Affidopoli, avviso di garanzia a Matteo Ricci:
«Sono sereno ma molto amareggiato»

REGIONALI - Il candidato governatore del centrosinistra oggi ha saputo di essere indagato: «Sono convinto che smonteremo subito queste accuse, siamo completamente estranei ai fatti. Sono arrabbiato perché mi viene notificato il giorno dopo che sono state convocate le elezioni»

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Matteo Ricci nel video in cui mostra l’avviso di garanzia arrivatogli stamattina

Inchiesta Affidopoli a Pesaro, avviso di garanzia al candidato governatore del centro sinistra Matteo Ricci. È lui stesso ad avere annunciato di aver ricevuto comunicazione di essere indagato «Sono sereno ma molto amareggiato e molto arrabbiato perché arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni». Proprio ieri, come dice Ricci in un video che ha diffuso per rendere nota l’indagine, la giunta regionale ha annunciato la data delle elezioni regionali che si terranno il 28 e 29 settembre.

Ricci, europarlamentare, è indagato per fatti che sarebbero avvenuti quando era sindaco di Pesaro. Nel video parla per circa tre minuti, spiega la vicenda, si dice sereno e che preferisce metterci la faccia e di voler presto incontrare i pm.

«Sorprendentemente questa mattina ho ricevuto un avviso di garanzia – dice il candidato governatore del centrosinistra -. Un avviso di garanzia mi è stato recapitato sulla vicenda annosa degli affidi dei murales, delle feste, del casco di Valentino Rossi che ormai è sulla stampa da un anno.

Sono sorpreso perché io in vita mia in 15 anni di amministrazione non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici, di lavori. Mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti, dei miei collaboratori. Come ho fatto in questo caso. Stiamo parlando di lavori tutti realizzati, di feste che hanno avuto successo e quindi mai avevo avuto alcun tipo di segnalazione diversa o strana rispetto all’esecuzione dei lavori.

L’ho ripetuto per mesi, ovviamente lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile, e fra l’altro l’accusa è abbastanza curiosa perché mi si dice che io non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ovviamente, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico, cioè questi murales, queste feste avrebbero aumentato il mio consenso politico. Si dice una cosa che assolutamente io smentisco, che conoscessi queste associazioni mentre invece non ci ho avuto mai a che fare direttamente. Quindi sono ovviamente sereno nel merito, ne ho parlato con il mio avvocato, rispetto a quello che mi si accusa, sono molto sereno nel merito però sono anche molto amareggiato e molto arrabbiato perché questa cosa arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni, dopo un anno di indagini, è evidente che c’è anche tanta amarezza e tanta rabbia.

Io comunque, come sempre, sono fiducioso nel lavoro della magistratura e sono convinto che smonteremo subito queste accuse perché appunto siamo completamente estranei nei fatti, anzi, quando un sindaco governa ha tantissimi collaboratori, se eventualmente un collaboratore sbaglia il sindaco è parte lesa perché viene tradita la fiducia che a questo collaboratore gli ha dato. Quindi davvero c’è tanta amarezza, tanta rabbia, però anche tanta serenità perché nel merito sono completamente estraneo fatti, non me ne sono mai occupato e sono convinto di chiarirlo presto anche con il procuratore che sta facendo l’indagine. La politica per me è passione, non è queste cose qua, è confronto politico, di idee ed è voglia di battersi per migliorare il futuro della nostra terra».

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