Spazio pubblicitario elettorale

Lo show di Conte allo Sferisterio:
«14 miliardi per il ponte sullo Stretto
ma qui non si fa nulla» (Foto/Video)

REGIONALI - Per l'ex premier visita in arena poi incontro con i cittadini al riparo dalla pioggia, all'Asilo Ricci: «Macerata tra le province più povere, perché non se ne occupa il Governo? Sulla sanità Acquaroli fa belle dichiarazioni ma i problemi che sento sono sempre gli stessi. I militari israeliani qui in vacanza e Meloni non si mobilita contro Israele»

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di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)

Sanità che non funziona, infrastrutture carenti, tasse e reddito medio in provincia che vede i maceratesi tra i più poveri d’Italia. Ed il soggiorno per vacanze rigeneranti in regione di militari dell’Idf impegnati nella guerra di Gaza. Un Giuseppe Conte a ruota libera quello che stamattina è stato accolto da un centinaio di simpatizzanti e iscritti del Movimento 5 Stelle nel suo tour elettorale nelle Marche, che ha fatto tappa in città e che prosegue nel pomeriggio a Civitanova insieme al candidato governatore Matteo Ricci.

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Giuseppe Conte all’arrivo allo Sferisterio

Prima allo Sferisterio, dove l’ex premier ha fatto anche una visita in arena, successivamente all’Asilo Ricci dove si è svolto l’incontro con la cittadinanza al riparo dalla pioggia iniziata a cadere. Un’indagine dall’Ufficio studi della Cgia che ha elaborato i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha certificato che la provincia di Macerata è tra quelle più povere rispetto alla media nazionale. «E’ uscita una statistica che vede Macerata e la sua provincia come una di quelle tra le più povere di tutta l’Italia in riferimento alla tassazione pro capite – ha detto Giuseppe Conte – vogliamo occuparci di questo invece di fare favori alle banche che hanno utili straordinari, anziché alle imprese assicurative od ai signori della guerra. Le banche si curano gli interessi da sole non hanno certo bisogno della Meloni che gli organizza dei risiko bancari consentendogli questi ingenti profitti. La politica deve essere vicina alle famiglie, alle imprese, agli artigiani che sono in affanno. E’ stata distrutta Transizione 4.0 ed altri provvedimenti a favore delle pmi. Non vogliono il salario minimo, non c’è nulla per i 5,7 milioni di italiani che sono poveri assoluti. Ma che politica è?».

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Da sinistra: Giuseppe Conte, il deputato Giorgio Fede e i candidati maceratesi del Movimento 5 Stelle alle prossime regionali

Il presidente in carica, Acquaroli, è da sempre forse quello più vicino al governo Meloni, e l’esponente 5 Stelle ne contesta una politica a suo dire fatta per lo più di annunci invece di cose concrete. «Bisogna investire sulla formazione mentre chi governa vuole tagliare il welfare, sulla sanità, sulla scuola, sull’innovazione e formazione e gettiamo centinaia di miliardi sulle armi – ha ribadito – è questo che vogliamo offrire alle nuove generazioni. In politica bisogna impegnarsi per i cittadini. Quello che contesto ad Acquaroli, che contesto al governo nazionale, è che non risolvono i problemi dei cittadini. Fanno belle dichiarazioni ma qui sulla sanità da quando sono arrivato ieri nelle Marche è un grido diffuso sulle liste di attese non risolte, nonostante sia stato sbandierato un decreto legge nazionale, con Meloni che annunciava di aver risolto il problema. I pronto soccorso sono affollati ed al collasso, si smantellano i presidi sanitari, gente per una prestazione anche banale costretta a fare centinaia di chilometri se non addirittura andare fuori regione. Questa è la realtà. Per non parlare delle infrastrutture. Abbiamo un ministro che invece di occuparsi di sistemi viari si occupa di assumere personale al ministero. Ci si vanta del ponte sullo Stretto dove sono concentrati 14 miliardi di euro mentre le infrastrutture viarie delle Marche sono indietro e vengono tolte risorse per ammodernare le strade».

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Altro tema caldo quello della presenza di soldati israeliani in vacanza nelle Marche, anche nel Maceratese. «Noi abbiamo chiesto ai nostri parlamentari che il Governo riferisca dettagliatamente cosa c’è dietro queste gite turistiche dei militari israeliani in Italia – attacca Conte – addirittura si parla di soggiorni organizzati per garantire loro la decompressione dopo le azioni militari nella striscia di Gaza. Ovviamente se così fosse è inverosimile che non sia stato organizzato tra i governi, a livello diplomatico, questi soggiorni non siano stati preparati prima. Il governo italiano cosa fa? Non solo non fa nulla, non solo continua a considerare nei fatti Netanyahu un proprio alleato: ancora ieri Meloni ha censurato in modo blandissimo l’azione avvenuta in Qatar che considero terrorismo di Stato. Hamas sono terroristi non ci piove, ma se una delegazione si siede ad un negoziato di pace e tu la bombardi questo si chiama terrorismo di Stato. Il governo italiano non solo non fa nulla, continua a considerare Israele un alleato non prendendo alcuna misura concreta come l’embargo delle armi, sanzioni economiche e finanziare, riconoscimento dello Stato palestinese, interruzione del memorandum militare di collaborazione Italia-Israele. Di contro organizza pure i viaggi dei militari Idf che vengono qui a soggiornare e fare vacanze».

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Ad accompagnare Giuseppe Conte il senatore marchigiano Giorgio Fede ed i candidati pentastellati alle regionali della nostra provincia Roberto Cherubini, Jacqueline Diaz Mercedes, Domenico Luciani, Natascia Dernowski, Monaldo Moretti e Alessandra Giuggioloni. Sul nuovo attacco subito dalla Global Sumud Flotilla Giuseppe Conte ha sottolineato come «dobbiamo condannare con forza questi attacchi e queste intimidazioni che vogliono impedire a questa iniziativa così ampia diffusa, dal basso di tantissimi cittadini non solo italiani ma europei con molti paesi coinvolti, di poter manifestare e di poter esprimere quello che è un bisogno avvertito dalla popolazione. Perché diciamo la verità, la Global Sumud Flotilla non ci sarebbe stata se l’Italia e l’Europa avesse fatto il suo dovere, se i governi italiano ed europeo avessero agito. Quando oggi sento i nostri governanti che chi fa parte di questa flottiglia si espone a rischi e pericoli, è perché loro non stanno facendo nulla. C’è nell’opinione pubblica questa urgenza, nei cittadini, in alcuni parlamentari tra cui uno anche del Movimento, che si stanno esponendo a pericolo per cercare di rompere questo muro di silenzio addirittura di complicità che noi condanniamo con fermezza sin dall’inizio».

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Nel mirino anche il discorso sullo stato dell’Unione Europea di Ursula Von der Leyen che il leader del M5S contesta. «Von der Leyen sembra quasi prendere in giro i cittadini europei – dichiara – che chiedono pace e benessere che chiedono la salvaguardia del modello sociale europeo ed invece quello che viene proposto è semplicemente armi, armi, sempre più armi, nessun orizzonte e nessuna reale volontà di lavorare a scenari di pace. E da questo punto di vista il discorso è deludente ed anche ipocrita: quando dice, di fronte ad un genocidio conclamato in atto a Gaza, ad una carenza della politica europea della difesa del diritto internazionale e umanitario oggi dice dobbiamo sospendere parzialmente l’accordo Ue-Israele: ma non è che lì c’è uno sterminio parziale, bisogna sospendere punto e basta».

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Infine sulla Polonia ed i droni russi che hanno penetrato quella nazione conclude Conte affermando che «sono provocazioni in un contesto nel quale Putin continua a dettare legge di chi si ritiene più forte di chi vuole conseguire vittorie sul campo. Bisogna reagire con sangue freddo: abbiamo saputo che c’erano in quel frangente anche aerei italiani in ricognizione sui cieli, è stato invocato l’articolo 4, sono scenari che davvero creano tanta preoccupazione».

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