L’estate è in anticipo ma zero parchi,
lavori in ritardo ai Giardini Diaz.
Renna: «Colpa delle piogge»

MACERATA - I lavori dovevano essere conclusi entro aprile. L'assessore: «L’impresa sta intervenendo sulla parte di terra mentre su quella in cemento i lavori sono terminati: mi auguro che entro giugno possano tornare fruibili». Anche Fontescodella non si può utilizzare per via dei lavori: «Se il maltempo darà tregua interverremo subito dopo e direttamente nell’ambito della rigenerazione prevista dal progetto Go Green. Per quanto riguarda il taglio dell’erba nei parchi e giardini pubblici intervengono ditte private a cui viene dato l’appalto»

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Il cantiere ai Giardini Diaz come si presenta oggi

di Mauro Giustozzi (Foto di Fabio Falcioni)

Chiusura dei Giardini Diaz di Macerata il 3 febbraio scorso, riapertura forse entro giugno. E’ arrivato il gran caldo e la bella stagione, anche se l’estate meteorologicamente cade dal 21 giugno, c’è voglia dei maceratesi di stare all’aria aperta, ma dove? I polmoni verdi vicino al centro storico sono in effetti unicamente due, i Giardini Diaz e il parco di Fontescodella. Ed entrambi non sono praticabili: perché chiuso per lavori di restyling i Diaz e per via della presenza di tre cantieri a Fontescodella che stanno intervenendo per la realizzazione della pista ciclopedonale che dovrà collegare proprio questi due siti. 

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L’intervento di restyling delle principali aree verdi cittadine infatti, finanziato per un milione e 696mila euro, coinvolgerà poi anche il parco di Fontescodella, i giardini Micheletti e il bosco urbano del Sasso d’Italia. La fine dell’intervento ai giardini Diaz, annunciata dal Comune nel momento della consegna del cantiere, era prevista entro aprile. Poi è slittata a maggio ed adesso, causa anche le condizioni meteo avverse, con le piogge insistenti delle ultime settimane che hanno rallentato il lavoro degli operai, la dead line è stata posta entro il mese di giugno, sempre che si stabilizzi il meteo e ci sia uno stop alle piogge.

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«Ai Giardini Diaz i lavori hanno purtroppo dovuto fare i conti nelle scorse settimane con le piogge che ne rallentano l’esecuzione – ha detto l’assessore ai Parchi pubblici, Paolo Renna -. L’impresa sta intervenendo sulla parte di terra mentre su quella in cemento i lavori sono terminati: mi auguro che entro giugno possano tornare fruibili. Capisco l’esigenza dei cittadini di poter quanto prima riappropriarsi dei Giardini Diaz che rappresentano un polmone verde sempre molto frequentato, chiediamo di avere ancora un po’ di pazienza perché questo genere di interventi sono soggetti alle condizioni del meteo. Attendere qualche settimana in più prima di riaprire per avere però lavori fatti a regola d’arte. Poi il cantiere si sposterà alle Vergini per continuare nel restyling delle aree verdi inserite nel progetto Go Green».

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Il tema della manutenzione del verde in città, nella primavera inoltrata, crea sempre motivo di dibattito e di polemiche in città, con la richiesta di intervenire rapidamente non solo nei giardini pubblici ma anche lungo le scarpate che costeggiano in particolare le strade secondarie di Macerata, come la Pieve e Valteia dove l’erba cresciuta invade parte della carreggiata creando seri rischi alla circolazione. Quest’anno le ditte appaltatrici a cui il Comune ha affidato la manutenzione del verde hanno iniziato un mese e mezzo prima a lavorare, a marzo, rispetto a maggio del 2024 quando la stagione era stata più siccitosa.

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«Il primo taglio lo abbiamo già svolto e adesso partiamo col secondo taglio, tempo una quindicina di giorni e tutta la città sarà sistemata -sottolinea ancora l’assessore Paolo Renna -. Non appena ci darà tregua anche il maltempo che purtroppo incide in queste lavorazioni: l’erba quando piove cresce di 3 centimetri al giorno. Il parco di Fontescodella è invece interessato dai cantieri attivi dei percorsi ed è quindi off limits per i cittadini. In questo caso interverremo subito dopo e direttamente nell’ambito della rigenerazione prevista dal progetto Go Green. Per quanto riguarda il taglio dell’erba nei parchi e giardini pubblici intervengono ditte private a cui viene dato l’appalto. In più due operai comunali si dedicano ai lavori più urgenti, oltre che alle scuole».

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Gli appalti per la cura dei parchi sono cambiati per avere lavori più efficaci, sia nelle aree più sfruttate, con i giochi, sia in quelle che necessitano di particolari macchinari. Nei parchi urbani si effettuano 4-5 tagli d’erba annui.

Sulla situazione del verde un lettore segnala anche la situazione della piazzetta del Rione Marche, tra via Marche via Ancona.

 

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