Maurizio Lupi stamattina a Macerata
di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Un abbraccio a tutti i candidati presenti, un brindisi beneaugurante, l’incitamento a dare il meglio negli ultimi giorni di campagna elettorale per far sì che Noi Moderati sia la vera sorpresa alle prossime elezioni regionali.
Blitz di Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, oggi a Macerata al locale Hab in centro storico, per un incontro preparatorio all’imminente tornata elettorale, prima di prendere la strada di Ancona dove si riunivano oggi i vertici del centrodestra per sostenere la candidatura del presidente uscente Francesco Acquaroli.
Da sinistra: Maurizio Lupi, Maika Gabellieri e Paolo Perini
«I cinque anni di lavoro di Acquaroli hanno dimostrato come il centrodestra è sinonimo di buon governo – ha esordito Maurizio Lupi – quindi i cittadini delle Marche potranno valutare il lavoro fatto in questi cinque anni che hanno portato questa regione ad essere nuovamente protagonista. Non solo verso i propri cittadini ma nel panorama italiano. Noi Moderati, con la lista che abbiamo posto in essere, sarà una delle sorprese di questa tornata elettorale e darà il suo contributo determinante affinchè Acquaroli continui a governare le Marche».
Presenti all’appuntamento tutti i candidati del collegio maceratese: Paolo Perini, Sabrina De Padova, Maika Gabellieri, Ursula Cappelletti, Abdul Latif Tarakji, Adriano Sebastianelli.
Maurizio Lupi con Sabrina De Padova
«Sono felice che tutti i candidati maceratesi siano pezzi vivi di società civile, ci sono donne, insegnanti, medici, gente che sta tra la gente e per la gente – ha ribadito Lupi -. Il nostro obiettivo è quello di confermare gli ultimi risultati delle regionali: in Umbria abbiamo preso il 3% a Genova l’8% quindi tra questa forbice tutto è buono. La cosa più importante è che nel prossimo consiglio regionale Noi Moderati ci sarà e ci sarà con i suoi consiglieri regionali per dare il suo contributo. La sfida vera, in un momento come questo, è solo quella del coraggio della responsabilità, della concretezza e serietà della politica. E credo che anche rispetto a tutto quello che sta avvenendo in questi giorni in Italia, in Europa e negli Stati Uniti credo che ci voglia moderazione seria, concreta e responsabile». Una campagna elettorale dove Noi Moderati ha messo al centro alcuni punti qualificanti del programma per i prossimi cinque anni di governo in regione.
«Per noi la politica deve rimettere al centro la persona – ha ribadito Maurizio Lupi – quindi la famiglia, l’educazione, la formazione, la sanità che è uno dei temi centrali. Il diritto alla salute deve essere per tutti, la riduzione delle liste di attesa. C’è già un’eccellenza nella sanità marchigiana che risponde al nome dell’ospedale di Torrette. Anche per la mia storia personale le infrastrutture restano una delle sfide da vincere per migliorare la qualità della vita in questa regione».
A livello nazionale Noi Moderati ha presentato un disegno di legge per restituire il 4 ottobre San Francesco come festività nazionale. «Sono felice che domani il Parlamento voterà questa mia, nostra proposta – ha affermato il leader del partito centrista – di ripristinare come festa nazionale quella del patrono San Francesco. In un momento come questo penso che ci sia bisogno di segni e di simboli: mai come oggi in Italia e nel mondo la figura di Francesco può essere il punto a cui noi guardiamo. Farne una festa nazionale vuol ricordare a tutti noi, alla intera comunità, che i valori che Francesco ha testimoniato, da quello della pace, del rispetto della natura e l’idea di un cristianesimo che non è etica o dottrina ma una vita che può dare speranza. Credo che anche laicamente sia un segno per tutti».
Infine non poteva mancare un riferimento alla magistratura, alla separazione delle carriere su cui c’è una battaglia aspra che si combatte tra i partiti a livello nazionale. «La riforma della giustizia con la separazione delle carriere è un tassello fondamentale per rendere la giustizia più giusta e più equa – conclude Maurizio Lupi -. Se ne faccia una ragione la sinistra che dal mio punto di vista dovrebbe votarla convintamente, anche dopo quello che è accaduto a Milano, una riforma che veda sullo stesso piano la parte giudicante e quella inquirente, non con una sovrapposizione. Ne abbiamo fatto un punto fondamentale del programma e la coerenza di chi fa politica è quella che se prometti una cosa ai cittadini, e ti eleggono, questa la devi realizzare. Dunque la riforma della giustizia andrà avanti rapidamente e poi col referendum saranno gli italiani a scegliere. Io credo che sceglieranno perché la giustizia finalmente cambi».
Anche io ero moderato ma con il passare del tempo... Sono guarito
Buon governo? Domandatelo a chi paga la sanità
CE LHO IO UN IDEA FORMIDABILE .ANDATE A LAVORARE
Lo stato maggiore riunito x accaparrarsi la regione Marche... Gallina dalle uova d oro...?... Ce n'è per tutti..!..
3%
Lupi moderati è un ossimoro. Ma questa a quelli di destra chi gliela spiega??
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