Giordano Ripa, consigliere comunale del Gruppo misto
«Il voto sulla variante Simonetti un grande risultato ottenuto con una votazione trasversale. La bocciatura del centro commerciale ha ridato speranza e vigore ai cittadini di Piediripa, ai gestori di attività commerciali sia del Valdichienti che del centro storico di Macerata e impedito uno scempio ambientale compresa la viabilità». Così il consigliere comunale Giordano Ripa, del gruppo misto e coordinatore della lista civica “Futuro per Macerata”.
In Consiglio comunale giovedì è arrivato il no alla variante e questo, secondo Ripa «ha messo a nudo le ambiguità di tutta la politica maceratese di partito che denuncio da tempo e per le quali ho deciso di abbandonare la maggioranza di centrodestra. Con il voto a favore il centrodestra ha sconfessato se stesso dopo anni di contrarietà al progetto espressa con atti, dichiarazioni, interventi, mozioni, programma elettorale ed il risultato finale di tutto questo è stata la bocciatura. Con il voto contrario la sinistra ha fatto altrettanto visto che è stata favorevole fin dall’inizio dell’iter tecnico-amministrativo per l’ennesimo centro commerciale in un’area già congestionata e le amministrazioni precedenti si sono spinte a tal punto da concordare con la Spa Simonetti il versamento anticipato del contributo di costruzione e la cessione della ex chiesa San Rocco a favore del comune nel 2013 ed ora si è schierata contro la realizzazione del centro commerciale. Una cosa è certa: in questa vicenda a mantenere salda la parola data ai cittadini sono stati il sottoscritto ed i pochi consiglieri dei due schieramenti che si sono sempre espressi con linearità per il no sia prima che nel corso di questa consiliatura».
Ripa va oltre e ritiene che quanto è accaduto in consiglio comunale «sconfessa la politica di servizio» e lo definisce «un pesante fardello sulla credibilità di tutta la classe politica maceratese intenta a lavorare su tavoli intricati e paralleli anziché adoperarsi sulla base del mandato dei cittadini». Se, aggiunge, «la società Simonetti ha il diritto di fare le proprie mosse commerciali ed i propri interessi, l’amministrazione comunale ha il dovere di agire per il bene di Macerata. Tutta questa vicenda rappresenta l’ennesima conferma che la politica dei partiti a Macerata ha fatto il suo tempo».
Anche se, nonostante il caso Simonetti, «Ambiguità, tavoli paralleli, maggioranza scricchiolante verosimilmente continueranno a caratterizzare anche i prossimi mesi di campagna elettorale. Mesi che, a differenza della vicenda Simonetti, dovrebbero invece servire a definire una politica in cui la visione e la trasparenza amministrativa tornino ad essere al centro». E ancora, il tema urbanistica, dice è al centro di discussioni in consiglio comunale, da anni si parla di «lottizzazioni e minitematiche non legati ad una idea complessiva sul territorio. Io ed il mio gruppo vorremmo finalmente discutere di progetti per la città, di come riqualificarla e svilupparla liberi da vincoli delle segreterie dei partiti per fare finalmente solo gli interessi dei maceratesi».
Quando si viene eletti con un simbolo per poi passare ad altro non lasciando l'incarico acquisito e tradendo i propri elettori è molto più ambiguo.
Maximiliano Max può accadere che un partito non rispetti i programmi, i valori, gli ideali di un tempo, per cui è normale che un candidato eletto o no, anche per dignità lo lasci
Maria Gabriella Giorgi non mi pare che non venga rispettato il programma e cmq il mandato si può lasciare per rispetto a chi ti ha eletto.
Maximiliano Max il voto va alla persona, al candidato, per legge e non al partito
Maria Gabriella Giorgi Questo si ma presumo con cognizione di causa che magari se fosse stato con altro partito qualcuno non lo avrebbe votato. Vabbè, ognuno agisce di propria coscienza. Ciao super Mary!
Maximiliano Max Buona domenica
Hai perfettamente ragione, anche se questa storia non è ancora finita. Abbiamo il Valdichienti, il Corridomnia, il palazzo Zenit e le attività che ci sono intorno a questi, bastano e avanzano............
Magari fosse vero
Inizia il solito ping-pong con il passato ...... signori IL TEMPO E' ADESSO è OGGI che fate ? ci mettete la faccia senza scuse oppure dimissioni ...... una volta eravate bravi a urlare ad ogni circostanza dimissioni ...... ora per COERENZA che fate ?
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Dimettersi per una cosa iniziata da quelli che oggi gridano dimissioni, troppo bello, ognuno si assuma le sue responsabilità. La politica è ieri, oggi è domani.
Sig.ra Gentile fanno come quelli di sinistra, che, se non erro, non mi sembra che si siamo mai dimessi.
Si possono dire le cose come veramente stanno quando NON si si hanno lacci e laccioli dei partiti. Partiti che non vogliono, o non sanno ancora rendersi conto che il disinteresse diffuso verso la politica chiaramente espresso nel disertare le urne da un numero cospicuo di Cittadini, è da ricondurre solo ed esclusivamente alla condotta dei partiti stesi. Il caso Simonetti ne è un chiaro esempio. Mi domando con che “faccia” si presenteranno agli elettore per chiedere il voto indossando la maschera dell’ipocrisia politica?