Roberta Belletti assessore all’urbanistica e Fausto Troiani presidente del consiglio comunale
E’ gara per avere l’ultima parola fra Lega e Vince Civitanova dopo le tensioni nate attorno all’urbanistica, con Lega e il civico Turchi che chiede al sindaco una verifica e Vince Civitanova, lista dell’assessore all’urbanistica e del presidente del consiglio Fausto Troiani che respinge al mittente le accuse di scarsa trasparenza e impedisce alla Lega di auto assegnarsi patenti di correttezza.
«La vera vergogna è uscire dal consiglio comunale piuttosto che assumersi le proprie responsabilità, votando gli atti amministrativi per poi attaccare chi è rimasto a decidere – affermano Fausto Troiani, Roberta Belletti e il capogruppo Marino Mercuri -Ci si chiede, poi, con quale coraggio ora la Lega si dichiari contraria al Piano casa, quando lo ha sempre votato in giunta tramite il proprio assessore. Perciò, cosa vanno cercando i consiglieri della Lega? Solo visibilità per colmare l’inconsistenza del loro agire e delle loro accuse. Oggi, però, sapendo che il Piano casa è terminato nel 2023, forse è più semplice dichiararsi contro visto che non ci sono più decisioni da prendere ed è tutta facile propaganda piuttosto che quando il Piano Casa era in vigore e potevano realmente dire la loro. Quando c’è stato da votare, la loro posizione era chiara: favorevole. E mentre parlano di “squallide commedie politiche”, la vera farsa è un’altra: presentarsi davanti ai cittadini come contrari a qualcosa che hanno sempre sostenuto».
Dopo l’affondo politico Vince Civitanova ricorda come proprio ieri si sia svolta una riunione lunga e dettagliata sul tema presentando le varianti ancora giacenti all’ufficio tecnico, 22 proposte che sono state discusse dalla maggioranza: «Alle polemiche di questi giorni preferiamo rispondere con i fatti – proseguono – nella serata di ieri si è tenuta un’importante riunione di maggioranza dedicata all’urbanistica, con la partecipazione del sindaco, degli assessori, dei consiglieri di maggioranza che rappresentano le forze politiche della coalizione. Un incontro lungo e approfondito, programmato da diversi giorni, in cui sono state illustrate nuovamente nel dettaglio tutte le varianti presentate agli uffici, ben 22, soffermandosi su quelle di interesse pubblico e sugli interventi volti alla valorizzazione del patrimonio comunale. Per oltre tre ore, ogni proposta è stata discussa, analizzata e spiegata nei dettagli, dando risposte puntuali a tutte le domande dei presenti. Un confronto serio e trasparente, in cui si è parlato dello sviluppo della città e della necessità di varianti strategiche, dalla valorizzazione del patrimonio comunale agli interventi di natura sociale e ricettiva. Tutti i presenti, ancora una volta, hanno avuto modo di approfondire, confrontarsi e chiarire ogni aspetto legato alla programmazione urbanistica. Così, come del resto, è sempre avvenuto. E’ poi bene ribadire che le pratiche urbanistiche che vengono portate in consiglio comunale non sono le pratiche dell’assessore all’Urbanistica o di un gruppo consiliare, ma della maggioranza tutta. Ogni proposta viene condivisa, discussa e valutata da tutti i gruppi politici della coalizione. Solo dopo questo confronto si arriva in consiglio. L’urbanistica non è un gioco a chi scappa prima, ma una responsabilità collettiva che richiede coerenza e serietà. Il percorso è chiaro: chi vuole esserci, c’è. Chi invece preferisce sfilarsi al momento opportuno, dovrebbe ricordarsi che la città si governa con scelte chiare, non con dichiarazioni a posteriori».
Urbanistica, Vince Civitanova non ci sta: «Dov’erano la Lega e Turchi nei momenti decisivi?»
Urbanistica, la Lega bacchetta: «Pioggia di ricorsi, il sindaco rifletta»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La vergogna è che, nel 2025, a Civitanova, ancora non ci sia l’urbanistica partecipata (in cui la progettazione della città è fatta insieme alle persone che la abitano) e gli abitanti si trovino precipitate in testa (come un pitale di urina) decisioni prese nelle segrete stanze che hanno, però, un enorme impatto sulla vita di tutti.
Civitanova come Manhattan è completamente circondata dalle acque e quindi i nostri urbanisti con tutta la corte, pur di non frenarne l’espansione sono partiti alla conquista dello spazio aereo. Ciò forse ha reso se possibile la città ( agglomerato di case senza nessuna valenza storica, sempre più caotica che ha perso completamente quell’aspetto antico di origine marinaia, così cara a chi ci veniva in vacanza) ancora più orribile coprendo la luce solare e forse pure quella dei lampioni alle case che hanno continuato a tenersi basse. Certo leggendo l’avvincente storiella che da qualche giorno imbratta Cronache Maceratesi si scopre che magari qualche spazio ai lati c’era ma che non sia stato utilizzato per queste lotte interne che qui non c’è scritto ma pare che addirittura siano partiti ordini da Ancona e che hanno scombinato qualcosa per cui tutti hanno ragione, tutti hanno torto e questo nell’assoluta indifferenza di tutti quei cittadini che si chiedono come fanno ancora ad amministrare Civitanova. Teoricamente non potrebbe essere possibile visto che sono più in minoranza loro nella maggioranza che non c’è. Poi adesso si sta anche creando il problema della sicurezza di cui finora Ciorro non se n’era accorto o comunque non ne sentiva la percezione preso com’era tutti i giorni a cercare di evitare frotte di cittadini che volevano parlare con lui ma rispediti al mittente cioè a loro stessi.
I dissidenti della maggioranza e la sedicente opposizione sanno cosa sia l’urbanistica partecipata?