I numeri dello Sferisterio non tornano
E rispetto al 2019 si è incassato di meno

L'INTERVENTO di Carlo Cambi - Tanti sold out, ottime performance culturali, ma sulle cifre sembra esserci un eccesso di enfasi. Basta dividere il numero di spettatori per l’introito di cassa per vedere che nel 2019 il valore del biglietto fu più alto e se si calcola l’inflazione mancano 12 euro ogni tagliando per fare pari con il passato. Si vedrà a bilancio consuntivo stilato se davvero il Mof di quest’anno è stato un successo

- caricamento letture
Carlo-Cambi_Terra-Di-Mezzo_FF-4-325x217

Carlo Cambi

di Carlo Cambi

Un’ora… ma che dico? Un anno di applausi. Siamo tutti felicissimi dei record dello Sferisterio. A leggere le recensioni locali – perché a livello nazionale e internazionale l’eco è stata assai flebile – tutto ciò che è andato in scena all’Arena è stato un successo travolgente. Ma ultimamente a Macerata sembra che con il pallottoliere chi a vario titolo regge la cosa pubblica abbia qualche problema. Si veda l’annuncio dell’assessore avvocato Andrea Marchiori che sentenzia: per il sottopasso della galleria delle fonti cronoprogramma rispettato. Si riapre se va bene a fine settembre, ma sparsi per tutta la città ci sono dei manifesti giallo evidenziatore che dicono: riapertura della strada (via dei Velini e galleria delle Fonti) per il 26 agosto. Forse esiste un teorema tutto maceratese per cui un mese di ritardo in realtà è rispetto dei tempi.

MOF24_UltimaBoheme_Sferisterio_PhSimoncini_1-325x217

Da sinistra: Paolo Gavazzeni, direttore artistico del Mof, Katiuscia Cassetta, assessora alla cultura, Sandro Parcaroli, sindaco e presidente dell’associazione Arena Sferisterio, e Flavio Cavalli, sovrintendente

Così chiedo ospitalità a Cm per amore di aritmetica avendo appreso con soddisfazione – come credo tutti i maceratesi – che il Mof ha infilato una collana di sold out. Benissimo, anzi meglio. E però se leggendo a fondo i numeri c’è qualcosa che non torna, o – per dirla alla maceratese – non porta viene da chiedersi se non si rischia di andare verso un drammatico “soldi aut”. Non sarebbe il caso di essere sinceri con i maceratesi che sono gli azionisti dello Sferisterio? Visto che di fatto il Comune è socio unico sarebbe il caso di ricordarsi che il Comune appartiene a tutti i cittadini e non è cosa privata di chi pro tempore ne regge sia le sorti politiche che le incombenze amministrative. E’ vero che lo sapremo solo con la prossima primavera, ma insomma se ci si ricorda di cosa scrivono i sindaci revisori a proposito del bilancio consuntivo 2023 dell’Associazione arena Sferisterio c’è da maneggiare i numeri con cura.

associazione-sferisterio-dati-finali1-650x187

Le “sentinelle” dei conti hanno avvertito: un’altra stagione in perdita e l’Associazione andrà ricapitalizzata. Essendo di fatto il Comune unico azionista se c’è da ricapitalizzare è evidente che deve intervenire dirottando sul capitale dello Sferisterio parte dei suoi fondi che ricava dalle imposte che pagano tutti i maceratesi. Ipotesi che i numeri comunicati dal sovrintendente Flavio Cavalli – uno che si dovrebbe intendere molto di gestione aziendale e dunque di conti e che è in scadenza di mandato – sembrerebbero a tutta prima allontanare. C’è un però: l’aritmetica. Che è una personcina testarda. E allora vediamoli questi numeri.

Cavalli_MOF_FF-6-325x217

Il sovrintendente Roberto Cavalli, la sua permanenza al Mof è in bilico

Sostiene Cavalli: la stagione si è chiusa con 49.078 spettatori e un incasso di 1.704.063 il risultato migliore di sempre che ha superato il festival del 2019 (evidentemente lo considerano il benchmark) quando gli spettatori furono 37018 e l’incasso di 1.443.226. Rispetto al 2023 abbiamo fatto il 21% di presenze in più e l’incasso si è incrementato del 26%”. Detta così ripeto vale un anno di applausi. Poi pero ci si mette di mezzo l’aritmetica. E c’è subito qualcosa che non torna. Dividendo per 15 – tante sono le date del Mof – i 49078 spettatori viene fuori che ci sarebbero dovuti essere 3271 spettatori per ogni serata. Lo Sferisterio può contenere al massimo 2414 spettatori. Qualcosa non torna. Una spiegazione può essere che il sovrintendente per dare volume al successo senza precedenti del Mof 2024 abbia conteggiato anche le presenze ad altre rappresentazioni che non fanno specifico riferimento al Macerata opera festival.

MOF24_TurandotPrima_Sferisterio_PhSimoncini-325x217

Lo Sferisterio durante la Turandot

Ma così facendo se da una parte gonfia le presenze, dall’altra sgonfia i risultati economici. Perché dividendo 1.704.063 euro d’incasso per 49078 spettatori viene fuori che ogni biglietto ha “portato” 34,7 euro. Prendendo la stagione 2019 che Cavalli ha indicato come riferimento viene fuori dividendo l’incasso per gli spettatori che il biglietto di 5 anni fa aveva “fruttato” 38,9 euro (basta dividere l’incasso per il numero degli spettatori). E questo in termini nominali perché in termini reali bisognerebbe aggiungere l’inflazione che vale il 19% (dal 2019 al 2024). Quindi in termini reali il biglietto di quest’anno ha reso il 31% in meno di quello della stagione 2019 e se volessimo esprimerlo in soldini sarebbe una differenza di appena più di 12 euro. Insomma per fare pari con i conti del 2019 ce n’è di strada da fare.

MOF24_UltimaBoheme_Sferisterio_PhSimoncini_2-325x217

L’ultima della Boheme

Dunque è vero che il Mof 2024 è stato un grande successo, ma in termini economici non è vero che ha superato il 2019. A meno di non ammettere che le presenze sono state gonfiate. Ora si dovrà attendere con pazienza il bilancio consuntivo dell’Associazione Sferisterio. Con un’incognita: la famosa legge Latina che dovrebbe portare in cassa 400mila euro di contributo statale aggiuntivo ogni anno. L’onorevole Giorgia Latini (Lega) si è molto e lodevolmente adoperata per la sua legge (all’inizio dove essere di mezzo milione) ed è stata annunciata per almeno quattro volte l’ultima in occasione dell’approvazione alla Camera. Solo che ora sta al Senato dove dorme in un cassetto. Eppure in forza dell’annunciata legge che per ora non ha elargito un quattrino arriverà un nuovo consiglio di amministrazione che riduce di molto la rappresentatività dei cittadini maceratesi (che sono quelli che pagano) ma fa posto al Governo centrale, e non è un ottimo esempio di autonomia.

Articoli correlati



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X