Matteo Ricci oggi alla stazione di Civitanova
È sceso alla stazione di casa sua, Pesaro, dopo aver scelto il treno come mezzo di trasporto per il suo ultimo giorno di campagna elettorale prima del silenzio che scatta a mezzanotte. Matteo Ricci, candidato governatore del centrosinistra, era partito da San Benedetto all’ora di pranzo, arrivando a Civitanova per il caffè, passando da Falconara per la “merenda” e chiudendo con l’aperitivo nella sua città.
«È stata una campagna elettorale bellissima, entusiasmante e popolare, tra la gente per la gente, dove mi sono confrontato con i marchigiani sui problemi della nostra regione come la sanità, il lavoro, l’economia – ha detto Ricci nel suo comizio di chiusura – è stato anche bello vedere i marchigiani con la testa nel mondo, vedere le bandiere della Palestina nelle nostre piazze, ed è per questo che ci siamo presi l’impegno di riconoscere, nel primo consiglio regionale che faremo, lo Stato di Palestina. Adesso arriva il momento decisivo. Io questa sera farò il cross, l’assist finale, metterò la palla davanti alla porta, ora sta a voi buttarla dentro. Fino alla fine. In ogni telefonata, in ogni messaggio, in ogni chiacchierata, se ognuno di voi riuscirà a convincere 1, 2, 3… 5 elettori, alla fine quella somma di elettori che ognuno di voi riuscirà a conquistare farà il totale che ci porterà alla vittoria di domenica e lunedì. Mettiamocela tutta, fino all’ultimo secondo, fino alla vittoria, il 28 e il 29 settembre cambiamo le Marche, ridiamo una speranza ai marchigiani e rendiamo finalmente grande la nostra regione».
Ricci a Civitanova era tornato anche sulla questione dei nuovi dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump, invocando persino Silvio Berlusconi. «La notizia che è arrivata sui dazi che interesseranno il mobile e i farmaci possono essere la botta mortale per l’economia marchigiana. Parliamo rispettivamente del 100% e del 50%, che colpiscono due settori fondamentali della nostra regione – ha detto l’europarlamentare dem – Berlusconi davanti a certe politiche si sta rivoltando nella tomba, questo non è il centrodestra del libero mercato ma la destra del protezionismo. Per questo metteremo subito 10 milioni di euro per aiutare le aziende marchigiane a trovare nuovi mercati. Dobbiamo poi batterci per diventare la regione più sicura d’Italia. C’è bisogno di contrastare i furti negli appartamenti e soprattutto non dobbiamo abbassare la guardia dalle mafie che non conoscono confini, a Civitanova ho visto cose che non mi sono piaciute per niente, devono essere un campanello d’allarme per aumentare l’attenzione sul tema e al contrasto contro il crimine organizzato».
La cosa certa riguarda quante ne ha sparate, altro che assist per i suoi elettori. Basta avere due neuroni per capire la fuffa che ha spacciato per proposte politiche. Basta considerare l'accordo con i cinque stelle per valutare il campo larghissimo come fallimentare.
Ricci, pur di racimolare voti, si appoggia agli islamici; questo significa che ne condivide la visione-considerazione che essi hanno della donna, cioè di un essere inferiore che non ha gli stessi diritti degli uomini, che viene segregata in casa, che deve obbedire ciecamente alluomo, una società che prevede il matrimonio combinato di bambine con uomini adulti, dove le donne possono studiare solo fino a quando sono bambine poi a casa a fare figli! Complimenti soprattutto alle donne che lo appoggiano!
Si,una zampata sulle
...sentirai che scoppola!!..
Fortuna 2 palle .....
Io voto Marchigiano e non chi nemmeno sapeva dove erano le Marche !
Ma se caci de ponta!
I 50 anni disastrosi dei governi di Sinistra nelle Marche. La verità che il PD non vuole farvi ricordare. Si parla tanto di "cambio". Ma per capire perché sia NECESSARIO, bisogna guardare alla storia. Quella vera. Non tanto ai "40 anni di sinistra", ma ai 50 anni di gestione di un establishment politico i cui eredi diretti sono oggi il Partito Democratico. Dall'istituzione della Regione nel 1970, il potere è sempre stato in mano alla stessa area politica: prima con la DC e il PSI, poi, senza soluzione di continuità, con i loro eredi diretti (PDS, DS, PD). La continuità è qui: 1970-1995 (25 anni): Governi DC-PSI. Il cosiddetto "centrismo" che ha gestito il territorio in modo clientelare, gettando le basi di un sistema che ha privilegiato le caste rispetto ai cittadini. Le stesse persone e le stesse famiglie politiche che poi sono confluite nel PD. 1995-2020 (25 anni): Governi PDS-DS-PD. Il centrosinistra "moderno" che, invece di cambiare rotta, ha ereditato e peggiorato i vizi del passato, svendendo il tessuto produttivo e portando la sanità al collasso. ELENCO DEI PRESIDENTI DELLA REGIONE MARCHE (1970-2025) 1)Giuseppe Serrini (DC) - Dal 1970 al 1973 - Governo di Centro-sinistra organico (DC-PSI-PSDI-PRI) 2)Emidio Massi (PSU poi PSI) - Dal 1973 al 1978 - Governo di Centro-sinistra (DC-PSI-PSDI-PRI) 3)Alfredo Trifogli (DC) - Dal 1978 al 1980 - Monocolore DC con appoggio esterno 4)Alvaro Cucchi (DC) - Dal 1980 al 1985 - Governo di Centro-sinistra (DC-PSI-PSDI-PRI) 5)Rodolfo Giampaoli (PSI) - Dal 1985 al 1990 - Governo Pentapartito (DC-PSI-PSDI-PRI-PLI) 6)Gaetano Recchi (PSI) - Dal 1990 al 1995 - Governo Pentapartito (DC-PSI-PSDI-PRI-PLI) 7)Vito D'Ambrosio (PDS poi DS) - Dal 1995 al 2005 - Governo dell'Ulivo (PDS/DS-PPI-PRC-FdV-SDI) 8)Gian Mario Spacca (DL poi PD-UPI) - Dal 2005 al 2015 - Governo di Centro-sinistra (PD-UDC-SEL ecc.) 9)Luca Ceriscioli (PD) - Dal 2015 al 2020 - Governo di Centro-sinistra (PD e liste civiche) 10)Francesco Acquaroli (FdI-Lega) - Dal 2020 ad oggi - Governo di Centro-destra (FdI-Lega-FI) Si sente spesso dire: Ma negli anni 80 con la DC e il PSI le Marche crescevano!. Vero. Ma è unargomentazione in malafede, perché quel contesto storico non è più ripetibile, e soprattutto quel sistema politico ha generato i vizi che oggi paghiamo. Cosa cera negli anni 80? Un boom economico nazionale trainato da settori (come il manifatturiero) oggi in crisi. Risorse pubbliche abbondanti e unEuropa meno vincolante. Un contesto globale completamente diverso, senza la concorrenza cinese o la digitalizzazione. Quella crescita non fu merito di una classe politica illuminata, ma frutto di unepoca irripetibile. E soprattutto, quel sistema DC-PSI pur diverso ideologicamente dal PD odierno gettò le basi della crisi che viviamo oggi: A) Cultura clientelare nella gestione del territorio. B) Consenso basato su favori, non su progetti a lungo termine. C) Assistenzialismo invece di innovazione. Poi, dal 1995 in poi, il PD e i suoi predecessori (PDS, DS) hanno ereditato quel sistema senza cambiarlo. Anzi, lo hanno peggiorato: A)Hanno svenduto il tessuto industriale senza preparare il futuro. B)Hanno trasformato la sanità in un carrozzone inefficiente. C) Hanno abbandonato le aree interne, concentrando risorse su progetti inutili. Il risultato? Quando il vento della globalizzazione si è fatto forte, le Marche sono crollate. Perché non cera più un sistema solido, ma solo rendite di posizione e politiche miopi. IL DECLINO DEGLI ULTIMI 20 ANNI: QUANDO IL MODELLO È COLLASSATO Mentre il mondo cambiava velocissimo, i governi di centrosinistra degli ultimi due decenni sono rimasti ancorati a logiche novecentesche. Hanno gestito la globalizzazione come se fossimo ancora negli anni '80, con risultati disastrosi: delocalizzazioni selvagge senza piani alternativi, crisi dei distretti storici affrontata con palliativi, una sanità ridotta a carrozzone burocratico. Hanno bruciato la eredità del passato senza costruire futuro, preferendo assistenzialismo a pioggia invece di investimenti strategici. Il risultato? Fuga dei giovani, imprese che chiudono, servizi che collassano. Questo non è "cambio", è il lento e inesorabile declino di chi ha governato con la mentalità del passato. Oggi, dopo soli 5 anni di governo di centrodestra, stiamo riparando i danni di mezzo secolo: 1)Attivati 2 miliardi di investimenti con la ZES. 2)Ripristinata la dignità della sanità con assunzioni e potenziamento dei servizi. 3) Ridotta la pressione fiscale per famiglie e imprese. 4)Rilanciate le aree interne con banda ultralarga e incentivi. A chi ricorda gli anni 80 come unetà delloro, rispondiamo: quel modello è finito 30 anni fa, e la sinistra non se nè accorta. Noi stiamo costruendo un nuovo modello, per un mondo completamente cambiato. Oggi, pensiamo sia indubbio dove votare affinché non si retroceda. BUONE ELEZIONI A TUTTI
Almeno la finiamo di gonfiarci i marroni con la politica italiana 3 inutile
Ieri a chiuso ospedali ambulatori adesso riapre e vi paga pure...
Co Lu trenu dovevi fa' un viaggio solo andata senza ritorno
Stiamo adesso a vedere la memoria della gente quanto è corta.
Più combina guai e più è sempre in politica a combinare sempre guai ma prima o poi la pacchia finisce per chi non sa fsre politica ma guai
Una vergogna !!!
italian amici miei GIF
Ma il biglietto del treno l ha pagato?
Fuorigioco.....!! In tutti i sensi..!!
Immenso Ricci,tra tre giorni sarà trionfo e gloria,alla faccia dei troll a pagamento e algoritmi di dx
Con tutte le ciclovie marchigiane doveva partire in treno?
.. e la bicicletta che fine ha fatto...???
I gol lo fa i campioni Matteo Ricci! E tu di campione nn hai nulla! Solo primati e tanti ma negativi insieme al tuo caro PD
Non sa manco che nelle Marche sud ci sta la...Metropoli...ha scoperto na cosa noa...
Mai ridolini nella mia Regione..
È bello leggere I commenti dei fascistoidi che adorano i dazi beata ignoranza.
E la bicicletta????
La sua spocchia non ha confine. Torni a Pesaro come indagato e se ne stia buono a sorbire una pesante sconfitta. Caro Comunista la gente ha aperto gli occhi se ne faccia una ragione.
Ogni giorno escono dalla sua bocca milioni di euro come se piovesse, peccato che siano solo un prodotto della sua fantasia
Già fai fatica a parlà de politica, lascià perde lo pallò per carità
signora! il pallone!!!
Vecchio casellante, che fermo te ne stai Dimmi come mai Non vedi che il mio amore fuggia via lontano E lo inseguo invano Ferma tu quel treno, che muoio di dolore Fallo per favore Fa' che io possa rivederla ancor Binario, triste e solitario Tu che portasti via col treno dell'amore La giovinezza mia Odo ancora lo stringere del freno Ora vedo allontanarsi il treno Con lei che se ne va Binario, fredde parallele della vita Per me è finita Or che son rimasto solo e abbandonato Tutto ormai è cambiato Fermo sto a guardare quel fumo che svanisce E il mio cuor ferisce Vecchio casellante, se n'è andata sola Senza una parola Che potesse il cuore mio salvar Odo ancora lo stringere del freno Ora vedo allontanarsi il treno Con lei che se ne va Binario, fredde parallele della vita Per me è finita Binario, binario, binario
Ma piantala
Co li piedi che si artrova ancora sta a cercare la palla insieme a quell'altra com'è che se chiama? Se la nomino me vene da
Ricci, la palla è lunga, va fuori! Soprattutto dopo il nuovo sondaggio farlocco di ieri.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
…sarà mica come la canzone ‘Sul treno’, di Cristicchi, dall’album…’Fabbricante di canzoni’!!? Mah!!! gv