Ricci saluta dal treno:
campagna elettorale al capolinea.
«Ho fatto il cross, a voi fare gol»

REGIONALI - Il candidato governatore del centrosinistra ha chiuso con il viaggio lungo la ferrovia Adriatica iniziato da San Benedetto e finito nella "sua" Pesaro. Alla stazione di Civitanova ha "invocato" pure Silvio Berlusconi: «Si sta rivoltando nella tomba, questo non è il centrodestra del libero mercato ma del protezionismo»

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Matteo Ricci oggi alla stazione di Civitanova

È sceso alla stazione di casa sua, Pesaro, dopo aver scelto il treno come mezzo di trasporto per il suo ultimo giorno di campagna elettorale prima del silenzio che scatta a mezzanotte. Matteo Ricci, candidato governatore del centrosinistra, era partito da San Benedetto all’ora di pranzo, arrivando a Civitanova per il caffè, passando da Falconara per la “merenda” e chiudendo con l’aperitivo nella sua città.

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«È stata una campagna elettorale bellissima, entusiasmante e popolare, tra la gente per la gente, dove mi sono confrontato con i marchigiani sui problemi della nostra regione come la sanità, il lavoro, l’economia – ha detto Ricci nel suo comizio di chiusura – è stato anche bello vedere i marchigiani con la testa nel mondo, vedere le bandiere della Palestina nelle nostre piazze, ed è per questo che ci siamo presi l’impegno di riconoscere, nel primo consiglio regionale che faremo, lo Stato di Palestina. Adesso arriva il momento decisivo. Io questa sera farò il cross, l’assist finale, metterò la palla davanti alla porta, ora sta a voi buttarla dentro. Fino alla fine. In ogni telefonata, in ogni messaggio, in ogni chiacchierata, se ognuno di voi riuscirà a convincere 1, 2, 3… 5 elettori, alla fine quella somma di elettori che ognuno di voi riuscirà a conquistare farà il totale che ci porterà alla vittoria di domenica e lunedì. Mettiamocela tutta, fino all’ultimo secondo, fino alla vittoria, il 28 e il 29 settembre cambiamo le Marche, ridiamo una speranza ai marchigiani e rendiamo finalmente grande la nostra regione».

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Ricci a Civitanova era tornato anche sulla questione dei nuovi dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump, invocando persino Silvio Berlusconi. «La notizia che è arrivata sui dazi che interesseranno il mobile e i farmaci possono essere la botta mortale per l’economia marchigiana. Parliamo rispettivamente del 100% e del 50%, che colpiscono due settori fondamentali della nostra regione – ha detto l’europarlamentare dem – Berlusconi davanti a certe politiche si sta rivoltando nella tomba, questo non è il centrodestra del libero mercato ma la destra del protezionismo. Per questo metteremo subito 10 milioni di euro per aiutare le aziende marchigiane a trovare nuovi mercati. Dobbiamo poi batterci per diventare la regione più sicura d’Italia. C’è bisogno di contrastare i furti negli appartamenti e soprattutto non dobbiamo abbassare la guardia dalle mafie che non conoscono confini, a Civitanova ho visto cose che non mi sono piaciute per niente, devono essere un campanello d’allarme per aumentare l’attenzione sul tema e al contrasto contro il crimine organizzato».

 

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