La zona della Pieve dove verrà installato l’autovelox
di Mauro Giustozzi
Che fine ha fatto l’autovelox da installare alla Pieve? E’ la domanda che ricorre dopo che il Comune aveva annunciato che entro gennaio la prima apparecchiatura del genere sarebbe stata montata sul rettilineo di una strada tra le più pericolose del capoluogo, all’altezza del rifornimento di metano. Da allora, però sono trascorsi cinque mesi e del nuovo autovelox non c’è traccia.
Sono comparsi solo i cartelli obbligatori di “Controllo elettronico della velocità” che avvisano gli automobilisti, ma solo quello. Eppure il Comune ha fatto tutti i passi che erano necessari, ha persino noleggiato un’apparecchiatura omologata dalla ditta Cross Control di San Benedetto, per un importo di 1800 euro al mese, noleggio della durata di due anni, per un costo complessivo di 21.960 euro. L’installazione della postazione fissa di controllo lungo la Pieve è stata autorizzata dalla Prefettura ed ha ricevuto anche il nulla osta da parte di Anas, ente proprietario della strada.
Ma ad ostacolare un percorso burocratico che sembrava oramai completato è arrivata proprio l’Anas che per dare il via libera definitivo ha indicato la necessità di posizionare un guardrail a protezione del palo alto cinque metri che sosterrà l’autovelox. Dunque uno slittamento che ha questa motivazione, in quanto per il resto l’iter per installare il primo autovelox fisso nel capoluogo era stato completato nei mesi scorsi. «Da mesi che stiamo attendendo il via libera da Anas per il montaggio di un guardrail da posizionare davanti al palo di sostegno dell’autovelox e stavolta dovremo essere in dirittura di arrivo – spiega l’assessore alla Polizia locale, Paolo Renna – sarà montato il sistema modello Velocar che permetterà di rilevare la velocità dei mezzi in entrambe le direzioni, anche se nella prima fase sarà attivo solo per chi va verso Sforzacosta: sarà installato su una postazione fissa e consentirà il monitoraggio e la verifica da remoto. Alla Pieve il limite è di 70 km/h, spesso superato dagli automobilisti perché si è in presenza di un rettilineo che invita ad andare veloci: di qui l’elevata percentuale di incidenti gravi registratasi negli anni scorsi rispetto alle altre strade di Macerata».
Seppur con qualche mese di ritardo, dunque, sarà questa zona ad ospitare il primo autovelox. Che invece non sarà possibile installare lungo la Carrareccia, visto che è stata respinta la richiesta del Comune dalla Prefettura e dalle forze di polizia deputate a dare il parere favorevole o contrario al montaggio di queste apparecchiature per il controllo della velocità. Ancora nessun pronunciamento invece sulla strada Cingolana, tratto da Villa Potenza a Chiesanuova, per la quale l’amministrazione comunale ha pure richiesto l’installazione di un autovelox. Attività di sicurezza stradale che si estende anche ai quartieri, con la collocazione di una serie di “control box”, ovvero involucri in plastica cilindrici dotati di oblò, che possono ospitare apparati autovelox. Possono, perché non necessariamente dentro ce ne è uno, spesso sono vuoti e fungono da meri dissuasori. E le strade dei quartieri individuate dal Comune, dove esiste il pericolo di un’elevata velocità della auto che vi transitano, saranno a rotazione coinvolte: dunque un’azione che da un lato sarà preventiva con questi involucri che non sempre conterranno all’interno l’autovelox mobile mentre in altre occasioni l’azione sarà repressiva nell’individuare chi trasgredisce le norme del codice della strada in tema di superamento dei limiti di velocità. «Siamo al lavoro per questo – afferma Renna – in quanto ci sono giunte segnalazioni da parte di cittadini di zone del capoluogo dove, in strade interne non parliamo di quelle ad alta densità del traffico, spesso non vengono rispettati i limiti di velocità con veicoli che sfrecciano a tutto gas costituendo un pericolo per i cittadini oltre che per loro stessi. Abbiamo iniziato dal quartiere di Corneto dove da qualche mese è entrato in funzione il control box che nelle prossime settimane sarà posizionato pure in via Cioci e via Po a Piediripa, lungo il rettilineo che porta dal mercato ortofrutticolo alla zona residenziale. Poi toccherà anche a viale Indipendenza. Dentro questi cilindri di color arancione, a rotazione, ci sarà un autovelox mobile che sarà gestito dalla Polizia locale. Queste colonnine avranno un duplice compito: prevenire gli eccessi di chi è alla guida ed anche sanzionare laddove sarà presente al suo interno l’autovelox».
Stop agli incidenti alla Pieve: a gennaio arriva l’autovelox «C’è l’autorizzazione della Prefettura»
E la gente per bene paga le multe, però in via dei Velini tutto chiuso
Con che testa stanno ancora installando dispositivi non Omologati e non omologabili ? Ma ci stanno o ci fanno ?
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La solita incompetenza….
L’occhio vigile elettronico…pur essendo meno empatico…rende di più alle casse…e meno alle tasche…zero all’educazione stradale, anzi, crea solo malcontento, ammeno che…non siano gli altri a pagare.