L’ospedale di Macerata
di Luca Patrassi
Il vecchio ospedale di Macerata, in attesa della realizzazione della nuova struttura, continua a riservare sorprese che fanno aumentare i costi degli appalti, a poche settimane di distanza dall’aggiudicazione della gara.
L’ultimo atto è della dirigente tecnica della Ast Macerata, l’ingegnera Fulvia Dini che ha firmato una perizia di variante per i lavori di adeguamento edile ed impiantistico per installazione della nuova gamma camera e Pet nel reparto di medicina nucleare dell’ospedale di Macerata, con adeguamento antincendio e presentazione scia ai vigili del fuoco. Il risultato è che la perizia variante dei lavoriindicati «comporta – è appunto scritto nell’atto un aumento di spesa rispetto al contratto originario dell’importo di 134680 euro calcolato al netto del ribasso d’asta del 5,10%, oltre Iva 10% (incremento del 26,47%) per un importo complessivo 148148 euro». La perizia di variante comporta altresì un incremento dell’onorario relativo alle spese tecniche per un importo complessivo di 6344 euro, Il totale dei lavori passa dunque dai 508mila inizialmente previsti a 643mila.
La motivazione inserita dalla dirigente Ast nella determina: «In corso di esecuzione dei lavori sono sorte problematiche impreviste venute alla luce solamente una volta iniziati i lavori di demolizione del reparto di Medicina Nucleare e che pertanto si è reso necessario predisporre una perizia di variante». Quali siano gli imprevisti non è scritto nella determina.
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