistra che ancora non riesce a recuperare fiducia tra le persone disilluse, nonostante gli sforzi e il grande lavoro fatto sui temi che riguardano la vita di tutte e tutti e con le giovani generazioni – afferma la segreteria in una nota unitaria – i risultati elettorali ci consegnano una netta vittoria della destra; ma solo relativamente una vittoria del governo nazionale, perché bisognerà aspettare le altre cinque regioni che andranno al voto. È, però, il segnale che, per costruire l’alternativa a livello nazionale, non basta essere uniti, ma avere un disegno chiaramente alternativo, che riporti al voto i milioni di persone che non lo fanno più. Noi crediamo che tante marchigiane e tanti marchigiani abbiano toccato con mano il peggioramento delle condizioni materiali di vita e del livello dei servizi pubblici in questi ultimi cinque anni, ma non hanno riconosciuto in noi e nell’Alleanza del Cambiamento un’alternativa credibile. E questo, più di ogni altro dato, dovrà essere l’oggetto delle nostre riflessioni nelle prossime settimane. Abbiamo dato vita ad una coalizione larga, che si è ritrovata attorno ad un programma politico dettagliato, unitario e radicale. Ringraziamo Matteo Ricci per esserne stato il garante, per essere stato al servizio di questo progetto in maniera generosa e instancabile. Alleanza Verdi Sinistra ottiene un buon risultato, ma decisamente al di sotto delle aspettative; che consente, comunque, alla sinistra progressista e ambientalista di tornare ad avere una rappresentanza in Consiglio regionale dopo anni; e questo è di per sé, nel quadro generale molto difficile, un risultato importante. Continueremo le nostre battaglie per un lavoro sicuro e tutelato, per la sanità e l’istruzione pubbliche, per la tutela ambientale, per i diritti di tutti, dentro e fuori le istituzioni».
Chi se la canta chi se la sona. Me Nanni ma non me dormi. Ma insomma,facemola finita. Se il sindaco voleva entrare negli assessorati regionali a chiamata del presidente, perché è stato bastonato una seconda volta?
Flavio Fabietti tu piangi
Rossi Giampiero tranquillo,non infierisco mai,peace & love. Di solito sono sul ponte e guardo passare sotto.
Rossi Giampiero negativo,aspetto che passi qualcosa o qualcuno,poi so' nuotare abbastanza. Ho imparato a cavarmela nelle avversità,mi esalto. In amicizia, andiamo avanti senza farci del male.
I morti si rivoltono nelle tombe....Citano' da' rossa (picciata) a forza Italia. Auguroni
Certo che, Ciarapica si aspettava molto di più da questa tornata elettorale!
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50% e più di astensione significa che la classe dirigente è stata interamente sfiduciata e, se non fossero quel che sono, si dovrebbero dimettere alla prima seduta.