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M5S-Lega, c’eravamo tanto amati:
«Macerata povera» secondo Conte,
volano stracci tra Marinelli e Fede

DIARIO ELETTORALE - Le parole pronunciate dall'ex premier fanno storcere il naso al candidato del Carroccio: «Bufale, non certo dati reali». Ma il coordinatore regionale pentastellato rincara la dose: «Arriva a negare perfino i dati dell'ufficio studi della Cgia di Mestre che ha elaborato quelli ufficiali del Ministero dell’Economia: ha paura». La deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo a Macerata, domani Ricci e suoi "Comizi d'amore" a Cingoli, il bel gesto del Pd di Potenza Picena

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A sinistra Renzo Marinelli e Francesco Acquaroli; a destra Giorgio Fede

di Marco Pagliariccio

Come sono lontani i tempi in cui Movimento 5 Stelle e Lega erano a braccetto al Governo. E invece ora ha lasciato strascichi polemici la visita a Macerata di Giuseppe Conte, che di quel governo fu premier, innescando un botta e risposta tra due degli esponenti di spicco del partito a livello regionale.

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Renzo Marinelli

Da un lato c’è Renzo Marinelli, consigliere regionale uscente e ricandidato del Carroccio. «Macerata tra le province più povere d’Italia? Tassata più di tutte? Sono bufale, non certo dati reali – afferma l’ex sindaco di Castelraimondo – chi governa solo a parole ignora la realtà. La Lega e il governo regionale, invece, la realtà la conoscono e ci lavorano ogni giorno, perché l’hanno vissuta in prima persona. I numeri ufficiali raccontano un’altra verità. Il reddito imponibile pro capite in provincia è di 23.409 euro, in linea con la media nazionale di 22.800 euro e l’Irpef media versata per contribuente è 4.873 euro, inferiore alla media nazionale (5.400 euro) La fotografia è chiara: Macerata non è tra le province più povere d’Italia, né tra quelle più tartassate. Conta parla di povertà e tasse senza guardare i dati. Io invece questa terra la conosco perché la vivo da sempre. Ho visto il sisma, conosco le difficoltà di cittadini e imprese. La Lega non fa propaganda: lavora concretamente per dare risposte I fatti parlano chiaro: Macerata non corrisponde all’immagine raccontata da Conte. La Lega, insieme al governo regionale, continuerà a dimostrare che i risultati veri si ottengono con il lavoro sul territorio, non con slogan infondati».

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Da sinistra: Giorgio Fede, Giuseppe Conte e Roberto Cherubini

Dall’altro ecco il coordinatore regionale pentastellato Giorgio Fede. «Leggo con stupore le dichiarazioni del candidato della Lega Renzo Marinelli che, nel tentativo di attaccare Giuseppe Conte di cui ha evidentemente un gran timore, arriva a negare perfino i dati dell’ufficio studi della Cgia di Mestre che ha elaborato quelli ufficiali del Ministero dell’Economia e delle Finanze, poi riportati dalla stampa locale – rimarca il deputato sambenedettese – Marinelli, dunque, nel suo goffo e improbabile tentativo di screditare Giuseppe Conte, dimostra di non conoscere o non saper leggere i numeri e la realtà vissuta ogni giorno dai cittadini e dalle imprese. E dire che si vanta di “conoscere la terra perché la vive”: forse la vive con gli occhi bendati. Noi preferiamo restare ai fatti, non alle favole. E, per precisare, i fatti dicono che non solo le famiglie maceratesi, ma addirittura il 69% dei contribuenti marchigiani ha un reddito inferiore a quello medio nazionale, un reddito quindi più povero della media nazionale. Il Movimento 5 Stelle continuerà a denunciare questi squilibri e a proporre soluzioni concrete. La Lega, invece, continua a vendere slogan. peccato che questa volta la “bufala” non l’abbia raccontata Conte, ma Marinelli».

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Il gruppo Noi Moderati a Macerata

Tornando in casa centrodestra, la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo è arrivata nel Maceratese per sostenere la corsa di Paolo Perini. «Chi sceglie Noi Moderati sceglie i suoi candidati che non a caso hanno storie, professionalità che riguardano proprio questi mondi – ha dichiarato Cavo – quindi attenzione per le piccole e medie imprese, per il commercio; realtà, tra le quali anche eccellenze del Made in Italy, che caratterizzano questa terra e hanno necessità di sostegno. L’impegno è intervenire per irrobustire questo tessuto imprenditoriale, con finanziamenti e con un aiuto alla digitalizzazione che, in questo momento, è fondamentale, anche perché non si può mettere un muro rispetto a tutto il tema dell’online e dell’e-commerce, ma gestirlo, insieme, proprio nel nome della produttività e del Made in Italy. Bisogna valorizzare il turismo, fare rete e scegliere la vocazione di questo territorio, l’agricoltura di eccellenza, per promuovere i flussi turistici».

Sul fronte degli appuntamenti, il candidato governatore del centrosinistra Matteo Ricci sarà domani pomeriggio (ore 18) a Cingoli per una tappa dei suoi “Comizi d’amore”: appuntamento allo chalet Arena delle luci. Lunedì sera (ore 21), invece, al teatro parrocchiale di Santa Maria Apparente a Civitanova, andrà in scena il confronto sulla questione della bonifica del Basso bacino del Chienti. Ci saranno i candidati governatore Claudio Bolletta, Francesco Gerardi, Lidia Mangani e Beatrice Marinelli, mentre hanno declinato l’invito sia Francesco Acquaroli che Matteo Ricci (che ha però delegato il consigliere comunale dem Francesco Micucci).

Infine, tra i tanti veleni della campagna elettorale, anche un gesto piccolo ma che va nella direzione dello stemperare la tensione: quello del Pd di Potenza Picena, che ha condannato con forza l’atto vandalico ai danni del manifesto elettorale della leghista Veronica Fortuna. «Il dissenso verso un candidato o una lista si manifesta nelle urne il giorno del voto, non con gesti incivili. Il Partito Democratico di Potenza Picena è contro qualunque inquinamento della campagna elettorale. Solidarietà a Veronica Fortuna e a chiunque altro dovesse essere vittima di atti analoghi».

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Il manifesto strappato

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