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Ricci riunisce il centrosinistra al Cosmari:
«Troppi rifiuti andati fuori provincia
No al business del termovalorizzatore»

SIT-IN - Il candidato governatore: «Non prendendo mai una decisione si mette in crisi un’azienda e le 600 persone che ci lavorano». Angelo Sciapichetti: «Questo è il monumento all’inefficienza della destra che governa la Provincia da qualche anno» Assente il M5S, presenti Pd, Avs, Italia Viva, Psi e I Civici

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Sit in al Cosmari del centrosinistra

di Francesca Marsili

Il tempo di arrivare a Tolentino per il sit-in al Cosmari che Matteo Ricci, candidato alla presidenza della Regione, fa una scommessa: «Il Piano dei rifiuti proposto dal centrodestra non verrà approvato da qui alla fine della legislatura, perché significherebbe per la prima volta prendersi delle responsabilità. L’idea del termovalorizzatore significa buttare la palla in tribuna».

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L’intervento di Matteo Ricci

Ad attenderlo, sotto un sole estivo nel piazzale del Consorzio di smaltimento rifiuti, gli esponenti delle forze politiche alleate nella prossima sfida contro l’attuale governatore Francesco Acquaroli. L’ex sindaco di Pesaro attacca l’attuale gestione del Cosmari a trazione centrodestra proprio per la mancata assunzione di impegni: «Si mandano in giro i rifiuti da anni senza assumersi la responsabilità di prendere una decisione per una soluzione nella provincia di Macerata. Si mette in crisi un’azienda e le 600 persone che ci lavorano: una situazione complessa, che dimostra come dobbiamo recuperare una programmazione pubblica senza fare da scaricabarile tra enti locali e regione».

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Il presidio scelto dal centrosinistra è quello che tutte le forze politiche definiscono «strategico per il territorio», sia dal punto di vista ambientale che occupazionale. «Siamo qui per una mancata programmazione: troppi rifiuti sono andati fuori provincia – prosegue l’europarlamentare Pd – E il fatto che in questi giorno il centrosinistra abbia dato disponibilità per uscire da questa crisi insieme ma ci è stata sbattuta la porta in faccia dimostra l’arroganza di chi vede il cda del comari come l’occupazione di un posto di potere e non come di un luogo di servizio nel quale dare il proprio contributo per risolvere un’emergenza».

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. Ricci ribadisce il suo no al termovalorizzatore e evidenzia: «Bisogna riappropriarsi dell’ambizione di recuperare non soltanto la quantità di raccolta differenziata , ma la qualità: dobbiamo ridurre il residuo e possiamo farlo perché oggi le nuove tecnologie ci consentono di tracciare il rifiuto rispetto all’azienda e la famiglia che lo produce. E di conseguenza mettere in campo anche processi virtuosi per chi lo differenzia in modo corretto e penalizzanti per chi la fa in maniera scorretta. L’idea di un termovalorizzatore è folle sia perché ci vogliono tantissimi anni e non possiamo rimanere in questa condizione, secondo perché come Marche siamo un piccolo bacino piccolo e non è questa la soluzione ai rifiuti».

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Angelo Sciapichetti

Forfait del Movimento 5 stelle, sebbene fino a lunedì scorso nella chat del segretario provinciale del Pd Angelo Sciapichetti c’era l’ok del coordinatore provinciale pentastellato Stefano Mei. Ma Ricci assicura che chi manca: Movimento 5 Stelle e Azione, saranno della partita: «Abbiamo avviato degli incontri con le altra forze politiche, la prossima settimana avremo un confronto programmatico, e su questi temi stiamo trovando l’intesa. Le forze che ancora mancano arriveranno quando il programma sarà condiviso».

Presenti gli esponenti delle altre forze politiche che hanno che hanno garantito il sostegno della candidatura di Ricci a palazzo Raffaello: Avs, Italia Viva, Psi e I Civici, rappresentato dal tolentinate Stefano Servili, candidato consigliere alle prossime regionali.

A dare inizio al sit in è Angelo Sciapichetti, alle spalle della sede del Cosmari che definisce «il monumento all’inefficienza della destra che governa la Provincia da qualche anno». «Era un fiore creato tanti anni fa che metteva in mano pubblica tutta la filiera dei rifiuti. Da anni è andato progressivamente in crisi – aggiunge il segretario provinciale – fino a raggiungere la situazione attuale che mette a rischio anche l’occupazione in quella che è l’azienda più importante della Provincia. E’ mancata la possibilità di fare un progetto per catturare i fondi del Pnrr per rinvigorire gli impianti, non c’è una politica sulla discarica di appoggio. Dopo 5 anni non sappiamo dove sarà la discarica e ogni anno spendiamo dai 5 ai 6 milioni di euro l’anno per portare i rifiuti fuori, costi che ricadono sulle famiglie e sulle imprese».

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Sandro Bisonni

Sandro Bisonni, portavoce di Avs, aggiunge: «Non siamo qui contro il Cosmari, ma per tutelarlo assieme ai suoi lavoratori dalla politica scellerata della destra. L’aumento della Tari è causata da una non azione. Non sappiamo ancora la discarica provinciale dove si farà. Oltre questo il Cosmari ha rinunciato a un finanziamento per l’impianto per il riciclo dei pannolini e pannoloni. Dobbiamo puntare sul riciclo, non sul termovalorizzatore, su cui sta puntando la Giunta Acquaroli. Crediamo che l’economia circolare porti maggiori benefici, sia in termini economici che ambientali. Perchè non viene applicata la tariffa puntuale? Su questo andrebbero investiti i soldi, che potrebbe ad un risparmio per i cittadini».

Fabiola Santini, segretaria provinciale Italia Viva: «La forza politica non ha avuto forza di scegliere, noi dobbiamo essere decisi perchè i cittadini devono essere rispettati e ascoltati».

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Romano Carancini e Irene Manzi

Romano Carancini, consigliere regionale Pd, sottolinea: «La destra ci ha trascinato in questo buco nero che porta ad aggravare le famiglie per i prossimi anni di una Tari pesantissima. La responsabilità è di chi non si assume l’impegno di fare scelte». L’ex sindaco di Macerata parla anche di prevenzione: «Questo territorio non ha fatto un passo in avanti sulla riduzione della produzione di rifiuti: dai 500 kg annui per ogni marchigiano non è accettabile, frutto di mancate politiche. E’ l’andazzo che rischia portare alla privatizzazione del sistema rifiuti, l’esatto contrario di quello che è a politica portata avanti dal centrosinistra e che qui era stata un modello».

L’onorevole del Pd Irene Manzi: «Questa iniziativa è per il Cosmari patrimonio pubblico con due punti fondamentali: sostenibilità e tutela dell’occupazione, valori per i quali lavoriamo tutti insieme».

 

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